fierule.gif (1442 byte) LETTO PER VOI SULLA RIFORMA DELLA SCUOLA 
e riportato per intero perchè ritenuto di interesse.


alla U.R.L.
(http://www.kwscuola.kataweb.it/contenuti/news/0,2813,7847,00.html)
H.P. http://www.kwscuola.kataweb.it
Le famiglie e gli studenti chiedono meno materie di studio e vogliono
contare di più nella scuola, mentre i docenti sentono il bisogno di
insegnare meglio. po' da tutti, poi, viene chiesto a gran voce il
ripristino del voto in condotta: lo chiede il 97 per cento dei
genitori, il 94 degli insegnanti e l'89 degli studenti. Nel complesso
la scuola attuale è promossa dalla maggioranza degli intervistati,
con un voto di 7,5 su 10.
 
Sono queste alcune delle indicazioni che emergono dall'indagine
realizzata dall'Istat, che ha inviato 8.000 questionari a tre
campioni di 3.445 docenti, 1.791 studenti e 4.071 genitori per
affiancare il lavoro della commissione ministeriale sulla riforma dei
cicli scolastici guidata dal pedagogista Giuseppe Bertagna.
 
Dalle risposte emergerebbe un giudizio sostanzialmente positivo su
vari punti del documento di riforma. Riscuote un alto consenso, ad
esempio, la proposta di diploma a 18 anni: lo chiede il 71 per cento
dei docenti. Inoltre, sottolinea il ministero dell'Istruzione, "solo
il 19 per cento degli insegnanti, il 18 degli studenti e il 20 dei
genitori condivide l'ipotesi di una scuola di base unica di 7 anni,
mentre la maggioranza chiede il mantenimento della scuola primaria e
media. E ancora: la proposta Bertagna di una scuola secondaria
superiore della durata di 4 anni, più un ultimo anno in cogestione
con l'università (per colmare le eventuali lacune di preparazione
delle matricole), è promossa dal 55 per cento dei docenti. Non solo.
Il comportamento e la responsabilità degli studenti - emerge
dall'indagine - deve essere oggetto di valutazione scolastica per il
97 per cento dei genitori, il 94 dei docenti e l'89 degli studenti.
La maggioranza chiede inoltre che la condotta conti anche ai fini di
un'eventuale bocciatura (59 per cento docenti; 62 studenti; 65
genitori). Tante anche le richieste per una riduzione delle materie
in classe: è di questa opinione il 53per cento dei docenti, il 59 dei
genitori e il 56 degli studenti. L'Istat ha anche raccolto l'appello
che viene dai genitori: il 52 per cento chiede di poter contare di
più nella scelta dei programmi di studio e degli orari.
Secondo il ministero, uno dei punti "più interessanti" della ricerca
Istat è inoltre, "l'insoddifazione di docenti e studenti per i metodi
di insegnamento: ai ragazzi non piace come vengono condotte le
lezioni, tanto che solo il 18 per cento pone tale fattore tra le cose
che piacciono a scuola". Ma anche gli insegnanti, sottolinea il
ministero, "avvertono questa inadeguatezza, visto che soltanto il 41
per cento è contento della sua metodologia didattica e il 54 chiede
nuova formazione metodologica e didattica".
L'indagine riserva pure delle sorprese, smentendo alcuni luoghi
comuni: i docenti (78 per cento), rileva il ministero, non sono
affatto demotivati e se potessero cambiare mestiere tornerebbero tra
i banchi di scuola. Anche gli studenti (79 per cento) confermano la
validità della scelta dell'istituto che frequentano. Genitori,
studenti e docenti danno, infine, un voto più che sufficiente
all'attuale scuola italiana: 7.5 punti su un totale di 10.
Tutti i dati della ricerca Istat, sono disponibili nella
sezione "Verso gli Stati generali dell'istruzione" sul sito
www.istruzione.it.