Titolo: Di nuovo NOI
Autrice: Xspooky alien87@gsmbox.it  
Genere: Humor, Case File, Angst, Shipper
Raiting: PG-13

Summary: stavolta è Scully, come non mai, a trovarsi di fronte un Mulder stralunato e innamorato….ma della persona sbagliata!
Disclaimer: tutti i personaggi appartengono a quella gran testa di CC, purtroppo, a parte Beverly Ville.
Note: Rinnovo la mia richiesta: se volete preannunciarmi che volete uccidermi, se volete complimentarvi con me, io sono qui!
Ringraziamenti: a X-fedex per la sua disponibilità con me!
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Mi sembra tutto così irreale: Fox Mulder, che credevo di conoscere meglio di me stessa, è così cambiato…così…..
Devo raccontarvi prima una cosa, se no penserete che sto parlando a vanvera. Allora, circa sette- otto mesi fa, più o meno, una promettente agente dell' FBI venne assegnata alla nostra sezione. Bella, oltre che promettente, e MOLTO sensuale.
Devo dire che all'inizio compresi Mulder per la sua attenzione verso la nuova arrivata. Il suo nome è Beverly Ville. È stata assegnata a noi perché era interessata ai nostri casi, a ciò che facciamo… Fin qui tutto normale, direte voi, ma già solo il fatto che un' altra persona lavorasse con noi mi faceva sentire stranamente inquieta, ma non ci feci molto caso al principio.
Ciò di cui rimasi sorpresa fu l'atteggiamento di Mulder: disponibile, sorridente, tutto paroline gentili: da far rivoltare lo stomaco. È un uomo, è normale, mi dicevo, ma poi la situazione peggiorò.

Ormai lavoravamo tutti insieme appassionatamente, almeno Mulder e Beverly, la quale ci aveva "gentilmente concesso" di poterla chiamare per nome, e la stessa cosa faceva lei con noi, e durante i casi il mio unico ruolo era quello di esprimere il mio parere medico, stargli appresso, e scrivere i rapporti. Per il resto, facevano tutto loro: indagavano, interrogavano, cercavano le prove, formulavano teorie… insomma, tutto quello a cui io ero stata abituata mi veniva negato, e venivo trattata come il terzo incomodo.

Mi sentivo leggermente messa da parte, ma dopo tre mesi mi ero abituata a questo frustante situazione, almeno per me. Mulder invece sembrava non accorgersi di niente, si comportava con me con distacco, ed era questa la cosa che mi faceva più male: tre mesi prima mi diceva che ero la sua unica amica, e poi si concede alla prima arrivata. Non era neanche il comportamento di Beverly che mi dava fastidio, era proprio lui! Insomma, tirando le somme ero gelosa, come d'altronde lo sono adesso! Ma andiamo avanti…

Anche Skinner si era accorto di questo improvviso mutamento, ed io non sapevo dargli una spiegazione.

Qualche tempo dopo, circa quattro mesi fa, decisi che era arrivato il momento di chiarire questa maledetta situazione: andai da Mulder e, approfittando dell'assenza di Beverly, gli chiesi cosa lo aveva spinto a cambiare tanto. Lui però sembrava glissare l'argomento; fu allora che l'osservai più da vicino, e notai che appena Beverly veniva nominata gli si illuminavano gli occhi. Ebbi paura, o forse altro? Fatto sta che, dopo averlo messo alle strette, mi confessò tutto d'un fiato:
"C'è che me ne sono innamorato Scully, ecco che c'è!"
In quel momento volli morire. Mai, e dico mai, mi sarei aspetta che mi dicesse una cosa simile. Rimasi a bocca aperta per circa dieci minuti buoni, nel silenzio più totale. Fu lui a spezzarlo, ed improvvisamente riapparve in tutta la sua loquacità:
"Non so, Scully, ma è così: è così speciale, unica! È intelligente, bella, crede nelle mie teorie, è sempre con me qualsiasi cosa io faccio… è perfetta, Scully, perfetta!"
Appena chiuse quella sua stramaledetta bocca entrò Beverly, tutta rossa ed emozionata: mi superò abilmente e gli buttò le braccia al collo, baciandolo come nessuna aveva fatto mai.
In quel momento compresi: la odiavo. Odiavo lei più di quanto non avessi precedentemente odiato Diana, e vedete che ce ne vuole! Lei, era venuta all'improvviso, scombussolando la mia esistenza. Si era prendesa il mio lavoro, la mia parte d'ufficio, il MIO partner….
Lasciai la stanza atterrita, distrutta, incazzata. Arrivai a casa un quarto d'ora dopo, e devo precisare che da casa mia all' FBI ci vuole il triplo del tempo…
Cominciai per la prima volta ad imprecare da sola, sbattendo porte ed ante di armadi, lasciando tutto sparso per la casa e non curandomi dei danni che facevo. Ero un terremoto, una furia, una belva umana!

