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Diario di un pellegrinaggio a Roma

Anno 2000: anche il gruppo giovani della parrocchia di san Giovanni Battista di san Giovanni in Persiceto (BO) sente il richiamo del Giubileo e decide di abbandonare la ridente campagna bolognese per raggiungere Roma. Con molta umiltà si decide per un "semplice" pellegrinaggio a piedi: la partenza è fissata per il 5 agosto mentre l'arrivo a Roma è previsto in concomitanza con le celebrazioni finali della Giornata Mondiale della Gioventù (19-20 agosto). Alla fine sono pochi gli ardimentosi che decidono di affrontare per intero il lungo cammino sotto la guida sicura del cappellano don Giovanni Bonfiglioli; durante il percorso altri giovani e ragazzi ingrosseranno il manipolo di pellegrini. L'organizzazione ha presentato non poche difficoltà, per cui alcune tappe si concluderanno sotto una tenda e dentro un sacco a pelo.

Qualcuno, rimasto a casa, ha pensato di rendere possibile una partecipazione "virtuale" (spirituale?) al pellegrinaggio per chi, per vari motivi, non ha potuto intraprendere questo straordinario cammino pur condividendone fini e motivazioni.

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Diario
aggiornato al 23/VIII/2000 con le "aggiunte postume" dei pellegrini!

  1. (sabato 05/VIII/2000) Bologna - san Luca - Sasso Marconi [MAPPA]
  2. (domenica 06/VIII/2000) Sasso Marconi - Madonna dei Fornelli [MAPPA]
  3. (lunedì 07/VIII/2000) Madonna dei Fornelli - sant'Agata (FI) [MAPPA]
  4. (martedì 08/VIII/2000) sant'Agata - Campomigliaio (FI) parrocchia di santo Stefano [MAPPA]
  5. (mercoledì 09/VIII/2000) Campomigliaio - Firenze parrocchia di san Jacopino [MAPPA]
  6. (giovedì 10/VIII/2000) Firenze - Buonconvento in treno
    Buonconvento - sant'Antimo (SI); + alcuni giovani con pullmino di supporto [MAPPA]
  7. (venerdì 11/VIII/2000) sant'Antimo - Abbadia san Salvatore presso Madonna dei Castagni [MAPPA]
  8. (sabato 12/VIII/2000) Abbadia san Salvatore - Acquapendente (VT) [MAPPA]
  9. (domenica 13/VIII/2000) Acquapendente - Montefiascone [MAPPA]
  10. (lunedì 14/VIII/2000) Montefiascone - Viterbo presso convento di san Paolo; + il gruppo giovanissimi [MAPPA]
  11. (martedì 15/VIII/2000) Viterbo - Sutri parrocchia di santa Maria Assunta [MAPPA]
  12. (mercoledì 16/VIII/2000) Sutri - Canale Monterano (Roma) presso Madonna delle Grazie [MAPPA]
  13. (giovedì 17/VIII/2000) Canale Monterano - Castel Giuliano (comune di Bracciano) parrocchia san Filippo Neri [MAPPA]
  14. (venerdì 18/VIII/2000) Castel Giuliano - Cerveteri; + gruppo di giovani per la GMG [MAPPA]
  15. (sabato 19/VIII/2000) Cerveteri - Roma [MAPPA]; in serata veglia con il papa a Tor Vergata
  16. (domenica 20/VIII/2000) Tor Vergata; 8.30 messa con il papa
  17. (lunedì 21/VIII/2000) Roma
  18. (martedì 22/VIII/2000) Roma
  19. (mercoledì 23/VIII/2000) rientro a san Giovanni in Persiceto in treno

(sabato 05/VIII/2000) Bologna - san Luca - Sasso Marconi

6.56 treno da san Giovanni in Persiceto a Bologna
arrivo in stazione
con l'autobus 37 fino a piazza Nettuno
breve sosta nella cattedrale di san Pietro
7.50 partenza del pellegrinaggio dalla cattedrale di san Pietro
8.20 circa al Meloncello (inizio della salita al colle della Guardia)
8.50 circa arrivo al santuario di san Luca
9.30 celebrazione della messa
10.45 lodi e partenza verso Badolo
nel pomeriggio la forte pioggia suggerisce di ripiegare verso Sasso Marconi
[MAPPA]

Una pioggerellina fitta e leggera ha salutato il gruppo dei 5 ardimentosi in partenza dalla stazione di san Giovanni. Dalla stazione per un pellegrinaggio a piedi? Sì, perché si è pensato di iniziare concretamente il cammino giubilare dalla cattedrale di san Pietro di Bologna, simbolo della diocesi bolognese e madre di tutte le comunità locali (metropolitana), così da iniziare e concludere il percorso sotto la protezione del primo papa (da san Pietro di Bologna a san Pietro di Roma). Un gruppo di alcuni giovani ha accompagnato i 5 pellegrini nel primo tratto della tappa fino al santuario di san Luca, dove è stata celebrata la Messa.

