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Documento conclusivo Direttivo FLAI-CGIIL Emilia Romagna

Bologna 26 Febbraio 2002

 4  ORE DI SCIOPERO ENTRO IL 23 MARZO

Il comitato direttivo della FLAI CGIL Emilia Romagna, riunito per la elezione della segreteria regionale e per esaminare la situazione politico sindacale, esprime il massimo di preoccupazione per la situazione che si è venuta a determinare dopo le posizioni del Governo e di Confindustria, culminate con la proposta del Governo di congelare per due mesi la delega ed aprire una trattativa a tutto campo, compreso la modifica dell’art. 18, tra organizzazioni sindacali e imprenditoriali. 

CISL e UIL hanno deciso di intraprendere la strada del negoziato, mentre la CGIL ritiene che, se non si sgombra il campo dal ricatto su art. 18 e sulla diminuzione dei contributi  previdenziali per i nuovi assunti, la trattativa non possa iniziare. 

La FLAI CGIL Emilia Romagna, sulla base delle scelte assunte dal direttivo nazionale della CGIL invita i Delegati, le Strutture Territoriali a sostenere con adeguate iniziative la preparazione della manifestazione nazionale del 23 Marzo e lo sciopero generale del 5 Aprile. 

In particolare entro il 23 Marzo vanno promosse iniziative di lotta, di sciopero(4 ore complessive) con assemblea per informare i lavoratori, ed iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica da assumere in coordinamento con le strutture confederali dei territori. 

La FLAI CGIL Emilia Romagna denuncia inoltre, con l’evidenza dei fatti, una svolta nelle politiche contrattuali,sociali, fiscali e del mercato del lavoro che penalizzerà il lavoro dipendente, i pensionati e gli strati più deboli della società. 

In questo contesto, se trattativa ci deve essere, ci potrà essere solo a condizione che il governo rinunci alle modifiche dell’art.18 e agli altri provvedimenti unilaterali.  

La trattativa inoltre, dovrà servire a mantenere lo Statuto dei diritti dei Lavoratori e ad estendere il sistema di tutele a coloro che ne sono sprovvisti, come i lavoratori atipici e le aziende con meno di 15 dipendenti, a definire nuovi ammortizzatori sociali, ad incentivare la formazione professionale e  promuovere una vera riforma fiscale sulla base di una coerente politica dei redditi. 

Oggi non ci sembra che esistano queste condizioni, nemmeno i più ottimisti lo possono affermare. 

Appaiono perciò difficilmente comprensibili le posizioni di CISL e UIL che in questa fase ripongono più fiducia nella trattativa  con Governo e Confindustria, che palesemente perseguono un obiettivo contrastante da quello sindacale, piuttosto che nella capacità dei lavoratori di mobilitarsi. 

Il comitato direttivo invita quindi i delegati della FLAI CGIL a promuovere confronti e discussioni con i lavoratori, a fare vivere nei luoghi di lavoro l’esigenza di una forte mobilitazione, per modificare la posizione del Governo . 

La FLAI CGIL dell’Emilia Romagna invita tutti i lavoratori ad aderire alle iniziative di lotta e manifestazione che si svilupperanno nelle prossime settimane, nella convinzione che sarà dall’apporto dei lavoratori, dei pensionati e più in generale della società civile che si potrà battere l’attacco ai diritti ed evitare il peggioramento delle condizioni di lavoro, sociali e contrattuali.

 

Bologna 26 febbraio 2002