Dal libro del profeta OSEA

 

Ven   2 gennaio 2004 (Os 1, 1-8)                                                                    CAPITOLO   I

1 Parola del Signore rivolta a Osea figlio di Beerì, al tempo di Ozia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re d'Israele.

2 Quando il Signore cominciò a parlare a Osea, gli disse: "Va', prenditi in moglie una prostituta e abbi figli di prostituzione, poiché il paese non fa che prostituirsi allontanandosi dal Signore".

3 Egli andò a prendere Gomer, figlia di Diblàim: essa concepì e gli partorì un figlio. 4 E il Signore disse a Osea: "Chiamalo Izreèl, perché tra poco vendicherò il sangue di Izreèl sulla casa di Ieu e porrò fine al regno della casa d'Israele. 5 In quel giorno io spezzerò l'arco d'Israele nella valle di Izreèl".

6 La donna concepì di nuovo e partorì una figlia e il Signore disse a Osea: "Chiamala Non-amata, perché non amerò più la casa d'Israele, non ne avrò più compassione. 7 Invece io amerò la casa di Giuda e saranno salvati dal Signore loro Dio; non li salverò con l'arco, con la spada, con la guerra,

né con cavalli o cavalieri".

8 Dopo aver divezzato Non-amata, Gomer concepì e partorì un figlio. 9 E il Signore disse a Osea: "Chiamalo Non-mio-popolo, perché voi non siete mio popolo e io non esisto per voi".

 

 

Sab   3 gennaio 2004 (Os 2, 1-3)                                                               CAPITOLO   II

1 Il numero degli Israeliti sarà come la sabbia del mare, che non si può misurare né contare. Invece di sentirsi dire: "Non siete mio popolo", saranno chiamati figli del Dio vivente. 2 I figli di Giuda e i figli d'Israele si riuniranno insieme, si daranno un unico capo e saliranno dal proprio territorio, perché grande sarà il giorno di Izreèl! 3 Dite ai vostri fratelli: "Popolo mio" e alle vostre sorelle: "Amata".

 

 

Lun   5 gennaio 2004 (Os 2, 4-9)

4 Accusate vostra madre, accusatela, perché essa non è più mia moglie e io non sono più suo marito!

Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni e i segni del suo adulterio dal suo petto; 5 altrimenti la spoglierò tutta nuda e la renderò come quando nacque e la ridurrò a un deserto, come una terra arida, e la farò morire di sete. 6 I suoi figli non li amerò, perché sono figli di prostituzione. 7 La loro madre si è prostituita, la loro genitrice si è coperta di vergogna. Essa ha detto: "Seguirò i miei amanti, che mi danno il mio pane e la mia acqua, la mia lana, il mio lino, il mio olio e le mie bevande".

8 Perciò ecco, ti sbarrerò la strada di spine e ne cingerò il recinto di barriere e non ritroverà i suoi sentieri. 9 Inseguirà i suoi amanti, ma non li raggiungerà, li cercherà senza trovarli. Allora dirà: "Ritornerò al mio marito di prima perché ero più felice di ora".

 

 

Mer   7 gennaio 2004 (Os 2, 10-17)

10 Non capì che io le davo grano, vino nuovo e olio e le prodigavo l'argento e l'oro che hanno usato per Baal. 11 Perciò anch'io tornerò a riprendere il mio grano, a suo tempo, il mio vino nuovo nella sua stagione; ritirerò la lana e il lino che dovevan coprire le sue nudità. 12 Scoprirò allora le sue vergogne agli occhi dei suoi amanti e nessuno la toglierà dalle mie mani.

13 Farò cessare tutte le sue gioie, le feste, i noviluni, i sabati, tutte le sue solennità. 14 Devasterò le sue viti e i suoi fichi, di cui essa diceva: "Ecco il dono che mi han dato i miei amanti".

La ridurrò a una sterpaglia e a un pascolo di animali selvatici. 15 Le farò scontare i giorni dei Baal,

quando bruciava loro i profumi, si adornava di anelli e di collane e seguiva i suoi amanti mentre dimenticava me! Oracolo del Signore.

16 Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. 17 Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acòr in porta di speranza. Là canterà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d'Egitto.

 

 

Gio   8 gennaio 2004 (Os 2, 18-25)

18 E avverrà in quel giorno - oracolo del Signore - mi chiamerai: Marito mio, e non mi chiamerai più: Mio padrone. 19 Le toglierò dalla bocca i nomi dei Baal, che non saranno più ricordati. 20 In quel tempo farò per loro un'alleanza con le bestie della terra e gli uccelli del cielo e con i rettili del suolo; arco e spada e guerra eliminerò dal paese; e li farò riposare tranquilli.

21 Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell'amore, 22 ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore. 23 E avverrà in quel giorno - oracolo del Signore - io risponderò al cielo ed esso risponderà alla terra; 24 la terra risponderà con il grano, il vino nuovo e l'olio e questi risponderanno a Izreèl. 25 Io li seminerò di nuovo per me nel paese e amerò Non-amata; e a Non-mio-popolo dirò: Popolo mio, ed egli mi dirà: Mio Dio.

 

 

Ven   9 gennaio 2004 (Os 3, 1-5)                                                              CAPITOLO   III

1 Il Signore mi disse ancora: "Va', ama una donna che è amata da un altro ed è adultera; come il Signore ama gli Israeliti ed essi si rivolgono ad altri dei e amano le schiacciate d'uva". 2 Io me l'acquistai per quindici pezzi d'argento e una misura e mezza d'orzo 3 e le dissi: "Per lunghi giorni starai calma con me; non ti prostituirai e non sarai di alcun uomo; così anch'io mi comporterò con te.

4 Poiché per lunghi giorni staranno gli Israeliti senza re e senza capo, senza sacrificio e senza stele, senza efod e senza terafim. 5 Poi torneranno gli Israeliti e cercheranno il Signore loro Dio, e Davide loro re e trepidi si volgeranno al Signore e ai suoi beni, alla fine dei giorni".

 

 

Sab  10 gennaio 2004 (Os 4, 1-10)                                                           CAPITOLO   IV

1 Ascoltate la parola del Signore, o Israeliti, poiché il Signore ha un processo con gli abitanti del paese. Non c'è infatti sincerità né amore del prossimo, nè conoscenza di Dio nel paese. 2 Si giura, si mentisce, si uccide, si ruba, si commette adulterio, si fa strage e si versa sangue su sangue. 3 Per questo è in lutto il paese e chiunque vi abita langue insieme con gli animali della terra e con gli uccelli del cielo; perfino i pesci del mare periranno. 4 Ma nessuno accusi, nessuno contesti; contro di te, sacerdote, muovo l'accusa. 5 Tu inciampi di giorno e il profeta con te inciampa di notte e fai perire tua madre. 6 Perisce il mio popolo per mancanza di conoscenza. Poiché tu rifiuti la conoscenza, rifiuterò te come mio sacerdote; hai dimenticato la legge del tuo Dio e io dimenticherò i tuoi figli.

7 Tutti hanno peccato contro di me; cambierò la loro gloria in vituperio. 8 Essi si nutrono del peccato del mio popolo e sono avidi della sua iniquità. 9 Il popolo e il sacerdote avranno la stessa sorte; li punirò per la loro condotta, e li retribuirò dei loro misfatti. 10 Mangeranno, ma non si sazieranno, si prostituiranno, ma non avranno prole, perché hanno abbandonato il Signore per darsi alla prostituzione.

 

 

Lun  12 gennaio 2004 (Os 4, 11-19)

11 Il vino e il mosto tolgono il senno. 12 Il mio popolo consulta il suo pezzo di legno e il suo bastone gli dà il responso, poiché uno spirito di prostituzione li svia e si prostituiscono, allontanandosi dal loro Dio. 13 Sulla cima dei monti fanno sacrifici e sui colli bruciano incensi sotto la quercia, i pioppi e i terebinti, perché buona è la loro ombra. Perciò si prostituiscono le vostre figlie e le vostre nuore commettono adulterio. 14 Non punirò le vostre figlie se si prostituiscono, nè le vostre nuore se commettono adulterio; poiché essi stessi si appartano con le prostitute e con le prostitute sacre offrono sacrifici; un popolo, che non comprende, va a precipizio.

15 Se ti prostituisci tu, Israele, non si renda colpevole Giuda. Non andate a Gàlgala, non salite a Bet-Avèn, non giurate per il Signore vivente. 16 E poiché come giovenca ribelle si ribella Israele, forse potrà pascolarlo il Signore come agnello in luoghi aperti? 17 Si è alleato agli idoli Efraim, 18 si accompagna ai beoni; si son dati alla prostituzione, han preferito il disonore alla loro gloria. 19 Un vento li travolgerà con le sue ali e si vergogneranno dei loro sacrifici.

 

 

Mar  13 gennaio 2004 (Os 5, 1-12)                                                           CAPITOLO    V

1 Ascoltate questo, o sacerdoti, state attenti, gente d'Israele, o casa del re, porgete l'orecchio, poiché contro di voi si fa il giudizio. Voi foste infatti un laccio in Mizpà, una rete tesa sul Tabor 2 e una fossa profonda a Sittìm; ma io sarò una frusta per tutti costoro.

3 Io conosco Efraim e non mi è ignoto Israele. Ti sei prostituito, Efraim! Si è contaminato Israele. 4 Non dispongono le loro opere per far ritorno al loro Dio, poiché uno spirito di prostituzione è fra loro

e non conoscono il Signore. 5 L'arroganza d'Israele testimonia contro di lui, Israele ed Efraim cadranno per le loro colpe e Giuda soccomberà con loro. 6 Con i loro greggi e i loro armenti andranno in cerca del Signore, ma non lo troveranno: egli si è allontanato da loro.

7 Sono stati sleali verso il Signore, generando figli bastardi: un conquistatore li divorerà insieme con i loro campi. 8 Suonate il corno in Gàbaa e la tromba in Rama, date l'allarme a Bet-Avèn, all'erta, Beniamino! 9 Efraim sarà devastato nel giorno del castigo: per le tribù d'Israele annunzio una cosa sicura.

10 I capi di Giuda sono diventati come quelli che spostano i confini e su di essi come acqua verserò la mia ira. 11 Efraim è un oppressore, un violatore del diritto, ha cominciato a inseguire le vanità. 12] Ma io sarò come una tignola per Efraim e come un tarlo per la casa di Giuda.

