Il credente e la musica
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* Introduzione - 
* si può cantare la Bibbia
? - 
* la musica nell'antico testamento

* la musica e il nuovo testamento

* il cristiano e la musica -

introduzione

Il credente  vuole glorificare Dio in ogni cosa e quindi tutti gli aspetti della sua vita sono sottomessi alla signoria di Gesù Cristo. Inoltre non vive da solo ma nella comunità, insieme a fratelli e sorelle che condividono non una fede teorica, ma una vita pratica, nella quale ci si aiuta, edifica, consola, esorta a vicenda e si prega gli uni per gli altri (Ef. 5:18-21).

 Il cristiano ha ricevuto il mandato di annunziare la Buona Novella; egli desidera obbedire al suo Signore e vuole comunicare e trasmettere ad altri   la gioia di appartenergli. E' soprattutto testimone della fede in Cristo e della nuova vita  ricevuta  per grazia.

Contemporaneamente  il Signore Gesù, rinnova spirito, anima e corpo del credente, guarisce le ferite profonde dell'anima, trasforma pensieri e desideri, consola i cuori afflitti, ridona speranza.

Il credente con la sua vita può:  
   
   - lodare e glorificare Dio 
      - edificare  la chiesa
     
- testimoniare della propria fede presso i non credenti
     
- essere trasformato ad immagine di Cristo.  

Tutto ciò  può essere  vissuto e condiviso anche  attraverso la musica. La musica è un dono di Dio e l’Apostolo Paolo più volte parla di edificazione reciproca attraverso “salmi, inni, canti spirituali”  (Ef. 5:19, Col. 3:16, 1 Cor. 14:26).

"Siate ripieni dello Spirito, parlandovi con salmi, inni, canzoni spirituali, cantando e salmeggiando col cuor vostro al Signore, rendendo del continuo grazie d'ogni cosa a Dio....." ( Ef.5: 18-19)

Si può cantare la Bibbia?  

Si! 
Infatti non solo i Salmi  sono dei cantici,  non  solo sono riportate altre  “preghiere cantate” nel Nuovo e nell’Antico Testamento (che non sono trascritte nel libro dei Salmi), ma anche ogni parola dell’A.T.  era cantata.  
La scrittura ebraica ha la particolarità di essere “consonantica” cioè vengono scritte solo le consonanti delle parole che vengono poi lette in un determinato modo, piuttosto che in un altro, perché si sa cosa significano ( ad esempio: CRD sta per  CReDi e non per CRoDe ). Se una parola  non venisse per lungo tempo né letta né pronunciata se ne potrebbe perdere il suono, come infatti è avvenuto per il tetragramma del nome di  Dio (non pronunciato per rispetto, non si sa più quale sia il suono e quindi il nome).

Per facilitare la lettura ed evitare equivoci furono aggiunti, sotto le consonanti, dei puntini che rappresentavano le vocali. Oltre a questi puntini, in alcuni antichi manoscritti  compresi quelli trovati nei pressi del Mar Morto, furono trovati altri segni, che solo recentemente sono stati decifrati.

Alfred Kuen  nel suo bellissimo libro : ‘Oui à la musique’ riferisce che la ricercatrice Susanna Haik Vantoura, riuscì a decifrare i “segnetti” quali note costituenti una scala musicale che permettono di cantare tutto l’Antico Testamento!  

La Bibbia , inoltre, parla di musica e canti che accompagnavano il popolo di Israele non solo nel Tempio, ma nella vita quotidiana: nella gioia, nel dolore, nel lutto, nelle feste, all’arrivo della primavera, ecc…..

“..poiché, ecco, l’inverno è passato, il tempo delle piogge è finito, se n’è andato; i fiori spuntano sulla terra ,il tempo del canto è giunto, e la voce della tortora si fa udire nelle nostra campagna.”  
(Cant. 2:11-12)
 

La musica nell’Antico Testamento.                              

