LA HAINE
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COPERTINA CD: HinamuriHINAMURI
s/t
Autoprodotto - 2000



Chitarre distorte, tra loro intrecciate alla maniera di certa gioventù sonica, sezione ritmica secca ma incisiva, voce femminile: questi gli elementi essenziali che formano la musica dei padovani Hinamuri.
Ormai - bisogna dirlo - certe sonorità non sono più nuove (se non, forse, per le classifiche italiane), neppure tra i gruppi emergenti nostrani. Merito (o demerito: dipende dai punti di vista), ovviamente, dei Marlene Kuntz, ai quali gli Hinamuri si sentiranno sicuramente paragonati di continuo, non so se con entusiasmo o meno. Merito (o colpa: anche qui, come sopra) principalmente delle liriche in italiano di Marica, brava e melodica, ma che in qualche occasione si avvicina troppo pericolosamente all'enfasi.
Senza nulla togliere alle sue capacità vocali, trovo che, comunque, la parte più interessante di questo cd sia quella strumentale, quasi dissonante rispetto alla generale melodicità della voce: in "Ancora" un riff che potrebbe richiamare i Nirvana si lega a crescendo rumorosi (puro Dirty-sound), "Resta Caotica" è una progressione di aggressività noise, "Hai paura di guardare" sembra più melodica mentre "Spaccato di vita" (il brano che preferisco) si fa apprezzare soprattutto per il dialogo tra la continua linea di basso ed una chitarra quasi acida, prima che la parte vocale spezzi la tensione accumulatasi inizialmente. Chiude il cd un interessante remix di "Resta Caotica" ad opera di I Love My Dentist, tutto fatto di brevi loop ripetuti che disfano completamente l'andamento originale del pezzo.
La registrazione non è molto pulita ma funzionale, aggiungendo un pizzico di grezzo fervore.
In definitiva, un debutto interessante, che verrà sicuramente apprezzato da chi ama le interpretazioni in chiave nostrana di queste sonorità.
Secondo me, però, si potrebbe osare di più.

10/12/01, Marco


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