 

 

Mer  14 gennaio 2004 (Os  5, 13 - 6, 3)

13 Efraim ha visto la sua infermità e Giuda la sua piaga. Efraim è ricorso all'Assiria e Giuda si è rivolto al gran re; ma egli non potrà curarvi, non guarirà la vostra piaga, 14 perché io sarò come un leone per Efraim, come un leoncello per la casa di Giuda. Io farò strage e me ne andrò, porterò via la preda e nessuno me la toglierà. 15 Me ne ritornerò alla mia dimora finchè non avranno espiato e cercheranno il mio volto, e ricorreranno a me nella loro angoscia.

 

CAPITOLO   VI

 

1 "Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. 2 Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza. 3 Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l'aurora. Verrà a noi come la pioggia di autunno come la pioggia di primavera, che feconda la terra".

 

 

Gio  15 gennaio 2004 (Os  6, 4-11)

4 Che dovrò fare per te, Éfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore é come una nube del mattino, come la rugiada che all'alba svanisce. 5 Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: 6 poiché voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti. 7 Ma essi come Adamo hanno violato l'alleanza, ecco dove mi hanno tradito. 8 Gàlaad è una città di malfattori, macchiata di sangue. 9 Come banditi in agguato una ciurma di sacerdoti assale sulla strada di Sichem, commette scelleratezze. 10 Orribili cose ho visto in Betel; là si è prostituito Efraim, si è contaminato Israele. 11 Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura, quando ristabilirò il mio popolo.

 

 

Ven  16 gennaio 2004 (Os 7, 1-12)                                                         CAPITOLO   VII

1 Mentre sto per guarire Israele, si scopre l'iniquità di Efraim e la malvagità di Samaria, poiché si pratica la menzogna: il ladro entra nelle case e fuori saccheggia il brigante. 2 Non pensano dunque che io ricordo tutte le loro malvagità? Ora sono circondati dalle loro azioni: esse stanno davanti a me. 3 Con la loro malvagità rallegrano il re, rallegrano i capi con le loro finzioni. 4 Tutti bruciano d'ira, ardono come un forno quando il fornaio cessa di rattizzare il fuoco, dopo che, preparata la pasta, aspetta che sia lievitata.

5 Nel giorno del nostro re i capi lo sommergono negli ardori del vino, ed egli si compromette con i ribelli. 6 Il loro cuore è un forno nelle loro trame, tutta la notte sonnecchia il loro furore e la mattina divampa come fiamma. 7 Tutti ardono come un forno e divorano i loro governanti. Così sono caduti tutti i loro sovrani e nessuno si preoccupa di ricorrere a me.

8 Efraim si mescola con le genti, Efraim è come una focaccia non rivoltata. 9 Gli stranieri divorano la sua forza ed egli non se ne accorge; la canizie gli ricopre la testa ed egli non se ne accorge. 10 L'arroganza d'Israele testimonia contro di loro, non ritornano al Signore loro Dio e, malgrado tutto, non lo ricercano. 11 Efraim è come un'ingenua colomba, priva d'intelligenza; ora chiamano l'Egitto, ora invece l'Assiria. 12 Dovunque si rivolgeranno stenderò la mia rete contro di loro e li abbatterò come gli uccelli dell'aria, li punirò nelle loro assemblee.

 

 

Sab  17 gennaio 2004 (Os 7, 13 - 8, 3)

13 Guai a costoro, ormai lontani da me! Distruzione per loro, perché hanno agito male contro di me! Li volevo salvare, ma essi hanno proferito menzogne contro di me. 14 Non gridano a me con il loro cuore quando gridano sui loro giacigli. Si fanno incisioni per il grano e il mosto e intanto si ribellano contro di me.

15 Eppure io ho rafforzato il loro braccio, ma essi hanno tramato il male contro di me. 16 Si sono rivolti ma non a colui che è in alto, sono stati come un arco fallace. I loro capi cadranno di spada per l'insolenza della loro lingua e nell'Egitto rideranno di loro.

 

CAPITOLO   VIII

 

1 Dà fiato alla tromba! Come un'aquila sulla casa del Signore… perché hanno trasgredito la mia alleanza e rigettato la mia legge. 2 Essi gridano verso di me: "Noi ti riconosciamo Dio d'Israele!". 3 Ma Israele ha rigettato il bene: il nemico lo perseguiterà.

 

 

Lun  19 gennaio 2004 (Os 8, 4-14)

4 Hanno creato dei re che io non ho designati; hanno scelto capi a mia insaputa. Con il loro argento e il loro oro si sono fatti idoli ma per loro rovina. 5 Ripudio il tuo vitello, o Samaria! La mia ira divampa contro di loro; fino a quando non si potranno purificare 6 i figli di Israele? Esso è opera di un artigiano, esso non è un dio: sarà ridotto in frantumi il vitello di Samaria. 7 E poiché hanno seminato vento raccoglieranno tempesta. Il loro grano sarà senza spiga, se germoglia non darà farina, e se ne produce, la divoreranno gli stranieri.

8 Israele è stato inghiottito: si trova ora in mezzo alle nazioni come un vaso spregevole. 9 Essi sono saliti fino ad Assur, asino selvaggio, che si aggira solitario; Efraim si è acquistato degli amanti. 10 Se ne acquistino pure fra le nazioni, io li metterò insieme e fra poco cesseranno di eleggersi re e governanti. 11 Efraim ha moltiplicato gli altari, ma gli altari sono diventati per lui un'occasione di peccato. 12 Ho scritto numerose leggi per lui, ma esse son considerate come una cosa straniera. 13 Essi offrono sacrifici e ne mangiano le carni, ma il Signore non li gradisce; si ricorderà della loro iniquità e punirà i loro peccati: dovranno tornare in Egitto. 14 Israele ha dimenticato il suo creatore, si è costruito palazzi; Giuda ha moltiplicato le sue fortezze. Ma io manderò il fuoco sulle loro città e divorerà le loro cittadelle.

 

 

Mar  20 gennaio 2004 (Os 9, 1-9)                                                              CAPITOLO   IX

1 Non darti alla gioia, Israele, non far festa con gli altri popoli, perché hai praticato la prostituzione, abbandonando il tuo Dio, hai amato il prezzo della prostituzione su tutte le aie da grano. 2 L'aia e il tino non li nutriranno e il vino nuovo verrà loro a mancare. 3 Non potranno restare nella terra del Signore, ma Efraim ritornerà in Egitto e in Assiria mangeranno cibi immondi. 4 Non faranno più libazioni di vino al Signore, i loro sacrifici non gli saranno graditi. Pane di lutto sarà il loro pane, coloro che ne mangiano diventano immondi. Il loro pane sarà tutto per loro, ma non entrerà nella casa del Signore. 5 Che farete nei giorni delle solennità, nei giorni della festa del Signore? 6 Ecco sono sfuggiti alla rovina, l'Egitto li accoglierà, Menfi sarà la loro tomba. I loro tesori d'argento passeranno alle ortiche e nelle loro tende cresceranno i pruni.

7 Sono venuti i giorni del castigo, sono giunti i giorni del rendiconto, - Israele lo sappia: un pazzo è il profeta, l'uomo ispirato vaneggia - a causa delle tue molte iniquità, per la gravità del tuo affronto. 8 Sentinella di Efraim è il profeta con il suo Dio; ma un laccio gli è teso su tutti i sentieri, ostilità fin nella casa del suo Dio. 9 Sono corrotti fino in fondo, come ai giorni di Gàbaa: ma egli si ricorderà della loro iniquità, farà il conto dei loro peccati.

 

 

Mer  21 gennaio 2004 (Os 9, 10 - 17)

10 Trovai Israele come uva nel deserto, riguardai i vostri padri come fichi primaticci al loro inizio; ma essi appena arrivati a Baal-Peòr si consacrarono a quell'infamia e divennero abominevoli come ciò che essi amavano. 11 La gloria di Efraim volerà via come un uccello, non più nascite, né gravidanze, né concepimenti. 12 Anche se allevano figli, io li eliminerò dagli uomini; guai a loro, se io li abbandono. 13 Efraim, lo vedo, ha fatto dei figli una preda su luoghi verdeggianti. Efraim tuttavia condurrà i figli al macello. 14 Signore, dà loro… Che darai? Un grembo infecondo e un seno arido! 15 Tutta la loro malizia s'è manifestata a Gàlgala, è là che ho preso a odiarli. Per i loro misfatti li scaccerò dalla mia casa, non avrò più amore per loro; tutti i loro capi sono ribelli. 16 Efraim è stato percosso, la loro radice è inaridita, non daranno più frutto. Anche se generano, farò perire i cari frutti del loro grembo. 17 Il mio Dio li rigetterà perché non gli hanno obbedito; andranno raminghi fra le nazioni.

 

Gio  22 gennaio 2004 (Os 10, 1-8)                                                             CAPITOLO   X

1 Rigogliosa vite era Israele, che dava frutto abbondante; ma più abbondante era il suo frutto, più moltiplicava gli altari; più ricca era la terra, più belle faceva le sue stele. 2 Il loro cuore è falso; orbene, sconteranno la pena! Egli stesso demolirà i loro altari, distruggerà le loro stele. 3 Allora diranno: "Non abbiamo più re, perché non temiamo il Signore. Ma anche il re che potrebbe fare per noi?". 4 Dicono parole vane, giurano il falso, concludono alleanze: la giustizia fiorisce come cicuta nei solchi dei campi. 5 Gli abitanti di Samaria trepidano per il vitello di Bet-Avèn, ne fa lutto il suo popolo e i suoi sacerdoti ne fanno lamento, perché la sua gloria sta per andarsene. 6 Sarà portato anch'esso in Assiria come offerta al gran re. Efraim ne avrà vergogna, Israele arrossirà del suo consiglio. 7 Perirà il re di Samaria come un fuscello sull'acqua. 8 Le alture dell'iniquità, peccato d'Israele, saranno distrutte, spine e rovi cresceranno sui loro altari; diranno ai monti: "Copriteci" e ai colli: "Cadete su di noi".

 

 

Ven  23 gennaio 2004 (Os 10, 9-15)

9 Fin dai giorni di Gàbaa tu hai peccato, Israele. Là si fermarono, e la battaglia non li raggiungerà forse in Gàbaa contro i figli dell'iniquità? 10 Io verrò a colpirli: si raduneranno i popoli contro di loro perché sono attaccati alla loro duplice colpa. 11 Efraim è una giovenca addestrata cui piace trebbiare il grano. Ma io farò pesare il giogo sul suo bel collo; attaccherò Efraim all'aratro e Giacobbe all'erpice. 12 Seminate per voi secondo giustizia e mieterete secondo bontà; dissodatevi un campo nuovo, perché è tempo di cercare il Signore, finchè egli venga e diffonda su di voi la giustizia. 13 Avete arato empietà e mietuto ingiustizia, avete mangiato il frutto della menzogna. Poiché hai riposto fiducia nei tuoi carri e nella moltitudine dei tuoi guerrieri, 14 un rumore di guerra si alzerà contro le tue città e tutte le tue fortezze saranno distrutte. Come Salmàn devastò Bet-Arbèl nel giorno della battaglia in cui la madre fu sfracellata sui figli, 15 così sarà fatto a te, gente d'Israele, per l'enormità della tua malizia. All'alba sarà la fine del re d'Israele.

