L'entrata settentrionale, per via Abetone Brennero Nord, è
in un certo senso l'ingresso principale, praticato già al tempo della città
romana in corrispondenza dell'importante asse stradale costruito sull'antica
Claudia Augusta.Chi giunge da Verona, scorge alla sua sinistra un quartiere di
case lunghe e basse che ricordano i "casoni" del Polesine, abitate
fino alla fine della seconda guerra mondiale da famiglie che praticavano la
raccolta della canna e della "caresa" e che lavoravano nelle risaie.
Chi giunge da Mantova entra in Ostiglia per la stessa
direzione e può lasciare l'auto in piazza Mazzini.
Si consiglia di percorrere a piedi via Ghinosi su cui si affacciano alcuni palazzi signorili del settecento e il Teatro Sociale, costruito dall'ing. Antonio Foglia nel 1839. Si prosegue fino a piazza Cornelio, al centro della quale è posta la statua dello storico latino, illustre concittadino, eseguita dallo scultore ostigliese Miglioretti nel 1868. È il luogo d'incontro dei giovani e il cuore del mercato settimanale. Nel palazzo dei Conti Panzini, ora sede della Banca Agricola Mantovana, fu firmato nel 1752 il primo Trattato sull’uso delle acque del fiume Tartaro.
Sull'altro lato della piazza sorge il palazzo Foglia, (sec.XIX): è il palazzo della coltura ostigliese in quanto ospita la prestigiosa biblioteca musicale "Greggiati" e il museo Archeologico, oltre alla biblioteca Comunale.
Quindi la visita si sviluppa sotto i portici di via Trento e Trieste che consentono un percorso costeggiato di eleganti negozi. Arrivati a metà del portico, sulla sinistra, si nota uno stabile a tre piani, che nel 1912 fu completamente restaurato e arricchito di una galleria denominata "Cappa d'Oro", di stile liberty, oggi ospitante diversi negozi .
Più avanti i portici conducono all'altra piazza , dedicata a
G. Matteotti, dove si svolge l'attività commerciale e ricreativa degli
ostigliesi: da qui si può ammirare quella parte del paese che conserva le
testimonianze del borgo medioevale.
Si riprende via Gnocchi Viani per sostare davanti al
settecentesco Palazzo Bonazzi .
Muovendosi oltre, lungo via Italia si incontrerà sulla
sinistra Piazza Garibaldi, il cui monumento fu inaugurato il 20 settembre 1891.
Il fondale della piazza è costituito dalla Chiesa Parrocchiale di
S.Maria Assunta.
Chi volesse affrontare un itinerario più lungo e completo da
Via Italia imbocchi a sinistra via XX Settembre fino a raggiungere l’argine
del Po.
La zona abitativa parallela al corso del fiume, oggi
contrassegnata dalla presenza della centrale ENEL , era abitata da famiglie che
esercitavano le attività legate al fiume: pescatori, facchini del porto,
sabbiaioli, raccoglitori di legna, carrettieri Vi prosperava l’artigianato
legato alla lavorazione del legno(calafati, carpentieri, falegnami). Si può
percorrere tutto l’argine seguendo il lento scorrere delle acque e ammirando
Ostiglia dall’alto.
Ad un certo punto l'occhio si posa sul settecentesco giardino
all'italiana del palazzo Municipale.