La punta dell'iceberg fu quanto litigai con mia madre per telefono, che chiedeva ogni due minuti: "Come sta Fox?", "Che dice Fox?". Un incubo! Le risposi che quello stronzo doveva solo andare a farsi benedire, mia madre disse "Dana! Non usare quel linguaggio! Lui non se lo merita!". Non ci vidi più: esplosi come una bomba inveendo anche su di lei e lanciandole addosso tutta la mia frustrazione e la mia rabbia. Mi ci vollero tre settimane per farmi perdonare.
Quando finalmente mi calmai, cominciai a riflettere: sarà stata solo una cosa passeggera, almeno così credevo io.

I giorni seguenti in ufficio cominciò la mia vera tortura: sempre vicini, attaccati, tutti baci e smancerie. Esatto, proprio lui che detestava queste cose.

Mi sbaglio! il Vecchio Mulder odiava le moine da innamorati. Il Nuovo Mulder ora è tutto gentile e carino, in vena di svenevolezze… ma contento, disgustosamente contento.
E' strano ma per questo ero molto contenta per lui. Li odiavo entrambi, è vero, ma vederlo così sereno, mi faceva tenerezza...
Il mio guaio vero e proprio fu quando cominciai a riflettere: Beverly, per quanto stronza apparisse ai miei occhi, anche se ingiustamente, gli stava dando ciò che io non gli avrei mai dato. Gli stava dando amore, sicurezza, e Mulder era così felice, così allegro, tranquillo e rilassato….io non l'avevo mai fatto sentire così. Da quel giorno, cominciai a stare male.

L'amore è come l'aria, ti accorgi che è importante solo quando manca. Dio quant'è vero! Credetemi, io l' ho scoperto a mie spese.
Tuttavia pensavo che peggio di così non potesse andare. Mi ero accorta, quando ormai era troppo tardi, che l'uomo che amavo era tanto importante per me da farmi mancare il respiro, che ero più sola di prima e che quella grande…..non mi fate parlare!

Come al solito, però, mi sbagliavo: ci ho fatto il callo! Due mesi fa, in una delle pochissime giornate da sei mesi a questa parte in cui mi sentivo in pace, Beverly, tutta contenta, arriva in ufficio prima del previsto, mi guarda, e con tutta l'innocenza e la felicità di questo mondo mi dice:
"Dana, io e Fox ci sposiamo!".
Mi sentii morire per davvero, stavolta. Facendo buon viso a cattivo gioco, le sorrisi e cercai di essere il più convincente possibile quando mi complimentai con lei. In due parole poi mi congedai, imboccai il corridoio, ed entrai nell'ufficio di Skinner, chiedendo la giornata libera. Stranito me la concesse, e quando tornai a casa, piansi. Quanto piansi, e quanto piango ancora adesso.
L'avevo definitivamente perso, ho perso Fox William Mulder, il mio unico vero amico, la roccia su cui appoggiarmi nei momenti difficili, la mia pietra di paragone, l'uomo per cui ho mandato al diavolo la mie credenze e le mie basi. Lui, che spesso si è fatto in quattro per salvarmi, per curarmi dal cancro, che c'era quando ne avevo bisogno... si sposa con la persona……la persona che più d'ogni altra è fatta per lui. Mi chiedo con quale coraggio, nelle mie fantasie, abbia solo potuto immaginare che saremmo andati avanti sempre così, io e lui, Mulder e Scully… con quale coraggio io abbia potuto credere che saremmo stati un NOI per sempre…

Prima deridevo le loro smancerie, ora le invidio. Vorrei esserci io al posto di Beverly.

