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Rifugio Monte Talm  mt.1093

Gruppo Terze-Clap-Siera

Sentiero c.a.i. nr.226

 

“Ognuno di noi,

anche il più grande alpinista,

posando i propri passi

nella salita verso l’azzurro,

ha contribuito a tener vivo

il disegno magico

dei sentieri che ci conducono verso il cielo.

In ogni sentiero vive la storia di ognuno di noi.

Non lasciare che scompaiano! “

 

Dorino Bon

 

Lunedì, 7 agosto 2006.

 

Testo e immagini di Dorino Bon.

 

LE IMMAGINI DELL’ESCURSIONE.

(Per chi dispone della linea ADSL)

 

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26

(Per chi non dispone della linea ADSL)

 

Il Rifugio si trova in località Stavoli di Runchias – Prato Carnico. Il Rifugio è raggiungibile anche in auto da Sostasio (frazione di Prato Carnico)

 

Telefono:0433.69035

Apertura da giugno a settembre

Carta Topografica per escursionisti “TABACCO” 1:25.000 nr.01 Sappada-S.Stefano-Forni Avoltri.

Gestione:Barbara Perdan

Servizio di ristoro e pernottamento.

COME ARRIVARCI:Autostrada A23 direzione Tarvisio. Uscita Carnia-Tolmezzo. Si prosegue in direzione di Tolmezzo,Villa Santina, Ovaro. Tra chilometri circa da Ovaro si svolta a sinistra per Prato Carnico. Si oltrepassa un ponte e dopo circa 8 km si arriva a Prato Carnico. Nei pressi del Campanile pendente si sale a destra .Oltrepassata la Chiesa di Prato si parcheggia l’auto nell’ampio parcheggio, vicino ad un caratteristico lavatoio, nei pressi della segnaletica per Prico.

Si sale a monte del paese sulla pittoresca stradina che porta in località Coi (mt.767 circa) nei pressi dell’acquedotto. Da quel punto parte il sentiero c.a.i. nr.226 che in un’ora circa porta al Rifugio Monte Talm.

DISLIVELLO: mt.326

N.B.: La segnaletica non è molto chiara e quindi si consiglia l’escursione ad Escursionisti Esperti.

PARCHEGGIO:si

 

Cronaca dell’escursione.

Lunedì, 7 agosto 2006.

 

Ore 6.00. Mi sveglia il moderno squillo dell’attuale tecnologia moderna. Un inumano modo di comunicare. Messaggi affidati all’etere, senz’anima. Solo segni grigi su un display. Apro gli occhi che gridano vendetta e leggo :”che si fa?”. È la domanda di Max Sky. Guardo fuori dalle fessure della tapparella. Sta piovendo. Pochi istanti sento Max. Unanime decisione (dettata dalla maledetta fretta):”Si rimanda!”. Ritorno quindi a letto. Mi rigiro in continuazione senza riprendere sonno.

Ore 7.00. Stufo di rigirarmi mi alzo. Fuori non piove più ed il cielo è più chiaro. In meno di un nano secondo ho deciso. Oggi in montagna ci vado ugualmente anche se dovesse piovere di nuovo ( esiste la mantella!!!”). Pochi istanti e tento di comunicare la mia decisione a Max e qundi al resto del gruppo. Elena, Martina e Beba.Nessuno risponde il sonno li ha rapiti tutti. Sicuramente tutti, all’infuori di Beba , che sicuramente è sveglia e avrebbe voluto partire immediatamente, ma purtroppo è l’unica che non può rispondere al telefono.

Ore 7.27. Mi lascio alle spalle la mia Basaldella adottiva e “volo” verso il mio magnifico “appiglio”.

Ore 7.41. Imbocco l’autostrada A23 in direzione di Tarvisio dal casello di Udine nord. Il cielo lentamente mi sta sorridendo.

Ore 8.00. Esco al casello di Carnia-Tolmezzo mentre le Grandi Signore lentamente e timidamente iniziano a salutarmi portandosi via la mia mente. Il loro richiamo diventa giorno per gorno sempre più forte, quasi irresistibile. Proseguo in direzione di Tolmezzo, Villa Santina.

Ore 8.13. Sono arrivato a Villa Santina. Proseguo verso un altro gioiello della Carnia: Ovaro.

