COrso per operatore
dell’escursionismo. ESCURSIONANDO (Bacheca virtuale
degli escursionisti) |
Anello del Rifugio Corsi. (Guppo Jof Fuart) Sentiero dei Tedeschi (EE) N.B:il sentiero deiTedeschi è consigliato
ad escursionisti esperti. Sentiero c.a.i.628-Sentiero dei
Tedeschi-sentiero c.a.i. nr.625 Giovedì, 28 luglio 2005. Sabato,17 giugno2007. Testo e immagini di Dorino Bon. Testers:Dorino,Giannino,Max,Alessandro. Testers:Dorino,Rosetta,Sponky,Giorgio,Manuela,Fabio,Arix,Marco,Liviana,Francesco, Nuvola,Max,Martina,Alice. LE IMMAGINI
DELL’ESCURSIONE(17.06.2006) PUNTO DI PARTENZA:Cave del Predil (UD) nei pressi del monumento in ricordo
delle vittime della Polveriera di Prat da L’Ors. COME CI SI ARRIVA:Autostrada A23 uscita Carnia. Si procede in
direzione di Pontebba. Arrivati a Chiusaforte seguire le indicazioni per
Sella Nevea. A Sella Nevea proseguire seguendo le indicazioni per Cave del
Predil. Dopo circa quattro chilometri, sulla sinistra, nei pressi del
monumento in ricordo delle vittime della polveriera di Prat da l’Ors., sale la stradicciola con segnavia c.a.i.
nr.628 (Ben segnalato con indicazioni in legno riguardanti il Rifugio
Corsi.). Volendo si può salire in auto per un altro chilometro circa, fino a
trovare un piccolo parcheggio, nei pressi di un rudere e subito dopo una
sbarra in ferro in corrispondenza del segnale di divieto di accesso. Il
parcheggio permette di parcheggiare circa 5-6 autovetture. CARTA TOPOGRAFICA
NECESSARIA: Tabacco
nr.19- 1:25.000 Alpi Giulie Occidentali-Tarvisiano. PARCHEGGIO PER AUTO:si. SENTIERI: c.a.i.
nr.628-Sentiero dei Tedeschi-sentiero c.a.i. nr.625 TEMPO NECESSARIO: ore
2.30 DISLIVELLO:mt.700 TELEFONI UTILI: telefono
Rifugio 0428.68113; Società Alpina delle Giulie (Sezione di Trieste)
040.630464;Martucci Cristiano (GESTORE) 040.811752; rifugiocorsi@virgilio.it APERTURA: dal 15 giugno
al 15 settembre. DIFFICOLTA’: EE DESCRIZIONE
DELL’ESCURSIONE. (giovedì, 28 luglio 2005.) Ore 6.30. Seduto
sugli scalini di casa attendo Giannino e Max, mentre al mio fianco mi fa
compagnia la mia gatta Eddy. Il silenzio del mattino è interrotto solamente
dal gico di alcune tortore che volano di tetto in tetto. Finalmente dopo un
lungo periodo il “mitico” trio, oggi, si ricomporrà! Stò attendendo mentre
“l’incazzatura” a causa di un collega di lavoro, sta per rovinarmi la
giornata. Vabbè cercherò in tutti i modi di togliermi dalla mente questo
“collega griffato”, capace solamente di “apparire”, ma non di creare e vivere
in comunità umilmente. Ore 07.00, con due rombi di motore distinti, arrivano Giannino con il
suo “SGARFE CAIS” e Max, con il suo “SCOOTERONE VOLANTE”; Tempo di un caffè , due chiacchiere e ripartiamo verso il ristorante
al FUNGO di Gemona, dove abbiamo appuntamento con il “PENSIONATO” Alessandro,
nuovo arrivato tra i TESTERS; Ore 7.45 CIRCA!!!!!! Siamo al FUNGO. Dopo ALCUNI MINUTI!!!!!, arriva
Alessandro. Si parte verso l’Anello del Rifugio Corsi. Questo itinerario non
si chiama proprio così, anzi non ha nessun nome, ma a me andava di chiamarlo
così e quindi l’ho fatto! Ore 08.55, siamo
davanti all’inizio del sentiero stradicciola c.a.i. nr.628. L’inizio di
questa escursione si trova a cave del Predil (UD). Ci si arriva da Sella
Nevea. Da Sella Nevea si percorrono circa quattro chilometri in direzione di
Cave del Predil. L’inizio del sentiero si nota in quanto è posizionato nei
pressi di una lapide in memoria delle vittime della polveriera di Prat da
l’Ors.; Ore 09.15,
caricati gli zaini, finalmente partiamo salendo sulla comoda stradicciola; Ore 09.16, troviamo una tabella che indica dove era posto un vecchio
confine; Ore 09.25, arriviamo ad una parcheggio dove si possono parchegghiare
circa 5 o 6 autovetture. Per i più pigri fino a questo punto si può arrivare
in auto. Si continua a salire sempre sulla stradicciola principale e dopo
poco passiamo nei presi di una sbarra di ferro (poco prima era posto il
segnale di divieto di transito per autovetture); Ore 09.46, arriviamo nei presi una lapide in onore del 7° Battaglione
PIONIERI- 1^ Compagnia; Ore 09.59, troviamo un sentiero che scende sulla destra. Noi continuiamo
a salire su stradicciola principale. Il sentiero sale lentamente tra stupendi
panorami e una luce regalata dal sole a dir poco eccezionale; Ore 10.17, breve sosta per bere; Ore 10.22 si riparte; Ore 10.28,Troviamo una tabella con la cartina della zona.
