COMUNICATO STAMPA
Il Senato ha approvato oggi la "legge - quadro in materia di
riordino dei cicli di istruzione".
Il provvedimento pone le basi di un processo che dovrà svilupparsi nei prossimi anni per
giungere a quel rinnovamento scolastico necessario a sostenere l'educazione, l'istruzione
e la formazione delle giovani generazioni. La nuova scuola si articolerà in scuola
dell'infanzia non obbligatoria, ma resa accessibile a tutti; in un ciclo primario (scuola
di base) che avrà la durata di sette anni e in un ciclo secondario di durata
quinquennale.
La riunificazione in un primo ciclo unitario dell'istruzione di base consentirà, dal
punto di vista pedagogico, la definizione di un percorso che partendo dalle basi dei
saperi essenziali si sviluppi nei successivi approfondimenti disciplinari, superando le
cesure che segnano nell'attuale sistema il passaggio dalle elementari alla media
inferiore.
Il secondo ciclo, quello della scuola secondaria di durata quinquennale articolata in
quattro aree specifiche classico-umanistica, scientifica, tecnica e tecnologica, artistica
e musicale, assolverà al compito di consolidare le capacità e le competenze acquisite
nel ciclo primario, di arricchire la formazione culturale, umana e civile degli studenti e
di prepararli all'accesso all'istruzione superiore, universitaria e non universitaria e/o
all'inserimento nel mondo del lavoro.
La realizzazione progressiva dei nuovi cicli scolastici consentirà l'impostazione di un
progetto generale di riqualificazione del personale docente e dei criteri generali per la
formazione degli organici d'istituto nonché quelli per la riorganizzazione dei curricoli
della scuola di base e della scuola secondaria, ivi compresa la valorizzazione dello
studio delle lingue e delle competenze necessarie per l'impiego delle tecnologie
didattiche.
Il nuovo disegno organizzativo avvicinerà la scuola italiana a quella esistente nella
quasi totalità dei Paesi nei quali la scolarità si conclude generalmente a 18 anni di
età.
Il riordino dei cicli scolastici costituisce una delle tessere fondamentali del grande
mosaico del rinnovamento del sistema educativo e formativo del nostro Paese, che ha già
visto negli ultimi due anni la realizzazione di altri interventi riformatori come
l'autonomia scolastica, il nuovo esame di Stato, il prolungamento dell'obbligo scolastico,
il diritto all'istruzione e alla formazione fino a 18 anni, la nuova formazione
universitaria dei docenti, lo statuto degli studenti e delle studentesse.
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA APPROVATO IL REGOLAMENTO
Il Consiglio dei ministri ha approvato questa mattina il regolamento (
APRI DA QUI IL FILE) che dà attuazione all'obbligo di frequenza di attività formative fino al compimento dei 18 anni (articolo 68 della legge n.144/99), su proposta del ministri della Pubblica Istruzione, del Lavoro e del Tesoro.Roma, 25 febbraio 2000
V
isita il con il collegamento con il approvato ultimamente