Le letture, tratte dalla messa votiva della Madonna di san Luca, si intonavano perfettamente all'occasione, come ha ben sottolineato don Giovanni nell'omelia. La prima lettura (1Cronache 15,14ss; preparativi per portare l'arca dalla casa di Obed-Edom a Gerusalemme ad opera del re Davide) racconta dell'arca dell'alleanza che si mette in viaggio accompagnata da cantori e danzatori; nel vangelo (Luca 1,39-43) era Maria incinta che si metteva in cammino (attraverso la regione montagnosa, v. 39) per raggiungere Elisabetta. Don Giovanni ci ha ricordato come in ambedue i casi non è l'uomo che viaggia verso il Signore (come potrebbe sembrare apparentemente anche nel caso di questo pellegrinaggio) ma è sempre il Signore che viaggia fra e verso gli uomini.

Ritornando al momento della partenza dalla stazione, bisogna dire che i nostri amici pellegrini erano decisamente "carichi" (come si dice qui a Persiceto) ed entusiasti, anche se qualcuno non è riuscito a soffocare la domanda "chi me l'ha fatto fare?". Arrivati a Bologna abbiamo raggiunto san Pietro in via Indipendenza, dove è stato fatto un breve momento di preghiera davanti all'antico crocefisso (quello ligneo del XII sec. posto dietro l'altare maggiore, con il Cristo incoronato e affiancato da Maria e san Giovanni) mentre veniva celebrata la consacrazione della messa delle 7.30.

Usciti dalla cattedrale è iniziato il pellegrinaggio a piedi: lungo un intricato percorso nelle viuzze del centro storico siamo arrivati a porta Saragozza. Don Giovanni ha spiegato l'importanza di questa porta, espressamente costruita per accogliere la Madonna di san Luca nell'annuale arrivo in città. Il nome "cassero" dato alla porta deriva dalla parte rialzata (il "cassero" appunto, cioè la parte più alta di una nave o di un castello) posta sopra l'arco centrale.

Da porta Saragozza, il lungo portico che un tempo si snodava in aperta campagna ci ha protetto dalla pioggerella che cadeva insistentemente. Dal Meloncello (il "cavalcavia" formato dal portico all'inizio della salita al colle) al santuario abbiamo impiegato pochissimo tempo, spinti dall'ardore dei pellegrini (in particolare Ghibo e Sandra) che, nonostante i pesanti zaini, hanno ingaggiato la salita con un ritmo indiavolato.

Dopo la celebrazione della messa e la visita all'immagine tradizionalmente attribuita alla mano dell'evangelista Luca, ci siamo dovuti accomiatare dai nostri amici pellegrini che stavano portando a termine gli ultimi ritocchi agli zaini prima di avviarsi oltre il colle, verso la lontana Roma. Nel frattempo aveva smesso di piovere.

A sera, un breve comunicato via cellulare, ci ha informato che durante il tragitto, vista la pioggia che aveva ripreso a cadere con grande insistenza nel pomeriggio e il conseguente fango, i pellegrini hanno deciso di ripiegare verso Sasso Marconi dove sono stati gentilmente accolti dal parroco. Peccato che proprio il primo giorno di cammino sia stato segnato da un clima tipicamente autunnale!

Aggiunta postuma Sosta a Vizzano per il pranzo dove dalla cartina geografica risultava una trattoria che però era chiusa per ferie. La soluzione trovata dai validi pellegrini è stata quella di mangiarsi una merendina e un energetico pezzo di grana a testa, cibo provvidenzialmente distribuito da Ghibo che ha così esaurito subito le sue scorte alimentari. Non era possibile utilizzare i fornellini causa la mancanza d'acqua per cuocere la pasta.

