Attentati 1977

17 gennaio - Bologna. Marco Matteucci, del fronte giovanile del Msi, viene ferito da ignoti con alcuni colpi di pistola alle gambe.

12febbraio - Roma. Le Brigate rosse feriscono alle gambe Valerio Traversi, direttore del ministero di Grazia e Giustizia.

18 febbraio -Torino. Quattro giovani mascherati, appartenenti alle Brigate rosse, feriscono alle gambe Marco Scoffone, dirigente del personale alla Fiat di Rivalta.

19 febbraio -Torino. Mentre si reca al lavoro viene ferito alle gambe il capo reparto della Fiat Mirafiori Bruno Diotti. Il ferimento viene rivendicato dalle Squadre armate operaie.

19 febbraio - Milano. Lino Ghedini, 45 anni, brigadiere della polizia stradale, è ucciso in un agguato da un brigatista rosso durante una perlustrazione lungo la provinciale tra Milano e Rho.

1 1 marzo - Bologna. Pier Francesco Lorusso, 25 anni, studente, militante di Lotta continua, è ucciso da un colpo d’arma da fuoco sparato da un agente di ps durante scontri tra le forze dell’ordine ed estremisti di sinistra.

12 marzo -Torino. Giuseppe Ciotta, brigadiere di ps, è ucciso in un agguato da un commando delle Brigate combattenti mentre esce di casa per recarsi al lavoro.

15 marzo - Milano. Guglielmo Restelli, 35 anni, capo squadra saldatori della Breda meccanica, viene ferito alle gambe da quattro ignoti terroristi alle 8, all’uscita del "metro" di Sesto San Giovanni.

22 marzo -  Roma. Claudio Graziosi, 21 anni, agente di ps, è ucciso da un nappista, amico di Maria Pia Vianale, nei pressi della stazione di Trastevere. L’agente aveva riconosciuto la Vianale su un autobus della linea "27".

22 marzo -  Roma. Durante la caccia ad un nappista che aveva ucciso l’agente di ps Claudio Graziosi, una guardia zoofila, Angelo Cerrai, 41 anni, che in borghese si era unito agli inseguitori del terrorista, viene colpito a morte, per errore, da alcuni colpi di pistola sparati da due agenti contro il terrorista in fuga.

29 marzo - Roma. Le Unità combattenti comuniste feriscono, con alcuni colpi di rivoltella, Vittorio Morgera, direttore generale del Poligrafico dello Stato.

30 marzo - Pisa. Alberto Mammoli, 57 anni, medico delle carceri, è ferito da Azione rivoluzionaria.

18 aprile - Milano. Bruno Rucano, 41 anni, capo ufficio personale della Vanossi, apparecchiature elettriche, viene ferito in viale Argonne dai Gruppi armati operai.

21 aprile -  Roma. Bande armate aderenti ai Collettivi autonomi scatenano la violenza all’Università e nel quartiere circostante. In via dei Marruccini, a San Lorenzo, un gruppo di autonomi spara sette o otto rivolverate contro la polizia: due pallottole colpiscono a morte l’agente di ps Settimio Passamonti, 23 anni, mentre altri proiettili feriscono gravemente l’agente Antonio Merenda e altri due poliziotti.

22 aprile-Torino. Antonio Munari, capo officina alla Fiat, viene ferito alle gambe dalle Brigate rosse.

28 aprile - Torino. Fulvio Croce, 75 anni, presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Torino, è ucciso dalle Brigate rosse alle 14,45 mentre parcheggia l’auto nel cortile dell’edificio in via Perrone 5.

12 maggio -  Roma. Giorgiana Masi, 19 anni, studentessa, è uccisa da un colpo di rivoltella sparato durante una manifestazione di extraparlamentari a ponte Garibaldi. Rimangono feriti anche un carabiniere e una donna di 33 anni, Elena Ascian.