Ore 8.22. Passo per Ovaro rubando i colori che lo circondano per dipingermi l’anima. Proseguo dritto e dopo tre chilometri circa, svolto a sinistra in direzione di Prato Carnico. (ore 8.26). Oltrepasso un ponte e lentamente mi immergo nella affascinante Val Pesarina. Davanti a miei occhi appaiono preziose opere d’arte che accrescono il mio entusiasmo. Otto chilometri dopo il ponte arrivo nel paese di Prato Carnico (ore 8.32). Vengo accolto da uno stupendo Campanile che pende. Pochi metri e giro a destra  in direzione di Prico. Il sole lentamente illumina l’azzurro del cielo. Un caffè al bar al Fogolar dove il gestore mi indica il luogo dove ha inizio il sentiero che porta al Rifugio monte Talm. Quello che mi sorprende è la domanda del gestore : “a piedi?!”. Salgo con l’auto per la bellissima stradina che attraversa il paese e in pochi minuti dopo aver passato la Chiesa, parcheggio l’auto in un comodo parcheggio vicino ad un lavatoio, nei pressi della segnaletica per Prico. Pochi minuti e sono pronto. (ore 8.56) Zaino in spalla e scarponi ai piedi. Si parte. Continuo a salire sulla caratteristica stradina che porta a monte del paese, nei pressi dell’acquedotto in località Coi.

Ore 9.04. Nei pressi di una costruzione in cemento (acquedotto) parte il sentiero c.a.i. nr.226. Subito inizio ad avere qualche difficoltà. Pochi metri più avanti c’è un bivio e naturalmente non esistono segnalazioni (Se potessi le metterei io!) Da che parte vado?!!Lascio perdere il sentiero che va a sinistra e proseguo dritto su un’altra traccia che mi sembra più frequentata. Purtroppo non ci sono nemmeno i segni bianco e rosso. Cammino per alcuni minuti sul sentiero intuibile, ma non segnalato.

Ore 9.10. Sbuco su di una stradicciola. (ancora nessun segnale!)

Ore 9.15. Arrivo ad un bivio. La stradicciola si divide in due. Nessuna segnalazione. Per mia fortuna trovo un gentile signore che sta lavorando nei pressi il quale mi indica la direzione da prendere. (Cari amministratori locali e addetti ai lavori e se non avessi trovato questo gentile signore?!!!). Proseguo sulla stradicciola verso destra e dopo pochi metri alle ore 9.17, trovo le indicazioni in legno che mi indicano la direzione da prendere per raggiungere (a piedi!!!!!!) il Rifugio monte Talm. Ora capisco il perché della domanda del gestore del bar al Fogolar. Ormai tutte le indicazioni possibili ed immaginabili sono per le persone che si recano in Rifugio con l’auto, mentre per le persone che si vogliono recare “naturalmente” verso il Rifugio non c’è speranza. Sembra quasi che non importi a nessuno se questi storici sentieri scompaiano e tutti questo fa molto pensare. Proseguo quindi sul sentiero che  sale sulla mia sinistra entrando lentamente nella pancia di un  bosco fantastico. Il sentiero è molto ripido e intuibile, ma i segni bianco rosso sono quasi inesistenti. (Forse è il caso di rinfrescarli un po’ e di rifare le segnaletiche di questo stupendo sentiero?)

Ore 9.29. Risalito un pittoresco canalone trovo l’ennesimo bivio (non segnalato!). Un grosso sasso ricoperto dall’edera attira la mia attenzione. La curiosità mi fa scostare l’edere con i bastoncini. Appare come d’incanto un segno bianco e rosso, leggermente girato verso destra e riportante un numero sbiadito “22.”. Mi do un’occhiata in giro e sulla corteccia di u albero verso destra percepisco la presenza di un segnale bianco rosso ormai tutto sbiadito. Proseguo quindi verso destra.

Ore 9.38. Il sentiero sbuca nuovamente sulla stradicciola.(Su di un albero è appeso un cartello per la vendita di una casa posta a 50 metri circa) Altra sorpresa. Vado a destra o a sinistra. Come al solito nessun segnale! Sento il rumore di un gruppo elettrogeno verso sinistra. Percorro la stradicciola verso verso sinistra e dopo aver passato alcuni stupendi stavoli ristrutturati e diventati abitazioni, alle ore 09.50 mi appare in tutta la sua bellezza il Rifugio monte Talm. Si signori RIFUGIO e non come molti pensano Ristorante d’alta quota. Un Rifugio dove ancora si può ascoltare la voce della Montagna. Come sarebbe bello se le persone riscoprissero i valori umili dell’andar per monti. Il sapersi accontentare delle piccole cose che questi fantastici luoghi ci donano. Che bello sarebbe se le persone ritornassero a riscoprire l’essenziale dimenticando la fretta e il benessere. Che bello sarebbe se tutti questi sentieri ritornassero a vivere facendoci dimenticare le auto. Eh si, sarebbe proprio bello!

Sono seduto davanti ad una birra fresca mentre mi gusto il mio panino. Mi sono appena tolto la maglietta zuppa di sudore e di questo sono contento. Non sarebbe la stessa cosa se non avessi fatto fatica. Con la fatica e il sudore tutto diventa più prezioso. Con l’unione di questi importanti elementi ogni piccola cosa che ci circonda magicamente diventa una grande cosa.