 

 

Sab  24 gennaio 2004 (Os 11, 1-7)                                                           CAPITOLO   XI

1 Quando Israele era giovinetto, io l'ho amato e dall'Egitto ho chiamato mio figlio. 2 Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi. 3 Ad Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. 4 Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. 5 Ritornerà al paese d'Egitto, Assur sarà il suo re, perché non hanno voluto convertirsi. 6 La spada farà strage nelle loro città, sterminerà i loro figli, demolirà le loro fortezze. 7 Il mio popolo è duro a convertirsi: chiamato a guardare in alto nessuno sa sollevare lo sguardo.

 

 

Lun  26 gennaio 2004 (Os 11, 8-11)

8 Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele? Come potrei trattarti al pari di Admà, ridurti allo stato di Zeboìm? Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. 9 Non darò sfogo all'ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò nella mia ira.

10 Seguiranno il Signore ed egli ruggirà come un leone: quando ruggirà, accorreranno i suoi figli dall'occidente, 11 accorreranno come uccelli dall'Egitto, come colombe dall'Assiria e li farò abitare nelle loro case. Oracolo del Signore.

 

 

Mar  27 gennaio 2004 (Os 12, 1-8)                                                         CAPITOLO   XII

1 Efraim mi raggira con menzogne e la casa d'Israele con frode. Giuda è ribelle a Dio al Santo fedele. 2 Efraim si pasce di vento e insegue il vento d'oriente; ogni giorno moltiplica menzogne e violenze; fanno alleanze con l'Assiria e portano olio in Egitto.

3 Il Signore è in lite con Giuda e tratterà Giacobbe secondo la sua condotta, lo ripagherà secondo le sue azioni. 4 Egli nel grembo materno soppiantò il fratello e da adulto lottò con Dio, 5 lottò con l'angelo e vinse, pianse e domandò grazia. Ritrovò Dio in Betel e là gli parlò. 6 "Signore, Dio degli eserciti, Signore" è il suo nome. 7 Tu ritorna al tuo Dio, osserva la bontà e la giustizia e nel tuo Dio poni la tua speranza, sempre. 8 Canaan tiene in mano bilance false, ama frodare.

 

Mer  28 gennaio 2004 (Os 12, 9-15)

9 Efraim ha detto: "Sono ricco, mi son fatto una fortuna; malgrado tutti i miei guadagni non troveranno motivo di peccato per me". 10 Eppure io sono il Signore tuo Dio fin dal paese d'Egitto. Ti farò ancora abitare sotto le tende come ai giorni del convegno. 11 Io parlerò ai profeti, moltiplicherò le visioni e per mezzo dei profeti parlerò con parabole. 12 Se Gàlaad è una colpa, essi non sono che menzogna; in Gàlgala si sacrifica ai tori, perciò i loro altari saranno come mucchi di pietre nei solchi dei campi. 13 Giacobbe fuggì nella regione di Aram, Israele prestò servizio per una donna e per una moglie fece il guardiano di bestiame. 14 Per mezzo di un profeta il Signore fece uscire Israele dall'Egitto e per mezzo di un profeta lo custodì. 15 Efraim provocò Dio amaramente, il Signore gli farà cadere addosso il sangue versato e lo ripagherà del suo vituperio.

 

 

Gio  29 gennaio 2004 (Os 13, 1-11)                                                       CAPITOLO   XIII

1 Quando Efraim parlava, incuteva terrore, era un principe in Israele. Ma si è reso colpevole con Baal ed è decaduto. 2 Tuttavia continuano a peccare e con il loro argento si sono fatti statue fuse, idoli di loro invenzione, tutti lavori di artigiani. Dicono: "Offri loro sacrifici" e mandano baci ai vitelli.3 Perciò saranno come nube del mattino, come rugiada che all'alba svanisce, come pula lanciata lontano dall'aia, come fumo che esce dalla finestra. 4 Eppure io sono il Signore tuo Dio fin dal paese d'Egitto, non devi conoscere altro Dio fuori di me, non c'è salvatore fuori di me. 5 Io ti ho protetto nel deserto, in quell'arida terra. 6 Nel loro pascolo si sono saziati, si sono saziati e il loro cuore si è inorgoglito, per questo mi hanno dimenticato.7 Perciò io sarò per loro come un leone, come un leopardo li spierò per la via, 8] li assalirò come un'orsa privata dei figli, spezzerò l'involucro del loro cuore, li divorerò come una leonessa; li sbraneranno le bestie selvatiche.

9 Io ti distruggerò, Israele, e chi potrà venirti in aiuto? 10 Dov'è ora il tuo re, che ti possa salvare?

Dove sono i capi in tutte le tue città e i governanti di cui dicevi: "Dammi un re e dei capi".11 Ti ho dato un re nella mia ira e con sdegno te lo riprendo.

 

 

Ven  30 gennaio 2004 (Os 13, 12 - 14, 2)

12 L'iniquità di Efraim è chiusa in un luogo sicuro, il suo peccato è ben custodito. 13 Dolori di partoriente lo sorprenderanno, ma egli è figlio privo di senno, poiché non si presenta a suo tempo all'uscire dal seno materno. 14 Li strapperò di mano agli inferi, li riscatterò dalla morte? Dov'è, o morte, la tua peste? Dov'è, o inferi, il vostro sterminio? La compassione è nascosta ai miei occhi. 15 Efraim prosperi pure in mezzo ai fratelli: verrà il vento d'oriente, si alzerà dal deserto il soffio del Signore e farà inaridire le sue sorgenti, farà seccare le sue fonti, distruggerà il tesoro di tutti i vasi preziosi.

 

CAPITOLO   XIV

 

1 Samaria espierà, perché si è ribellata al suo Dio. Periranno di spada, saranno sfracellati i bambini; le donne incinte sventrate. 2 Torna dunque, Israele, al Signore tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità.

 

 

Sab  31 gennaio 2004 (Os 14, 3-10)

3 Preparate le parole da dire e tornate al Signore; ditegli: "Togli ogni iniquità: accetta ciò che è bene e ti offriremo il frutto delle nostre labbra. 4 Assur non ci salverà, non cavalcheremo più su cavalli, nè chiameremo più dio nostro l'opera delle nostre mani, poiché presso di te l'orfano trova misericordia". 5 Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò di vero cuore, poiché la mia ira si è allontanata da loro. 6 Sarò come rugiada per Israele; esso fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano, 7 si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell'olivo e la fragranza del Libano. 8 Ritorneranno a sedersi alla mia ombra, faranno rivivere il grano, coltiveranno le vigne, famose come il vino del Libano. 9 Efraim, che ha ancora in comune con gli idoli. Io lo esaudisco e veglio su di esso; io sono come un cipresso sempre verde, grazie a me si trova frutto.

10 Chi è saggio comprenda queste cose, chi ha intelligenza le comprenda; poiché rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse, mentre i malvagi v'inciampano.

 

Dal libro del profeta  G I O E L E

 

 

Mar   3 febbraio 2004 (Gl 1, 1-12)                                                              CAPITOLO   I

1 Parola del Signore, rivolta a Gioele figlio di Petuèl.

2 Udite questo, anziani, porgete l'orecchio, voi tutti abitanti della regione. Accadde mai cosa simile ai giorni vostri o ai giorni dei vostri padri? 3 Raccontatelo ai vostri figli e i figli vostri ai loro figli e i loro figli alla generazione seguente. 4 L'avanzo della cavalletta l'ha divorato la locusta, l'avanzo della locusta l'ha divorato il bruco, l'avanzo del bruco l'ha divorato il grillo.

5 Svegliatevi, ubriachi, e piangete, voi tutti che bevete vino, urlate per il vino nuovo che vi è tolto di bocca. 6 Poiché è venuta contro il mio paese una nazione potente, senza numero, che ha denti di leone, mascelle di leonessa. 7 Ha fatto delle mie viti una desolazione e tronconi delle piante di fico; li ha tutti scortecciati e abbandonati, i loro rami appaiono bianchi. 8 Piangi, come una vergine che si è cinta di sacco per il fidanzato della sua giovinezza. 9 Sono scomparse offerta e libazione dalla casa del Signore; fanno lutto i sacerdoti, ministri del Signore. 10 Devastata è la campagna, piange la terra, perché il grano è devastato, è venuto a mancare il vino nuovo, è esaurito il succo dell'olivo. 11 Affliggetevi, contadini, alzate lamenti, vignaiuoli, per il grano e per l'orzo, perché il raccolto dei campi è perduto. 12 La vite è seccata, il fico inaridito, il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi dei campi sono secchi, è inaridita la gioia tra i figli dell'uomo.

 

 

Mer   4 febbraio 2004 (Gl 1, 13-20)

13 Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti, urlate, ministri dell'altare, venite, vegliate vestiti di sacco,

ministri del mio Dio, poiché priva d'offerta e libazione è la casa del vostro Dio. 14 Proclamate un digiuno, convocate un'assemblea, adunate gli anziani e tutti gli abitanti della regione nella casa del Signore vostro Dio, e gridate al Signore: 15 Ahimè, quel giorno! E` infatti vicino il giorno del Signore e viene come uno sterminio dall'Onnipotente. 16 Non è forse scomparso il cibo davanti ai nostri occhi e la letizia e la gioia dalla casa del nostro Dio? 17 Sono marciti i semi sotto le loro zolle, i granai sono vuoti, distrutti i magazzini, perché è venuto a mancare il grano. 18 Come geme il bestiame! Vanno errando le mandrie dei buoi, perché non hanno più pascoli; anche i greggi di pecore vanno in rovina. 19 A te, Signore, io grido perché il fuoco ha divorato i pascoli della steppa e la vampa ha bruciato tutti gli alberi della campagna. 20 Anche le bestie della terra sospirano a te, perché sono secchi i corsi d'acqua e il fuoco ha divorato i pascoli della steppa.