14 maggio - Milano. Antonio Custrà, 25 anni, sottufficiale di ps, del 3° Celere, è ucciso da un commando di Autonomia operaia che aveva assaltato un supermercato in via Olona.

19 maggio - Milano. Giuseppe Ghetti, ufficiale sanitario di Seveso, viene ferito da un commando dei Combattenti per il comunismo.

1 giugno - Genova. Le BR tendono in serata un agguato a Vittorio Bruno, vicedirettore de "Il Secolo XIX": un commando lo affronta e gli spara alle gambe.

2 giugno - Milano. Poco dopo le 10 un commando delle Brigate rosse ferisce alle gambe Indro Montanelli, direttore de "Il Giornale nuovo". Il commando attende che Montanelli esca dall’Hotel Manin, dove abita; quando lo vede uscire, gli spara alle gambe.

3 giugno - Roma. Alle 10 del mattino un commando delle Brigate rosse ferisce alle gambe a colpi di pistola, in via Teulada, il direttore del "Telegiornale Uno" Emilio Rossi.

9 giugno - Milano. Fausto Silini, 53 anni, capo reparto movimento e magazzino della Breda Siderurgica, iscritto alla Dc, viene ferito alle gambe con sei colpi di pistola, mentre alle 7 del mattino si reca al lavoro. L’attentato viene attuato dalla Colonna "Walter Alasia" delle BR.

20 giugno - Milano. Giuseppe D’Ambrosio, 56 anni, capo montatore alla Sit-Siemens viene ferito da Prima linea con tre colpi di rivoltella.

21 giugno - Roma. Remo Cacciafesta, preside della facoltà di economia dell’Università della capitale, viene ferito dalle Brigate rosse.

22 giugno - Pistoia. Giancarlo Nicolai, 45 anni, dirigente della Breda, vicesegretario provinciale della DC, consigliere comunale, viene ferito alle gambe da Prima linea.

24 giugno - Milano. Roberto Anzalone, 49 anni, presidente dell’Associazione dei medici mutualistici e segretario dell’Ordine dei medici, viene ferito da quattro proiettili alle gambe sparati da un terrorista di Prima linea. L’agguato viene compiuto nel cortile dello stabile di via Padova, dove si trova l’ambulatorio del medico.

27 giugno - Napoli. Vittorio Flik, responsabile dei rapporti con il personale dell’Alfa Sud, viene ferito dall’organizzazione terrorista denominata Gruppo operaio combattente. per il comunismo.

28 giugno - Genova. Sergio Prandi, ingegnere, dirigente dell’Ansaldo nucleare, viene ferito dalle BR.

30 giugno - Torino. Franco Viscaj, funzionario della Fiat Presse, viene colpito alle gambe dalle Brigate rosse.

30 giugno - Milano. Luciano Maraccani, dirigente della OM, viene ferito alle gambe da ignoti.

30 giugno - Firenze. Tre giovani, Luca Poggioli, 20 anni, Umberto Sinati, 21 anni, e suo fratello Gaetano, 20 anni, iscritti al Fronte della gioventù, l’organizzazione giovanile del MSI, sorpresi mentre stanno portando a termine un attentato, sparano alcuni colpi di pistola uccidendo la guardia giurata Remo Pietroni, 23 anni, che li sta inseguendo.

1 luglio - Roma. Antonio Lo Muscio, 27 anni, disoccupato, terrorista, appartenente ai Nuclei armati proletari, è ucciso in uno scontro a fuoco con una pattuglia di carabinieri nella centralissima piazza San Pietro in Vincoli. Al suo fianco si trovavano Maria Pia Vianale e Franco Salerno che vengono feriti leggermente e arrestati.

7 luglio - Padova. Ad Abano Terme un commando del Fronte comunista combattente colpisce alle gambe Antonio Garzotto, giornalista del "Gazzettino".

