SICIGNANO DEGLI ALBURNI-
LAGONEGRO.
(Schema tratto da pozzorario del 1975).
La storia della ferrovia Sicignano degli
Alburni–Lagonegro inizia nella metà dell’800(1860) ,quando con il completamento
del tronco ferroviario Battipaglia –Potenza (completato nel 1880) alcuni
ingegneri dell’epoca iniziano a progettare una ferrovia che collegasse
Battipaglia e Sicignano con la Val D’agri attraverso i paesi di Auletta,Polla,e
Atena. .
Fu così che soltanto qualche anno dopo venne progettato un
collegamento (variante) tra Battipaglia e Reggio Calabria passando per
il Vallo di Diano unendosi a Castrocucco.
I lavori per il primo tronco di 41 km tra Sicignano e
Sala Consilina vennero portati a termine il 30/12/1886..
Il 25/5/87 la ferrovia venne prolungata sino a
Sassano-Teggiano,e nel maggio seguente Casalbuono..
Ma bisognerà attendere il 16/5/1892 per vedere il completamento
della ferrovia sino a Lagonegro.
Da qui la ferrovia avrebbe dovuto proseguire per una trentina di chilometri sino al bivio di Castrocucco..
Ma visto il terreno franoso , visto che la ferrovia non attraversava
paesi importanti eccetto Rivello, si preferì lasciarla in sospeso e progettare
e costruire un tronco seppur a scartamento ridotto, che congiungesse Lagonegro
con le “Calabrie”, ossia la ferrovia Lagonegro-Spezzano A.
La ferrovia Sicignano-Lagonegro si dirama dalla ferrovia
Battipaglia-Metaponto subito dopo la stazione di Sicignano degli Alburni (1,577
km).
Superata la galleria della Stretta dopo appena 577 metri vi è il bivio da cui inizia la ferrovia
per Lagonegro.
La ferrovia lasciato il bivio attraversa un viadotto in muratura con tre archi sul fiume Tanagro.qui piega verso l’interno e dopo una serie di piccole gallerie( 200 m e 900 m “Bosco dei Preti”) si arriva nella fermata di Castelluccio km 6,266 binario unico e marciapiede da 50 metri..
Dopo un’altra galleria la ferrovia sovrappassa con un viadotto in
muratura con sei archi un’affluente del fiume Tanagro.
Superate una serie di gallerie(200m-200m-300m) la ferrovia entra
nella stazione di Galdo,(8,755km
259m s.l.m. 110m. i marciapiedi) e come tutte le stazioni di questa
linea essa è dotata di binario di incrocio o precedenza e di un piccolo scalo
merci con annesso tronchino.
Galdo, originariamente fermata , è diventata stazione solo nel
dopoguerra .
Dopo due piccole gallerie(200 e 250m)la ferrovia giunge a Petina
(11,905 km 265m s.l.m.110 m
i marciapiedi).
Da Petina ha origine la seconda galleria più lunga della ferrovia di
circa 1 km,(Monte Forloso) e dopo aver attraversato un viadotto con tre
archi(che sovrasta il Vallone S .Onofrio) rientra nuovamente in galleria(700m).
Dopo aver attraversato 2,5 km in aperta campagna la ferrovia arriva
nella stazione di Auletta (16,355Km- 312ms.l.m.,110m i marciapiedi) e dopo aver
attraversato un breve tratto tra i boschi, la ferrovia giunge a uno dei punti
più spettacolari della linea:
un meraviglioso viadotto in muratura in curva con 30 archi :di cui
la parte centrale del viadotto ha una curva molto larga , le parti estreme del viadotto hanno la
curva stretta.
Il viadotto di color
“calcare” è lungo 400 m e
sovrasta sia il torrente Lontrano,
sia un ‘immensa prateria ;alle estremità il viadotto è “appoggiato dolcemente
ai margini della montagna , ricoperta dai boschi”.
Successivamente la linea piega verso l’interno, con due brevi
gallerie di 150 e 600m(Costa Murusella);qui la linea continua a salire e dopo i
due viadotti in muratura (Monaco) a 6 archi da 150 m cadauno, si arriva alla
fermata di Pertosa:
22,140Km,Binario unico con tronchino di 150 m,e magazzino merci
marciapiede di 50m 381m s.l.m.);
Come
si è detto la fermata di Pertosa è dotata di un magazzino merci di medie dimensioni:
Esso era utilizzato per lo scarico/carico delle piccole merci;
Tali venivano caricate/scaricate tramite anomali da soma.
Superata la fermata, posta sopra le grotte, (da cui qualche metro
prima si erge un panorama mozzafiato),la ferrovia
sottopassa una galleria
artificiale di 100m, per alcuni chilometri costeggia dapprima una dolina ricca
di verde;
e successivamente un
carcere borbonico in disuso.