In Rifugio c’è il sostituto del gestore un ragazzo di Trieste. Pochi convenevoli e subito parliamo la stessa lingua. La Passione per questa Meravigliosa Montagna. Le parole scorrono come fiumi in piena ed ecco la sorpresa: il nuovo gestore del Rifugio è Barbara Perdan la stessa stupenda persona che gestisce il Rifugio Pellarini, l’azzurro nell’azzurro.Ormai il luogo mi ha abbracciato e io me sto seduto davanti ad un fantastico panorama mente mi godo la mia birra e il mio panino. La fretta non mi ricordo più cosa sia e mi sto godendo la musica del silenzio. La natura continua ad abbracciarmi e mi sta cullando teneramente. Che bella la solitudine!Che bello essere in compagnia di un uccellino che ti saltella vicino mangiando le briciole che ti cadono dal panino. Sto troppo bene così. Tanto bene che rinuncio a proseguire verso il Monte Talm. Ci andrò più avanti. Chè bello non avere fretta di arrivare, di scoprire. Che privilegio non farsi prendere dall’ansia e poter decidere da soli se proseguire o fermarsi. Che bello sapere che c’è sempre un qualche cosa di più da ammirare e scoprire.Eh si! Questa volta decido di non lasciarmi fregare dall’ansia del tutto subito. Sul monte Talm ci andrò nei prossimi giorni. Voglio gustarmi l’attesa. Escursione dopo escursione ho imparato ad assaporare ogni momento che la stessa mi regala facendola diventare poesia per l’anima. Ogni escursione mi piace desiderarla, in questo modo avrà molto più valore. Mi piace salire i sentieri padrone del mio tempo, facendomi spingere dall’entusiasmo di un’idea. Mi piace farmi accarezzare dall’essenza di montagna che ripulisce l’anima teneramente. Mi piace “volare” al ritmo del sudore che cade sul sentiero. Mi piace pagare il conto per tutto quello che ho la fortuna di poter ammirare, con l’unica moneta che conta:

La fatica.

Più tempo passa tra un’escursione e l’altra, più l’escursione diventa preziosa.

 

Buona Montagna a tutti da Dorino.

 

ALTRE RISORSE SU INTERNET:

www.assorifugi.it

www.sentierinatura.it

http://www.comuni-italiani.it/030/081/mappa.html

http://www.comune.prato-carnico.ud.it/

http://www.valpesarina.org/

 

 

L’ELENCO DELLE CARTINE TOPOGRAFICHE “TABACCO” DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. (per escursionisti scala 1:25.000)

 

01    Sappada-S.Stefano-Forni Avoltri

02    Forni di Sopra-Ampezzo-Sauris-Alta Val Tagliamento

09    Alpi Carniche-Carnia centrale

12  Alpago-Cansiglio-Piancavallo-Valcellina

13  Prealpi Carniche-Val Tagliamento

18  Alpi Carniche Orientali-Canal del ferro

19  Alpi Giulie Occidentali-Tarvisiano

20  Prealpi Carniche e Giulie del Gemonese

21  Dolomiti di Sinistra Piave

26  Prealpi Giulie-Valli del Torre

27  Canin-Valli di Resia e Raccolana

28  Val Tramontina-Val Cosa-Val D’Arzino

41  Valli del Natisone-Cividale del Friuli

47  Carso Triestino e Isontino.

 

 

 

N.B.:

Nonostante le descrizioni delle escursioni riportate in questo sito siano abbastanza dettagliate è consigliabile sempre munirsi di carta topografica prima di iniziare qualsiasi escursione.

 

L’escursionismo è in qualche caso pericoloso e chi lo pratica lo fa a proprio rischio. Il WEB MASTER declina ogni responsabilità in seguito a incidenti dovuti a cattive interpretazioni o comportamenti imprudenti usando i contenuti di questo sito.

 

Grazie per aver visitato questo umile sito sulla nostra montagna.

Questo non è un sito costruito con “mega” effetti speciali o fantastiche grafiche, ma è creato con tanta umiltà, passione e cuore. Il mio sogno è quello di pubblicare tutte le descrizioni e immagini delle escursioni della nostra Montagna, descrivendo tutti i sentieri che l’ attraversano.

Dorino Bon.

 

 

IMPORTANTE!!

La descrizione di questa escursione è in linea di massima completa nei suoi dati, ma spesso, a causa di eventi naturali, da un giorno all’altro può subire delle variazioni o interruzioni anche importanti. Invitiamo quindi gli escursionisti che si apprestano ad effettuare un escursione ad informarsi, dove ciò è possibile, sulle condizioni dei sentieri e dell’itinerario, contattando i punti d’appoggio o gli Enti presenti in zona.

Sono gradite segnalazioni su sentieri interrotti o inagibili. Sarà nostra premura pubblicarle su queste pagine a disposizione di tutte le persone che amano la nostra Montagna. (segnalazioni)

 

Grazie e Buona Montagna.

 

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