8 luglio - Roma. Mauro Amati, 21 anni, studente, viene ucciso da un commando delle Unità combattenti comuniste. La vittima designata era l’agente di custodia Domenico Velluto, assolto per l’uccisione di Mario Salvi. L’omicidio avviene in un ristorante in via San Paolo alla Tegola: un commando di terroristi spara all’agente che rimane illeso. Un proiettile colpisce a morte lo studente che sta cenando con alcuni amici.

11 luglio - Roma. Mario Perlini, collaboratore contabile di Comunione e liberazione, viene ferito dalle Brigate rosse.

11 luglio - Genova. Angelo Sibilla, segretario regionale della Democrazia cristiana della Liguria, viene ferito dalle Brigate rosse.

13 luglio -Torino. Maurizio Puddu, vicepresidente del gruppo DC in Consiglio provinciale viene ferito da un commando delle Brigate rosse. Le pallottole gli trapassano le gambe, fracassandogli entrambi i femori e la tibia sinistra.

19 luglio - Varese. Nel primo pomeriggio due appartenenti a Prima linea assaltano a Tradate l’armeria di proprietà di Luigi Speroni, impossessandosi di tre fucili e una quarantina di pistole. Mentre i due terroristi si danno alla fuga, Luigi Speroni riesce a liberarsi dei legacci con i quali l’hanno immobilizzato, imbraccia un Fucile e spara ripetutamente contro l’auto dei terroristi e colpisce a morte il terrorista Carlo Tognini, 30 anni, impiegato bancario.

4 agosto - Torino. Attilio Alfredo Di Napoli, 19 anni, studente, e Orlando Marin Pinones, 24 anni, fuoruscito cileno, muoiono dilaniati da un ordigno esplosivo che stanno maneggiando, destinato ad un attentato. A poca distanza i possibili obiettivi: la Fiat ferriere, la Michelin, il comando del nucleo di polizia giudiziaria dei carabinieri, la ferrovia Torino-Milano.

18 settembre-Torino. Azione rivoluzionaria compie un attentato contro Nino Ferrero, 51 anni, redattore dell"’Unità". Ferrero rincasa dopo la giornata di lavoro. È da poco passata l’una quando ferma la "500" davanti alla sua abitazione, via San Secondo 95, in centro città. Esce e viene affrontato da due giovani armati di pistola. Sparano entrambi. Ferrero viene raggiunto da otto colpi: 5 alla gamba destra, 3 alla gamba sinistra.

30 settembre- Roma. Walter Rossi, 20 anni, studente, aderente a Lotta continua, è ucciso dai fascisti in viale delle Medaglie d’Oro.

1 ottobre- Torino. Gravi incidenti scoppiano in città durante la manifestazione di protesta per l’uccisione di Walter Rossi. I disordini cominciano dopo le 10. Alla fine della mattinata un migliaio di studenti si dirige all’Università. Quando il grosso sta ripiegando da via Po, una trentina di giovani col volto coperto fa irruzione nel bar "Angelo Azzurro" e, dopo aver rotto con spranghe di ferro i vetri, getta all’interno bottiglie incendiarie. Nel bar, in quel momento, oltre alla proprietaria ci sono due clienti: Roberto Crescenzio, studente lavoratore, e Diego Mainardo, entrambi ventiduenni. Mainardo viene colpito alla testa, ma riesce a fuggire. Crescenzio è ridotto ad una torcia umana e viene ricoverato al cio col corpo piagato al 90%: dopo alcune ore muore. L’attacco all’ "Angelo Azzurro" viene rivendicato dalle Squadre proletarie territoriali. Per questo delitto vengono arrestati successivamente due giovani militanti di Lotta continua, Stefano Della Casa e Angelo Luparia, mentre altri due giovani, Francesco D’Ursi e Peter Freeman, latitanti, sono ricercati per lo stesso omicidio e altri reati.

4 ottobre - Roma. Patrizia D’Agostini, operaia militante del PCI, viene ferita da ignoti all’uscita della Autovoc dove lavora.

