TITOLO:E’ FINITA!

 

Capitolo 6

 

DAVID’ S RESIDENCE   12:30 A.M.

 

“Ciao! Sono in ritardo?”

“No, sei bellissima!”

Scully aveva indossato un semplice vestito di lino, che le arrivava alle ginocchia. Era un po’ scollato sul petto, ma non in modo esagerato.

Lui invece indossava un pantalone beash e una maglietta celeste. Era molto carino, pensò Scully.

“Grazie, sei gentile!”

“Ho detto solo la verità.”

“Dov’ è Lizzie?”

“E’ a casa di Jennifer. Spero non sia un problema se siamo solo noi due.”

“No, non è un problema. Sei pronto?”

“Si, solo un attimo.”

David sparì nella cucina e tornò con una mano dietro la schiena.

“Cosa nascondi?”

Con un sorriso tirò fuori la mano e “Questo è da parte di Lizzie. Mi ha detto di mettertelo fra i capelli. Posso?”
Dana annuì sorridendo. Era una margherita gialla.

L’ uomo le scostò i capelli e le mise il fiore dietro l’orecchio delicatamente.

“Grazie!”

“Andiamo?”

“Certo!”

 

RESTORANT   1:11  P.M.

 

“Credevo andassimo nel locale di ieri.”

“No, questo è più adatto per un appuntamento.”

“Appuntamento?”

“Eh…beh…come vuoi chiamarlo?” Le domandò imbarazzato.

“Non lo so, ma…”

“E’ troppo affrettato?”

“No, è strano.”

“Strano? In che senso?”

“Beh…vedi..io…non è che abbia avuto molti appuntamenti negli ultimi anni…e…possiamo ricominciare da capo?”

Lui le sorrise. “Non posso credere che ultimamente non sei uscita con nessuno. Sei splendida e tutti gli uomini sarebbero attratti da te.”

“Tu ti senti attratto da me?”

Scully non credette alle sue orecchie. Come era riuscita a chiedergli una cosa del genere?

“E me lo chiedi? Si Dana, sono molto attratto da te.”

Le prese una mano fra le sue e se la portò alla bocca. La baciò e poi le sorrise.

“Ti sto mettendo in imbarazzo?”

“No, cioè si!”

In quel momento arrivò il cameriere per prendere l’ordinazione e Dana si ritirò la mano.

Come erano arrivati fino a quel punto? Beh, forse avrebbe dovuto aspettarselo dopo l’intimità dei loro sguardi di ieri sera.

“Vino rosso, ti va bene?”

“Si, benissimo.”

“Posso consigliarle dei tortellini di zucca? Sono ottimi!”

“Dana?”

“Vada per i tortellini!”

“E di secondo?”

“Per me questo.”Disse Scully indicando con un dito sul menù.

“Mmm…Ottima scelta signorina. E per lei signore?”

“Lo stesso.”

“Volete qualche contorno?”

“Insalata mista,ti va bene David?”

“Va bene qualunque cosa.”

“Saremo subito da voi.”E il cameriere sparì tra i tavoli.

“Ti dispiace se telefono un attimo a mia figlia? Voglio sapere se va tutto bene.”
“No, figurati!” Così Scully avrà un po’ di tempo per far sparire quel colorito roseo dalle sue guance.

David si alzò da tavola e andò a chiamare.

Scully tirò un sospiro.

“Tutto apposto, signorina?”

Il cameriere era tornato con una bottiglia di vino.

“Si, certo. Grazie!”

“I tortellini sono in arrivo.”

Quando David tornò al tavolo, il primo piatto era appena stato portato.

“Elizabeth ti saluta.”

“Grazie!”

“Ha voluto sapere se ti avevo messo il fiore fra i capelli. Quando si fissa è irremovibile. Ti va, se dopo mangiato vieni con me a prenderla e la portiamo sulle giostre?”

“Mi farebbe molto piacere.”

“E’ da quando siamo qua che me lo chiede. In questo periodo fanno una fiera perciò ci sono le giostre. Lizzie adora la ruota panoramica.

Il che è strano perché di solito i bambini ne hanno paura.”

“Anche a me piaceva andarci quand’ero piccola. Non avevo paura, mi divertiva vedere tutti quei bambini che piagnucolavano e volevano scendere. Persino i miei fratelli ne avevano il terrore. Mi ricordo che io e Melissa… mia sorella, ci sentivamo potenti perché non avevamo paura. A casa prendevamo in giro Bill e Charles per questo.”

“Dovevate essere tremende tu e tua sorella.”

“Oh lo eravamo!”

“Lo siete ancora?”

Scully non rispose. Abbasso gli occhi nel piatto.

“Dana, ho detto qualcosa che non va?”

“No, scusa… Melissa è morta circa tre anni fà. E la ferita è ancora aperta.”

“Mi dispiace!”

“Come potevi saperlo?! Non preoccuparti, è tutto ok!”

