MASSIMO BIZZARRI |
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Primi anni '70. Massimo Bizzarri, voce profonda e ben impostata lavora come pianista di piano-bar in un locale romano di second'ordine, districandosi fra ritmi sudamericani e canzoni romantiche anni '50. Piero Ciampi, il nottambulo per eccellenza, vi capita per caso e rimane colpito da quella voce roca, piena di alcool come la sua, dalla sua abilità al pianoforte. Da lì nacque una grande amicizia fra i due (che fra l'altro a Roma abitavano a poca distanza l'uno dall'altro) cementata da avventure in locali notturni e bevute colossali. Ciampi colpito dalla profondità di alcune sue poesie tentò anche di fargli incidere un album, presentandolo alla Rca di Ennio Melis. Bizzarri, poco convinto, fece un provino che non portò a nulla. Forse preferiva la sua vita notturna, i piano-bar, donne e whisky facili alla routine di una sala d'incisione. A fine anni '70 diventò addirittura proprietario di un locale a Trastevere. Non pensava ancora di diventare un cantautore. Incise invece un album semisconosciuto nel 1983, Gocce di vita, pubblicato dalla Yep, che conteneva fra le altre, Canzone per Piero Ciampi. Ricomparve negli anni '90, in punta di piedi come un altro grande amico di Ciampi, loro compagno di avventure: Pino Pavone. Prodotto dalla Calycanthus di Antonio Coggio e distribuito dalla Emi, nel 1990 uscì Quota periscopica, album molto personale purtroppo ignorato. Nel 1993, prodotto sempre dalla Calycanthus ma distribuito dalla Rti pubblicò il bellissimo Bizzarro... Bizzarri con un nuovo omaggio al suo amico, Se ci fosse Piero. Ha partecipato il 5-3-1990 al Teatro Argentina di Roma alla serata in ricordo di Ciampi poi incisa nel disco Te lo faccio vedere chi sono io, pubblicato dalla Blu. Ha scritto i testi per Eventi e mutamenti, uno degli ultimi album di Riccardo Cocciante. |
Discografia1983 Gocce
di vita (Yep)
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