 

 

Gio   5 febbraio 2004 (Gl 2, 1-11)                                                              CAPITOLO   II

1Suonate la tromba in Sion e date l'allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti della regione perché viene il giorno del Signore, perché è vicino, 2 giorno di tenebra e di caligine, giorno di nube e di oscurità. Come l'aurora, si spande sui monti un popolo grande e forte; come questo non ce n'è stato mai e non ce ne sarà dopo, per gli anni futuri di età in età.

3 Davanti a lui un fuoco divora e dietro a lui brucia una fiamma. Come il giardino dell'Eden è la terra davanti a lui e dietro a lui è un deserto desolato, non resta alcun avanzo. 4 Il loro aspetto è aspetto di cavalli, come destrieri essi corrono. 5 Come fragore di carri che balzano sulla cima dei monti, come crepitìo di fiamma avvampante che brucia la stoppia, come un popolo forte schierato a battaglia. 6 Davanti a loro tremano i popoli, tutti i volti impallidiscono. 7 Corrono come prodi, come guerrieri che scalano le mura; ognuno procede per la strada, nessuno smarrisce la via. 8 L'uno non incalza l'altro, ognuno va per il suo sentiero. Si gettano fra i dardi, ma non rompono le file. 9 Piombano sulla città, si precipitano sulle mura, salgono sulle case, entrano dalle finestre come ladri. 10 Davanti a loro la terra trema, il cielo si scuote, il sole, la luna si oscurano e le stelle cessano di brillare. 11 Il Signore fa udire il tuono dinanzi alla sua schiera, perché molto grande è il suo esercito, perché potente è l'esecutore della sua parola, perché grande è il giorno del Signore e molto terribile: chi potrà sostenerlo?

 

 

Ven   6 febbraio 2004 (Gl 2, 12-17)

12 "Or dunque - parola del Signore - ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti". 13 Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, perché egli è misericordioso e benigno, tardo all'ira e ricco di benevolenza e si impietosisce riguardo alla sventura.

14 Chi sa che non cambi e si plachi e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libazione per il Signore vostro Dio. 15 Suonate la tromba in Sion, proclamate un digiuno, convocate un'adunanza solenne. 16 Radunate il popolo, indite un'assemblea, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo. 17 Tra il vestibolo e l'altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: "Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al vituperio e alla derisione delle genti". Perché si dovrebbe dire fra i popoli: "Dov'è il loro Dio?".

 

 

Sab   7 febbraio 2004 (Gl 2, 18-27)

18 Il Signore si mostri geloso per la sua terra e si muova a compassione del suo popolo.

19 Il Signore ha risposto al suo popolo: "Ecco, io vi mando il grano, il vino nuovo e l'olio e ne avrete a sazietà; non farò più di voi il ludibrio delle genti. 20 Allontanerò da voi quello che viene dal settentrione e lo spingerò verso una terra arida e desolata: spingerò la sua avanguardia verso il mare d'oriente e la sua retroguardia verso il mare occidentale. Esalerà il suo lezzo, salirà il suo fetore, perché ha fatto molto male. 21 Non temere, terra, ma rallegrati e gioisci, poiché cose grandi ha fatto il Signore. 22 Non temete, animali della campagna, perché i pascoli del deserto hanno germogliato, perché gli alberi producono i frutti, la vite e il fico danno il loro vigore. 23 Voi, figli di Sion, rallegratevi, gioite nel Signore vostro Dio, perché vi dá la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l'acqua, la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato. 24 Le aie si riempiranno di grano e i tini traboccheranno di mosto e d'olio. 25 "Vi compenserò delle annate che hanno divorate la locusta e il bruco, il grillo e le cavallette, quel grande esercito che ho mandato contro di voi. 26 Mangerete in abbondanza, a sazietà, e loderete il nome del Signore vostro Dio, che in mezzo a voi ha fatto meraviglie. 27 Voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele, e che sono io il Signore vostro Dio, e non ce ne sono altri: mai più vergogna per il mio popolo.

 

 

Lun   9 febbraio 2004 (Gl 3, 1-5)                                                             CAPITOLO   III

1 Dopo questo, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. 2 Anche sopra gli schiavi e sulle schiave, in quei giorni, effonderò il mio spirito. 3 Farò prodigi nel cielo e sulla terra, sangue e fuoco e colonne di fumo. 4 Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile.

5 Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato, poiché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà la salvezza, come ha detto il Signore, anche per i superstiti che il Signore avrà chiamati.

 

 

Mar  10 febbraio 2004 (Rm 4, 1-8)                                                          CAPITOLO   IV

1 Poiché, ecco, in quei giorni e in quel tempo, quando avrò fatto tornare i prigionieri di Giuda e di Gerusalemme, 2 riunirò tutte le nazioni e le farò scendere nella valle di Giosafat, e là verrò a giudizio con loro per il mio popolo, Israele, mia eredità, che essi hanno disperso fra le genti dividendosi poi la mia terra. 3 Hanno tirato a sorte il mio popolo e hanno dato un fanciullo in cambio di una prostituta, han venduto una fanciulla in cambio di vino e hanno bevuto.

4 Anche voi, Tiro e Sidòne, e voi tutte contrade della Filistea, che siete per me? Vorreste prendervi la rivincita e vendicarvi di me? Io ben presto farò ricadere sul vostro capo il male che avete fatto. 5 Voi infatti avete rubato il mio oro e il mio argento, avete portato nei vostri templi i miei tesori preziosi; 6 avete venduto ai Greci i figli di Giuda e i figli di Gerusalemme per mandarli lontano dalla loro patria. 7 Ecco, io li richiamo dalle città, dal luogo dove voi li avete venduti e farò ricadere sulle vostre teste il male che avete fatto. 8 Venderò i vostri figli e le vostre figlie per mezzo dei figli di Giuda, i quali li venderanno ai Sabei, un popolo lontano. Il Signore ha parlato.

 

 

Mer  11 febbraio 2004 (Gl 4, 9-17)

9 Proclamate questo fra le genti: chiamate alla guerra santa, incitate i prodi, vengano, salgano tutti i guerrieri.

10 Con le vostre zappe fatevi spade e lance con le vostre falci; anche il più debole dica: io sono un guerriero! 11 Svelte, venite, o genti tutte, dai dintorni e radunatevi là! Signore, fà scendere i tuoi prodi! 12 Si affrettino e salgano le genti alla valle di Giòsafat, poiché lì siederò per giudicare tutte le genti all'intorno. 13 Date mano alla falce, perché la messe è matura; venite, pigiate, perché il torchio è pieno e i tini traboccano… tanto grande è la loro malizia! 14 Folle e folle nella Valle della decisione, poiché il giorno del Signore è vicino nella Valle della decisione.

15 Il sole e la luna si oscurano e le stelle perdono lo splendore. 16 Il Signore ruggisce da Sion e da Gerusalemme fa sentire la sua voce; tremano i cieli e la terra. Ma il Signore è un rifugio al suo popolo, una fortezza per gli Israeliti. 17 Voi saprete che io sono il Signore vostro Dio che abito in Sion, mio monte santo e luogo santo sarà Gerusalemme; per essa non passeranno più gli stranieri.

 

 

Gio  12 febbraio 2004 (Gl 4, 18-21)

18 In quel giorno le montagne stilleranno vino nuovo e latte scorrerà per le colline;

in tutti i ruscelli di Giuda scorreranno le acque. Una fonte zampillerà dalla casa del Signore e irrigherà la valle di Sittìm. 19 L'Egitto diventerà una desolazione e l'Idumea un brullo deserto per la violenza contro i figli di Giuda, per il sangue innocente sparso nel loro paese, 20 mentre Giuda sarà sempre abitato e Gerusalemme di generazione in generazione. 21 Vendicherò il loro sangue, non lo lascerò impunito e il Signore dimorerà in Sion.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal libro del profeta  A M O S

 

 

Ven  13 febbraio 2004 (Am 1, 1-10)                                                             CAPITOLO   I

1 Parole di Amos, che era pecoraio di Tekòa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia re della Giudea, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto.

2 Egli disse: "Il Signore ruggisce da Sion e da Gerusalemme fa udir la sua voce; sono desolate le steppe dei pastori, è inaridita la cima del Carmelo".

3 Così dice il Signore: "Per tre misfatti di Damasco e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno trebbiato con trebbie ferrate Gàlaad. 4 Alla casa di Cazaèl darò fuoco e divorerà i palazzi di Ben-Hadàd; 5 spezzerò il catenaccio di Damasco, sterminerò gli abitanti di Biqat-Avèn e chi detiene lo scettro di Bet-Eden e il popolo di Aram andrà schiavo a Kir", dice il Signore.

6 Così dice il Signore: "Per tre misfatti di Gaza e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno deportato popolazioni intere per consegnarle a Edom; 7 appiccherò il fuoco alle mura di Gaza

e divorerà i suoi palazzi, 8 estirperò da Asdòd chi siede sul trono e da Ascalòna chi vi tiene lo scettro;

rivolgerò la mano contro Ekròn e così perirà il resto dei Filistei", dice il Signore.

9 Così dice il Signore: "Per tre misfatti di Tiro e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno deportato popolazioni intere a Edom, senza ricordare l'alleanza fraterna; 10 appiccherò il fuoco alle mura di Tiro e divorerà i suoi palazzi".

 

 

Sab  14 febbraio 2004 (Am 1, 11 - 2, 3)

11 Così dice il Signore: "Per tre misfatti di Edom e per quattro non revocherò il mio decreto, perché ha inseguito con la spada suo fratello e ha soffocato la pietà verso di lui, perché ha continuato l'ira senza fine e ha conservato lo sdegno per sempre; 12 appiccherò il fuoco a Teman e divorerà i palazzi di Bozra". 13 Così dice il Signore: "Per tre misfatti degli Ammoniti e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno sventrato le donne incinte di Gàlaad per allargare il loro confine; 14 appiccherò il fuoco alle mura di Rabbà e divorerà i suoi palazzi tra il fragore di un giorno di battaglia, fra il turbine di un giorno di tempesta; 15 il loro re andrà in esilio, egli insieme ai suoi capi", dice il Signore.

 

CAPITOLO   II

 

1 Così dice il Signore: "Per tre misfatti di Moab e per quattro non revocherò il mio decreto, perché ha bruciato le ossa del re di Edom per ridurle in calce; 2 appiccherò il fuoco a Moab e divorerà i palazzi di Keriòt e Moab morirà nel tumulto, al grido di guerra, al suono del corno; 3 farò sparire da lui il giudice e tutti i suoi capi ucciderò insieme con lui", dice il Signore.

