Gran disco!
Prendete gli His Hero is Gone, raccontategli tutte le cose più tristi che vi vengono in mente (compresa la storia di quando da bambini tutti vi scherzavano per le dimensioni...) e otterrete questo gran gruppo di Portland!
Anche se non hanno inventato un nuovo genere musicale, i Remains of the Day riescono comunque a creare qualcosa di estremamente personale sviluppando il lato più cupo e malinconico degli HHIG.
Il risultato è questo bellissimo disco fatto sì di parti violente e tirate ma soprattutto di bellissime melodie che vengono enfatizzate da sporadiche ma efficaci incursioni del violino.
Tecnicamente sanno il fatto loro e hanno delle buone idee, spero che, a differenza di me, li abbiate visti dal vivo perché si narra di una grande prestazione live.
Visto che in tempo di guerra il nazionalismo tira, aggiungo che la foto di copertina (very emo) è ad opera di un italiano, Fabio Brienza.
Un ultimo consiglio: se siete appassionati del genere (e spero proprio di sì) tenete d' occhio tutto il catalogo dell' etichetta perché ci sono altri titoli molto interessanti tipo Maneurysm che volgono la pena di essere scoperti.

01/12/01, Manuele