(domenica 06/VIII/2000) Sasso Marconi - Madonna dei Fornelli
[MAPPA 20x20km]

Complice il bel tempo della mattinata, i nostri amici hanno cercato di riguadagnare i chilometri perduti con l'imprevista deviazione a Sasso Marconi, resasi necessaria il giorno precedente a causa della pioggia. Il tempo però è cambiato brutalmente e inaspettatamente: mentre preparavano il pranzo (per la cronaca a base di riso) lungo il sentiero degli Dei è iniziato a piovere violentemente. Dopo aver mangiato in fretta e in piedi, si sono quindi rimessi subito in cammino. Verso le 16.30 sono arrivati a Madonna dei Fornelli dove sono stati accolti dal parroco don Adolfo. Nonostante la pioggia proseguita tutto il pomeriggio, il morale della truppa è alto e si sono raccomandati di riportare i loro auguri al nostro parroco mons. Enrico Sazzini che domani 7 agosto compirà gli anni!

Lungo il cammino, oltre ai luoghi ricchi di memoria storica e alla natura, ciò che caratterizza la giornata del pellegrino sono gli incontri: oggi i nostri si sono imbattuti in Cesare Agostini e Franco Santi (almeno crediamo in base alla descrizione fattami per telefono), due simpatici archeologi "dilettanti" (in realtà non hanno nulla da invidiare ai professionisti!) che hanno scoperto i resti di un'antica strada romana (la Flaminia Militare che collegava Bologna a Fiesole già nel II sec. a.C.), in parte coincidente con il sentiero percorso dai nostri amici. I due hanno quindi raccontato con grande entusiasmo delle loro ricerche e si sono informati sull'itinerario dei pellegrini, essendo profondi conoscitori della zona. La Flaminia Militare si snoda per lo più in cresta, al contrario delle strade moderne che preferiscono il fondovalle, permettendo così di evitare zone paludose e di controllare maggiormente il territorio.

Aggiunta postuma A parte il fango e la pioggia lungo il sentiero, tutto si è risolto nel migliore dei modi a Madonna dei Fornelli dove il parroco gentilmente ha acceso anche il riscaldamento per favorire l'asciugatura degli abiti dei pellegrini.

(lunedì 07/VIII/2000) Madonna dei Fornelli - sant'Agata (FI)
[MAPPA 20x20km]

Purtroppo oggi (7/VIII) i pellegrini non ci hanno comunicato nulla!!!

Qualche notizia (8/VIII) ci è arrivata invece dalla mamma di Alberto (che ringraziamo), la quale ci ha detto che i pellegrini hanno finalmente avuto una giornata senza pioggia! Il tempo infatti è stato ottimo e ha permesso loro di superare la terza tappa senza ulteriori difficoltà. Unica possibile lamentela: li aspettava una notte senza letti e materassi! Infine, la dieta alimentare dei pellegrini sembra essere abbondante e varia.

Fonti ufficiali (parrocchiali) ci comunicano inoltre che lo zaino di don Giovanni ha subito un imprevisto cedimento meccanico; il gruppo del 10/VIII si è già allertato per sostituire rapidamente l'indispensabile strumento del pellegrino.

Aggiunta postuma Nonostante l'aiuto della signora Musolesi che gestisce un albergo a Madonna dei Fornelli, la tappa è stata molto faticosa a causa dell'elevato dislivello da superare e della pericolosa discesa in cui solo la pellegrina Beatrice è riuscita a non scivolare nel fango. Sant'Agata è un bellissimo paesino con una chiesa da visitare!

(martedì 08/VIII/2000) sant'Agata - Campomigliaio
[MAPPA 20x20km]

Comunicazione telegrafica: tappa completata, 14 i chilometri percorsi come prestabilito, tempo sereno e sole cocente, ottima l'accoglienza nella parrocchia di Campomigliaio. Speriamo domani di avere maggiori notizie!

Aggiunta postuma Tappa prevalentemente su asfalto e abbastanza tranquilla. Molto bella l'accoglienza del parroco don Stefano e della sagrestana che hanno dato il permesso ai pellegrini di usufruire della loro acqua e del loro stenditoio per fare l'indispensabile bucato. In teoria si sarebbe dovuto dormire in tenda, ma visto che c'erano esattamente 5 letti liberi, don Stefano li ha gentilmente messi a disposizione. Don Stefano ha quindi illustrato con dovizia di particolari la tappa del giorno successivo, suggerendo sentieri e scorciatoie. Don Stefano appartiene peraltro alla ristretta cerchia dei sacerdoti free-climbers.