 

 

Lun  16 febbraio 2004 (Am 2, 4-15)

4 Così dice il Signore: "Per tre misfatti di Giuda e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno disprezzato la legge del Signore e non ne hanno osservato i decreti; si son lasciati traviare dai loro idoli che i loro padri avevano seguito; 5 appiccherò il fuoco a Giuda e divorerà i palazzi di Gerusalemme".

6 Così dice il Signore: "Per tre misfatti d'Israele e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno venduto il giusto per denaro e il povero per un paio di sandali; 7 essi che calpestano come la polvere della terra la testa dei poveri e fanno deviare il cammino dei miseri; e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza, profanando così il mio santo nome. 8 Su vesti prese come pegno si stendono presso ogni altare e bevono il vino confiscato come ammenda nella casa del loro Dio. 9  Eppure io ho sterminato davanti a loro l'Amorreo, la cui statura era come quella dei cedri, e la forza come quella della quercia; ho strappato i suoi frutti in alto e le sue radici di sotto.

10 Io vi ho fatti uscire dal paese di Egitto e vi ho condotti per quarant'anni nel deserto, per darvi in possesso il paese dell'Amorreo. 11 Ho fatto sorgere profeti tra i vostri figlie nazirei fra i vostri giovani. Non è forse così, o Israeliti?". Oracolo del Signore.

12 "Ma voi avete fatto bere vino ai nazirei e ai profeti avete ordinato: Non profetate! 13 Ebbene, io vi affonderò nella terra come affonda un carro quando è tutto carico di paglia. 14 Allora nemmeno l'uomo agile potrà più fuggire, né l'uomo forte usare la sua forza; il prode non potrà salvare la sua vita 15 né l'arciere resisterà; non scamperà il corridore, né si salverà il cavaliere. Il più coraggioso fra i prodi fuggirà nudo in quel giorno!". Oracolo del Signore.

 

 

Mar  17 febbraio 2004 (Am 3, 1-8)                                                         CAPITOLO   III

1 Ascoltate questa parola che il Signore ha detto riguardo a voi, Israeliti, e riguardo a tutta la stirpe che ho fatto uscire dall'Egitto: 2 "Soltanto voi ho eletto tra tutte le stirpi della terra; perciò io vi farò scontare tutte le vostre iniquità".

3 Camminano forse due uomini insieme senza essersi messi d'accordo? 4 Ruggisce forse il leone nella foresta, se non ha qualche preda? Il leoncello manda un grido dalla sua tana se non ha preso nulla? 5 Cade forse l'uccello a terra, se non gli è stata tesa un'insidia? Scatta forse la tagliola dal suolo, se non ha preso qualche cosa? 6 Risuona forse la tromba nella città, senza che il popolo si metta in allarme? Avviene forse nella città una sventura, che non sia causata dal Signore? 7 In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti. 8 Ruggisce il leone: chi mai non trema? Il Signore Dio ha parlato: chi può non profetare?

 

 

Mer  18 febbraio 2004 (Am 3, 9 - 4, 3)

9 Fatelo udire nei palazzi di Asdòd e nei palazzi del paese d'Egitto e dite: Adunatevi sui monti di Samaria e osservate quanti disordini sono in essa, e quali violenze sono nel suo seno. 10 Non sanno agire con rettitudine, dice il Signore, violenza e rapina accumulano nei loro palazzi. 11 Perciò così dice il Signore Dio: Il nemico circonderà il paese, sarà abbattuta la tua potenza e i tuoi palazzi saranno saccheggiati. 12 Così dice il Signore: Come il pastore strappa dalla bocca del leone due zampe o il lobo d'un orecchio, così scamperanno gli Israeliti che abitano a Samaria su un cantuccio di divano o su una coperta da letto.

13 Ascoltate e attestatelo nella casa di Giacobbe, dice il Signore Dio, Dio degli eserciti: 14 Quando farò giustizia dei misfatti d'Israele, io infierirò contro gli altari di Betel; saranno spezzati i corni dell'altare e cadranno a terra. 15 Demolirò la casa d'inverno insieme con al sua casa d'estate e andranno in rovina le case d'avorio e scompariranno i grandi palazzi. Oracolo del Signore.

 

CAPITOLO   IV

 

1 Ascoltate queste parole, o vacche di Basàn, che siete sul monte di Samaria, che opprimete i deboli, schiacciate i poveri e dite ai vostri mariti: Porta qua, beviamo! 2 Il Signore Dio ha giurato per la sua santità: Ecco, verranno per voi giorni, in cui sarete prese con ami e le rimanenti di voi con arpioni da pesca. 3 Uscirete per le brecce, una dopo l'altra e sarete cacciate oltre l'Ermon, oracolo del Signore.

 

 

Gio  19 febbraio 2004 (Am 4, 4-13)

4 Andate pure a Betel e peccate! A Gàlgala e peccate ancora di più! Offrite ogni mattina i vostri sacrifici e ogni tre giorni le vostre decime. 5 Offrite anche sacrifici di grazie con lievito e proclamate ad alta voce le offerte spontanee perché così vi piace di fare, o Israeliti, dice il Signore. 6 Eppure, vi ho lasciato a denti asciutti in tutte le vostre città e con mancanza di pane in tutti i vostri villaggi: e non siete ritornati a me, dice il Signore.

7 Vi ho pure rifiutato la pioggia tre mesi prima della mietitura; facevo piovere sopra una città e non sopra l'altra; un campo era bagnato di pioggia, mentre l'altro, su cui non pioveva, seccava; 8 due, tre città si muovevano titubanti verso un'altra città per bervi acqua, senza potersi dissetare: e non siete ritornati a me, dice il Signore.

9 Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio, vi ho inaridito i giardini e le vigne; i fichi, gli oliveti li ha divorati la cavalletta: e non siete ritornati a me, dice il Signore. 10 Ho mandato contro di voi la peste, come un tempo contro l'Egitto; ho ucciso di spada i vostri giovani, mentre i vostri cavalli diventavano preda; ho fatto salire il fetore dei vostri campi fino alle vostre narici: e non siete ritornati a me, dice il Signore.

11 Vi ho travolti come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra; eravate come un tizzone strappato da un incendio: e non siete ritornati a me dice il Signore.

12 Perciò ti tratterò così, Israele! Poiché questo devo fare di te, prepàrati all'incontro con il tuo Dio, o Israele! 13 Ecco colui che forma i monti e crea i venti, che manifesta all'uomo qual è il suo pensiero, che fa l'alba e le tenebre e cammina sulle alture della terra, Signore, Dio degli eserciti è il suo nome.

 

 

Ven  20 febbraio 2004 (Am 5, 1-13)                                                          CAPITOLO   V

1 Ascoltate queste parole, questo lamento che io pronunzio su di voi, o casa di Israele! 2 E' caduta, non si alzerà più, la vergine d'Israele; è stesa al suolo, nessuno la fa rialzare. 3 Poiché così dice il Signore Dio: La città che usciva con mille uomini resterà con cento e la città di cento resterà con dieci, nella casa d'Israele. 4 Poiché così dice il Signore alla casa d'Israele: Cercate me e vivrete! 5 Non rivolgetevi a Betel, non andate a Gàlgala, non passate a Bersabea, perché Gàlgala andrà tutta in esilio e Betel sarà ridotta al nulla. 6 Cercate il Signore e vivrete, perché egli non irrompa come fuoco sulla casa di Giuseppe e la consumi e nessuno spenga Betel! 7 Essi trasformano il diritto in veleno e gettano a terra la giustizia.

8 Colui che ha fatto le Pleiadi e Orione, cambia il buio in chiarore del mattino e stende sul giorno l'oscurità della notte; colui che comanda alle acque del mare e le spande sulla terra, Signore è il suo nome. 9 Egli fa cadere la rovina sulle fortezze e fa giungere la devastazione sulle cittadelle. 10 Essi odiano chi ammonisce alla porta e hanno in abominio chi parla secondo verità. 11 Poiché voi schiacciate l'indigente e gli estorcete una parte del grano, voi che avete costruito case in pietra squadrata, non le abiterete; vigne deliziose avete piantato, ma non ne berrete il vino, 12 perché so che numerosi sono i vostri misfatti, enormi i vostri peccati. Essi sono oppressori del giusto, incettatori di ricompense e respingono i poveri nel tribunale. 13 Perciò il prudente in questo tempo tacerà, perché sarà un tempo di sventura.

 

 

Sab  21 febbraio 2004 (Am 5, 14-20)

14 Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e così il Signore, Dio degli eserciti, sia con voi, come voi dite. 15 Odiate il male e amate il bene e ristabilite nei tribunali il diritto; forse il Signore, Dio degli eserciti, avrà pietà del resto di Giuseppe.

16 Perciò così dice il Signore, Dio degli eserciti, il Signore: In tutte le piazze vi sarà lamento, in tutte le strade si dirà: Ah! ah! Si chiamerà l'agricoltore a fare il lutto e a fare il lamento quelli che conoscono la nenia. 17 In tutte le vigne vi sarà lamento, perché io passerò in mezzo a te, dice il Signore.

18 Guai a coloro che attendono il giorno del Signore! Che sarà per voi il giorno del Signore? Sarà tenebre e non luce. 19 Come quando uno fugge davanti al leone e s'imbatte in un orso; entra in casa, appoggia la mano sul muro e un serpente lo morde. 20 Non sarà forse tenebra e non luce il giorno del Signore, e oscurità senza splendore alcuno?

Lun  23 febbraio 2004 (Am 5, 21-27)

21 Io detesto, respingo le vostre feste e non gradisco le vostre riunioni; 22 anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco i vostri doni e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo. 23 Lontano da me il frastuono dei tuoi canti: il suono delle tue arpe non posso sentirlo! 24 Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne. 25 Mi avete forse offerto vittime e oblazioni nel deserto per quarant'anni, o Israeliti? 26 Voi avete innalzato Siccùt vostro re e Chiiòn vostro idolo, la stella dei vostri dei che vi siete fatti. 27 Ora, io vi manderò in esilio al di là di Damasco, dice il Signore, il cui nome è Dio degli eserciti.

 

 

Mar  24 febbraio 2004 (Am 6, 1-14)                                                        CAPITOLO   VI

1 Guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri sulla montagna di Samaria! Questi notabili della prima tra le nazioni, ai quali si recano gli Israeliti! 2 Passate a Calnè e guardate, andate di lì ad Amat la grande e scendete a Gat dei Filistei: siete voi forse migliori di quei regni o è più grande il vostro territorio del loro? 3 Voi credete di ritardare il giorno fatale e affrettate il sopravvento della violenza. 4 Essi su letti d'avorio e sdraiati sui loro divani mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli cresciuti nella stalla. 5 Canterellano al suono dell'arpa, si pareggiano a David negli strumenti musicali; 6 bevono il vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti più raffinati, ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano. 7 Perciò andranno in esilio in testa ai deportati e cesserà l'orgia dei buontemponi.