Ricordo che quella sera mi madre mi venne a trovare. Quando le raccontai tutto comprese anche la mia sfuriata di qualche mese prima. C'era ancora mia madre quando Mulder mi chiamò, chiedendomi se stavo bene e se avesse ricevuto la "splendida notizia" dalla SUA Beverly.

Cercai di non far trasparire il mio dolore, mi dimostrai contenta per lui, come alla fine era, e mi complimentai anche con lui.
"Quella ragazza fa proprio per te, Mulder."
Trattenei a stento una forte crisi di pianto con l'aiuto di mia madre. Di solito Mulder se ne accorgeva, ma visto com'era preso dalla sua felicità non se ne rese conto. Mi fece male, ma fu meglio così. Cosa gli avrei detto altrimenti? No, Mulder, guarda, io in realtà sto soffrendo come un cane perché tu ami un'altra e non me? Lo pensai davvero, e questo fece sì che mi venne un'altra crisi di pianto, che riuscii a reprimere nuovamente... per fortuna.



Da un mese lavoro prevalentemente con i Guerrieri Solitari. È più divertente, più tranquillo, e mi distrae. Mi chiedo se gli altri si siano accorti di quanto io soffra. Forse Frohike, ne sono quasi sicura. Ho detto a Mulder e Beverly che io volevo un po' di tranquillità, e loro non hanno battuto ciglio, anzi, secondo me sono pure contenti di godersi la loro intimità in ufficio. Dio, se penso che lo fanno pure lì mi viene da piangere e vomitare. È vero, non ci avevo ancora pensato: Beverly ha assaggiato il sapore della pelle di Mulder…

Ahi... L'avete sentita? Un'altra ferita si è aperta dentro di me. Qualche giorno fa ho capito che Frohike intuiva il mio stato d'animo quando disse, probabilmente senza riflettere, che Mulder non era mai stato così attaccato ad una donna come lo era con Beverly, e che gli aveva confidato che la voleva portare in viaggio di nozze a Parigi, ed io afferrai con potenza la scrivania per evitare di riversare tutte le mie lacrime in loro presenza. Allorché Frohike si avvicinò e, passandomi accanto, sussurrò:
"Mulder è uno stupido." Sì, lo pensavo anch'io.

Oggi è sabato. Domani Mulder si sposa. È assurdo, così irreale, anche il solo pronunciare della frase risulta così strano. Devo andare per forza al matrimonio, sono la sua testimone di nozze. Preferivo non me lo chiedesse, avrei evitato di soffrire. So già che indosserò: completo blu cobalto composto da giacca e pantaloni, scarpe bianche come la camicetta di seta, e capelli sciolti. Non sono andata dal parrucchiere, sarebbe stato inutile, nessun uomo può più interessarsi a me e l'unico che poteva farlo si sposa!

Oggi c'era anche l'addio al celibato di Mulder, organizzato da Skinner e i Guerrieri solitari, e l'addio al nubilato di Beverly, a cui io non ho partecipato per mia scelta: il primo motivo è perché sarebbe stato puro masochismo da parte mia, il secondo è perché già circolano pettegolezzi sul mio conto, e vorrei evitare gli sguardi indiscrete di quelle arpie dell' FBI. Ho inoltre evitato anche Mulder in questi giorni: sono letteralmente scappata da lui, ma forse sono solo io che me lo sono fatta sfuggire di mano.
È bello però sapere che da domani Mulder sarà felice, appagato, avrà una moglie che lo ama, dei bambini… Già, bambini: altro motivo per cui ho sempre lasciato perdere con Mulder. Sapevo che avrebbe voluto avere dei bambini, che assomigliassero magari a sua sorella, ma io non avrei potuto, un domani, darglieli, e questo ha fatto sì ch'io mi chiudessi ancora di più a riccio. C'è stato un periodo che credevo che Mulder mi amasse, ma forse era solo la mia immaginazione. In tutti questi anni ho solo fantasticato, ma niente di più.
Sono le undici passate, è meglio che vada a dormire, domani sarà una grande giornata… almeno per lui!