(mercoledì 09/VIII/2000) Campomigliaio - Firenze
[MAPPA 20x20km]

Anche oggi poche notizie: tutto bene e ottima l'accoglienza della parrocchia di san Jacopino a Firenze (il parroco ha invitato i pellegrini in pizzeria!).

Aggiunta postuma Ringraziamo particolarmente il parroco don Maurizio Tagliaferri che ci ha accolti calorosamente, coinvolgendo nell'ospitalità anche alcuni parrocchiani (Francesco, Roberto, Giovanna...) che ci hanno accompagnato in pizzeria, a mangiare un buon gelato e soprattutto a visitare Firenze by night.

(giovedì 10/VIII/2000) Buonconvento - sant'Antimo (SI)
[MAPPA 20x20km]

Stamattina verso le 9.00 è partito da Persiceto il pullmino d'appoggio con a bordo 5 intrepide ragazze (bisogna dire che la partecipazione femminile batte nettamente quella maschile). Il pullmino sarà molto utile nei prossimi giorni, quando il gruppo giovanissimi si aggiungerà ai pellegrini, permettendo di gestire meglio le cospicue scorte alimentari nonché portare le relative pentole e fornelli.

Il pullmino con il suo equipaggio femminile dovrebbe aver raggiunto a Buonconvento il gruppo dei primi pellegrini, che, nel frattempo, si era spostato da Firenze prima in corriera fino a Siena e poi in treno. Da Buonconvento sono quindi ripartiti a piedi per sant'Antimo, dove trascorreranno la notte presso la bellissima abbazia fondata da Carlo Magno ed oggi custodita dai canonici regolari premonstratensi. La semitappa in corriera e treno (circa 80km) era necessaria per giungere a Roma in tempo, non avendo la possibilità di anticipare ulteriormente la partenza.

Aggiunta postuma A Montalcino siamo stati raggiunti dal gruppo del pullmino che ha poi proseguito insieme a noi a piedi per diversi chilometri fino a raggiungere sant'Antimo.

(venerdì 11/VIII/2000) sant'Antimo - Abbadia san Salvatore
[MAPPA 20x20km]

Tappa impegnativa: dalla voce di Elena traspariva la soddisfazione per aver raggiunto la meta quotidiana mentre Roma inizia ormai ad avvicinarsi. Alle 21.30 i nostri dovevano ancora cenare avendo appena concluso una messa particolarmente "vespertina"; questa notte dormiranno "accampati" nella sagrestia della chiesa di Madonna dei Castagni. Il gruppo del pullmino (quello partito ieri) si sta gradualmente acclimatando al ritmo dei primi pellegrini che sono in cammino già da una settimana.

Questa mattina sono partiti da Persiceto due giovani, Piero Righi e Francesco Forni (è doveroso farne il nome e adesso capirete il perché), che in due soli giorni raggiungeranno Roma... in bicicletta! Questa sera avevano già percorso circa 200km (a ora di pranzo avevano già oltrepassato Firenze), fermandosi a dormire in un albergo di san Quirico d'Orcia. Domani mattina ripartiranno subito per poi ritornare a casa domenica sera (in treno stavolta!). Purtroppo visto l'elevato ritmo non sarà loro possibile incrociare il gruppo di pellegrini (san Quirico è circa 25km a nord di Abbadia) che percorrono una strada leggermente più a sud-ovest!

A sant'Antimo, la sera precedente, i nostri amici hanno partecipato con grande raccoglimento ai vespri cantati in gregoriano (quindi rigorosamente in latino) dai canonici regolari.
Tutti sono rimasti incantati dallo splendido panorama in cui è incastonata l'antica abbazia.

Aggiunta postuma Il pranzo è stato preparato a Trefonti con la valida collaborazione di una signora del luogo che ci ha gentilmente offerto un uovo del suo pollaio e l'olio da lei prodotto (oltre ad aver cucinato nel suo cortile!).
Dovevamo dormire in tenda nel cortile della chiesa, che però si è rivelato completamente impraticabile essendo popolato da alcuni animali domestici. Ben altri animali "domestici" ci hanno fatto compagnia nella sagrestia! La mattina seguente abbiamo visitato l'abbazia di san Salvatore recitando le lodi nella suggestiva cripta.

