My Dear Killer, alias Stefano, musicista dell'area varesina impegnato fino ad oggi in diversi progetti underground, dei quali formalmente al momento ancora in attività, oltre a quello qui trattato, il duo post-folk The Kuan e The Frozen Fracture.
Mentre la musica di questi ultimi è fatta di sperimentazioni post-rock, attraverso brani strumentali che tendono a liberarsi dalle consuete sovrastrutture compositive, My Dear Killer è l'espressione cantautoriale e solistica del nostro, dove la forma-canzone è quella tipica di artisti (comunque non allineati con le tendenze della maggiore musica di consumo) come Will Oldham o, ancora più, il compianto Nick Drake. Il tutto senza però scordare chiusi nell'armadio eterei fantasmi slintiani.
Ballate dai forti sentori melanconici, venate di folk, spesso scarne e apparentemente minimali, dove ad essere in primo piano sono la voce, di sincera registrazione lo-fi e cantata in inglese, e, soprattutto, il suono delle chittarre. Proprio il lavoro operato sulla sei corde permette a Stefano di distinguersi dagli altri epigoni della scuola cantautoriale "post" americana. Arpeggi, accordi di acustica, armonici, distorsioni minimali, feedback ed echi noise: la stratificazione sonora è più elaborata di quanto potrebbe far pensare un ascolto superficiale, eppure risulta sempre fluida e mai eccessiva.
Là dove la composizione si fa più essenziale, brani come "Clinical Shyness" vi si stringeranno intorno al cuore, mentre l'insospettata cover di "What took you so long", in origine ad opera della ex Baby Spice Emma Bunton, ci dimostra come anche la pop-hit più leggera e banale possa acquisire grazia e sentimento se trattata con la giusta sincerità. A chiudere i venti minuti circa di musica qui raccolta, "To apologize", col suono di una batteria elettronica immersa nel melange chitarristico sopra descritto.
La copia in mio possesso è un cd demo in anteprima, dal mixaggio non ancora definitivo, ma Clinical Shyness verrà presto distribuito (forse su 7") dalla Ee:lettro, etichetta dei CAndiES. Se volete assicurarvi l'ascolto di un buon prodotto di musica indipendente italiana non indugiate, quindi, a far visita al sito di My Dear Killer o contattate direttamente Stefano.

18/11/01, Marco