Si sposano in un parco bellissimo appena fuori Washington. Mi ci vorrà circa mezz'ora per arrivare. Sono in perfetto orario quando arrivo nel White Park, nome per altro indicato per via della prevalenza di fiori bianchi, di tutte le specie. Lui è già lì, bello come il sole che splende quella mattina. Sorride a trentadue denti a tutti quelli che incontra, anche quelli che non conosce. I Guerrieri Solitari ci raggiungeranno più tardi e Skinner verrà solo nel primo pomeriggio, questo vuol dire che starò da sola fin quando loro non verranno. Poco male, se mi verrà da piangere non lo noterà nessuno. Finalmente Mulder si è accorto di me, mi saluta veloce però, e scappa dagli altri invitati. Sorrido nel vedere tanta emozione nei suoi occhi. Prendo posto e aspetto l'arrivo di Beverly. Nel frattanto penso a quante ne abbiamo viste io e lui, in sette anni di gioie e dolori, giorni belli e brutti, casi irrisolti, verità scoperte… Mi stupisco del fatto che Mulder voglia abbandonare tutto così, ma forse avrà capito che è meglio così.
Beverly ritarda: strano, non è da lei, per quanto la possa conoscere. Vedo Mulder sudare e farsi sempre più nervoso. Il mio cellulare trilla, rispondo un po' seccata, pensando siano solo i Guerrieri Solitari, ma mi stupisco quando riconosco la voce.
"Ti ricordi di me?" Non posso crederci: è Alex Krycek.
"Cosa vuoi?" rispondo, cominciando ad essere nervosa anch'io.
"E così il buon caro vecchio Mulder si sposa… e ti scarica…."
"Senti grandissimo figlio di…"
"Calma, agente! So anche chi è la fortunata, se vuoi saperlo: Beverly Ville, vero? Sai però come la conosciamo noi, qui, brava gente?"
Mi sento mancare: no… non può essere….
"…Sheila Jonhson, ovvero sia la spia più brava del Consorzio! Tutti quelli che vedi in realtà sono solo persone pagate per stare lì apposta…"
"Non sparare cazzate!"
"IO non lo faccio, ma secondo te perché ritarda tanto? In tutti questi mesi vi ha presi per il culo, è stata l'unica capace di far girare la testa a Mulder, neanche quella troia di Diana c'era riuscita così bene! Vi siete fatti mettere nel sacco proprio bene, ma che bravi detective che siete! Ora però, bella rossa, cerca di farla fuori, quello spia, oppure il TUO Mulder avrà delle brutte sorprese…."
"Che tipo di sorprese?" la mia voce è rauca e spezzata, incrinata dalla rabbia.
"Volevano dividervi? Ebbene ci sono riusciti! Però pensavo tu fossi più combattiva, Scully, ti ho sempre immaginato più territoriale, invece ti sei fatta mettere da parte come una scarpa vecchia…."
"DI CHE CAZZO DI SORPRESE PARLI BASTARDO?!" ho urlato forte, spero che qualcuno non mi venga a cacciare fuori.
"Vogliono farvi fuori, tutt'e due. Prima Mulder verrà ucciso, dopodiché la piccola Sheila ucciderà te e poi sparirà dalla circolazione, facendo ricadere la morte su di te, come se fosse a scopo passionale, e lei verrebbe poi data per morta, forse bruciata… non lo so… Avanti Scully, sbattimi questo maledetto cellulare in faccia come fate sempre e vai a salvare Mulder!"
Lo faccio. Chiamo poi Skinner e i Guerrieri Solitari e gli ordino di venire immediatamente, spiegando sommariamente la situazione.
Merda: Beverly….o Sheila… insomma, quella lì, è già arrivata. Corro incontro a Mulder prima che lo faccia lei.
"Mulder… mi ha chiamato Alex Krycek….."
"Non fidarti di lui… poi oggi mi sposo… dai!" Il suo sorriso è ironico. Non mi ha presa sul serio. Manon c'è tempo per dargli uno schiaffo... "Mi ha detto…."
"Detto cosa?" stavolta è stata quella stronza a parlare: nei suoi brilla la luce della soddisfazione. Si avvinghia Mulder come una serpe.
"Andiamo, Beverly, sicuramente niente di importante!" Mulder si porta via Beverly e la cerimonia ha inizio.

