Circolo Scacchistico Cagliaritano
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Montecatini, 20-30 novembre 2002

62° CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI

Dell’edizione dei Campionati Italiani Assoluti disputata a Montecatini lo scorso mese di novembre merita di parlare per diversi motivi, non tutti piacevoli, come le polemiche seguite alle numerose rinunce da parte di quasi tutti gli scacchisti italiani di punta, il che ha fatto esprimere a molti riserve sulla validità tecnica della manifestazione e a qualcuno addirittura sulla stessa ragion d’essere del Campionato Italiano. Se si vogliono considerare anche gli aspetti positivi, si può d’altra parte dire che questa situazione ha consentito a giovani e validi scacchisti di emergere e di raccogliere meritate soddisfazioni, come è avvenuto per il neo campione Duilio Collutiis Per la Sardegna, la soddisfazione era rappresentata dal vedere ai nastri di partenza il giovane maestro di Olbia Giampaolo Buchicchio, che peraltro era ammesso di diritto, avendo conquistato nel mese di agosto a Bratto il titolo nazionale under 20. Per Buchicchio era già un grande traguardo essere lì a competere con tanti giocatori sicuramente più esperti di lui, ma si deve dire che ha onorato perfettamente l’impegno con una degna prestazione agonistica, tenuto conto della forza del torneo e della scarsa abitudine a competere a questi livelli. Infatti 4,5 punti su undici turni, con una vittoria (sul MF De Santis), sette patte e tre sconfitte, rappresentano un bilancio più che accettabile, nonostante il penultimo posto finale. Per tutti gli ulteriori particolari sulla manifestazione e per le partite si rinvia al sito ufficiale: www.cssurya.com

L’occasione è buona anche per ricordare un dato storico e statistico, e cioè che dal 1986 un giocatore proveniente dalla Sardegna non partecipava alla finale dei Campionati Italiani Assoluti. In varie precedenti occasioni il MF cagliaritano Gianlazzaro Sanna, tra i migliori giocatori italiani per tutti gli anni ottanta, attualmente inattivo ma ben presente nel ricordo di tutti gli appassionati sardi, ebbe l’opportunità di battersi per il massimo titolo nazionale. Le ricordiamo brevemente.

Nel 1981, ad Agnano, un 21enne Sanna prese parte per la prima volta ad una edizione del Campionato Italiano, la 40° vinta da Bela Toth, giungendo a metà classifica in un gruppo del quale facevano parte altri giovani maestri, come Messa e Arlandi, destinati a far parlare di sé anche in seguito. Due anni dopo, ad Arco di Trento, Sanna si prese il lusso di battere il vincitore finale, il MI Stefano Tatai e concluse alla fine al terzo posto, a pari punti con un altro personaggio fondamentale dello scacchismo italiano, conosciuto non solo per le sue doti di giocatore, Alvise Zichichi. Ancora un terzo posto nell’edizione del 1985, la 44°, a pari punti con Cocozza e alle spalle dei due già citati Zichichi (vincitore per spareggio tecnico) e Messa. Sempre nel 1985, in ottobre, si disputò la 45° edizione del Campionato, ad Arcidosso, e Sanna ottenne un lusinghiero 4°-6° posto in una edizione vinta ancora da Tatai, allora al nono titolo italiano (in carriera ne ha ottenuto dodici fino a questo momento). A Cesenatico, nel 1986, in una edizione caratterizzata dalla prima affermazione in Italia del MI Fernando Braga, per Sanna un buon sesto posto, considerata la forza del torneo, nel quale si misero in luce altri giocatori importanti, alcuni dei quali ancora in piena attività, come Bellia, Lanzani e Belotti. Erano gli anni in cui Sanna rappresentava con onore l’Italia alle Olimpiadi Scacchistiche, in particolare a Lucerna nel 1982 e Salonicco nel 1984, disputava con ottimi risultati diversi tornei internazionali, tra cui quelli, allora popolarissimi, del Banco di Roma, e conquistava il titolo italiano a squadre con la Cavit di Trento. 

Furono questi quasi gli ultimi risultati di rilievo di Gianlazzaro Sanna (anche se non va comunque dimenticata la sua presenza ai campionati Europei a Squadre di Haifa, nel 1989), mentre appare opportuno ricordare che dopo di lui la Sardegna non solo non ha più espresso un maestro Fide, ma con molta fatica e solamente negli ultimi tempi può vantare la presenza di giocatori con il titolo di Maestro, il cagliaritano Simone Basciu e, appunto Giampaolo Buchicchio.
 

Dicembre 2002
Giovanni Mascia

 


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