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Numerose specie fanno parte di questo
gruppo di filosilicati, caratterizzati da alcune analogie strutturali con
le miche, ma chimicamente diversi da esse per il fatto di essere prive di
metalli alcalini e per un maggior contenuto di acqua, La loro composizione
risulta infatti essenzialmente corrispondente a quella di silicati di
magnesio e di alluminio, con un contenuto variabile di ferro. L'abito
pseudoesagonale o pseudotrigonale e la facile sfaldatura basale sono le
caratteristiche morfologiche che più avvicinano questi minerali alle
miche, anche se le lamine di clorite sono molto meno elastiche e,
una volta piegate rimangono tali. La durezza di tutte le specie è sempre
bassa ed è questa una caratteristica che permette la distinzione delle
"miche fragili" alquanto più dure. Il colore corrisponde
solitamente a tonalità variabili di verde, verde blù, grigio verde, ma
può anche essere in qualche caso bianchiccio, giallino o bruno, con poche
eccezioni. La lucentezza di sfaldatura è madreperlacea o vitrea
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