Davanti a noi inizia uno spettacolo
affascinante. In alto su di un terrazzo naturale, protetto ed abbracciato da
cime stupende, fa bella mostra di se il Rifugio Corsi. Sulla nostra sinistra
possiamo ammirare la Malga Grantagar (mt.1530); continuiamo il nostro cammino
e dopo alcuni minuti, sulla nostra destra, troviamo una piccola costruzione
in legno posta a ridosso del sentiero stradicciola nr.628. Continuiamo la
nostra salita sul sentiero stradicciola c.a.i. nr.628 e dopo 50 metri circa,
sulla destra, vicino ad una panchina in legno, un cartello c.a.i indica l’inizio e la direzione del SENTIERO
DEI TEDESCHI che ci condurrà al Rifugio Corsi. Al Rifugio Corsi si può
arrivare anche attraverso il sentiero c.a.i. nr.628 (SENTIERO MOLTO PIU’
FACILE E PRIVO DI DIFFICOLTA’), che continua sulla stradicciola sentiero che
passa davanti ala malga salendo nel bosco e successivamente riunendosi al
sentiero c.a.i. nr.625 (SUL SENTIERO SI TROVANO LE INDICAZIONI SUL RIFUGIO
CORSI, COMUNQUE L’ITINERARIO E’ BEN SEGNATO SULLA CARTINA TABACCO NR.19. COME
AL SOLITO, MAGARI FINO ALLA NAUSEA, IO CONSIGLIO DI PORTARSI DIETRO IN OGNI
ESCURSIONE LA CARTINA TOPOGRAFICA!). Riprendiamo il nostro cammino sul
SENTIERO DEI TEDESCHI. Il sentiero dei tedeschi è consigliato ad escursionisti
esperti ed in qualche piccolo tratto è anche attrezzato con dei cavi
d’acciaio. Anche se non difficile necessita di attenzione e prudenza; Ore 10.50 si oltrepassa un incantevole ruscello; Ore 11.12 passiamo il primo tratto attrezzato, ma non difficoltoso; Ore 11.20, troviamo i segnali che indicano ulteriormente la direzione
da prendere per raggiungere il Rifugio Corsi. Altri segnali indicano il Passo
degli Scalini, il Rifugio Brunner e la Forcella delle Cenge; Ore 11.26, passiamo il secondo passaggio attrezzato; Ore 11.54
arriviamo al Rifugio Corsi con la sua bellezza, dove ci lasciamo cullare dallo spettacolo
magnifico offertoci dalle maestose cime che ci abbracciano. Per un attimo mi
torna in mente il comportamento scorretto del mio “collega” e mi rabbuio.
Sono incazzato da morire,soprattutto perché “costui” si vanta di
“frequentare” la montagna (io invece sono dell’idea che la CALPESTI e basta),
ma per fortuna questa meravigliosa Montagna, fa sparire lui e tutte le sue
“stronzate” in pochi attimi, lasciando spazio a tutto quello che è
importante. Ore 13.25. Dopo
una pausa per gustare alcune leccornie ed ammirare tutte le meraviglie che ci
circondano, siamo pronti per ripartire e completare l’anello escursionistico.
