Dalle risposte emergerebbe un giudizio sostanzialmente positivo su
vari punti del documento di riforma. Riscuote un alto consenso, ad
esempio, la proposta di diploma a 18 anni: lo chiede il 71 per cento
dei docenti. Inoltre, sottolinea il ministero dell'Istruzione, "solo
il 19 per cento degli insegnanti, il 18 degli studenti e il 20 dei
genitori condivide l'ipotesi di una scuola di base unica di 7 anni,
mentre la maggioranza chiede il mantenimento della scuola primaria e
media. E ancora: la proposta Bertagna di una scuola secondaria
superiore della durata di 4 anni, più un ultimo anno in cogestione
con l'università (per colmare le eventuali lacune di preparazione
delle matricole), è promossa dal 55 per cento dei docenti. Non solo.
Il comportamento e la responsabilità degli studenti - emerge
dall'indagine - deve essere oggetto di valutazione scolastica per il
97 per cento dei genitori, il 94 dei docenti e l'89 degli studenti.
La maggioranza chiede inoltre che la condotta conti anche ai fini di
un'eventuale bocciatura (59 per cento docenti; 62 studenti; 65
genitori). Tante anche le richieste per una riduzione delle materie
in classe: è di questa opinione il 53per cento dei docenti, il 59 dei
genitori e il 56 degli studenti. L'Istat ha anche raccolto l'appello
che viene dai genitori: il 52 per cento chiede di poter contare di
più nella scelta dei programmi di studio e degli orari.
Secondo il ministero, uno dei punti "più interessanti" della
ricerca
Istat è inoltre, "l'insoddifazione di docenti e studenti per i metodi
di insegnamento: ai ragazzi non piace come vengono condotte le
lezioni, tanto che solo il 18 per cento pone tale fattore tra le cose
che piacciono a scuola". Ma anche gli insegnanti, sottolinea il
ministero, "avvertono questa inadeguatezza, visto che soltanto il 41
per cento è contento della sua metodologia didattica e il 54 chiede
nuova formazione metodologica e didattica".
L'indagine riserva pure delle sorprese, smentendo alcuni luoghi
comuni: i docenti (78 per cento), rileva il ministero, non sono
affatto demotivati e se potessero cambiare mestiere tornerebbero tra
i banchi di scuola. Anche gli studenti (79 per cento) confermano la
validità della scelta dell'istituto che frequentano. Genitori,
studenti e docenti danno, infine, un voto più che sufficiente
all'attuale scuola italiana: 7.5 punti su un totale di 10.
Tutti i dati della ricerca Istat, sono disponibili nella
sezione "Verso gli Stati generali dell'istruzione" sul sito
www.istruzione.it.