Nella Sacra Bibbia  circa 600 passi parlano di musica, e la maggioranza si trovano nell’A.T. 

                                                 
  musica da prima della fondazione del mondo (Giob.38 :4-7 )

 musica che accompagna i vari aspetti della vita del popolo d’Israele
musica  in occasione di 
matrimoni  Ger.7 . 34    
per la   mietitura,  o la vendemmia Is.9 :2, Ger.31:4-5 per la partenza e l'arrivo Gen 31:27,Giud.11: 34-35, 
canti per marciare  Num.10 : 35-36,ecc.

musica  associata al  ministerio profetico
  Asaf  e gli altri capi iamati  “profeta” o  eggente” (2 Cron.29:30; 35:15 e 1 Cron.25:5 v. anche 1 Cron, 15)
il profeta Eliseo domanda un suonatore d’arpa, per accompagnare la sua profezia (2 Re 3:15) 
l libro del profeta Habacuc termina con una preghiera con la dicitura “ Sopra scighionoth”  tradotto da alcuni “ sul modo ditirambico”  come la dicitura  del  Salmo 7, e si conclude “Al capo dei musici: Per strumenti a corda”, che è la stessa indicazione musicale riportata in molti salmi. ( Sal 61; 67  ecc.)

    un suono dolce e sommesso”  che accompagna una manifestazione di Dio al profeta Elia

 canti di gioia e di lode che fanno vincere “battaglie” contro i nemici ( 2 Cron 20:21-22) 

Davide – “ il dolce cantore d’Israele” ( 2 Sam.23:1) cantava  accompagnandosi con uno strumento. La musica  ed il canto del giovane pastore, cacciavano il cattivo spirito di Saul 
(1 Sam.16:16-18:10)

Davide costruì strumenti musicali ed  organizzò una grande “orchestra” di 4.000  leviti  per il servizio all’Eterno  Quattromila celebrino l’Eterno con gli strumenti che io ho fatto per celebrarlo”  
(
1 Cron.23:5  v. 1 Cron 25 )  
Nel Tempio durante il culto, vi era spazio per la musica strumentale, i canti solisti e per i cori, alcuni canti erano antifonati, altri responsoriali ( Neh.12 :40 Es.15:21 – Sal. 136 ) .
Gli strumenti  che venivano suonati durante il culto in generale avevano un suono  leggero per non coprire le voci; solo occasionalmente si parla di tromba nel Tempio, mentre si trova questo strumento nominato in altre circostanze ( Es. 19 .16  uno dei segni della presenza di Dio sul monte Sinai,  le mura di Gerico crollano al suono delle trombe e al grido del popolo  Gios.6:4 ecc.)
Altri strumenti nominati in feste ed occasioni  particolari (cortei, matrimoni ecc.) non figurano però tra gli strumenti consentiti 
( o richiesti) per il servizio nel Tempio.

 

Nelle soprascritte dei Salmi troviamo spesso indicato

-         con quale strumento accompagnare le parole  (per strumenti a corda Sal.4 –a fiato Sal. 5 – ecc.)  

-         con quali voci ( per voci di fanciulle :Sal. 46 )

-         in quale modo ( mestamente Sal. 53, 88 )

-         la classificazione del cantico  
  salmo : Sal.3;  4;  
 salmo di lode: Sal.100 ,145  ecc
  inno : Sal. 16; 58; .
  inno nuziale : Sal.45 ;  
  preghiera : Sal.86 ,90 ecc. 
  canto dei pellegrinaggi : Sal.120,121 ecc. 
  salmo e canto : Sal 66, 67 ecc.  ed anche :
  canto, salmo e cantico : Sal.88; 92,

-         su arie già conosciute (Sal. 9; 22 )

-         con l’indicazione     
per far ricordare Sal.38  – 
da insegnare: Sal.60 – ecc.