(sabato 12/VIII/2000) Abbadia san Salvatore - Acquapendente (VT)
[MAPPA 20x20km]

I pellegrini ricordano questa tappa come una delle più faticose, alla pari dei primi giorni di pioggia, stavolta a causa del sole cocente. Per il resto, il percorso era pianeggiante e il panorama monotono. La completa disidratazione è stata evitata grazie ad una provvidenziale fontanella, circondata dagli unici alberi nel raggio di diversi chilometri. In pellegrinaggio si riscopre l'essenzialità e il piacere dell'acqua: alcuni pellegrini sostengono di averne bevuto un litro e mezzo in questa occasione!

Aggiunta postuma Durante il tragitto abbiamo incontrato un sacco di polacchi che stavano andando a Roma in bicicletta e anche un gruppo di Imola: è stato molto bello vedere che la nostra meta era condivisa da tanti altri giovani. Anche qui erano previste le tende ma don Luigi, quando ha saputo che eravamo solo in 10, ci ha indirizzato dalle suore di clausura che ci hanno messo a disposizione la cucina e camere con letti.

(domenica 13/VIII/2000) Acquapendente - Montefiascone
[MAPPA 20x20km]

Anziché seguire la via diretta lungo la trafficata strada statale Cassia, i pellegrini decidono di aggirare il lago di Bolsena sulla sponda opposta, allungando notevolmente una tappa già impegnativa. Gli ultimi chilometri sono stati quindi forzatamente percorsi con l'aiuto del pullmino d'appoggio che ha fatto per due volte la spola con il centro d'accoglienza francescano "Raggio di Sole" di Montefiascone, dove sono arrivati più o meno verso le 19. Qui hanno incontrato un gruppo di giovani pellegrini di Montecchio Emilia: molto numerosi e ben organizzati, avendo occupato prima l'unica cucina, hanno lasciato ai nostri una graditissima teglia di bistecche e piselli. Verso le ore 20.15 i pellegrini sono stati raggiunti da un altro giovane della parrocchia che ha approfittato di alcuni giorni di ferie per condividere minimamente il loro cammino.

Bellissima la veduta al tramonto sul lago di Bolsena, punteggiato dalle due minuscole isolette di Bisentina e Martana, dalla collina di Montefiascone (originariamente una caldera vulcanica).

Aggiunta postuma I due pellegrini che erano in pullmino, nel disperato tentativo di cercare qualcosa da mangiare, si sono imbattuti nella provvidenza personificata in una signora che, sentendo le loro richieste, ha gentilmente offerte tre pacchi di pasta e un sacchettone di pranzo.

(lunedì 14/VIII/2000) Montefiascone - Viterbo

7.00 sveglia
8.30 lodi
8.45 visita della città di Montefiascone
cattedrale di santa Margherita
chiesa di san Flaviano
10.41 partenza da Montefiascone
13.00 - 15.15 pausa pranzo nei pressi di Ferento
17.15 arrivo dai padri Cappuccini di Viterbo
19.00 messa con la comunità
20.30 preparativi per la cena
21.00 cena
23.15 compieta
6.56 partenza del gruppo giovanissimi dalla stazione di Persiceto





13.47 arrivo a Viterbo
14.30 circa arrivo dai padri Cappuccini
[MAPPA 20x20km]

Grazie allo pseudo-pellegrino arrivato ieri sera, abbiamo addirittura un dettagliato programma della giornata. In genere il tempo dedicato alla visita turistica mattutina è molto più limitato; del resto l'abitato medioevale di Montefiascone si è rivelato molto suggestivo: sulla sommità del poggio si trova la sventrata rocca dei papi (Montefiascone era in pieno Stato Pontificio), poco più sotto si staglia l'enorme cupolone della cattedrale di santa Margherita (la chiesa è a pianta centrale e la cupola ricopre praticamente tutto lo spazio interno; all'esterno è caratterizzata da spessi costoloni scanalati e ricoperta in piombo), infine la curiosa chiesa di san Flaviano sull'antica via Francigena (si tratta di due chiese sovrapposte appoggiate al pendio di Montefiascone e orientate in maniera opposta: quella superiore ha l'ingresso verso il colle, quella inferiore verso la valle; dalla chiesa inferiore si può sbirciare in quella superiore attraverso una vasta apertura nel soffitto). All'interno i pellegrini hanno visitato la tomba del famoso prelato Johann Defugger (Giovanni Deuch o Defuk) sulla cui tomba il fedele servitore fece scrivere nel 1111 "Est Est Est. Per il troppo Est qui è morto il mio Giovanni Deuch". Incuranti di questo ammonimento, i nostri amici hanno acquistato ben tre bottiglie di "Est! Est!! Est!!!". Un'altra curiosità della chiesa (inconciliabile con la nostra mentalità moderna riguardo gli edifici religiosi) è rappresentata da un bassorilievo raffigurante un uomo barbuto e sovrastato dall'iscrizione "Osservando con meraviglia la chiesa, la nostra barba riguardate: della chiesa sono il sorvegliante, per schernire gli stolti ben scolpito". [Traduzioni tratte da Breccola G., Conoscere Montefiascone]

