- IL  FUTURO.

 

 

 Si è ricominciato a parlare nuovamente di questa ferrovia nel 1998,quando venne auspicato un probabile ripristino come un ramo verde;

All’epoca venne fatto anche un probabile preventivo :circa 5 miliardi di vecchie lire.

Si parlò a lungo di questa ferrovia,ma le iniziative  per poterla riaprire rimasero sulla carta.

Nel 2001 anche le Ferrovie Turistiche  Italiane presero i primi contatti per promuovere la riapertura della ferrovia.

Degno di nota è in quegli anni viene inserito tra Salerno Sicignano e Buccino (con transito sul bivio Sicignano solo di poche coppie di treni) del Treno Delle Antiche Strade(tale nominativo resterà in orario solo per pochi anni ;esso è composto da una coppia di Aln 668 1800 nella livrea XMPR).

Ma è soltanto nel 2002 che  un quotidiano ha pubblicato la notizia della trasformazione della ferrovia in una metro-tranvia, evitando(con una rettifica di tracciato)  di  percorrere quei tratti di linea in cui la ferrovia lambisce il parco del Cilento e del Vallo di Diano.

Oggi il suo futuro è certamente più roseo,infatti è allo studio il ripristino  della  ferrovia , e la sua trasformazione in una metropolitana regionale tra Salerno ed i comuni del Vallo di

Diano (Metro Campania) .

Con una spesa  di 780 milioni di euro, si vorrebbe trasformare la ferrovia da “ramo secco”ad un ramo metropolitano, che attraversi il Vallo di Diano,(la ferrovia è inserita in un finanziamento di 4 milioni di euro da parte della comunità europea).

Se non vi saranno intoppi burocratici, la ferrovia potrebbe riaprire entro il 2015-2020, verrà probabilmente elettrificata a 3000 V. corrente continua,e potremo finalmente vedere attivato il CTC sulla Sicignano-Lagonegro;

 

Ancora non  sappiamo quanto tempo ci vorrà per ripristinare la ferrovia; tanto potrà esser riaperta in 20 anni come per la Portogruaro-Treviso ; tanto potrà esser riaperta  in pochi

anni come per la Merano-Malles Venosta.

Verrà finalmente gestita con criteri moderni,gestita come una metropolitana del Vallo di Diano.

Tutte le stazioni e  verranno ripristinate eccetto le fermate di Castelluccio  e Casaletto (già soppresse al momento della chiusura); In forse per il ripristino di Pertosa in quanto già quando funzionava (fino all’ ’87 con 14 treni  ad effettuare fermata, 7 in un senso 7 nell’altro) erano poche le persone che salivano o scendevano, per lo più contadini e qualche persona del posto.    

I convogli utilizzati saranno   di nuova concezione (come ad esempio i  nuovi Minuetto) che andranno a sostituire le Aln 668.

Contemporaneamente al futuro servizio metropolitano,  sarà esteso (ci auspichiamo) anche ad altri centri un servizio urbano tra il paese e lo scalo FS .

Ed è del 17 luglio 2002 che alla camera viene approvato un emendamento circa la riapertura della ferrovia.            

Ed è di alcuni mesi fa la scritta di protesta  sul fabbricato viaggiatori della stazione di Petina “Salvate la ferrovia”.        

Ci auspichiamo che i lavori di ripristino della ferrovia comincino presto e che il treno possa finalmente ripercorrere quei binari,possa riattraversare quei paesi così ricchi di storia, di tradizioni,di cultura;

In altre parole un’attesa (sia per le popolazioni che  per gli appassionati) che dura da oltre un ventennio: e che quella mia speranza quel mio sogno nascosto nel cassetto possa concretizzarsi nel più breve tempo possibile.

La ferrovia Sicignano degli Alburni -Lagonegro ha rappresentato negli anni della ristrutturazione una sorta di esperimento pilota:

i primi segnali a traliccio impiantati in Campania,(Polla) le prime macchinette obliteratrici installate lungo la linea,( entrambi mai entrati in funzione),e la composizione inconsueta di 4 Aln 668 1800 piena di pendolari (oggi in tutta la Campania ne viaggiano 2-3, massimo unità accoppiate).

In conclusione si può oggi affermare che a distanza di 16 anni dalla chiusura della ferrovia che attraversava il Vallo di Diano, e che oggi è rimasto isolato dal punto di vista ferroviario, tutto ciò a mio avviso è una vergogna, dato che oggi è l’unica parte della regione Campania,e della provincia di Salerno ad essere isolata (dal punto di vista ferroviario) dal resto della regione;

Noi oggi ci preoccupiamo di voler realizzare “opere” faraoniche , ma nessuno si preoccupa che vi sono aree che sono state abbandonate a se stesse(il Vallo di Diano) , senza infrastrutture; l’unica di esse è la A3 attualmente insufficiente a contenere tutto il traffico da/per il meridione; cosa ancor più vergognosa è che qualche anno fa si parlò di un’altra provincia in Campania:Sala Consilina.

Tutto ciò ovviamente senza infrastrutture e con la totale mancanza di strade su ferro.  

Cosa ancora più strana è che nove anni fa è stata riaperta , la linea per Potenza , dove oggi non c’è una grossa affluenza di passeggeri, mentre è stata depauperata come un “ramo secco”la linea per Lagonegro che era una linea piena di pendolari; sperando soltanto che in un prossimo futuro  vengano avviati i lavori per il ripristino della ferrovia e che possa finalmente diventare “la  metropolitana del Vallo di Diano”.

 

N.B. : Le notizie inerenti a ponti ,gallerie, lunghezza dei binari

vengono forniti in seguito a miei sopralluoghi sulla ferrovia,

ed al Club Amici della Ferrovia  (CLAMFER)

purtroppo ancora non disponibili l’orario di servizio della ferrovia e alcune foto storiche : in attesa  dell’autorizzazione

da parte delle  FS.

Altre fotografie di stazioni ,e qualche foto di qualche viadotto in muratura verranno inserite successivamente.

 

LOCOMOTIVA  320  -R .M .-  @. It

Locomotiva 320 Rete Mediterranea; prima locomotiva ad aver percorso il primo tratto

della ferrovia Sicignano-Lagonegro (tratta Sicignano-Sala Consilina) 30 /12 / 1886

foto-disegno ottenuto per gentile concessione del Clamfer.