-         l’occasione in cui è stato scritto : ( Sal. 3, 7, 18 ecc. motivi di gioia   angoscia, lutto, solitudine, fuga, schiavitù, paura, riconoscenza,     pentimento ecc.)

-         l’autore  
 Davide
: moltissimi,  
figlioli di Core Sal.42-43 ecc;  
Salomone Sal.72,127 ecc. 
Asaf :
Sal. 73,74 ecc. 
Heman
Sal.88, 
Etan
Sal.89, 
Mosè :
Sal 90

 

Si evidenzia  spesso l’intenzione dell’autore di far rimanere , insegnare e tramandare il ricordo di un avvenimento, lieto o triste, ma soprattutto far risaltare  la fedeltà e la gloria di Dio, le sue lodi, 
la piena fiducia in Dio ed i suoi interventi diretti e personali.  
O Eterno, quanto numerosi sono i miei nemici….Ma tu o Eterno sei uno scudo attorno a me…con la mia voce grido all’Eterno, ed egli mi risponde dal monte della sua santità.  Sal . 3 : 1-4  Considera la mia afflizione e liberami…..difendi tu la mia causa… Sal. 119 :153-154  

 

Nei Salmi sono menzionati tutti i tipi di strumenti  
(a fiato, a corda e a percussione) 
ed anche la danza, come espressione di lode e gioia  
( Sal.87:7 ; Sal.149 3, Sal.150
)

La Bibbia non ci nasconde che la musica può avere anche un cattivo uso, ed infatti troviamo in Esodo 32:17 –18 il popolo che “canta fragorosamente”, che ormai si è “sfrenato”( v:25)  un popolo che pensa “ a mangiare, bere e divertirsi” ( V. 6 e 1 Cor, 10: 7)che aveva già dimenticato Dio e si era fatto un vitello d’oro, da adorare.

Anche il re Nebucadnetsar  ha utilizzato un tipo di musica al servizio dell’idolatria, infatti nel libro di Daniele  troviamo scritto : “A  voi, popoli, nazioni e lingue è imposto che nel momento in cui udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltero, della zampogna e d’ogni sorta di strumenti , vi prostriate per adorare la statua d’oro che il re Nebacadnetsar ha eretta……  ( Dan 3: 5-15)

Anche la musica “ religiosa” senza avere il cuore per Dio, non solo non gli è gradita, ma proprio non la vuole sentire, come del resto non vuole nessuna ipocrita “forma” di  religiosità o di pietà , privata della sostanza. Infatti  il profeta Amos dice Lungi da me il rumore dei tuoi canti! Che io non oda più la musica dei tuoi salteri.” 
(Amos 5: 21-23,  6:5 )  

Gli aspetti negativi – a volte evidenziati dalla Sacra Scrittura, così come quelli che ogni credente sensibile riscontra purtroppo spesso oggigiorno  dentro e fuori le nostre assemblee), fanno spesso prendere tutto l’argomento “musica”, con le molle , quasi fosse un argomento che scotta.

 

La Parola di Dio ci dà sufficienti indicazioni da cui trarre  sane conclusioni ed inoltre la guida dello Spirito Santo se la richiediamo e sappiamo ascoltare, e la “ sapienza, che Dio dona liberalmente senza rinfacciare” (Giac.1:5) ci aiuteranno a comprendere la volontà di Dio, anche in questo campo sgombrando la mente da qualunque tipo di preconcetto, di moda o di tradizione “chiusa o aperta”  che sia, ma ricordandoci che la lode, non solo gli è gradita, ma è proprio richiesta da Dio al suo popolo, (Ebr.13 :15 e Sal.50:14 )
il sacrificio della lode è gradito a Dio (Ebrei 13:15)  
“Lodate l’Eterno perché è cosa buona salmeggiare al nostro Dio; perché è cosa dolce e la lode è convenevole” Sal.147: 1

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La musica e il Nuovo Testamento.