Tale era utilizzata per i lavori forzati per la costruzione della Strada statale delle “
Calabrie”(antica via Popilia).
Successivamente la ferrovia
costeggia per circa 1 km il fiume Tanagro qui la linea attraversa un ponte in ferro di 30m e
successivamente una galleria di 500m(Masticello).
Attraversati altri due ponti in
ferro la ferrovia giunge a Polla.
Situata al centro del paese essa è dotata di uno scalo merci, di una
piccola rimessa per locomotive,di due colonne idrauliche, di un magazzino
attrezzi , di un serbatoio per l’acqua, del CTC e di due segnali (uno di cui a traliccio )rimasti
inutilizzati(26,809km, 444m s.l.m. marciapiede di 110m).
Lasciata Polla, la ferrovia costeggia la statale sino a Casalbuono.
Lungo la linea non vi sono opere di particolare importanza se si
escludono alcuni ponti in muratura
e qualche ponte in ferro.
Dopo circa sette chilometri la ferrovia giunge ad Atena(capolinea un
tempo della ferrovia a scartamento
ridotto –F.C.L.- per Marsico Nuovo), 452 m s.l.m. 33,917 km marciapiede di
110m.
Dopo esser passata sotto l’autostrada ( A3 ) la ferrovia giunge
(dopo qualche chilometro) nella stazione
di Sala Consilina(458 m
s.l.m.40,650km marciapiede di 110m).
Anche qui come a Polla giacciono
inutilizzati il CTC e quattro segnali a “traliccio”.
Quasi attaccata a Sala Consilina vi è la stazione di Sassano-Teggiano, 45,455km ,tre binari
serbatoio dell’acqua,
due colonne idriche 459 m s.l.m e marciapiede di 110m.
Dopo Sassano la linea inizia salire e si porta a m 484 s.l.m.
giungendo nella stazione di Padula
49,745 km .
Tale stazione è dotata di due binari e ha un piazzale di
110m,(Padula ha i binari di stazione
più lunghi dell’intera linea ).
Dopo sei chilometri la ferrovia giunge a Montesano-Buonabitacolo;
55,514km(485 m s.l.m. piazzale 110m) anche qui come a Casalbuono vi
sono i segnali di partenza ed il
CTC
rimasti inutilizzati.
Qui vi sono accantonati sul tronchino quattro carri aperti alcuni FS
ed alcuni delle DB ( Deutsche Bundes Bahn);questo è l’ unico esempio di carri
non italiani ad essere accantonati sulla ferrovia in questione.
Dopo aver superato un ponte in ferro di 30m sul fiume Tanagro la ferrovia continua
a salire e dopo 4 gallerie
nell’ordine di 300m, 250 m , 150 m ,300m la ferrovia giunge a
Casalbuono (64,661 km 572 m s.l.m., piazzale 110m.) ,e dopo esser passata sul
ponte in ferro sul fiume Calore ,la ferrovia continua a salire ,entra nella
galleria
del “Tasso” e “Vallone Secco”lunghe rispettivamente 287 m e 252 m .
Dopo circa 7 km la ferrovia giunge alla fermata di Casaletto
Spartano-Battaglia la più alta
dell’intera linea : 650 m s.l.m. e marciapiede da 50m.
Essa è posta quasi al confine tra Campania e Basilicata;Dopo 1 km si
entra in Basilicata e la linea continua a
salire, passando per un tratto allo scoperto.
La ferrovia entra successivamente nella galleria della “Pertosata”,1
km e 23 m , la più lunga dell’intera linea,attraversa il fiume Noce con un ponte in muratura ad un solo arco,
ed entra nelle due gallerie “Calconi” e “Foraporta” di
976 e 731 m .
Attraversato un viadotto in muratura a 3 archi si entra nella
galleria dello “Zanco” 613 m considerata la più “malandata”della ferrovia in
quanto più volte si sono verificate frane(almeno ogni 10-15 anni).
Dopo un tratto allo scoperto(nei pressi del Parco Zoo Giada) si
passa su un viadotto di 4 archi,si attraversa la galleria di “Voriello” di 246
m e il viadotto in muratura omonimo ad un solo arco.
Si entra successivamente nella galleria “Maiorana” 667 m, e in quella del “Timpone Rosso” di 488m
,
si attraversa su un
ponte in ferro il torrente Trania e dopo un tratto di 492 m allo scoperto si
giunge nella
stazione di
Lagonegro(78,247km).
Essa è posta sotto il paese
a quota di 600 m s.l.m. e comprende: tre binari della lunghezza di 220m
(2) e 110 m (1),
e vari binari per lo
più tronchi dalla lunghezza di 235 metri;La stazione ha i marciapiedi di 110 m( stessa lunghezza delle stazioni
dell’intera linea) di 70 e di 50
metri.
