LA VIA DELL'AUTONOMIA SCOLASTICA.

La scuola Italiana è ormai in regime di autonomia scolastica, che negli ultimi due anni è stata affrontata e sperimentata da ogni scuola, in ogni ordine e grado. Si va verso una gestione che può e deve rispondere in modo più flessibile alle necessità di realizzare una organica ed efficace offerta formativa. Si ha la possibilità di offrire un servizio scolastico che pone meno vincoli burocratici (permettendosi una snellezza procedurale maggiore e minor spreco d'energie) speriamo più qualificato, più vicino ai bisogni dell'utenza, che cerchi di rendere più efficace lo sforzo teso a far acquisire competenze e nell'interesse della cultura e degli studenti.

 

1.2. AUTONOMIA COS' E' ?

L'Autonomia è la possibilità di attuare un'organizzazione flessibile della scuola, personalizzata, che si adatti meglio alle esigenze di lavoro, fermo restando il monte ore annuo di lezione degli alunni.

Autonomia significa avere la possibilità di migliorare il servizio che la singola scuola\istituto o CIRCOLO offre, progettando l'utilizzo flessibili degli strumenti di lavoro da sperimentare e personalizzare secondo le realtà dell'utenza e le competenze del corpo docente, nonché sfruttare ed utilizzare al meglio i fondi a disposizione e cercarne altri.

1.3. DI CHE FONDI DISPONE LA SCUOLA PER GLI INTERVENTI DIDATTICI?

Ogni scuola dispone delle risorse economiche che dal Ministero arrivano a tutti gli istituti, in proporzione alla dimensione, numero di studenti iscritti e docenti in organico.

Fondi aggiuntivi possono essere attribuiti dalle Circoscrizioni territoriali, dall'Assessorato\Provveditorato o dal Ministero P.I. per finanziare progetti educativo-didattici o altri interventi di formazione per adulti e\o genitori. Il finanziamento non è automatico, ma viene assegnato tenendo conto della validità, novità, efficacia e continuità nel tempo dei progetti presentati dalle scuole.

1.4. CHI FORMULA E STENDE I PROGETTI ?

Commissioni diverse di docenti lavorano alla progettazione e stesura di questi numerosi progetti a cui le classi partecipano aderendo ad uno o a diversi di loro. I progetti non servono per far vedere che un docente è bravo, ma per permettergli un'organizzazione dell'intervento didattico più adatta alla necessità ed alla realtà della sua classe; per realizzare un obiettivo educativo, trasversale, disciplinare o interdisciplinare.

C'è inoltre la possibilità di accogliere progetti proposti da Associazioni o singoli "esperti" di varia formazione che passando dalla commissione cultura della Circoscrizione e dal Comune arrivano alle scuole. Se una classe accoglie il progetto "x " accoglierà in classe l'esperto che lo ha proposto che la realizzerà con gli studenti, in compresenza con il docente (che ne mantiene la responsabilità educatico-didattica) perché la ritiene un'iniziativa utile che esce dalle sue competenze perché molto specialistica o perché rinforza il suo lavoro.

1.5. COSA CAMBIA PER I GENITORI con L'ATTUAZIONE DELL'AUTONOMIA?

Per la componente genitori tutto ciò significa maggiore responsabilità, e necessità di maggiore partecipazione perché non c'è più solo uno standard nazionale, ma c'è una base minima e necessaria di servizi e offerte formativa dettati in modi e contenuti dalle indicazioni del Ministero della Pubblica istruzione da cui ogni scuola può poi scegliere la propria direzione e gli obiettivi che ne caratterizzano il progetto d'autonomia.

I genitori diventano quindi un'importante forza di supporto e di spinta da un lato, e di controllo e garanzia d'efficacia, congruenza, coerenza, correttezza, regolarità e continuità nel tempo dall'altra.

1.6. COME POSSO SAPERE COSA E QUALI SCELTE CARATTERIZZANO UNA SCUOLA, QUALI PROGETTI DI LAVORO HA E CHE COSA OFFRE I N PARTICOLARE RISPETTO AD ALTRE? Lo posso sapere dal POF, chiedendone informazione alle maestre o al rappresentante di classe.

1.7. COS'E' IL POF?

Il P.O.F. - Progetto dell'Offerta Formativa della scuola, (segue estratto documento del MPI del 29 Setembre'99) <……ne costituisce la carta d'identità in quanto definisce e illustra l'identità della scuola in un'ottica pienamente integrata e finalizzata al successo formativo degli alunni. Per questo deve superare la logica di una progettazione didattica separata per ambiti specifici e mettere a fuoco il disegno coerente delle scelte culturali, didattiche e organizzative di ciascun Istituto o Circolo.

Il POF è il progetto nel quale si concretizza il complessivo processo educativo d'ogni scuola.>

Il POF struttura in categorie le varie attività della scuola e contiene la descrizione di:

Condizioni generali di svolgimento del servizio scolastico (organizzazione scolastica, descrizione delle strutture e servizi della scuola, statuti e carta dei servizi);

Corsi di studio attivati (tradizionali, sperimentali, orario annuale, tempo scuola, competenze contenute al termine dei corsi (profili in uscita);

Curriculi (percorsi costruiti dalla scuola) personalizzabili attraverso l'uso degli strumenti di flessibilità: opzioni offerte agli studenti e famiglie, discipline e attività aggiuntive, sperimentazione, criteri di valutazione, azioni d'accoglienza, continuità, sostegno e recupero, tempi (adattamento del calendario scolastico, luoghi, gruppi che vi partecipano;

Rapporti: accordi in rete con le altre scuole, rapporti con il territorio, ecc.

Risorse umane: modalità d'utilizzo dei docenti, modalità d'organizzazione dell'istituto;

Risorse finanziarie necessarie: spese di progettazione, d'attività aggiuntive d'insegnamento e di non insegnamento( personale ATA ed esperti esterni), di funzionamento ( trasporti ed altri servizi), d'acquisto materiali di consumo e\o beni, per convenzioni-accordi di rete, per formazione del personale docente e ATA, altro;

Criteri di monitoraggio e valutazione;

Singoli progetti espressioni coerenti dell'identità della scuola e articolati in azione svolta, fasi e tempi di realizzazione del progetto, risorse umane e finanziarie necessarie, individuazione degli indicatori di successo per il successivo monitoraggio.