da Bosio....."strade romane"

Il primo miliare proviene da Rablat ( ritrovata nel 1552 nella sua piazza), una località della val Venosta non lontana da Merano,  l'altro dal paese di Cesiomaggiore a Nord-Ovest di Feltre. Essi assicurano che la regione era percorsa da una Via Claudia Augusta , aperta da Druso dopo la conquista dei territori alpini nel 15 a.c. e portata a termine dall'imperatore Claudio.

Sulla pietra di Rablat c'è scritto:

Ti(berius) claudius Caesar
Augustus German(icus)
pont(ifex) max(imus) trib(unicia) pot(estate) VI
co(n)s(ul) desig(natus) IIII imp(erator) XI p(ater) p(atrie)
(vi)am Claudiam Augustam
quam Drusus pater Alpibus
bello patefactis derexerat
munit a flumine pado at
(f)lumen Danuvium per
mm(ilia) p(assuum) CC...
«Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console designato per la quarta, imperatore per l'undicesima, padre della patria, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì dal fiume Po  al fiume Danubio per miglia CC...». rablat.jpg (42050 byte)

Quella di Cesiomaggiore, scoperta nel 1786 , porta la seguente iscrizione:

cesio.jpg (29508 byte) Ti(berius) Claudius Drusi
Caesar Augustus Germa
nicus pontifex maxi
mus tribunicia potesta
te VI co(n)s(ul)  IV imp(erator) XI p(ater) p(atrie)
censor viam Claudiam
Augustam quam Drusus
pater Alpibus bello pate
factis derex(e)rat munit ad

Altino usq'ue adflumen
Danuvium m(ilia) p(assuum) CCCL
«Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, figlio di Druso, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console per la quarta, imperatore per l'undicesima, padre della patria, censore, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì da Altino fino al fiume Danubio per miglia CCCL».

....."Queste iscrizioni, che sono l'unica testimonianza dell'esistenza di una via Claudia Augusta (ed anche per questo abbiamo voluto qui ricordarle per esteso), in quanto nessun documento itinerario né altra fonte antica ne ricordano il nome e il percorso, ci informano, come si può leggere, che l'imperatore Claudio portò a compimento e rese stabile quella via che il padre Druso aveva aperto attraverso le Alpi.

I due testi sono pressoché uguali, ma le pietre vennero messe in opera, in due momenti diversi: quella di Rablat nei primi mesi del 46 d. C., quella di Cesiomaggiore nei primi giorni dell'anno successivo. Inoltre nell'iscrizione di Rablat non è possibile ricavare l'indicazione precisa della distanza.

I due miliari differiscono però nel fissare il punto di partenza della strada: il primo parla della via Claudia Augusta stesa dal Po al Danubio (afiumine Pado atfiumen Danuvium), il secondo invece ricorda il centro di Altino come capolinea della strada diretta al Danubio (ab Altino usque adfiumen Danuvium).

 

Queste diverse indicazioni riferite ad un unico percorso (infatti in ambedue le scritte si parla di una sola via Claudia Augusta), hanno dato modo agli studiosi, che hanno rivolto la loro attenzione a questa strada, di prospettare differenti ed anche contrastanti opinioni sul percorso o sui percorsi da attribuire a questa via.

1) Una sola via Claudia Augusta che dal Danubio (parto dal Danubio per rendere più chiara questa tesi) entra in Italia attraverso la valle Venosta e prosegue per la vaI d'Adige fino a Trento. Da qui con un ramo si porta al Po, che raggiunge a Ostiglia (giusta l'iscrizione  di Rablat che parla di aflumine Pado), con l'altro invece da Trento per la Valsugana e Feltre perviene ad Altino, secondo l'indicazione del miliare di Cesiomaggiore, che ricorda appunto come capolinea questa città. Tale soluzione viene accettata dalla maggior parte degli studiosi, che chiamano appunto la Trento Ostiglia via Claudia Augusta «Padana», la Trento - Altino via Claudia Augusta «Altinate».

2) Due viae Claudiae Augustae con due percorsi diversi:

una dal Po per la valle dell 'Adige e la val Venosta,, documentata dall'iscrizione di Rablat («Claudia Augusta Padana»), l'altra da Altino lungo la valle del Piave e il passo di Monte Croce Comelico, diretta per la val Pusteria al Brennero, attestata dal miliare di Cesiomaggiore («Claudia Augusta Altinate»).

La prima soluzione sembra la più accettabile ed anche quella che risponde meglio alle indicazioni offerte dalle due epigrafi.".....