Come per l’Antico Testamento, anche il Nuovo presenta alcuni avvenimenti importanti, accompagnati da musica e canti.

Il Vangelo di Luca si apre con alcuni cantici e momenti di giubilo di Maria (per l’annuncio della nascita di Gesù), di Elisabetta e di Zaccaria che, dopo la nascita del figlio Giovanni, può di  riprendere l’uso della parola (Lu. 1:39-55 e 67-79 ).

Alla nascita di Gesù, “vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: Gloria a Dio nei luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini che egli gradisce” (Lu. 2:13-14). Una corale davvero “straordinaria” per le orecchie umane!

Come tutti gli ebrei, anche Gesù fin da piccolo avrà sentito, imparato e cantato i salmi nel Tempio, nelle Sinagoghe e a casa.

Il vangelo di Marco ne parla esplicitamente una volta sola, quando, dopo l’Ultima cena, è scritto: E dopo che ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al monte degli ulivi” 
(Mar. 14:26).

Tra i primi cristiani sicuramente si è mantenuta questa abitudine di cantare e pregare al Tempio ed   in molte altre occasioni; ritroviamo un esempio molto interessante presso Paolo e Sila che sono nella prigione più interna… i piedi nei ceppi. Or sulla mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio e i carcerati li ascoltavano. Ad un tratto si fece un gran terremoto… .tutte le porte si apersero…. i legami di tutti si sciolsero” (At. 16:25-26).  

Lo stesso Apostolo Paolo ci esorta ad essere vigilanti e “ripieni dello Spirito, parlandovi con salmi,  inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando col cuor vostro al Signore, rendendo del continuo grazie d’ogni cosa a Dio e Padre, nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, sottoponendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo”  (Ef. 5:18-21).

 

Dalla pienezza dello Spirito scaturiscono canto, lode, adorazione, ringraziamento, sincero amore fraterno, esortazione ed è dalla lode sincera, dal ringraziamento, dall’adorazione, che i credenti ricevono e vivono più liberamente la vita dello Spirito Santo.

I grandi risvegli sono accompagnati da un rinnovamento anche nei cantici, dallo scaturire di canti spontanei, dal cuore, sotto l’impulso della grazia.

La Parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed ammonendovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali. E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui  (Col. 3:16-17).

Con l’indicazione salmi, inni e cantici spirituali, viene ancora una volta sottolineato l’amore di Dio per la varietà e per la diversità.

Una delle spiegazioni possibili per ‘salmi, inni e cantici spirituali’ si rifà ai contenuti e alla finalità del canto stesso.

 

SALMI: cantando i salmi (purché il canto sia fedele al testo!) abbiamo il grande vantaggio di cantare parole sicuramente gradite a Dio, perché ispirate da lui stesso. La parola “psallo” da cui “salmo”  ha  anche, tra gli altri, il significato di “pizzicare le corde di uno strumento”.  

INNI: in greco erano così chiamati i poemi composti in onore di un eroe o di un dio; per gli ebrei e per i cristiani, inni sono cantici che innalzano e glorificano il nome di Dio.  
Nel corso dei secoli, sono stati scritti molti inni, scaturiti dal cuore dei credenti, o ispiratisi da brani biblici. ( Precedentemente abbiamo trattato brevemente l’argomento “classificazione dei salmi”, basandoci sulle soprascritte dei salmi stessi; possiamo aggiungere qualche “inno” del N.T. ricordando  tra gli altri: Fil. 2:9-11; Ap. 4:11; 5:9-13; 7:12).  

CANTICI SPIRITUALI: improvvisazioni spontanee, spesso collegate ad avvenimenti attuali o comunque personali, con parole composte dal credente o basate su brani biblici.  

