LA CRONACA DELL'EVENTO

tratto da "Il Risveglio"

Da Venerdì 12 a Domenica 14 Maggio a Fidenza ha sostato una grande Croce: è la croce dell'Anno Santo. Questa croce dal 1984, prima Giornata Mondiale della Gioventù, peregrina nel mondo accompagnata dai giovani che celebrano la Giornata di incontro con il Papa. Perchè la croce? E una sorta di Via Crucis itinerante tra le case dei giovani, nella loro vita, nella loro realtà quotidiana.

Il segno della sofferenza umana, così evidente ed evocativo, diviene il segno del cammino di ogni giovane che intenda incamminarsi sulle orme di Gesù. La croce accompagna la ricerca di quella speranza che non delude. Disse il Papa il 23 marzo 1984, nella prima Giornata Mondiale della Gioventù a Roma: " Non sono rimasti delusi coloro che hanno gridato: Benedetto Colui che viene nel nome del Signore! ", viene Gesù Cristo entrato definitivamente nella storia dell'uomo. La Giornata Mondiale della Gioventù significa proprio questo: andare incontro a Dio che è entrato nella storia dell'uomo mediante il mistero pasquale di Gesù Cristo. Vi è entrato in modo irreversibile. E vuole incontrare prima voi, giovani. A ciascuno vuole dire: Seguimi! lo sono la Via, la Verità e la Vita.

Ecco perchè non si può celebrare un momento forte ed intenso come il Giubileo senza il segno della croce: Dio incontra l'uomo, il misterioso atto d'amore di Gesù trova il punto culminante, l'uomo è totalmente compreso dall'Amore del Padre, grazie al sacrificio di Gesù. La croce è il centro gravitazionale della fede cristiana, il dono fondamentale per capire quanto è grande l'Amore di Dio, quell'amore che sorpassa ogni conoscenza, come dice Paolo.

Ma cosa dice ai giovani ed a noi tutti questo pellegrinaggio della croce? Dice che la vita, intrisa di gioie di preoccupazioni, di slanci e di lotte, è amata, capita, salvata da Gesù. Guardare quella croce vuoi dire sentirsi sostenuti dall'Amore di chi ha scelto di condividere e di compatire.

La croce non è un evento a sè stante: è l'atto conclusivo della vita spesa nell'amore da quel Gesù che ci ha insegnato il perdono fino all'estremo. Quella croce è la logica conseguenza di una scelta in favore degli altri che Gesù ci ha mostrato e che tutti i giovani dovrebbero desiderare far propria per essere coerenti con lo slancio solidale e gioioso, generoso e creativo, tipico della loro età e della loro personalità.

Guardare la croce significa contemplare la scelta vincente di Gesù, che ha mostrato come, impostando ogni istante della vita sull'amore, il coraggio della generosità e della gratuità rappresenti l'unica speranza in una storia dilaniata dal peccato e dalla problematicità dell'esistenza umana. Guardiamo alla croce dell'Anno Santo e delle Giornate Mondiali della Gioventù dopo aver vissuto un secolo di guerre e lotte fratricide: non può non essere il segno della memoria ferita, ma redenta, delle pagine più oscure della storia umana, a cominciare da quella dell'Olocausto.

Gesù ha giocato tutto sulla croce, ha investito in essa la sua predicazione. Così, ogni giovane è chiamato a decidere del proprio futuro con il cuore generoso e innamorato e non con un freddo calcolo umano. La croce non dice solo sofferenza, ma anche speranza e stile di vita!

La croce ha una serie di significati connessi che ci devono far riflettere:

E' un segno della vita che nasce dalla morte

E' il segno della quotidianità condivisa con chi soffre

E' il segno dell'umiltà come scelta di presenza e di testimonianza

E' il segno della verità tradita (Gesù condannato anche se innocente) e della fedeltà difesa (solo Maria e Giovanni sono sotto la croce)

E' il segno di un amore che qualitativamente si erge su ogni immagine e forma di amore umano perchè può insegnare cosa voglia dire amare.

Vengono allora, ad illuminare la nostra attesa di questa croce, segno dell'Anno Santo, le parole che il Papa ha pronunciato il 2 aprile 1998, quando in piazza S. Giovanni a Roma - il luogo dove è stata celebrata la prima Giornata Mondiale della Gioventù - ha invitato i giovani romani ed italiani ad accogliere la croce che i loro amici francesi consegnavano dopo aver celebrato la grande festa della Giornata Mondiale di Parigi (agosto1997). Ecco alcune sue frasi che possono aiutarci a vivere il rapporto con questo segno come un dono della bontà di Dio ed un'occasione per incontrare la Sua Grazia.