Continuiamo la nostra escursione imboccando il sentiero c.a.i. nr.625 che
parte alle spalle del Rifugio.(molteplici e chiare indicazioni). Bellissimo
sentiero che costeggia la parete rocciosa passando sotto ad una palestra di
roccia e a ricordi della guerra. Ore 13.45. Arriviamo ad un bivio dove troviamo un cartello in legno
(Sul cartello in legno sono riportate le notizie sulla direzione da prendere
per raggiungere il Rif. Corsi, la Sella Vallone,Il Bivacco Gorizia,il Rifugio
Brunner e il ponte sul Rio Bianco) e due cartelli che indicano le mete del
sentiero c.a.i. nr.625 (Passo degli Scalini, Sella Nevea, Rifugio Corsi e
Rifugio Brunner). Noi scendiamo (a sinistra) per l’evidente sentiero che
porta alla sottostante malga Grantagar. (a vista) .(Il sentiero che scende
non è segnato con numero, comunque si tratta del sentiero c.a.i. nr.628, che
porta alla malga Grantagar.(Segnato su pietra successivamente); Ore 13.50. Troviamo il segnavia c.a.i. nr.628 su di una pietra; Ore 14.16. Arriviamo alla malga Grantagar; Ore 15.18.
Arriviamo all’auto. Sentiero c.a.i.
nr.625. Sella Nevea-Rifugio Corsi-Valle di Riobianco-Val Rio del Lago. (EE) L’inizio
del sentiero c.a.i. nr.625 è posto nella località di Sella Nevea a metri
1162.Passa per il pascolo della Malga Gregnedul di sopra a mt.1550 (nei pressi
si trova il bivio con il sentiero c.a.i. nr.624) fino ad arrivare al Passo
degli Scalini a metri 2022. Prosegue scendendo a metri 1949 Lis Plagnis (Nei
pressi si trova il bivio con il sentiero c.a.i. nr.626). Prosegue e a metri
1850 si trova il bivio con il sentiero c.a.i. nr.628. Prosegue sulla
mulattiera della Parete delle Gocce a mt.1900 e quindi arriva al Rifugio
Corsi metri 1840 (nei pressi si trova il bivio con i sentieri c.a.i. nr.627 e
629). (Da Sella Nevea al Passo degli Scalini ore 2.15. Da Sella Nevea al
Rifugio Corsi ore 2.45 ). Il sentiero c.a.i. nr.625 prosegue fino ad arrivare
ai 2180 metri della Forcella del vallone, poi scende fino a metri 1950 dove è
posto il bivacco Città di Gorizia. Il sentiero prosegue fino ad arrivare a
metri 1650 dove si trova il bivio con il sentiero c.a.i. nr.630. Il sentiero
c.a.i. nr.625 continua fino ad arrivare al ex Rifugio Brunner (Dismesso e
sempre chiuso) a metri 1432 (nei pressi troviamo il bivio con il sentiero
c.a.i. nr.629, quindi prosegue fino ad arrivare a metri 980, dove si trova la
Val Rio del Lago (rotabile per Sella Nevea a chilometri 5 da cave del
Predil). Da
Sella Nevea alla Sella del vallone ore 3.45; Da
Sella Nevea al Bivacco Citta di Gorizia ore 4.20; Da
Sella Nevea al Rifugio Brunner ore 5; Da
Sella Nevea alla val Rio Del Lago ore 6. Sentiero c.a.i.
nr.628. Val Rio del Lago-Malga Grantagar-Rifugio Corsi. Il sentiero c.a.i. nr.628 che
conduce facilmente al Rifugio Corsi, ha inizio il località Val Rio del Lago ,
nei pressi della vecchia polveriera, a metri 990.Sale toccando le seguenti
località: Cave del Mole, Malga Grantagar a metri 1530, Bivio con il sentiero
c.a.i. nr.625 a metri 1850, Rifugio Corsi mt.1840. Dalla Val Rio del Lago alla malga Grantagar ore 1.20; Dalla Val Rio del Lago al Rifugio Corsi ore ore 2.30. Sentiero dei
Tedeschi. (EE) “Itinerario
diretto che parte nei pressi della malga Grantagar vicino ad una piccola
costruzione in legno. (Salendo verso la malga dalla stradicciola c.a.i. nr.628,
50 metri prima circa, vicino ad una panca in legno). Il sentiero risale il
costone sottostante al Rifugio Corsi e lo raggiunge mediante una valleta ad
est del Rifugio. Sale per un tracciato lavorato in roccia e parzialmente
attrezzato. Dall’inizio del sentiero al Rifugio 45 minuti.” ALTRE RISORSE SU INTERNET. LA MIA MONTAGNA. Non sono una guida alpina e non voglio insegnare niente a nessuno. Sono
solo innamorato PAZZO di questa irresistibile Montagna. In questo sito voglio
solo raccontare, con la magia delle parole e delle immagini, le mie
escursioni nelle montagne del Friuli Venezia Giulia, cercando di regalare
emozioni, le stesse che la montagna regala a me! La mia montagna è la
montagna “dei più”.Lontana dalle grandi imprese “alla moda” di richiamo mediatico e consumistico.La mia
montagna è quella che appare sempre più dimenticata dal giornalismo del settore.