L'unica speranza che ho per eliminare quella vipera è aspettare l'arrivo dei Guerrieri Solitari e di Skinner, ma neanche loro arrivano. La cerimonia finisce: ho visto Mulder baciare Sheila, prometterle amore eterno, e avrei voluto saltarle al collo, ma se è vero che tutte queste persone sono corrotte, è meglio andare cauti. Ci stiamo avviando verso il locale dove si terrà il banchetto quando mi suona il cellulare, è di nuovo Alex.
"Che fine hanno fatto Skinner e gli altri?" è la prima cosa che gli chiedo sottovoce.
"Sono stati fermati poco prima del White Park da quelli del Consorzio: li hanno solo storditi, stanno bene, ma a quanto pare dovrò venire io ad aiutarti!"
L'idea che Krycek mi aiuti non mi fa stare molto tranquilla, in fondo non so se quel che dice è vero, tuttavia è l'unica persona su cui posso fare affidamento ora. Comunque accetto.
Il banchetto si svolge tranquillamente. Staranno tutti pensando che è una bella cerimonia... rabbrividisco ad immaginare ciò che succederà poi...

Si è quasi arrivati al dolce, ma io ho mangiato poco: non mi riece di manguare nulla... il mio stomaco è un nodo di tensione e agitazione.
Ho guardato sempre nella direzione di Mulder e Sheila, ma di Krycek neanche l'ombra. D'un tratto non vedo più i due "sposi". Mi alzo e li vado a cercare, finché non li vedo andare verso una specie di tenda, poco lontano. Mi fiondo fuori, sto per entrare ma qualcuno mi stringe a sé: sto per cominciare ad urlare quando lo riconosco, è Krycek.
"Shhhh, vediamo prima che vuol fare, che dici?"
Giusto. Annuisco e tendo l'orecchio, impugnando l'arma che Alex mi ha dato, immaginando che non l'avrei portata con me.

"Allora Fox, sei contento?" li sento dire, ma darei la vita per poter anche vedere.
"Sì, amore mio!"
"E Dana, sarà contenta?" Sento l'impellente bisogno di andare a picchiarla, ma ancora una volta Krycek mi trattiene. "Certo!" Come no, sono contenta di vederti morire! Penso, ma non lo dico, sono troppo incazzata per farlo.
"Beh, amore, devo farti una confessione….."
"Dimmi, tutto, pulcino!"

PULCINO! Adesso ho la voglia di spaccargli i denti, ma capisco da sola che la gelosia devo metterla da parte, per adesso.
"Io devo ucciderti, Fox."
Silenzio.

Andiamo ora, entriamo ti prego, chiedo con gli occhi a Krycek, ma lui scuote la testa. Mi conviene dargli retta, è sicuramente più esperto di me.
"..Come sei spiritosa, amore!"