"E' festa, dunque, per l'arrivo della croce! La croce va accolta anzitutto nel cuore e poi portata nella vita... La Croce è stata abbracciata lungo i secoli da molti cristiani: possiamo non rendere grazie a Dio per questo?... Quest'oggi vogliamo proclamare con vigore il Vangelo della Croce, cioè di Gesù morto e risorto per il perdono dei peccati. Questo annuncio salvifico, che assicura ai credenti la vita eterna, dal giorno della Pasqua non ha mai smesso di risuonare nel mondo. Esso è lieta notizia che, con gli Apostoli Pietro e Paolo, è giunta in questa nostra Roma e da qui s'è diffusa in tante parti d'Europa e del mondo... La Croce è inscritta nella vita dell'uomo. Volerla escludere dalla propria esistenza è come voler ignorare la realtà della condizione umana. E così! Siamo fatti per la vita, eppure non possiamo eliminare dalla nostra storia personale la sofferenza e la prova... Se la Croce viene accolta, essa genera salvezza e procura serenità, come provano tante belle testimonianze di giovani credenti. Senza Dio, la Croce ci schiaccia; con Dio, essa ci redime e di salva."

E' stata una grande festa di Fede, una grande festa di giovani, ai quali si è unita buona parte della popolazione adulta fidentina e dei dintorni... Così potremmo definire la visita compiuta dalla Croce delle Giornate mondiali dei Giovani alla città ed alla Diocesi di Fidenza nei giorni 12-13-14 maggio scorsi.

Venerdì 12 Maggio

Nel pomeriggio di Venerdì 12 maggio la Croce, proveniente da Reggio Emilia, è stata consegnata ai ragazzi di Fidenza all'ingresso dell'ospedale Civile, dove erano ad attenderla il Vescovo Mons. Maurizio Galli, diversi Sacerdoti, Religiosi, catechisti, giovani, ragazzi ed adulti che in breve tempo hanno gremito il cortile interno del nosocomio, alle cui finestre, ben addobbate dal Cappellano dell'ospedale don Bonini, si affacciavano i degenti; qui la Croce è stata portata perchè tutti i presenti riscoprissero che la sofferenza, componente sempre presente nella vita umana, è redenta dalla Passione di Cristo, e che solo con la sua grazia ogni sofferenza, ogni croce umana può essere portata e sopportata. La processione dei fedeli ha inoltre portato la Croce nella Chiesa parrocchiale di San Michele, dove è rimasta esposta alla preghiera ed alla venerazione dei fedeli della città.

Sabato 13 Maggio

L'intera mattinata del 13 Maggio, giornata particolarmente significativa per i fidentini per diversi motivi, primo fra tutti l'anniversario del terribile bombardamento del 13 maggio 1944 che rase al suolo i tre quarti della città, è stata dedicata all'incontro con le Scuole cittadine ( elementari - medie - superiori ). Intensa e sentita la partecipazione degli studenti, ai quali hanno offerto preziose testimonianze Padre Daniel Ange, francese, e Suor Delice, brasiliana, ambedue impegnati nel mondo giovanile. I due testimoni hanno risvegliato nei giovani e negli adolescenti intervenuti il senso e i valore della vita vissuta in una generosa risposta alla chiamata divina a realizzarsi nel miglior modo possibile, sapendo affrontare con coraggio le prove, sostenuti dalla presenza dello Spirito Santo e dall'esempio di Gesù Cristo che accettando la croce ha salvato l'umanità. Ottimo il supporto musicale fornito dai giovani del Gruppo Mondo Giovani 2000, che hanno animato gli incontri con canti appropriati e molto graditi dai giovani. Per tutto il pomeriggio la Croce è stata nuovamente esposta alla preghiera dei fedeli; verso le 17 è stata trasportata dai Giovani in piazza Garibaldi, dove Mondo Giovani 2000 ha presentato un musical di omaggio alla Croce, della durata di circa due ore, suscitando la più convinta e viva approvazione nei numerosissimi presenti. Al di là dell'interesse artistico per la realizzazione, va sottolineato l'alto valore formativo di queste iniziative, preparate con cura da mesi e con la partecipazione di molte forze giovanili della città e della Diocesi, in una collaborazione tanto più valida oggi, in un tempo di acceso individualismo e personalismo. Alle 19 il simulacro è stato processionalmente trasferito presso l'abside della Cattedrale, dove si è svolta la cerimonia della inaugurazione della statua (copia) della Madonna con il Bambino, di Benedetto Antelami. Portata poi in Cattedrale, vi è rimasta per tutta la notte, vegliata fino al mattino dopo dai componenti i Gruppi Giovanili ecclesiali e da quanti hanno voluto unirsi ad essi.

Domenica 14 maggio

Domenica 14 maggio alle ore 8 è stata celebrata la S.Messa di commiato, dopo di che la Croce è stata portata presso la Chiesa parrocchiale di San Paolo al quartiere luce, da cui nel pomeriggio è partita per essere consegnata ai Giovani della vicina Diocesi di Piacenza.

Mentre ci sentiamo di esprimere il più vivo ringraziamento all'incaricato diocesano per la pastorale giovanile don Mauro Manica, al Gruppo Mondo Giovani 2000 ed a tutti coloro che hanno generosamente collaborato perchè la Croce fosse accolta e valorizzata nel migliore dei modi, e perchè il suo passaggio lasciasse segni evidenti di un altissimo valore umano e cristiano, ci auguriamo che tutti i momenti proposti ai giovani ed alla cittadinanza abbiano costituito valido motivo per rivedere, ripensare ed irrobustire la vita cristiana e la comprensione della sofferenza e del suo grande valore redentivo.