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Le racchette da neve.

Articoli, descrizioni, storia, manuali, istruzioni per l’uso, consigli, prezzi, costruttori ed altro.

 

Bollettino delle VALANGHE:

http://www.regione.fvg.it/valanghe/valanghe.htm

Il Bollettino delle VALANGHE si può anche ascoltare telefonando al seguente numero verde:

800-860377

 

 

Alcuni consigli utili da consultare.

(raccolta di utili consigli da consultare prima di ogni escursione con le racchette da neve)

 

Immagini e descrizioni di escursioni con le ciaspe.

 

Monte Mataiur mt.1641

Abbracciati dal Gruppo Cridola Monfalconi.

Rifugio Giaf dicembre 2004.

Monte Lussari mt.1789

Sella Kriz mt.1540 e rifugio A.N.A. Monteaperta

Casera Presoldon mt.1314

Altopiano del Montasio

Rifugio Di Brazzà mt.1660

Malga Grantagar o Grantagar mt.1530

Rifugio Fratelli Grego mt.1389

 

L’escursionismo è in qualche caso pericoloso e chi lo pratica lo fa a proprio rischio. Il WEB MASTER declina ogni responsabilità in seguito a incidenti dovuti a cattive interpretazioni o comportamenti imprudenti usando i contenuti di questo sito.

 

N.B.:

Si raccomanda prima di ogni uscita con le ciaspe, di consultare il bollettino meteo (LINK NELLA HOME PAGE) che segnala, zona per zona, l’eventuale pericolo di valanghe. In ogni caso è consigliabile iniziare le escursioni molto presto al mattino concludendole prima delle ore più calde della giornata. Avanzate lungo l’itinerario sondando con i bastoncini, eventuali insidie del terreno sottostante.

 

 

MAGIA DELLE CIASPE.

 

Le ciaspe a prima vista sembrano dei comuni e variopinti accessori di montagna, ma una volta indossati diventano delle “ALI MAGICHE” capaci di farci “VOLARE” nel fantastico mondo del “vivere umilmente” la montagna. Un’uscita con le ciaspe è capace di regalare emozioni impareggiabili che si scolpiscono nella mente e nel cuore con una forza indescrivibile . Ogni angolo che ci circonda è ricco di mete che disegnano l’azzurro del cielo. Si avanza inventando e disegnando sentieri con gli occhi sul candore della neve. Si “vola liberi” senza nessun obbligo di percorso, attratti da veri tesori scolpiti in punti magici tra il cielo e la terra, dove poter allineare naturalmente, cuore, anima, mente e corpo. Un mondo fatto di stupende sculture che si innalzano al cielo con la forza di un grande abbraccio. Un mondo dove non è importante il nome o l’altezza di una montagna e neppure le sfide, ma la forza delle sensazioni e delle emozioni. Difficilmente chi prova le ciaspe e viene accarezzato da questo modo di vivere la montagna, riuscirà a stare lontano dalla stessa. Le mete con le sue bellezze si faranno catturare dai nostri occhi. Sul manto magico steso come un tappeto , tra noi e la scultura che disegna il cielo, si crea un fantastico sentiero. Si sale al ritmo del sudore e della fatica, ma tutto il tesoro che si imprime nell’anima e nella mente ci ripaga abbondantemente di ogni sforzo. La neve rende ogni angolo della nostra montagna ancora più affascinante. I suoni che ci regala diventano da favola. Camminare sulla neve salendo in paesaggi di estrema bellezza, diventa, escursione dopo escursione, sempre più emozionante creando in noi una magica dipendenza. Chi indosserà quelle fantastiche “ALI” ai piedi si  renderà conto di persona di quanto magiche esse siano e di quante emozioni e sensazioni forti sono in grado di regalare e scolpire in ogni battito del nostro cuore.

 

Dorino Bon

 

 

Qualche informazione sulle racchette da neve.

Dal sito della Baldas.com (articoli e tecniche)

 

Le racchette da neve sono utilizzate, sin da tempi lontani, dalle popolazioni residenti nella zona Artica: per muoversi sulla neve profonda, presente per lunghi mesi in quelle regioni, questi attrezzi costituiscono lo strumento più semplice e leggero.