Nella lista dei doni accordati per l’edificazione della Chiesa il primo elencato è di ordine musicale: “Che dunque fratelli? Quando vi radunate, avendo ciascun di voi un salmo, un insegnamento o una rivelazione o un parlare in altra lingua o una interpretazione, facciasi ogni cosa per l’edificazione” (1 Cor.14:26).

 

La Bibbia ci anticipa che anche nel futuro la lode ed il canto avranno molto spazio, tra le occupazioni dei figli di Dio.

Secondo Kuen, un noto e stimato fratello, scrittore e musicista, “la musica è la sola arte che eserciteremo in cielo” 
( Ap.5:9-10; 7:10-12; ecc.).  
Uno strumento musicale sicuramente usato anche in cielo per accompagnare le voci dei  cantori, sarà la cetra (Ap.5:8).

Nel libro dell'Apocalisse  è detto che  alcuni  …cantavano un nuovo cantico...  (Ap.5:8-14 , 14: 2-3) 
di altri,  credenti è detto 
“..cantavano il cantico di  Mosècantavano il cantico di  Mosè servitore di Dio, e il cantico dell’Agnello dicendo: Grandi e meravigliose sono le tue opere o Signore Iddio Onnipotente; giuste e veraci sono le tue vie o Re delle nazioni. Chi non temerà, o Signore e chi non glorificherà il tuo nome? Poiché 
tu solo sei santo e tutte le nazioni verranno e adoreranno
davanti a te, poiché i tuoi giudizi sono stati manifestati”
(Ap.15:2-5).  
                                                                                                  

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       IL CRISTIANO E LA MUSICA                    

 

Il cristiano ha, come obiettivi principali per la sua vita: lodare e glorificare Dio, edificare la chiesa, testimoniare della propria fede presso i non credenti, essere trasformato all’immagine di Cristo.

Tutto questo può essere fatto anche con l’aiuto di quel dono di Dio che è la musica ed il N.T. ci ripete  la  raccomandazione di cantare e salmeggiare ( Ef. 5:19;Col. 3:16 ;Giac. 5:13).  
Nella lista dei doni di 1 Cor. 14:26 accordati per l’edificazione della Chiesa, il primo nominato è di ordine musicale:“quando vi radunate, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare…”
Il credente sa che la musica è un dono di Dio e accoglie ed usa questo dono con riconoscenza, gioia ed umiltà, con canti di: 
lode e adorazione (musica per Dio) 
edificazione comune (musica per la Chiesa)
trasmissione di messaggi e testimonianza (musica per evangelizzare)
sviluppo dell’uomo intero (musica per la "crescita")  

a) La musica per DIO 

Cantando, tutto l’essere è implicato nella lode al nostro Signore. Cantiamo per esprimere: 
l’adorazione per ciò che egli è (Ap.4:8); 
la lode per ciò che fa (Sal. 7:17); 
la riconoscenza (Sal. 13:6); 
l’ammirazione per la sua bontà, fedeltà, e giustizia (Sal. 71:22; 101:1); per dirgli che gli apparteniamo (Sal. 98:4; 79:5-13)
per chiedere perdono (Sal.51).

Cantate all’Eterno, voi che l’amate 
(1 Cron. 16:23; Sal. 81:2; 98:5; 147:7).

Cantate all’Eterno…celebrate il suo nome
 
(Sal. 13:6; 18:50; 71:22; 30:13; 104:33; 66:4).

  Si può cantare da soli  in camera o in cucina, passeggiando,lavando i piatti, stirando o guidando l’auto: Dio guarda al cuore!  
Si può cantare tutti insieme quando si è riuniti per il culto. 
Le nostre voci offrono a Dio lodi cantate con tutto il nostro cuore e con tutta la perfezione di cui siamo capaci.       

b) Il canto nella vita della Chiesa

Nella maggioranza delle nostre chiese, la musica occupa un piccolo posto: due cantici all’inizio della riunione (“aspettando i ritardatari”) un altro alla fine… Bisogna invece considerare seriamente l’importanza di cantare per Dio. E’ bene valorizzare il testo, evitare la routine, adorare il Signore con il canto e la musica, dare la visione biblica del canto a tutti i membri dell’assemblea, in modo che il canto diventi un momento intenso del culto, ma facendo anche attenzione all’estremo opposto! 
L’essenziale in un culto non sarà mai la musica, ma 
l’insegnamento degli apostoli, la comunione fraterna, la frazione del pane, le preghiere…”(Atti 2: 42) accompagnati da buona musica.