Allora è cretino! Lei gli dice che lo vuole uccidere e lui pensa stia scherzando, allora è vero che ha qualche rotella sballata!
"Per niente…." Stavolta è stata acida, ed allora io e Krycek entriamo, sfondando quella specie di parete di stoffa che ci divide.
Io e Alex puntiamo la pistola verso Sheila, lei la punta verso Mulder, e lui è un tantino sorpreso, ma stavolta lo capisco.
"Alex Krycek! Ti allei con il nemico, brutta spia russa!"
"Sheila Jonhson, mi vieni a fare la predica proprio tu, tedesca come Marita?"
Ora lo noto anch'io: i lineamenti, i capelli biondi, la pelle chiara, la tipica razza ariana….ero troppo disperata per accorgermi di questi particolari, che stupida sono!
"Bene, vuol dire che nel mazzo di carte tu farai la parte del jolly…."
"…e tu quella della regina di picche, stronza!"
Dio santo, l' ho detto! Forse adesso mi spara, ma almeno Mulder saprà che volevo salvarlo!
"La gelosia fa male, vero Dana? Per mesi vi ho osservati, e devo dire che non avrei mai immaginato che il piccolo Fox crollasse così facilmente, è stato un giochetto da ragazzi!"
"Stai zitta! Metti a terra la pistola se non vuoi fare una brutta fine!" le intimo.
"Se tu mi spari il tuo Mulder fa una brutta fine amica mia!"
Non ce la faccio più, e sono inutili i tentativi di Krycek di fermarmi: mi precipito verso di lei, la sbatto a terra e cominciamo una lotta libera fra quella tenda che contiene alcuni vasi di fiori. Ci prendiamo a capelli, ci mordiamo, rotoliamo come due leonesse, il tutto per contenderci Mulder! Mi chiedo perché quei due idioti non mi vengono a dare una mano e, come se avesse ancora conservato quel po' di telepatia nei miei confronti, Mulder si butta su Sheila e la scansa, ma lei gli rifila un pugno sui denti e lo mette KO. Approfittando del suo momento di distrazione, quella gran testa di Krycek la spara in pieno petto, il vestito bianco diventa rosso rubino e di Sheila è rimasto solo il corpo esanime. Alex mi aiuta ad alzarmi dicendo: "Aspettavo il momento buono!….Sta' più attenta la prossima volta, ok?" Non gli rispondo neanche, ma lo osservo mentre va via. Come al solito.

Aiuto Mulder a sedersi per terra, per riprendersi. È distrutto quando vede il corpo di lei ormai martoriato.
"Non preoccuparti, Mulder, è tutto finito." Gli accarezzo i capelli e il viso delicatamente, ritrovando una dolcezza mai perduta.
"Scully… sono un imbecille!" e scoppia a piangere, come un bambino. La abbraccio, non merita questo, ha ragione la mamma. Appoggia la testa sulla mia spalla, ci affonda completamente dentro, ed affonda nella mia anima, di nuovo.
"Scusa…" mormora tra le lacrime. Gli scompiglio i capelli.
"Scusa, io… ti ho tradita Scully. Ho tradito la tua fiducia, affidandomi ad un'altra, mettendoti da parte, ma io non volevo, Scully, credimi. Ti prego perdonami!"
Gli alzo il viso, lo guardo a lungo negli occhi. Immagino cosa vede lui: la mia disperazione per averlo quasi perduto, la gioia per averlo salvato, la felicità del poter ricominciare daccapo. In lui vedo la vergogna per quello che mi ha fatto, la speranza nel mio perdono. Sorridiamo.
"L'importante è che sia finita."
"L'importante è che siamo di nuovo NOI".

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Titolo: Di nuovo NOI 2
Autore: Xspooky alien87@gsmbox.it         
Disclaimer: tutti i personaggi citati, a parte Sheila Johnson, appartengono a CC
Summary: la continuazione di "Di nuovo NOI"


"Di nuovo NOI"
La sua frase mi ha fatto rimanere sbalordita, non me l'aspettavo, per poco non mi viene da piangere. Lo stringo più forte, e lui ricambia. È bellissimo essere di nuovo uniti come prima, insieme e indivisibili. Un altro tentativo del Consorzio è andato a monte, fortunatamente, ed è anche grazie ad Alex Krycek… chi l'avrebbe mai detto! Lo conosco poco sotto quest'aspetto da "amico", ma devo sostenere che non mi dispiace. Penso che molta probabilità se non ci fosse stato lui sarei morta, e con me anche Mulder. Non voglio neanche pensarci, l'importante è che adesso sia tutto finito e che stiamo bene.

