Con una scelta in controtendenza (non so, però, se voluta o coatta) rispetto a quella della maggior parte dei gruppi, ecco un cd con sole tre tracce per dodici minuti, che, tuttavia, nella sua brevità riesce perfettamente ad inquadrare e sintetizzare le capacità del gruppo (insomma, un demo nel vero senso del termine).
Si tratta del cd dei Primadellapioggia, ovvero cinque ragazzi della provincia di Udine, fautori di un hardcore viscerale e disperato. Credo che i nostri abbiano nel cuore gruppi post-slayeriani come i Converge o i primi Cave In, rispetto ai quali, però, la loro proposta risulta essere meno tecnica, rinunciando alla velocità e alla caoticità di suddetti gruppi.
La musica dei Primadellapioggia punta su strutture più lineari, dalle atmosfere a volte cupe e quasi "nordiche" (nei momenti più pesanti non sono molto distanti dai vecchi Breach), a volte oltremodo stranianti, grazie anche ad un uso sapiente della melodia. Infatti, accanto a riff d'impatto, una voce urlata e capace ed alcuni impianti chitarristici di matrice metal in senso stretto, i Primadellapioggia non temono di abbandonarsi a stacchi costruiti intorno a una voce pulita (che alcuni potrebbero definire, a mio parere in maniera sbagliata, "emo") e fraseggi strumentali a tratti melodiosi. E' quello che succede nella coda del secondo brano, o in una buona metà del terzo (il mio pezzo preferito tra i tre qui presenti), dove la controparte melodica si fa preponderante, integrandosi perfettamente ai registri più duri attraverso i continui cambi della voce, in un risultato personale e di tutto rispetto.
Da menzionare anche la buona fattura dei testi in italiano, metaforici e in parte introspettivi, mentre invece la registrazione, benché pulita, risulta un po' piatta, a scapito soprattutto della sezione ritmica.
Considerando anche che queste registrazioni risalgono addirittura all'aprile dell'anno scorso (come, d'altronde, dichiara il titolo del cd), e che l'evoluzione del gruppo è stata fermata in nuove registrazioni recentemente terminate, non si può che considerare questo cd come un buon inizio ed un'incoraggiante promessa per il futuro.
La Haine aspetta con ansia la prossima prova dei Primadellapioggia.

16/12/01, Marco