La montagna fatta di sentieri disegnati tra i boschi e le rocce . La montagna
che è ancora capace di regalare orizzonti carichi di emozioni. La montagna
impregnata di fatica e umiltà, lontano dal chiasso. Quella fatta di piccoli
passi scanditi dal ritmo del silenzio che diventa tesoro. E’ questa la mia
montagna! Una montagna sempre più dimenticata ed è proprio questo il motivo
che mi lega a lei , in questo modo quasi estremo. La montagna che ti stringe
forte quasi a farti male. La montagna che ti fa soffrire se gli stai troppo
lontano. E’ questa la montagna che deve vivere, quella che tutti dovrebbero
conoscere! L’unica vera montagna, quella “dei più”, di tutte quelle persone
che la amano per queste sue umili caratteristiche, ricordando sempre, che i
punti più alti tra il cielo e la terra, quei punti magici che ci fanno vivere
sensazioni indescrivibili, li possiamo raggiungere solamente grazie a lei! Questa è la mia
Grande Montagna! La montagna del Friuli Venezia Giulia, fatta di quadri della
natura, capaci con le loro tinte di abbracciarti forte, regalando un calore
insostituibile, quasi magico. Una montagna colma di incantevoli ed
affascinanti sentieri che si immergono in ambienti da favola, ricchi di
storia,cultura e tradizioni. Itinerari capaci di accarezzare dolcemente con i
suoi paesaggi le nostre anime, imprimendo emozioni forti e preziose nella
nostra mente, capaci di creare un legame insostituibile tra uomo e montagna. Dorino Bon. N.B.: Nonostante le descrizioni delle
escursioni riportate in questo sito siano abbastanza dettagliate e
consigliabile sempre munirsi di carta topografica prima di iniziare qualsiasi
escursione. Grazie per aver visitato questo umile sito
sulla nostra montagna. Questo non è un sito costruito con “mega” effetti
speciali o fantastiche grafiche, ma è creato con tanta umiltà, passione e
cuore. Il mio sogno è quello di pubblicare tutte le descrizioni e immagini
delle escursioni della nostra Montagna, descrivendo tutti i sentieri che l’
attraversano. Dorino Bon. IMPORTANTE!! La
descrizione di questa escursione è in linea di massima completa nei suoi
dati, ma spesso, a causa di eventi naturali, da un giorno all’altro può
subire delle variazioni o interruzioni anche importanti. Invitiamo quindi gli
escursionisti che si apprestano ad effettuare un escursione ad informarsi,
dove ciò è possibile, sulle condizioni dei sentieri e dell’itinerario,
contattando i punti d’appoggio o gli Enti presenti in zona. Sono gradite segnalazioni su sentieri interrotti o inagibili. Sarà
nostra premura pubblicarle su queste pagine a disposizione di tutte le
persone che amano la nostra Montagna. (segnalazioni) In
questo sito sono contenute molteplici notizie ed informazioni sull’escursionismo,
redatte e controllate accuratamente, ma variazioni negli itinerari sono
sempre possibili. L’escursionismo è in qualche caso
pericoloso e chi lo pratica lo fa a proprio rischio. Il WEB MASTER declina
ogni responsabilità in seguito a incidenti dovuti a cattive interpretazioni o
comportamenti imprudenti usando i contenuti di questo sito. Grazie e Buona Montagna. OFFICIAL SPONSOR EXTREME TESTERS FOR THE MOUNTAIN ALTO FRIULI - PATAGONIA |