Mentre consumo la spasmodica attesa per il loro ultimo disco (che spero di trovare sotto l'albero... Babbo Natale, se ci sei...), cerco di calmare i miei bollenti spiriti riascoltando l'ep, uscito quest'estate, di quella che è, probabilmente, la mia band preferita in ambito HC: i Breach! Questo è un gruppo eccezionale, che ha saputo creare un proprio suono, un proprio stile, un'impronta musicale personale ed originale che, a mio parere, fa invidia a numerose formazioni, comprese quelle americane d'ultima generazione.
Questo cd, uscito per la piccola etichetta tedesca Chrome Saint Magnus (date un'occhiata al loro sito: ben fatto e interessante), propone 5 brani per poco più di 18 minuti. Come qualità siamo praticamente sul livello di Venom, e anche la cifra stilistica è all'incirca la stessa: hardcore nato come new school, con voce urlatissima, e poi notevolmente arricchito da elementi quasi noise, in stile Shellac.
In alcuni passaggi di questi brani, però, si intravedono nuove soluzioni, ancora più ricercate, quasi mantriche in stile Neurosis, proposte però con la solita invidiabile potenza. Gli intrecci di chitarra non temono di dilatarsi in direzione della dissonanza. Mentre la parte ritmica, benché decisamente meno tecnica rispetto a certe formazioni statunitensi, crea una base psicotica sulla quale la voce, "nordica" e disperata, si fonde senza avere paura di lasciare poi spazio a divagazioni strumentali, in alcuni casi più lunghe del solito. Non a caso, il primo brano è completamente strumentale, mentre nell'ultimo (dove fa pure brevemente capolino una batteria elettronica) la voce è filtrata e distorta tanto da assomigliare a un rumore lancinante, quasi in secondo piano eppur incredibilmente efficace.
Risultato ottimo, come al solito. L'attesa si fa ancora più pressante...
Un'ultima curiosità: all'interno del libretto è segnalato un brano, già presente in Venom, che poi, per problemi di copyright, all'ultimo non è stato possibile aggiungere: poco male, direi.

07/12/01, Marco