11 ottobre -Torino. Rinaldo Caniaioni, funzionario della Fiat, addetto ai rapporti sindacali delle Carrozzerie Mirafiori, viene ferito dalle Brigate rosse al femore destro con un colpo di pistola.

24 ottobre - Milano. Un commando di due uomini e una donna delle Brigate rosse ferisce Carlo Arienti, consigliere comunale democristiano del gruppo Comunione e liberazione.

26 ottobre - Torino. Le Brigate rosse feriscono un consigliere comunale della DC, Antonio Cocozzello, l’agguato avviene in via Cravero: il Cocozzello viene colpito alle gambe e all’addome da alcuni colpi di rivoltella.

30 ottobre - Torino. Un giovane terrorista, Rocco Sardone, 22 anni, studente, rimane ucciso per l’esplosione di una bomba che gli doveva servire per compiere un attentato. L’episodio accade all’angolo tra corso Toscana e via Viterbo, a poca distanza dal luogo dove il 4 agosto altri due terroristi erano stati dilaniati da un ordigno che stavano trasportando in uno zaino. A poca distanza vi è la concessionaria Audi-Nsu di Agosto Maino: è l’obiettivo più probabile.

2 novembre - Roma. Publio Fiori, membro del comitato regionale della DC e consigliere regionale, viene ferito dalle Brigate rosse alle gambe e al torace da alcuni colpi di rivoltella.

8 novembre - Milano. Aldo Grassini, dirigente dell’Alfa Romèo, viene ferito da un commando della Colonna "Walter Alasia" delle BR.

10 novembre -Torino. Le Brigate rosse feriscono alle gambe in via Ventimiglia, sotto la sua abitazione, un dirigente della Fiat Mirafiori, Pietro Osella.

16 novembre -Torino. Carlo Casalegno, vicedirettore de "La Stampa", viene ferito gravemente con tre colpi di pistola alla testa e uno alla gola da un commando delle Brigate rosse, sotto l’abitazione del giornalista, in corso Re Umberto 54. Casalegno muore il 29 novembre senza aver ripreso conoscenza.

17 novembre - Genova. Carlo Castellano, dirigente dell’Ansaldo, militante del PCI, viene ferito alle gambe dalle Brigate rosse.

25 novembre - Milano. Giuseppe Merone, 36 anni, viene ferito dai Nuclei armati proletari.

29 novembre - Bari. Benedetto Petrone, 19 anni, studente, iscritto alla FGCI, è ucciso da una squadraccia fascista in piazza Prefettura. Responsabile del delitto viene considerato il neofascista Giuseppe Piccolo che fugge all’estero, ma è poi estradato dalla Germania Federale nel 1980.

2 dicembre -Torino. Viene ferito gravemente il neuropsichiatra Giorgio Coda: quattro uomini a viso scoperto e armati, irrompono nel suo studio, in via Casale 39, lo legano a un termosifone con due catene, poi gli sparano contro alcuni colpi di pistola; uno lo colpisce a un ginocchio, due alle spalle. Il crimine viene compiuto dalle Squadre armate proletarie.

25 dicembre - Roma. Roberto Giunto La Spada, redattore di "Radio Città Futura", viene ferito al braccio e al fianco destro da due proiéttili sparati da terroristi di Giustizia nazionale rivoluzionaria.

28 dicembre - Roma. Angelo Pistolesi, 31 anni, impiegato all’ENEL, missino, viene ucciso da ignoti. Il giovane neofascista partecipò al raid di Sezze Romano (28 maggio 1976) nel quale rimase ucciso il giovane comunista Luigi De Rosa.

31 dicembre - Catania. Pierluigi Sciotti, 19 anni, studente, e Prospero Condura, 23 anni, elettricista, neofascisti, muoiono dilaniati dall’esplosione di una bomba che stavano preparando sulle falde dell’Etna per compiere un attentato.

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