Stare bene non è proprio la frase che si addice al nostro stato, ora, però: lui si è talmente vergognato ed è così abbattuto che sembra uno straccio, io sono tutta graffiata e sporca, l'incontro poco addicente per una come me che ho avuto con quella stronza è stato a dir poco incivile.
Io e Mulder proviamo ad alzarci, ma gli cado tra le braccia, stremata e stanca, anche a causa del mio digiuno a pranzo. Mi sorregge, e mi chiede come sto, ma tutte le forze sembrano mi abbiano abbandonato, tanto da non riuscire a rispondergli, riesco solo ad emettere un verso, simile a quello dei bambini quando cadono dalla bicicletta per la prima volta: troppo orgogliosi perché dicano di essersi fatti male, ma il dolore lo sentono, eccome! Mi prende in braccio, e io appoggio esausta la testa sulla sua spalla, aggrappandomi alla sua camicia come un naufrago alla zattera. Mi accarezza i capelli mentre usciamo dalla tenda, ed io lo lascio fare: ho bisogno di sapere che sarà davvero tutto come prima, adesso.

Siamo arrivati nel White Park, non c'è più nessuno, saranno scappati via tutti.
"Ho avuto paura, Mulder". Dannazione perché ho parlato? Non dovevo dirglielo, non dovevo! Ma ormai il guaio è fatto, e l'unica cosa che mi rimane da fare è aspettare una sua risposta, che non arriva. Forse avrò solo immaginato di dirglielo, meno male!
"Io sono solo uno stupido idiota, Scully! Non ne valeva la pena di salvarmi… come ti ho trattata in questi mesi, come sono stato freddo e indifferente… Sono solo superficiale ed egoista, Scully, tu non dovevi avere paura per me, dovevi farmi cuocere nel mio brodo. Chissà cosa avrai pensato! Spero tutte le cattiverie di questo mondo, me le sarei ampiamente meritate!"
"Sta' zitto!" gli ordino con un filo di voce, e singhiozzo. Dio, sto piangendo! Non devo piangere, ma come ha parlato, cosa mi ha detto! Mi ha fatto male e commuovere allo stesso tempo… Gli sto inzuppando tutta la camicia delle mie lacrime, e mi sembra di essere ritornata bambina e di piangere tra le sicure e forti braccia di mio padre. Perché sto piangendo, perché?!
"Non piangere Scully, non farlo, io non mi merito…."
"Smettila!" gli dico ancora, cercando di alzare il tono di voce ma l'unica cosa che riesco a fare è aumentare il ritmo del mio pianto. Lo dico anche a me stessa, smettila Dana, ma non riesco, non ce la faccio. Ormai la sua camicia è una pozza d'acqua salata.
Come può dire certe cose, come può solo pensarle? Come può protendere che io non soffra per lui, non abbia paura?
"Perché piangi per…"
"Agente Mulder!". È Skinner. Si sta avvicinando a grandi passi verso di noi, seguito dai GS, credo: sento rumori di gente che corre e che si affanna per raggiungerci.
"Come sta, state bene?" chiede ancora il capo. Poi abbassa la voce e mi dice:
"Cos'ha agente Scully?"
Mi sta vedendo piangere, e mi vergogno come un ladro per questo: l'ultima cosa che voglio è la pietà di qualcuno che non sa cosa provo. Mi chiedo cosa pensa di me in questo momento…
"Scully!" è Frohike, lui sì che è veramente preoccupato. "Mulder, come stai? Stavi per lasciarci le penne di nuovo, amico! Devi stare più attento, cavolo!". Cerca di sdrammatizzare anche per farmi sorridere, ma non ci riesco.
L'unico rumore che si sente è quello dei miei singhiozzi. Vorrei darmi uno schiaffo, o vorrei lo facesse qualcuno per me, ma nessuno alza un dito, nessuno parla.
"La porti a casa, agente Mulder, e prendetevi un paio di giorni di ferie. Siete molto provati, tutt'e due, ed è meglio che riposiate…". Skinner è proprio un angelo quando vuole.
"Come vuole, signore, ci vediamo fra qualche giorno" gli risponde Mulder.