8 Ha giurato il Signore Dio, per se stesso! Oracolo del Signore, Dio degli eserciti. Detesto l'orgoglio di Giacobbe, odio i suoi palazzi, consegnerò la città e quanto contiene. 9 Se sopravviveranno in una sola casa dieci uomini, anch'essi moriranno. 10 Lo prenderà il suo parente e chi prepara il rogo, portando via le ossa dalla casa, egli dirà a chi è in fondo alla casa: "Ce n'è ancora con te?". L'altro risponderà: "No". Quegli dirà: "Zitto!": non si deve menzionare il nome del Signore. 11 Poiché ecco: il Signore comanda di fare a pezzi la casa grande e quella piccola di ridurla in frantumi.

12 Corrono forse i cavalli sulle rocce e si ara il mare con i buoi? Poiché voi cambiate il diritto in veleno e il frutto della giustizia in assenzio. 13 Voi vi compiacete di Lo-debàr dicendo: "Non è per il nostro valore che abbiam preso Karnàim?". 14 Ora ecco, io susciterò contro di voi, gente d'Israele, - oracolo del Signore, Dio degli eserciti - un popolo che vi opprimerà dall'ingresso di Amat fino al torrente dell'Araba.

 

 

Gio  26 febbraio 2004 (Am 7, 1-9)                                                            CAPITOLO   VII

1 Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: egli formava uno sciame di cavallette quando cominciava a germogliare la seconda erba, quella che spunta dopo la falciatura del re. 2 Quando quelle stavano per finire di divorare l'erba della regione, io dissi: "Signore Dio, perdona, come potrà resistere Giacobbe? E' tanto piccolo". 3 Il Signore si impietosì: "Questo non avverrà", disse il Signore.

4 Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore Dio chiamava per il castigo il fuoco che consumava il grande abisso e divorava la campagna. 5 Io dissi: "Signore Dio, desisti! Come potrà resistere Giacobbe? E` tanto piccolo". 6 Il Signore se ne pentì: "Neanche questo avverrà", disse il Signore.

7 Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un piombino in mano. 8 Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Amos?". Io risposi: "Un piombino". Il Signore mi disse: "Io pongo un piombino in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. 9 Saranno demolite le alture d'Isacco e i santuari d'Israele saranno ridotti in rovine, quando io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboàmo".

 

 

 

Ven  27 febbraio 2004 (Am 7, 10-17)

10 Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re di Israele: "Amos congiura contro di te in mezzo alla casa di Israele; il paese non può sopportare le sue parole, 11 poiché così dice Amos: Di spada morirà Geroboàmo e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese". 12 Amasia disse ad Amos: "Vattene, veggente, ritirati verso il paese di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, 13 ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno". 14 Amos rispose ad Amasia: "Non ero profeta, né figlio di profeta; ero un pastore e raccoglitore di sicomori; 15 Il Signore mi prese di dietro al bestiame e il Signore mi disse: Và, profetizza al mio popolo Israele.

16 Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: Non profetizzare contro Israele, né predicare contro la casa di Isacco. 17 Ebbene, dice il Signore: Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà spartita con la corda, tu morirai in terra immonda e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra".

 

Sab  28 febbraio 2004 (Am 8, 1-10)                                                      CAPITOLO   VIII

1 Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: era un canestro di frutta matura. 2 Egli domandò: "Che vedi Amos?". Io risposi: "Un canestro di frutta matura". Il Signore mi disse: E' maturata la fine per il mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. 3 In quel giorno urleranno le cantanti del tempio, oracolo del Signore Dio. Numerosi i cadaveri, gettati dovunque. Silenzio!

4 Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, 5 voi che dite: "Quando sarà passato il novilunio e si potrà vendere il grano? E il sabato, perché si possa smerciare il frumento, diminuendo le misure e aumentando il siclo e usando bilance false, 6 per comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali? Venderemo anche lo scarto del grano".

7 Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe: certo non dimenticherò mai le loro opere. 8 Non forse per questo trema la terra, sono in lutto tutti i suoi abitanti, si solleva tutta come il Nilo, si agita e si riabbassa come il fiume d'Egitto? 9 In quel giorno - oracolo del Signore Dio - farò tramontare il sole a mezzodì e oscurerò la terra in pieno giorno! 10 Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento: farò vestire ad ogni fianco il sacco, renderò calva ogni testa: ne farò come un lutto per un figlio unico e la sua fine sarà come un giorno d'amarezza.

 

 

Lun   1 marzo 2004 (Am 8, 11-14)

11 Ecco, verranno giorni, - dice il Signore Dio - in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane, né sete di acqua, ma d'ascoltare la parola del Signore. 12 Allora andranno errando da un mare all'altro e vagheranno da settentrione a oriente, per cercare la parola del Signore, ma non la troveranno. 13 In quel giorno appassiranno le belle fanciulle e i giovani per la sete. 14 Quelli che giurano per il peccato di Samaria e dicono: "Per la vita del tuo dio, Dan!" oppure: "Per la vita del tuo diletto, Bersabea!", cadranno senza più rialzarsi!

 

 

Mar   2 marzo 2004 (Am 9, 1-10)                                                              CAPITOLO   IX

1 Vidi il Signore che stava presso l'altare e mi diceva: "Percuoti il capitello e siano scossi gli architravi, spezza la testa di tutti e io ucciderò il resto con la spada; nessuno di essi riuscirà a fuggire, nessuno di essi scamperà. 2 Anche se penetrano negli inferi, di là li strapperà la mia mano; se salgono al cielo, di là li tirerò giù; 3 se si nascondono in vetta al Carmelo, di là li scoverò e li prenderò; se si occultano al mio sguardo in fondo al mare, là comanderò al serpente di morderli; 4 se vanno in schiavitù davanti ai loro nemici, là comanderò alla spada di ucciderli. Io volgerò gli occhi su di loro per il male e non per il bene".

5 Il Signore, Dio degli eserciti, colpisce la terra ed essa si fonde e tutti i suoi abitanti prendono il lutto;

essa si solleva tutta come il Nilo e si abbassa come il fiume d'Egitto. 6 Egli costruisce nel cielo il suo soglio e fonda la sua volta sulla terra; egli chiama le acque del mare e le riversa sulla terra; Signore è il suo nome. 7 Non siete voi per me come gli Etiopi, Israeliti? Parola del Signore. Non io ho fatto uscire Israele dal paese d'Egitto, i Filistei da Caftòr e gli Aramei da Kir? 8 Ecco, lo sguardo del Signore Dio è rivolto contro il regno peccatore: io lo sterminerò dalla terra, ma non sterminerò del tutto la casa di Giacobbe, oracolo del Signore. 9 Ecco infatti, io darò ordini e scuoterò, fra tutti i popoli, la casa d'Israele come si scuote il setaccio e non cade un sassolino per terra. 10 Di spada periranno tutti i peccatori del mio popolo, essi che dicevano: "Non si avvicinerà, non giungerà fino a noi la sventura".

 

 

Mer   3 marzo 2004 (Am 9, 11-15)

11 In quel giorno rialzerò la capanna di Davide, che è caduta; ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò come ai tempi antichi, 12 perché conquistino il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è stato invocato il mio nome, dice il Signore, che farà tutto questo. 13 Ecco, verranno giorni, - dice il Signore - in cui chi ara s'incontrerà con chi miete e chi pigia l'uva con chi getta il seme; dai monti stillerà il vino nuovo e colerà giù per le colline. 14 Farò tornare gli esuli del mio popolo Israele, e ricostruiranno le città devastate e vi abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto. 15 Li pianterò nella loro terra e non saranno mai divelti da quel suolo che io ho concesso loro, dice il Signore tuo Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal libro del profeta  A B D I A

 

 

Gio   4 marzo 2004 (Abd 1, 1-15)                                                               CAPITOLO   I

1 Visione di Abdia.

Così dice il Signore Dio per Edom: Udimmo un messaggio da parte del Signore e un araldo è stato inviato fra le genti: "Alzatevi, marciamo contro Edom in battaglia". 2 Ecco, ti faccio piccolo fra le nazioni, tu sei molto spregevole 3 L'orgoglio del tuo cuore ti ha esaltato, tu che abiti nei crepacci rocciosi, delle alture fai la tua dimora e dici in cuor tuo: "Chi potrà gettarmi a terra?". 4 Anche se t'innalzassi come un'aquila e collocassi il tuo nido fra le stelle, di lassù ti farei precipitare, dice il Signore. 5  Se entrassero da te ladri o predoni di notte, - come sarebbe finita per te! - non ruberebbero quanto basta loro? Se vendemmiatori venissero da te, non ti lascerebbero forse se non qualche grappolo? 6 Come è stato perquisito Esaù, come sono stati scovati i suoi nascondigli! 7 Ti hanno cacciato fino alla frontiera, tutti i tuoi alleati ti hanno ingannato, i tuoi amici ti hanno vinto, quelli che mangiavano il tuo pane ti hanno teso tranelli: in lui non c'è senno! 8 Forse in quel giorno, dice il Signore, non disperderò i saggi da Edom e l'intelligenza dal monte di Esaù? 9 Saranno fiaccati i tuoi prodi, o Teman, e sarà sterminato ogni uomo dal monte di Esaù. Per la carneficina 10 e la violenza contro Giacobbe tuo fratello la vergogna ti coprirà e sarai sterminato per sempre. 11 Poiché tu eri presente quando gli stranieri ne deportavano le ricchezze, quando i forestieri entravano per le sue porte e gettavano le sorti su Gerusalemme, anzi ti sei comportato come uno di loro. 12 Non guardare con gioia al giorno di tuo fratello, al giorno della sua sventura. Non gioire dei figli di Giuda nel giorno della loro rovina. Non spalancare la bocca nel giorno della loro angoscia. 13 Non varcare la soglia del mio popolo nel giorno della sua sventura, non guardare con compiacenza la sua calamità; non stendere la mano sui suoi beni nel giorno della sua sventura. 14  Non appostarti ai crocicchi delle strade, per massacrare i suoi fuggiaschi; non far mercato dei suoi superstiti, nel giorno dell'angoscia. 15 Perché è vicino il giorno del Signore contro tutte le genti. Come hai fatto tu, così a te sarà fatto, ciò che hai fatto agli altri ricadrà sul tuo capo.

