Non è certo impresa facile recensire il nuovo dei Converge che dopo il grandioso When forever comes crashing tornano con questa morte di album intitolato Jane Doe.
Il disco è composto da brani tanto diretti quanto complessi nella loro struttura, grazie anche ad una perfetta padronanza strumentale. Pezzi velocissimi (con qualche tocco di grind che non fa mai male), continui cambi di tempo ed atmosfera, impensabili passaggi chitarristici, brevi e assurde interruzioni, stani suoni di sottofondo... ogni singolo elemento è studiato nei minimi particolari con una cura maniacale.
L'inconfondibile voce di Jacob Bannon è portata all'estremo e a volta risulta fastidiosa e inascoltabile. Quando la ritmica rallenta incombono delle atmosfere inquietanti dove il cantante riesce anche a costruire delle allucinanti melodie. In certi punti i Converge riescono a raggiungere livelli di intensità inverosimili, al limite del sostenibile... e poi tutto esplode nella conclusiva "Jane Doe" (capolavoro!!!!)
Un disco che estremizza ancora di più il suono del gruppo (e parlando dei Converge non è poco!) e che farà la gioia di tutti quelli che amano sollazzarsi con un po' di sana musica estrema... un ottimo regalo ai padiglioni auricolari di familiari e vicini di condominio!!!

16/12/01, Kabukiman