Sempre per evitare la via Cassia (dove le automobili sfrecciano senza riguardo a pochi centimetri da chi vi si avventura a piedi), i nostri hanno optato per una deviazione verso ovest lungo il tracciato della via Francigena. Alla periferia di Montefiascone don Giovanni e Ghibo hanno chiesto lumi alla prima automobile di passaggio che, casualmente o provvidenzialmente, era guidata nientemeno dall'assessore di Montefiascone incaricato della manutenzione della Via: questi non solo ha fornito una mappa e un libro, ma ha anche donato undici attestati del comune di Montefiascone appositamente pensati per i pellegrini del giubileo 2000!

Nonostante questo incontro, complice un rosario recitato con grande fervore, le due guide del gruppo si sono distratte perdendo di vista l'imbocco del sentiero. Ci si è resi conto dell'errore quando ormai era stata già completata la discesa da Montefiascone (circa 3.5km) con le auto che rombavano passando sopra un cavalcavia della via Cassia! Rapidamente è stato elaborato un itinerario alternativo, stavolta verso est. Dopo circa 7km diritti ma movimentati da frequenti saliscendi e resi faticosi dalla "canicola" del sole, il gruppo si è fermato al bivio per le rovine archeologiche di Ferento: qui ha occupato la sede stradale di un'ombreggiata viuzza ed è stato raggiunto dal pullmino di appoggio che si era attardato a fare la spesa. Il pranzo è stato allietato addirittura da un ottimo cocomero e interrotto solo quattro volte dal passaggio di un'auto.

Ripreso il cammino, Viterbo è stato facilmente raggiunto dopo altri 7km; ancora un paio di chilometri ed ecco che un viale alberato accompagnava i pellegrini nella breve salita verso il convento dei padri cappuccini presso il santuario di san Crispino da Viterbo. Qui i nostri hanno incontrato di nuovo il gruppo di Montecchio Emilia, partito verso le 8 e arrivato alle 14!

Al convento il gruppo di pellegrini è raddoppiato con l'arrivo di nove ragazzi del nostro gruppo giovanissimi più la catechista Monica. I ragazzi hanno portato una ventata di freschezza ed entusiasmo (nonostante la stanchezza del viaggio e il notevole impegno dei giorni precedenti nell'ospitalità di un gruppo di pellegrini polacchi a Persiceto). La serata si è quindi conclusa con una cena semplice ma buona, alla cui preparazione hanno collaborato un po' tutti.

Aggiunta postuma Particolare stupore ha destato padre Ercolano, responsabile dell'accoglienza, che ci ha gentilmente offerto del salume per la cena e della verdura per il giorno seguente. A Viterbo abbiamo condiviso il nostro cammino con un gruppo di Montecchio Emilia che avevamo già incontrato a Montefiascone.

(martedì 15/VIII/2000) Viterbo - Sutri
[MAPPA 20x20km]

La giornata è cominciata molto presto con la sveglia fissata alle ore 6.00. La tappa di oggi è infatti particolarmente impegnativa: per metà percorso si sale fin quasi sul bordo del cratere del vecchio vulcano che oggi ospita il lago di Vico, poi si scende dolcemente fino a Sutri. La sera precedente, don Giovanni e Ghibo hanno addirittura compiuto una ricognizione del percorso in compagnia di frate Ercolano (ovviamente in automobile).

Aggiunta postuma A Sutri eravamo ospiti della parrocchia di santa Maria Assunta proprio nel giorno della sua festa. Caratteristici i locali in cui abbiamo dormito con le pareti pitturate con episodi tratti dal libro della giungla: si trattava infatti di una sede scout. Qui è stata subito messa alla prova l'abilità culinaria dei pellegrini maschi.