 

 

Ven   5 marzo 2004 (Abd 1, 16-21)

16 Poiché come avete bevuto sul mio monte santo così berranno tutte le genti senza fine, berranno e tracanneranno: e saranno come se non fossero mai stati. 17 Ma sul monte Sion vi saranno superstiti e saranno santi e la casa di Giacobbe avrà in mano i suoi possessori. 18 La casa di Giacobbe sarà un fuoco e la casa di Giuseppe una fiamma, la casa di Esaù sarà come paglia: la bruceranno e la consumeranno, non scamperà nessuno della casa di Esaù, poiché il Signore ha parlato.

19 Quelli del Negheb possederanno il monte d'Esaù e quelli della Sefèla il paese dei Filistei; possederanno il territorio di E`fraim e di Samaria e Beniamino il Gàlaad. 20 Gli esuli di questo esercito degli Israeliti occuperanno Canaan fino a Sarèfta e gli esuli di Gerusalemme, che sono in Sefaràd, occuperanno le città del Negheb. 21 Saliranno vittoriosi sul monte Sion per governare il monte di Esaù e il regno sarà del Signore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal libro del profeta  G I O N A

 

 

Sab   6 marzo 2004 (Gn 1)                                                                           CAPITOLO   I

1 Fu rivolta a Giona figlio di Amittai questa parola del Signore: 2 "Alzati, va' a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me". 3 Giona però si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore. 4 Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi. 5 I marinai impauriti invocavano ciascuno il proprio dio e gettarono a mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più riposto della nave, si era coricato e dormiva profondamente. 6 Gli si avvicinò il capo dell'equipaggio e gli disse: "Che cos'hai così addormentato? Alzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo". 7 Quindi dissero fra di loro: "Venite, gettiamo le sorti per sapere per colpa di chi ci è capitata questa sciagura". Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. 8 Gli domandarono: "Spiegaci dunque per causa di chi abbiamo questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?". 9 Egli rispose: "Sono Ebreo e venero il Signore Dio del cielo, il quale ha fatto il mare e la terra". 10 Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: "Che cosa hai fatto?". Quegli uomini infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva il Signore, perché lo aveva loro raccontato. 11 Essi gli dissero: "Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?". Infatti il mare infuriava sempre più. 12 Egli disse loro: "Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia". 13 Quegli uomini cercavano a forza di remi di raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano perché il mare andava sempre più crescendo contro di loro. 14 Allora implorarono il Signore e dissero: "Signore, fa' che noi non periamo a causa della vita di questo uomo e non imputarci il sangue innocente poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere". 15 Presero Giona e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia. 16 Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e fecero voti.

 

 

Lun   8 marzo 2004 (Gn 2)                                                                        CAPITOLO   II

1 Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. 2 Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio 3 e disse: "Nella mia angoscia ho invocato il Signore ed egli mi ha esaudito; dal profondo degli inferi ho gridato e tu hai ascoltato la mia voce. 4 Mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare e le correnti mi hanno circondato; tutti i tuoi flutti e le tue onde sono passati sopra di me. 5 Io dicevo: Sono scacciato lontano dai tuoi occhi; eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio. 6 Le acque mi hanno sommerso fino alla gola, l'abisso mi ha avvolto, l'alga si è avvinta al mio capo. 7 Sono sceso alle radici dei monti, a terra ha chiuso le sue spranghe dietro a me per sempre. Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita, Signore mio Dio. 8 Quando in me sentivo venir meno la vita, ho ricordato il Signore. La mia preghiera è giunta fino a te, fino alla tua santa dimora. 9 Quelli che onorano vane nullità

abbandonano il loro amore. 10 Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio e adempirò il voto che ho fatto; la salvezza viene dal Signore". 11 E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull'asciutto.

 

 

Mar   9 marzo 2004 (Gn 3)                                                                      CAPITOLO   III

1 Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: 2 "Alzati, và a Ninive la grande città e annunzia loro quanto ti dirò". 3 Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, di tre giornate di cammino. 4 Giona cominciò a percorrere la città, per un giorno di cammino e predicava: "Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta". 5 I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. 6 Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. 7 Poi fu proclamato in Ninive questo decreto, per ordine del re e dei suoi grandi: "Uomini e animali, grandi e piccoli, non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. 8 Uomini e bestie si coprano di sacco e si invochi Dio con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. 9 Chi sa che Dio non cambi, si impietosisca, deponga il suo ardente sdegno sì che noi non moriamo?". 10 Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

 

 

Mer  10 marzo 2004 (Gn 4)                                                                     CAPITOLO   IV

1 Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu indispettito. 2 Pregò il Signore: "Signore, non era forse questo che dicevo quand'ero nel mio paese? Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e clemente, longanime, di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al male minacciato. 3 Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!". 4 Ma il Signore gli rispose: "Ti sembra giusto essere sdegnato così?".

5 Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì un riparo di frasche e vi si mise all'ombra in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. 6 Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.

7 Ma il giorno dopo, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rodere il ricino e questo si seccò. 8 Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d'oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venir meno e chiese di morire, dicendo: "Meglio per me morire che vivere".

9 Dio disse a Giona: "Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?". Egli rispose: "Sì, è giusto; ne sono sdegnato al punto da invocare la morte!". 10 Ma il Signore gli rispose: "Tu ti dai pena per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita: 11 e io non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal libro del profeta  M I C H E A

 

 

Gio  11 marzo 2004 (Mi 1, 1-7)                                                                   CAPITOLO   I

1 Parola del Signore, rivolta a Michea di Morèset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme.

2 Udite, popoli tutti! Fà attenzione, o terra, con quanto contieni! Il Signore Dio sia testimone contro di voi, il Signore dal suo santo tempio. 3 Poiché ecco, il Signore esce dalla sua dimora e scende e cammina sulle alture del paese; 4 si sciolgono i monti sotto di lui e le valli si squarciano come cera davanti al fuoco, come acque versate su un pendio. 5 Tutto ciò per l'infedeltà di Giacobbe e per i peccati della casa di Israele. Qual è l'infedeltà di Giacobbe? Non è forse Samaria? Qual è il peccato di Giuda? Non è forse Gerusalemme? 6 Ridurrò Samaria a un mucchio di rovine in un campo, a un luogo per piantarvi la vigna. Rotolerò le sue pietre nella valle, scoprirò le sue fondamenta. 7 Tutte le sue statue saranno frantumate, tutti i suoi doni andranno bruciati, di tutti i suoi idoli farò scempio perché messi insieme a prezzo di prostituzione e in prezzo di prostituzione torneranno.

 

 

Ven  12 marzo 2004 (Mi 1, 8-16)

8 Perciò farò lamenti e griderò, me ne andrò scalzo e nudo, manderò ululati come gli sciacalli, urli lamentosi come gli struzzi, 9 perché la sua piaga è incurabile ed è giunta fino a Giuda, si estende fino alle soglie del mio popolo, fino a Gerusalemme. 10 Non l'annunziate in Gat, non piangete in Acri, a Bet-le-Afrà avvoltolatevi nella polvere. 11 Emigra, popolazione di Safìr, nuda, nella vergogna; non è uscita la popolazione di Zaanàn. In lutto è Bet-Esel; egli vi ha tolto la sua difesa. 12 Si attendeva il benessere la popolazione di Maròt, invece è scesa la sciagura da parte del Signore fino alle porte di Gerusalemme. 13 Attacca i destrieri al carro, o abitante di Lachis! Essa fu l'inizio del peccato per la figlia di Sion, poiché in te sono state trovate le infedeltà d'Israele. 14 Perciò sarai data in dote a Morèset-Gat, le case di Aczìb saranno una delusione per i re d'Israele. 15 Ti farò ancora giungere un conquistatore, o abitante di Maresà, egli giungerà fino a Adullàm, gloria d'Israele. 16 Tagliati i capelli, rasati la testa per via dei tuoi figli, tue delizie; renditi calva come un avvoltoio, perché vanno in esilio lontano da te.

 

 

Sab  13 marzo 2004 (Mi 2, 1-5)                                                                 CAPITOLO   II

1 Guai a coloro che meditano l'iniquità e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell'alba lo compiono, perché in mano loro è il potere. 2 Sono avidi di campi e li usurpano, di case, e se le prendono. Così opprimono l'uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredità. 3 Perciò così dice il Signore: "Ecco, io medito contro questa genìa una sciagura da cui non potran sottrarre il collo e non andranno più a testa alta, perché sarà quello tempo di calamità. 4 In quel tempo si comporrà su di voi un proverbio e si canterà una lamentazione: "E' finita!", e si dirà: "Siamo del tutto rovinati! Ad altri egli passa l'eredità del mio popolo; - Ah, come mi è stata sottratta! - al nemico egli spartisce i nostri campi". 5 Perciò non ci sarà nessuno che tiri la corda per te, per il sorteggio nell'adunanza del Signore.

 

Lun  15 marzo 2004 (Mi 2, 6-11)

6 "Non profetizzate!" - "Ma devono profetizzare". "Non profetizzate riguardo a queste cose!" - "Ma non si terrà lontano l'obbrobrio". 7 E' forse gia cosa detta, o casa di Giacobbe? E' forse stanca la pazienza del Signore, o questo è il suo modo di agire? Non sono forse benefiche le sue parole per chi cammina con rettitudine? 8 Ma voi come nemici insorgete contro il mio popolo. Da chi è senza mantello esigete una veste, dai passanti tranquilli, un bottino di guerra. 9 Cacciate le donne del mio popolo fuori dalla casa delle loro delizie, e togliete ai loro bambini il mio onore per sempre. 10 Su, andatevene, perché questo non è più luogo di riposo. Per una inezia esigete un pegno insopportabile. 11 Se uno che insegue il vento e spaccia menzogne dicesse: "Ti profetizzo in virtù del vino e di bevanda inebriante", questo sarebbe un profeta per questo popolo.

 

 

Mar  16 marzo 2004 (Mi 2, 12-13)

12 Certo ti radunerò tutto, o Giacobbe, certo ti raccoglierò, resto di Israele. Li metterò insieme come pecore in un sicuro recinto, come una mandria in mezzo al pascolo, dove muggisca lontano dagli uomini. 13 Chi ha aperto la breccia li precederà; forzeranno e varcheranno la porta e usciranno per essa; marcerà il loro re innanzi a loro e il Signore sarà alla loro testa.

 

 

Mer  17 marzo 2004 (Mi 3, 1-4)                                                              CAPITOLO   III

1 Io dissi: "Ascoltate, capi di Giacobbe, voi governanti della casa d'Israele: Non spetta forse a voi conoscere la giustizia? 2 Nemici del bene e amanti del male, voi strappate loro la pelle di dosso e la carne dalle ossa". 3 Divorano la carne del mio popolo e gli strappano la pelle di dosso, ne rompono le ossa e lo fanno a pezzi come carne in una pentola, come lesso in una caldaia. 4 Allora grideranno al Signore, ma egli non risponderà; nasconderà loro la faccia, in quel tempo, perché hanno compiuto cattive azioni.