Qualcuno ha aperto la portiera della macchina di Mulder che mi ha fatto sedere sul seggiolino del passeggero. Non vorrei staccarmi da Mulder, ma ho bisogno di darmi un contegno. Singhiozzo più forte e riesco a trattenere le lacrime per qualche minuto.
"Riguardatevi!". Non riesco a capire chi sia che ci ha parlato, sono completamente sfinita.
Il viaggio è lungo e silenzioso. Non riesco a guardare Mulder perché gli occhi sono annebbiati dalle mie lacrime.
"Posso venire a casa tua, Mulder?" gli chiedo, e mi maledico di nuovo, ma stavolta scaccio quella vocina impertinente: devo sapere che sta bene, che è al sicuro.
"Certo Scully" mi risponde lui, prendendomi la mano. Continuiamo il viaggio così, con me che piango e lui che guida con una sola mano mentre con l'altra tiene la mia, tremante e bagnata, come la sua camicia.
Sono quasi le otto quando parcheggia sotto casa. Sono contenta che siamo arrivati senza intoppi. Io sono stanca, sfinita, e mi è pure salito un leggero appetito, comprensibile giacché sono a stomaco vuoto da ieri sera. Quando mi apre la portiera sono mezza addormentata, intorpidita. Sembra che tutte le emozioni accumulate in questi mesi abbiano deciso di scaricarsi solo adesso. Mi aiuta ad alzare e mi sorregge fino all'ascensore.
"Sei sfinita….Il minimo che posso fare è prendermi cura di te per questa notte…" mi dice mentre ci avviamo verso casa sua. Gli sorrido, e mi aggrappo a lui con tutta la forza che mi rimane per evitare di cadere.
Mi consola sapere che casa sua è rimasta la stessa di sempre, disordinata e caotica. Sorrido mentre Mulder mi adagia sul divano e mi fa stendere.
"Aspetta qui" mi dice "devo liberarmi di alcuni ricordi che voglio cancellare per sempre".
Annuisco, capendo che da qualche parte devono esserci i segni del passaggio di quella Sheila. Io intanto chiudo gli occhi e aspetto che torni.
Dopo circa mezz'ora, credo, lo vedo di nuovo arrivare in soggiorno, cambiato e spettinato. Gli sorrido di nuovo, e lui si siede vicino a me.
"Hai... hai fame?" mi chiede timidamente. Annuisco nuovamente.
"Dovresti prima farti una doccia… Ce la faresti?". Scuoto la testa.
"…a cambiarti?".
"Credo…" Sibilo. Lui si alza e torna con una felpa blu: la riconosco, è quella cui lui tiene di più, quella che gli ha regalato la madre prima di morire. Sento che sto per commuovermi di nuovo, ma riesco a trattenermi.
"Questa dovrebbe andarti abbastanza bene" dice porgendomela. Era parecchio che non lo sentivo così dolce nei miei confronti. Mentre mi sfilo la giacca lui sparisce in cucina, tornando solo per avvertirmi che è pronto e quando sono già vestita con la sua maglia. Mi alzo, ma cado svenuta sul pavimento.

Mi sveglio dopo qualche ora. Un morbido letto, il torpore delle coperte, il calore del corpo di Mulder sul mio: come sto bene! Con una mano mi sfioro la fronte, calda e bagnata.
"Hai la febbre alta" mi spiega lui, sedendosi e aprendo pian piano gli occhi. "Scusa, è colpa mia se…."
Lo zittisco mettendogli due dita sulla bocca. Sto troppo bene per sentire parlare di cose tristi. Mi volto e appoggio il mio viso sul suo petto: è questo quello che voglio, stare tra le braccia di Mulder.
"Fammi una promessa" gli dico ad un certo punto " quando conoscerai una nuova donna che ti farà perdere la testa, segui lo stesso consiglio che tu desti a me tanto tempo fa, non fidarti mai subito. Non voglio rischiare di perderti di nuovo…".
Mi stringe ancora più forte, quasi avesse paura che io voglia scappare.
"Certo che te lo prometto, Scully, ma non credo ci saranno più altre donne nella mia vita….." mi dice malinconico.
"Non devi dire così: non è stata colpa tua se quella era una…."
"Io sono molto sfortunato con le donne, non le so mai scegliere. L'unica di cui mi posso fidare sei tu, e ti giuro che non ti farò mai del male, Scully, mai!". Mi bacia i capelli e mi accarezza la schiena. Io chiudo gli occhi, sorridendo, e mi addormento, sperando che questa notte non finisca mai.

Fine 2° Parte