E' magnifico! Dio ama la diversità ed ha creato L’armonia può essere valorizzata con gli strumenti, che potranno sostenere le varie voci del coro. 
Lodate Dio con il timpano e le danze…lodatelo con i cembali risonanti, con i cembali squillanti” (Salmi 150:4-5; 149:3; 1 Cron. 25:1).

Attenzione a non profanare i cantici cantandoli solo per il desiderio di cantare, o per passare il tempo senza pensare alle parole, oppure chiacchierando coi vicini mentre gli altri cantano. Chiacchieriamo forse durante le preghiere? La maggioranza dei cantici sono preghiere cantate! 

Anche chi suona deve essere consapevole di ciò che fa.  

Chi si occupa della musica, fa un servizio per il Signore. E’ un servizio importante che richiede abnegazione, spirito di sacrificio e di servizio, discernimento, capacità di preparazione a volte anche lunga, sopportazione della fatica e delle ripetizioni, necessarie per acquisire o affinare i talenti naturali. 
Chi ha fretta di “far carriera” è meglio che faccia musica altrove, chi non ha tempo per le prove,vuole cantare solo perchè gli dà piacere, e non per il Signore, o come servizio.    
Per il servizio del Signore non è richiesta la fretta, ma la costanza e la fedeltà e a chi cerca il “successo” è bene consigliare altre strade!

L’apostolo Pietro diceva: Che ciascuno di voi metta al servizio degli altri, il dono che ha ricevuto” (1 Piet. 4:10). Altrimenti questo dono potrebbe diventare un laccio per l’orgoglio invece di essere un altare di sacrifici di lode per il nostro Dio. 
I canti servono per l’edificazione reciproca! È soprattutto quest’aspetto che l’apostolo Paolo sottolineava quando comandava agli Efesini: parlatevi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e celebrando di tutto cuore il Signore” (5:19).

Ci possiamo stimolare all’adorazione, alla riconoscenza, alla consacrazione, alla santificazione, all’azione…ma la musica non può, per se stessa, portare la gente ad adorare. L’adorazione in spirito e verità, ha la sorgente non nei sentimenti ma nello spirito, nella volontà e nell’amore di Dio.  
Si può cantare nelle ore liete e nelle ore tristi… Molti bei cantici sono nati proprio nei momenti di dolore e sono stati sorgente di consolazione per numerosissimi cristiani: O Dio della mia lode non tacere, perché la bocca dell’empio e la bocca di frode si sono aperte contro di me, hanno parlato contro di me con lingua bugiarda” (Sal.109:1).  
Cantare insieme, cantare in comune è una benedizione per i credenti e glorifica Dio. A volte è bello trovarsi, anche solo per cantare insieme… serve a conoscersi,  ad aiutarsi e armarsi contro le influenze deleterie dell’ambiente esterno 
(

c) La musica per l’evangelizzazione

La musica è un mezzo privilegiato di comunicazione, che ha conservato il suo fascino, per tutte le età, i ceti sociali, e anche le lingue. Infatti molte canzoni famosissime, sono cantate in inglese, lingua che non tutti  conoscono abbastanza per comprendere le parole. 
I canti per l'evangelizzazione bisogna però che siano comprensibili e che riflettano, nello stesso tempo, le caratteristiche di Dio e i sentimenti che sono nel cuore dei suoi figli, con un linguaggio accessibile al non credente. Bisogna porre molta attenzione a questi canti, perchè devono essere di buon livello musicale, attraenti, ma mai sguaiati solo per essere alla moda! Ricordiamoci che dobbiamo trasmettere un messaggio di salvezza, che parla di Dio e non scimmiottare il mondo!

d) La musica per la "crescita"

La musica aiuta a risvegliare e sviluppare in noi la vita dei sentimenti ed ad affinarla. Ci fa partecipare alla vita emotiva degli altri. Penetra nel cuore, nei sentimenti, nella memoria, accompagna i pensieri, i ricordi, gli stati d'animo.