Provenendo da Sicignano
si incontra sulla destra la rimessa(con un solo binario) con annessa
fossa di visita, magazzino attrezzi ,
piattaforma girevole di 8,5 m (non funzionante) e serbatoio dell’acqua.
(La piattaforma girevole della stazione di Sicignano degli A.
di 9,5 m è nonostante sia
ricoperta in gran parte
dalla vegetazione è ancora funzionante).
Proseguendo sulla sinistra vi è il dormitorio , il magazzino
merci,una colonna idraulica,i gabinetti e il fabbricato viaggiatori con
pensilina azzurra;sempre sulla sinistra sono ben visibili i resti della
ferrovia Lagonegro-Spezzano A. e di fronte alla stazione è visibile il viadotto
in cemento armato delle F.C.L. spezzato in due a causa di una frana.
Terminato il marciapiede della stazione di Lagonegro i 3 binari si
“uniscono” (mediante deviatoi) diventando un unico binario;Dopo qualche metro
vi è il paraurti da cui finisce o inizia la ferrovia.
La Sicignano-Lagonegro come si è detto è lunga 78 km e 247 m,è gestita
con il sistema del Dirigente Unico o Blocco Telefonico (con sede a Lagonegro)
eccetto le stazioni di Polla, Sala Consilina, Montesano-Buonabitacolo e
Casalbuono che sono attrezzate con il CTC (Controllo Traffico Centralizzato).
I binari delle stazioni hanno una lunghezza che varia dai 150 metri,
ai 360 metri di Padula,(gli altri hanno una lunghezza che è di 230/240m ).
La ferrovia è composta da :167 km e 844 metri di rotaie; da 44606
traversine e da 88063 bulloni.
La linea è armata con rotaie da 50 e da 60 kg per metro, e consente
una velocità massima (rimasta ferma agli anni 80) di 60 km/h nella tratta
compresa tra Sicignano e Polla,di 70 km/h nella tratta compresa tra Polla e
Casaletto(limitata a 65 km/h per i numerosi passaggi a livello) e di 35 km/h tra
Casaletto e Lagonegro.
Inoltre lungo la linea vi sono alcuni tratti di rallentamento a 10
km/h sui ponti in ferro e 45 km/h nei pressi di Pertosa.
L’attivazione della linea (fino a Lagonegro) come detto in
precedenza è avvenuta il 25/5/1892 ,e gran parte delle stazioni sono state
attivate nel 1892 eccetto Casaletto attivata nel 1906, Pertosa nel 1936,“la prima
Castelluccio”(2 km dopo Galdo) nel 1939(stazione) e”la seconda Castelluccio” (2 km prima di Galdo) nel
dopoguerra (fermata).
Castelluccio , Galdo,Petina ,Pertosa e Lagonegro hanno lo stesso
colore dei caselli , mentre Polla,Sala Consilina,Montesano sono di color rosso
mattone;le uniche a differenziarsi come colori sono Auletta(“verde pistacchio”)
, Atena(“rosa salmone”) Padula (marrone), Sassano(grigio),
Casalbuono(grigio/”rosa salmone”)e Casaletto(grigio molto chiaro).
Gran parte delle stazioni hanno il piano superiore eccetto:
Auletta,Polla, Atena e Sala Consilina.
Le stazioni sono dotate del binario di raddoppio e di un piccolo
scalo merci.
Esse hanno quasi tutte tre deviatoi eccetto:Pertosa (uno in disuso),
Polla (quattro), Sassano (cinque), Casalbuono
(quattro) e Lagonegro (quattordici).
In alcune di esse(Galdo
,Pertosa ,Atena,Sassano) sono ben visibili i lampioni“a bulbo” ossia quelli
usati prima
degli attuali lampioni a cetra.
Infine vorrei ricordare che sulla ferrovia (dalle origini sino agli
anni trenta vi era il casello situato al km
22+140 che era adibito ad effettuare incroci e precedenze e funzionava come posto di movimento.
Capitava che il treno che partiva da Sicignano diretto a
Lagonegro,doveva fermarsi al
casello(senza effettuare servizio passeggeri) per attendere il treno in arrivo
da Polla.
Ciò accadeva anche reciprocamente, tutto questo si protrasse finchè nel 1936 con
l’apertura delle grotte
di Pertosa il casello
(con lo scalo merci) divenne prima
stazione e dalla metà degli anni ‘50
fermata presenziata
e successivamente (metà anni ’70) fermata impresenziata.
Essa ha ancora le persiane verde scuro rigorosamente in legno , il lampione a “bulbo” sul
fabbricato
viaggiatori ed un magazzino merci in disuso da molti anni.
-QUAL’E’ IL SIMBOLO DELLA
FERROVIA
SICIGNANO DEGLI
ALBURNI-LAGONEGRO ?
Locomotiva 625 042
“simbolo” della ferrovia:
per aver percorso i binari della “Sicignano-Lagonegro” per tanti anni.