 

 

Gio  18 marzo 2004 (Mi 3, 5-12)

5 Così dice il Signore contro i profeti che fanno traviare il mio popolo, che annunziano la pace se hanno qualcosa tra i denti da mordere, ma a chi non mette loro niente in bocca dichiarano la guerra. 6 Quindi per voi sarà notte invece di visioni, tenebre per voi invece di responsi. Il sole tramonterà su questi profeti e oscuro si farà il giorno su di essi. 7 I veggenti saranno ricoperti di vergogna e gli indovini arrossiranno; si copriranno tutti il labbro, perché non hanno risposta da Dio. 8 Mentre io son pieno di forza con lo spirito del Signore, di giustizia e di coraggio, per annunziare a Giacobbe le sue colpe, a Israele il suo peccato.

 

Ven  19 marzo 2004 (Mi 3, 9-12)

 9 Udite questo, dunque, capi della casa di Giacobbe, governanti della casa d'Israele, che aborrite la giustizia e storcete quanto è retto, 10 che costruite Sion sul sangue e Gerusalemme con il sopruso; 11 i suoi capi giudicano in vista dei regali, i suoi sacerdoti insegnano per lucro, i suoi profeti danno oracoli per denaro. Osano appoggiarsi al Signore dicendo: "Non è forse il Signore in mezzo a noi? Non ci coglierà alcun male". 12 Perciò, per causa vostra, Sion sarà arata come un campo e Gerusalemme diverrà un mucchio di rovine, il monte del tempio un'altura selvosa.

 

 

Sab  20 marzo 2004 (Mi 4, 1-5)                                                                CAPITOLO   IV

1 Alla fine dei giorni il monte del tempio del Signore resterà saldo sulla cima dei monti e s'innalzerà sopra i colli e affluiranno ad esso i popoli; 2 verranno molte genti e diranno: "Venite, saliamo al monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe; egli ci indicherà le sue vie e noi cammineremo sui suoi sentieri", poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. 3 Egli sarà arbitro tra molti popoli e pronunzierà sentenza fra numerose nazioni; dalle loro spade forgeranno vomeri, dalle loro lame, falci. Nessuna nazione alzerà la spada contro un'altra nazione e non impareranno più l'arte della guerra. 4 Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite e sotto il fico e più nessuno li spaventerà, poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato! 5 Tutti gli altri popoli camminino pure ognuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome del Signore Dio nostro, in eterno, sempre.

Lun  22 marzo 2004 (Mi 4, 6-10)

6 "In quel giorno ‑ dice il Signore - radunerò gli zoppi, raccoglierò gli sbandati e coloro che ho trattato duramente. 7 Degli zoppi io farò un resto, degli sbandati una nazione forte. E il Signore regnerà su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre. 8 E a te, Torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verrà, ritornerà a te la sovranità di prima, il regno della figlia di Gerusalemme".

9 Ora perché gridi così forte? Non c'è forse nelle tue mura alcun re? I tuoi consiglieri sono forse periti, perché ti prendono i dolori come di partoriente? 10 Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente, perché presto uscirai dalla città e dimorerai per la campagna e andrai fino a Babilonia. Là sarai liberata, là il Signore ti riscatterà dalla mano dei tuoi nemici.

 

 

 

 

Mar  23 marzo 2004 (Mi 4, 11-14)

11 Ora si sono adunate contro di te molte nazioni che dicono: "Sia profanata e godano i nostri occhi alla vista di Sion". 12 Ma esse non conoscono i pensieri del Signore e non comprendono il suo consiglio, poiché le ha radunate come covoni sull'aia. 13 Alzati e trebbia, figlia di Sion, perché renderò di ferro il tuo corno e di bronzo le tue unghie e tu stritolerai molti popoli: consacrerai al Signore i loro guadagni e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra. 14 Ora fatti incisioni, o figlia dell'orda, han posto l'assedio intorno a noi, con la verga percuotono sulla guancia il giudice d'Israele.

 

 

Mer  24 marzo 2004 (Mi 5, 1-5)                                                                CAPITOLO   V

1 E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti.

2 Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. 3 Egli starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore suo Dio. Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra 4 e tale sarà la pace: se Assur entrerà nella nostra terra e metterà il piede sul nostro suolo, noi schiereremo contro di lui sette pastori e otto capi di uomini, 5 che governeranno la terra di Assur con la spada, il paese di Nimròd con il suo stesso pugnale. Ci libereranno da Assur, se entrerà nella nostra terra e metterà piede entro i nostri confini.

 

 

Ven  26 marzo 2004 (Mi 5, 6-8)

6 Il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli, come rugiada mandata dal Signore e come pioggia che cade sull'erba, che non attende nulla dall'uomo e nulla spera dai figli dell'uomo. 7 Allora il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a popoli numerosi, come un leone tra le belve della foresta, come un leoncello tra greggi di pecore, il quale, se entra, calpesta e sbrana e non c'è scampo. 8 La tua mano si alzerà contro tutti i tuoi nemici, e tutti i tuoi avversari saranno sterminati.

 

 

Sab  27 marzo 2004 (Mi 5, 9-14)

9 In quel giorno ‑ dice il Signore - distruggerò i tuoi cavalli in mezzo a te e manderò in rovina i tuoi carri; 10 distruggerò le città della tua terra e demolirò tutte le tue fortezze. 11 Ti strapperò di mano i sortilegi e non avrai più indovini. 12  Distruggerò in mezzo a te le tue sculture e le tue stele, né più ti prostrerai davanti a un'opera delle tue mani. 13 Estirperò da te i tuoi pali sacri, distruggerò i tuoi idoli. 14 Con ira e furore, farò vendetta delle genti, che non hanno voluto obbedire.

 

 

Lun  29 marzo 2004 (Mi 6, 1-5)                                                               CAPITOLO   VI

1 Ascoltate dunque ciò che dice il Signore: "Su, fa' lite con i monti e i colli ascoltino la tua voce! 2 Ascoltate, o monti, il processo del Signore e porgete l'orecchio, o perenni fondamenta della terra, perché il Signore è in lite con il suo popolo, intenta causa con Israele. 3 Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi. 4 Forse perché ti ho fatto uscire dall'Egitto, ti ho riscattato dalla casa di schiavitù e ho mandato davanti a te Mosè, Aronne e Maria? 5  Popolo mio, ricorda le trame di Balàk re di Moab, e quello che gli rispose Bàlaam, figlio di Beor. Ricordati di quello che è avvenuto da Sittìm a Gàlgala, per riconoscere i benefici del Signore".

 

 

Mar  30 marzo 2004 (Mi 6, 6-8)

6 Con che cosa mi presenterò al Signore, mi prostrerò al Dio altissimo? Mi presenterò a lui con olocausti, con vitelli di un anno? 7 Gradirà il Signore le migliaia di montoni e torrenti di olio a miriadi? Gli offrirò forse il mio primogenito per la mia colpa, il frutto delle mie viscere per il mio peccato? 8 Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la pietà, camminare umilmente con il tuo Dio.

 

 

 

Mer  31 marzo 2004 (Mi 6, 9-12)

9 La voce del Signore grida alla città! Ascoltate tribù e convenuti della città: 10 Ci sono ancora nella casa dell'empio i tesori ingiustamente acquistati e le misure scarse, detestabili? 11 Potrò io giustificare le false bilance e il sacchetto di pesi falsi? 12 I ricchi della città sono pieni di violenza e i suoi abitanti dicono menzogna.

 

 

Gio   1 aprile 2004 (Mi 7, 1-7)                                                                CAPITOLO   VII

1 Ahimè! Sono diventato come uno spigolatore d'estate, come un racimolatore dopo la vendemmia!

Non un grappolo da mangiare, non un fico per la mia voglia. 2 L'uomo pio è scomparso dalla terra,

non c'è più un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno dá la caccia con la rete al fratello. 3 Le loro mani son pronte per il male; il principe avanza pretese, il giudice si lascia comprare, il grande manifesta la cupidigia e così distorcono tutto. 4 Il migliore di loro non è che un pruno, il più retto una siepe di spine. Il giorno predetto dalle tue sentinelle, il giorno del castigo è giunto, adesso è la loro rovina. 5 Non credete all'amico, non fidatevi del compagno. Custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa vicino a te. 6 Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dell'uomo sono quelli di casa sua. 7 Ma io volgo lo sguardo al Signore, spero nel Dio della mia salvezza, il mio Dio m'esaudirà.

 

 

Ven   2 aprile 2004 (Mi 7, 8-13)

8 Non gioire della mia sventura, o mia nemica! Se son caduta, mi rialzerò; se siedo nelle tenebre, il Signore sarà la mia luce. 9 Sopporterò lo sdegno del Signore perché ho peccato contro di lui, finchè egli tratti la mia causa e mi renda ragione, finchè mi faccia uscire alla luce e io veda la sua giustizia. 10 La mia nemica lo vedrà e sarà coperta di vergogna, lei che mi diceva: "Dov'è il Signore tuo Dio?". I miei occhi gioiranno nel vederla calpestata come fango della strada.

11 E' il giorno in cui le tue mura saranno riedificate; in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini; 12 in quel giorno si verrà a te dall'Assiria fino all'Egitto, dall'Egitto fino all'Eufrate, da mare a mare, da monte a monte. 13 La terra diventerà un deserto a causa dei suoi abitanti, a motivo delle loro azioni.

 

 

Sab   3 aprile 2004 (Mi 7, 14-20)

14 Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredità, che sta solitario nella foresta

in mezzo ai giardini; pascolino in Basàn e in Gàlaad come nei tempi antichi. 15 Come quando sei uscito dall'Egitto, mostraci cose prodigiose. 16 Vedranno le genti e resteranno deluse di tutta la loro potenza. Si porranno la mano sulla bocca, i loro orecchi ne resteranno assorditi. 17 Leccheranno la polvere come il serpente, come i rettili della terra; usciranno tremanti dai loro nascondigli, trepideranno e di te avranno timore.

18 Qual dio è come te, che toglie l'iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità; che non serba per sempre l'ira, ma si compiace d'usar misericordia? 19 Egli tornerà ad aver pietà di noi,

calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. 20 Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà, ad Abramo la tua benevolenza, come hai giurato ai nostri padri fino dai tempi antichi.