La cinematografia ne documenta l'utilizzo presso gli Indiani, i Trappers e i cercatori d'oro. L'ispirazione per la forma è venuta prendendo spunto dall'osservazione del mondo animale abituato a spostamenti su coltri di neve.

Le forme di base sono: "Beavertail" (coda di castoro), caratterizzato dalla parte anteriore arrotondata e dall'estremità posteriore allungata e "Bearpaw" (zampa d'orso), profilo largo e corto arrotondato nella parte posteriore. Entrambi i modelli erano composti da un telaio in legno di frassino con un intreccio di corde che inizialmente erano budello d'animale con fissazioni in cuoio. Nel Nord America, artigiani indiani producono ancora oggi questi modelli originali, diventati oggetti estetici in vendita nei negozi di souvenirs. E' curioso sapere che le racchette da neve sono nate prima degli sci. Sulle nostre montagne, in Europa, c'era chi calzava rudimentali racchette per trasportare il fieno durante l'inverno o per spostarsi da una stalla all'altra.


Con le racchette ai piedi, che consentono di sprofondare di meno nella neve, la marcia è meno faticosa e soprattutto più semplice che con gli sci, scomodi negli spazi stretti del bosco e ingombranti quando vanno attaccati allo zaino.

A partire dagli anni settanta fino ai nostri tempi vi è stata una costante evoluzione. Cambiando radicalmente i materiali utilizzati, si è data origini alla costruzione di racchette più resistenti, più leggere, più affidabili con una manutenzione minima. Erano gli anni della scoperta del tempo libero, un crescendo continuo di nuove attività sempre più estreme. E come spesso accade, il cerchio si chiuse, portando quasi senza accorgersi alla rivalorizzazione delle forme tradizionali.

Negli ultimi anni c'è stato un grande ritorno alle racchette anche sulle Alpi, dove non erano quasi più utilizzate, dato l'abbandono delle attività montane in cui erano necessarie, come la caccia o i trasferimenti in zone non percorse da strade, e dopo il grande impiego durante la prima guerra mondiale da parte degli alpini.
Oggi l'utilizzo di questi strumenti è dettato però da motivazioni molto diverse, motivazioni sportive e turistiche, per un escursionismo invernale che sta conquistando sempre più persone.

Camminare con le racchette da neve è una continuità all'escursionismo estivo alla portata di tutti, per i bambini a partire dagli 8 -10 anni. Avere il piacere di svolgere un'attività all'aria aperta, a contatto con la natura. Allacciati gli attacchi, l'avventura può avere inizio andando alla scoperta di un modo straordinario di vivere la montagna d'inverno. Non richiede una conoscenza tecnica particolare "se sai camminare, sai andare con le racchette". A condizione, ovviamente, di disporre di una minima preparazione fisica e di rispettare le elementari norme di prudenza delle quali bisogna tenere conto quando ci si sposta sulla neve in montagna.

Non è comunque necessario muoversi a quote stratosferiche per godere di emozioni indimenticabili. Basta una coltre nevosa su una strada forestale a mezza montagna per dare vita ad una passeggiata interessantissima.

Snowaching "guardare la neve", il manto nevoso è come un libro che trattiene i segni lasciati dagli animali più timidi durante le varie attività notturne.
Le racchette possono essere un 'attrezzo per individualisti, che camminano ore con i propri pensieri. Ma sono soprattutto un bellissimo modo per stare in compagnia comunicandosi le proprie emozioni. Pernottare in una capanna alpina, magari proprio durante una notte di plenilunio è sicuramente molto suggestivo. Andar con le racchette porta alla socialità ed alla condivisione dell'esperienza di un momento a contatto con la natura.

 

 

Sulla neve con le ciaspole

Il modo più trendy per vivere i monti

Dal sito di TGCOM.

 

Snowshoes, ciaspole, racchette da neve: si possono chiamare in molti modi, ma sono sempre loro, gli attrezzi che si attaccano agli scarponi da montagna per camminare nella neve senza sprofondare. Una volta le racchette da neve erano normalmente utilizzate da chi viveva nelle regioni artiche e doveva spostarsi a piedi nella neve alta: erano semplici attrezzi di legno e spago che si legavano alle calzature con stringhe di cuoio, più semplici e pratici degli sci negli spazi ristretti, ad esempio in un bosco. Oggi le racchette da neve sono diventate "snowshoes", in plastica e alluminio, leggerissime, tecnologiche e, soprattutto, di gran moda. Anzi, quest'inverno sono il modo più "in" per muoversi a tu per tu con la montagna.