(mercoledì 16/VIII/2000) Sutri - Canale Monterano (Roma)
[MAPPA 20x20km]

Aggiunta postuma Anche per questo giorno erano previste le tende ma, dopo una telefonata ricevuta direttamente dalla curia di Roma, siamo stati spostati da Manziana (che era la meta prevista) a Canale Monterano dove siamo stati ospitati in una palestra. Ringraziamo in particolare Elisabetta Fontana, responsabile dell'accoglienza, per la disponibilità mostrata e la cena preparata!

(giovedì 17/VIII/2000) Canale Monterano - Castel Giuliano

Aggiunta postuma Questa mattina don Giovanni insieme ad Anna e Lucia si è recato a Roma per ritirare i pass della giornata mondiale della gioventù, mentre i pellegrini senza l'appoggio del pullmino si sono incamminati verso Bracciano dove sono giunti alle ore 11.30. Visto che eravamo abbastanza puntuali si è pensato di pranzare sulla riva del lago facendo così 2km di discesa che, nel pomeriggio, si sono trasformati in 2km di pesissima salita. Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Castel Giuliano nel cui campo sportivo abbiamo finalmente montato le tende per la gioia dei due avventurieri don Giovanni e Ghibo. Abbiamo quindi cenato alle 22.30 in piazza (essendo illuminata) mentre si svolgeva all'intorno una caratteristica partita a calcio Castel Giuliano - Persiceto (per la cronaca vinta da Persiceto).

(venerdì 18/VIII/2000) Castel Giuliano - Cerveteri
[MAPPA 20x20km]

Questa mattina, è partito con il treno delle 6.56 da Persiceto un gruppo di giovani che dovrebbe aver già raggiunto i pellegrini. Domani entreranno insieme a Roma e si recheranno subito a Tor Vergata per partecipare alla veglia con il papa. I primi pellegrini sono in cammino da ben 14 giorni!

I nostri sono arrivati a Cerveteri dove hanno dormito in tenda all'interno del campo sportivo. Alcuni più fortunati si sono sistemati negli spogliatoi.

Aggiunta postuma Da Castel Giuliano al bivio per Cerveteri il tragitto si è svolto in corriera per permettere di percorrere gli 8km rimasti entro mezzogiorno in quanto nel pomeriggio era previsto un mini-ritiro in preparazione alla giornata mondiale della gioventù. Anche il gruppo partito in mattinata da san Giovanni si è unito a noi in questo momento di preghiera incentrato su Atti 3,1-10, conclusosi poi con la santa Messa.

(sabato 19/VIII/2000) Cerveteri - Roma
[MAPPA 20x20km]

Finalmente Roma! E' questo il grido pronunciato dai pellegrini all'altezza del Grande Raccordo Anulare. In realtà, di strada da fare per arrivare a Tor Vergata ce n'era ancora tanta. All'ingresso dell'area hanno ricevuto lo scatolone bianco con gli alimenti per i due giorni; il contenuto non era dei più appetitosi: carne in scatola, patatine, formaggini... e per di più molto pesante. A fatica sono riusciti a trovare il proprio settore che era molto distante dal palco papale. L'acqua -la cosa più importante- non è mai mancata. Il resto è stato un vero e proprio... spettacolo! Il papa ha comunicato a tutti un grande entusiasmo.

(domenica 20/VIII/2000) Roma

Questo pomeriggio, lasciata la spianata ondulata di Tor Vergata, i nostri amici pellegrini si sono subito recati nel loro albergo, all'altezza del Grande Raccordo Anulare e quindi molto distante dal centro. Finalmente il meritato riposo dopo 14 giorni di cammino e i 2 giorni a Tor Vergata, certo non meno impegnativi. I prossimi due giorni saranno dedicato alla visita giubilare di Roma: l'obiettivo più importante è varcare la porta santa.

Questa sera è rientrata in treno una pellegrina che ci ha trasmesso la grande emozione dei due giorni trascorsi con il papa.


a cura di Faccioli Irene, Verzani Rosanna e Basello Gian Pietro <gpbasello@eudoramail.com>
san Giovanni in Persiceto, 17/VIII/2000

le mappe (di 20km per lato salvo diverse indicazioni) sono state ottenute grazie a Virgilio Mappe <http://mappe.virgilio.it/mappe>;
il logo della Giornata Mondiale della Gioventù proviene dal sito ufficiale <
www.gmg2000.it>