Esiste una branca di medicina sperimentale, chiamata  “musicoterapia”, che si basa sui benefici che la musica esercita sui pensieri e le azioni delle persone. 
Nella Bibbia abbiamo l’esempio di Saul e Davide, con veri incontri di “musicoterapia” spirituale. Un cattivo spirito..ti turba…ordina ora ... di cercare un uomo che sappia suonare l’arpa……e tu ti sentirai meglio” 
(1 Sam. 16:15-16).  
Il cantare canti a Dio, non solo solleva lo spirito, ma allontana  veramente l’avversario, che non può sopportare le lodi al nostro Signore e se ne va, oggi come ieri Davide si metteva a suonare…Saul si sentiva sollevato, stava meglio, e il cattivo spirito si ritirava da lui” (v.23).

Bisogna ricordare e sottolineare l'importanza di cantare inni e lodi nei momenti in cui ci sentiamo attaccati spiritualmente, nei momenti di tentazione e soprattutto di cantare canti che parlano del sangue di Gesù, per tenere ben lontano l'avversario, che non sopporta parole  che ricordano la vittoria di Cristo. (Col 2:15)

***

A proposito di canti che accompagnano i ricordi, come non ricordare anche la buona vecchia “ninna nanna”, la cantilena possibile anche a chi non sia troppo intonato, che le mamme e le nonne cantavano ai bimbi per tranquillizzarli e farli addormentare? Una mamma cristiana canterà canti per bambini, che li aiutano nella vita quotidiana e formano un bagaglio spirituale e mnemonico della Parola di Dio. Basta fare qualche piccola prova per rendersi conto di come abbiamo memorizzato in forma indelebile alcuni canti nella nostra infanzia; è molto utile restare vicino ai bambini, la sera e cantare loro delle canzoncine finché non si addormentano. Quello che noi cantiamo rimane nelle loro menti e nei loro cuori, assieme al ricordo sereno, di qualcuno che sta loro vicino.

***

Ma tutta la musica è benefica? Già nell'Antico Testamento si parla di  musica  che poteva essere utilizzata per esaltare passioni perverse dell’uomo (Es. 32:6-17; 1 Cor. 10:6-8) o per spingerlo all’idolatria 
(Dan. 3:5-7; Amos 6:5). Oggi con la diversificazione delle armonie, l’affinamento dell’orchestrazione, l’intensificazione del volume e l’accentuazione del ritmo, si è arrivati a fare della musica uno strumento di manipolazione psicologica. 
Se il credente vuole sviluppare bene il suo essere interiore, è obbligato a scegliere con discernimento la musica che ascolta.

Se poi alla musica, di qualunque genere o intensità, sono associate parole che esprimono sentimenti indegni, o contenuti immorali e blasfemi, non si può ascoltarla a cuor leggero, dicendo: “sono solo canzoni…”, perché si memorizzano molto di più le parole cantate, che le parole dette. 
Inoltre la Scrittura ci invita a neppure nominare impurità, buffoneria… ma piuttosto rendimento di grazie” (Ef. 5:5-7).

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“ Or sulla mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio e i carcerati li ascoltavano”
Atti:16:25  

" OGNI  COSA  CHE  RESPIRA  LODI  IL  SIGNORE.    A L L E L U I A "   Salmo 150: 6

   

 

 

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