Gli sorrise e lui si sentì sollevato.

Passarono delle piacevoli ore insieme, chiacchierando della loro infanzia e di Lizzie.

 

 

@ Direi che da qui si scende in un pozzo senza fondo di “elementi” noromo. Spero non durino a lungo, ma ho i miei dubbi! Fermate queste dita impazzite, vi prego!@

 

 

NORDFOLK PARK  3:01

 

Dopo pranzo, David la portò nel parco. Fecero una passeggiata intorno ad un laghetto e si fermarono ad osservare i cigni.

“Parlami di lei.”

“Di mia moglie?”

“Si, come l’hai conosciuta?”

“Eravamo al liceo assieme. Io ero il classico sfigato. Lei era bellissima. Era fidanzata con il bulletto della scuola, che non se ne importava molto di lei. La trattava come un oggetto. Per farla breve, io la salvai e lei cadde ai miei piedi. Ci siamo sposati dopo aver finito l’università. Lei era biologa.”

“L’ amavi molto?”

“Si, per me è stata un brutto colpo la sua perdita. Mi sono ripreso solo perché avevo Lizzie. Mi ha aiutato a continuare a vivere.

Ogni giorno di più, quando la guardo, nei suoi occhi rivedo quelli della donna che amato per tutta la vita.”

David si asciugò una lacrima che gli era scivolata dagli occhi.

“Mi dispiace, sono stata insensibile. Non volevo farti tornare in mente brutti ricordi.” Scully gli accarezzò il viso e lui le sorrise.

“Non preoccuparti, sto bene.”

Le prese la mano e le baciò il palmo. Dana tremò al tocco. Poi lui la guardò negli occhi e avvicinò le sue labbra a quelle di lei. La baciò con dolcezza, infine le strinse la mano e disse: “Andiamo da Lizzie!”

Si incamminarono mano nella mano verso casa di Jennifer.

 

FIERA  4.05 P.M.

 

“Papà,papà voglio andare su quella che gira.”

“Tanto per cambiare! Stai qui con Dana, papà va a prendere i biglietti.” Così David andò al botteghino. C’erano tre persone prima di lui.

“Dana?”

“Si, tesoro?”

“Tu vuoi bene al mio papà?”

“Certo!”

“E a me vuoi bene?”

“Tantissimo!”

“Dana? Vuoi essere la mia mamma?”

A Scully le si inumidirono gli occhi, si accovacciò per accarezzare la piccola testolina. 

“Lo so che io ce lo già una mamma, ma ora non c’è più. Vorrei tanto che tu fossi la mia seconda mamma. Vuoi esserlo?”

“Mi piacerebbe tanto!” Una lacrima scivolò sulle guance di Dana e abbracciò la bimba.

“Siete pronte?”

“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!”Urlò Liz.

Scully si alzò e tirò su col naso. David le prese il viso. “Ehy, stai bene? Che ti succede?”

“Nulla, va tutto bene! Dai saliamo.”

Si accomodarono sulla ruota panoramica. Lizzie si sedette in braccio al padre e Dana di fianco.

Quando la ruota partì David prese la mano di Scully. Lei lo guardò e gli sorrise.

 

 

@ AIUTATEMI! Per caso c’è qualche sadico noromo che vuole scrivere questa parte al posto mio? Non ce la faccio!@

 

 

DAVID’S RESIDENCE   8:20

 

“Finalmente a casa!” Sussurrò David.

Aveva Lizzie in braccio che dormiva. Era esausta, dopo essere stati alla fiera avevano fatto una passeggiata sulla spiaggia.

Mentre Elizabeth correva intorno a loro, Dana e David si erano tenuti per mano per tutto il tempo.

“Mi accompagni a metterla a letto?”

Scully annuì.

Entrarono nella cameretta della bambina, Dana scosto le coperte e David la poggio delicatamente sul letto.

Poi prese per mano la donna e la trascinò in cucina, senza dir nulla.

Tirò fuori dalla credenza due calici e li posò sul tavolo.

“Prendi tu i bicchieri? Grazie!”

Aprì uno sportello del mobile. “Vino rosso o bianco?

“Rosso!”

“Anch’io lo preferisco.”

Prese una bottiglia, la stappò e andò verso la porta. “Vieni?”

Dana lo seguì. Lui la condusse in salotto.

Posarono bicchieri e bottiglia sul tavolino, ai piedi del divano.

“Ho passato una giornata meravigliosa, Dana!”

“Anch’io!”

“Vorrei ce ne fossero delle altre.”

David versò del vino nei bicchieri e ne offrì uno a Scully.

“Grazie!”

L’ imbarazzo cominciava a salire.

“Lizzie si è divertita molto.”

“Già!”

Dopo interminabili secondi: “Hai qualche film interessante nel mobile sotto la tv?”

Chiese Dana per cercare di ritardare l’inevitabile.

“Tutta la collezione di cartoni di mia figlia.”

