La parola "amen",
usata nella liturgia e prima ancora nel Vangelo1, è una
parola della lingua aramaica, la lingua che Gesù parlava in
famiglia e nella quale pregava privatamente. Nella preghiera
ufficiale pubblica si usava la lingua ebraica. In aramaico si
scrive e si pronuncia
"amèn".
Deriva dal verbo "aman" che nel significato fondamentale significa "essere fermo/stabile". In aramaico come in ebraico esiste una forma del verbo che si chiama "causativo" (qualcuno che causa qualcosa) e si traduce "fare essere / far fare / far dire / far parlare, eccetera". La forma causativa del verbo "aman" significa "fare stabile, rendere sicuro, rendere fermo" da cui deriva il senso finale di "prestar fede, credere".
Da qui deriva il senso profondo che la fede è una iniziativa di Dio il quale causativamente "fa stabile, rende fermo/sicuro" e di conseguenza "gli si presta fede", in una parola "gli si crede". Pertanto ogni qualvolta un credente dice "amen", deve avere la consapevolezza che non recita una formula di chiusura di preghiera, ma fa un'autentica, completa professione di fede.
In una paroletta è racchiusa tutta la densità e intensità del "Credo".
I maestri ebrei solevano dire:
quando non hai assolutamente tempo per pregare come prescrive la
legge, pronuncia la parola "amen" che racchiude tutta
la preghiera e la fede. In questo senso, gli ebrei hanno dato un
valore profondo a questa parola, formando un acrostico, cioè
altra parole [inizianti] con le consonanti della parola
aramaica/ebraica "amen". In ebraico le iniziali sono
(si legge da destra a sinistra); queste tre
consonanti formano tre parole:
![]() |
= | ![]() |
(si legge: El) | significa | Dio |
![]() |
= | ![]() |
(si legge: Melek) | significa | re |
![]() |
= | ![]() |
(si legge: Naaman) | significa | fedele |
Ogni volta che diciamo "amen", affermiamo la fedeltà di Dio che è colui che resta stabile/fermo nella sua alleanza in eterno e affermiamo la nostra fede, cioè la nostra volontà di stabilità e fermezza nel Dio dell'alleanza che professiamo nostro Re e nostro unico Dio.
Jerusalem, 26
giugno 2000
*pubblicato senza aver consultato l'autore, a cui facciamo le
nostre scuse.
1Nella traduzione italiana della CEI, la frase "in verità, in verità vi dico" di Gesù corrisponde nel testo originale ad "amen, amen" scritto in greco ma ricalcato dall'aramaico [N.d.R.].
a cura di Basello Gian Pietro
<gpbasello@eudoramail.com>
san Giovanni in Persiceto, 22/VII/2000 (migliorata grafica 04/XI/2000)
https://digilander.libero.it/elam/bibbia/amen.htm