Dana poggiò il bicchiere sul tavolino e si avvicinò alla tv. Aprì lo sportellino e dopo poco tirò fuori una vhs.

“Tua figlia vede BASIC INSTINCT a cartone animato?”

“Ops…decisamente quella cassetta non appartiene alla collezione.”

Scully iniziò a ridere.

“Che c’è? Ti sconvolge sapere che guardo BASIC INSTINCT?”

“No, mi sorprende come spazi tra varie categorie di film.”

“BASIC INSTINCT è un film molto romantico.”                                                                                                      

“Erotico, forse!” Lo stuzzicò Scully.

“Oh…andiamo, non ti scandalizzerai per scene di sesso sullo schermo?”

“Ah no, no no! BASIC INSTINCT è un film di qualità.”

“Sei seria o mi prendi in giro?”

“Sono seria. E’ gran thriller e Sharon Stone è bravissima in questo ruolo. Vuoi guardarlo?”

“Vieni qui!”

Scully obbedì e si sedette sul divano.

David le si avvicinò e con una mano le sfiorò i capelli. “Posso?”

Scully gli sorrise e lui capì che era un “si”, così porto il suo viso verso quello di Dana. Avvicinò la sua bocca a quella di lei e posò le labbra sulle sue. Leggere, le sfiorò appena, poi si scosto per guardarla bene negli occhi.

“Dana!”

“Si, David?”

“Volevo dirti che di solito non faccio queste cose…cioè da quando è morta Elizabeth…io non ho mai…una volta ci sono andato vicino, ma poi non ho potuto. Il ricordo di mia moglie era ancora troppo presente per me. Tu sei la prima, sei la prima che mi fa sentire così. Con te è tutto talmente diverso. Voglio scoprire ogni cosa di te...”

Dana aveva il cuore che le batteva forte.

“…Tu mi piaci, mi piaci sul serio e io…”

Scully lo baciò, ma questa volta fu un bacio più profondo e appassionato. Lui iniziò a toccarla. Dana non ricordava, più da quanto tempo non provava sensazioni simili.

David la stese sul divano e scivolò sopra di lei senza mai staccare la bocca da quella di Scully. Dopo qualche minuto lei si fermò.

“Dana, sto correndo troppo? Rallento se vuoi.”

“No, va bene. E’ perfetto!” Ansimò lei.

“Allora non ti dispiace se ci spostiamo in camera da letto?”

Lei gli sorrise e lui la prese in braccio continuando a baciarla. Scully gli attorcigliò le gambe ai fianchi. Entrarono in camera da letto e lui chiuse la porta.

La adagiò sul letto, ponendosi sopra di lei. Le baciò il collo, mentre lei gli carezzava la schiena con le mani sotto la maglia.

David fece per togliersela, ma Dana: “Lo faccio io.”

“Come si toglie il tuo vestito?”

“Ha una cerniera dietro.”

Scully si alzò in ginocchio sul letto, dandogli le spalle e lui le abbassò la cerniera.

Lei si voltò verso di lui e buttandogli le braccia al collo tornò a baciarlo. Poi le sue mani furono sul suo petto e scivolarono fin giù.

Scully gli slacciò freneticamente la cintura, lui le fece scivolare il vestito dalle spalle. In quel momento smise di baciarla. Si allontanò da lei per poterla guardare. “Sei così bella!”

Poi riportò le sue labbra su quelle di Dana.

“Devo prendere delle precauzioni?”

“No, non ce n’è bisogno. Non preoccuparti.”

 

 Continua….

 

@ Oh Dio! Fra poco muoio. Non immaginate quanto mi sia costato scrivere quest’ orrore. David mi è simpatico, ma per me non esiste vedere Scully con un uomo che non è Mulder (e viceversa). Sapete quanto tempo ci ho messo per scrivere le ultime 12 righe? Un’ ora e mezza. Le mie dita non riuscivano proprio a muoversi e ad ogni parola urlavo. Perciò appena ho potuto mi sono fermata. Mi sento male. Mi manca l’aria. AIUTO! Sia chiaro, questa ff l’ho scritta dopo aver visto la fine di THE TRUTH (ho scaricato i filmati da internet. Ne approfitto per dedicare a Chris, il mio mito, la canzone di Alanis Morisette “THANK U”) altrimenti non sarei mai stata capace, senza la sicurezza che Mulder & Scully tornavano insieme. Tanto questa è solo una favoletta e non si potrebbe mai realizzare, per fortuna. Vi starete chiedendo perché l’ho scritta. Sapete cosa dice il mio insegnante di recitazione ( Un bacio al mio amico Giovanni Compagnone.)? MAI DARE SPIEGAZIONI! Tornando alla storia, ho da scrivere ancora delle parti difficili. Che depressione!Mi sento un Padgett! Datemi un attimo di respiro. Io vado dal mio Mulder, non ci torno ancora da quei due disgraziati! Voi noromo, è inutile che ridete. Ride bene chi ride ultimo!@