Lo snowshoeing è uno sport alla portata di tutti, facile come... camminare. Basta calzare le racchette assicurandole agli scarponi, scegliere un itinerario e andare. Non serve essere abili sciatori o avere un allenamento particolare: basta un po' di pratica per abituarsi a camminare con questi attrezzi ai piedi, magari aiutandosi con un paio di bastoncini e percorrere un sentiero, spesso uno di quelli che d'estate sono affollate dai turisti, ma che d'inverno con la neve è percorso solo dagli animali, e immergersi nel silenzio e nella pace della natura incontaminata.

Sono molti i tipi di racchette da neve  e di attacchi oggi in commercio e orientarsi tra i diversi modelli non è sempre facile: meglio affidarsi al consiglio di un rivenditore specializzato di articoli sportivi che saprà offrire il consiglio "giusto" in base alle esigenze e alle capacità di ciascuno. Per le prime escursioni, comunque, le ciaspole possono noleggiate nelle località di montagna, presso i negozi di articoli sportivi o dai noleggiatori di sci e slittini. Per quanto riguarda gli itinerari, è indispensabile munirsi di una buona cartina dei sentieri e scegliere un percorso adatto alle proprie capacità. Anche se questo tipo di escursionismo è adatto a tutti, compresi i bambini a partire dagli 8-10 anni, è bene ricordare alcune precauzioni e regole che chi si muove in montagna d'inverno non può permettersi di dimenticare per non rischiare brutte avventure.

Innanzi tutto è bene preferire per le prime uscite un'escursione in gruppo, con la presenza di una guida del posto. In tutte le località montane e nei parchi nazionali vengono organizzate uscite e passeggiate di diverso livello di difficoltà, con l'ausilio di personale esperto e specializzato. Le guide sono le persone più adatte a riconoscere quali sono le condizioni di pericolo in cui è prudente variare l'itinerario o annullare l'escursione. Anche in condizioni ottimali la montagna d'inverno presenta alcuni rischi: il freddo, il cambiamento delle condizioni atmosferiche, la nebbia abbinata con la neve che crea problemi di orientamento, le valanghe, il ghiaccio.

Prima di scegliere un itinerario è bene valutare le proprie condizioni fisiche: basta una coltre nevosa su una strada forestale a mezza montagna per dare vita ad una passeggiata interessantissima. Le gite impegnativa e ad alta quota devono essere riservate a chi ha una buona preparazione atletica ed è abituato a muoversi in altitudine. Prima di partire prendete visione dei bollettini meteonivologici, che danno indicazioni sulle condizioni del tempo e sul rischio di valanghe. Se affrontate percorsi impegnativi, portate con voi il dispositivo elettronico per la ricerca in caso di valanga (ARVA). Valutate con cura il tempo del ritorno: in inverno le giornate sono brevi ed è molto imprudente farsi sorprendere dall'oscurità. Vestitevi in modo adeguato alle condizioni del tempo e all'altitudine e non dimenticate di mettere nello zaino, oltre a tanta acqua da bere, qualche alimento energetico come barrette di cereali e cioccolato.

 

Nozioni sulle racchette da neve.

Dal sito DOLOMITI.IT

 

Le ciaspole o racchette da neve sono un particolare strumento che permette di spostarsi agevolmente sulla neve a piedi.

In passato, ad avanzare a fatica nel paesaggio innevato con ai piedi ingombranti racchette da neve che impedivano di sprofondare nella coltre di neve, erano soprattutto i cacciatori e i contadini. Le ciaspole erano costituite da un cerchio di legno e strisce di cuoio legate tra loro. Una cinghia non troppo stretta legava le scarpe a questo dispositivo. A cavallo tra i due secoli fu l’esercito di stanza nell’Alta Val Pusteria a introdurre diversi mezzi per potersi muovere anche in inverno e le racchette da neve vennero dimenticate. Negli ultimi anni, però, si è assistito ad una controtendenza: le escursioni nella neve sono ritornate di moda. Le racchette sono risultate particolarmente adatte per i pendii non troppo scoscesi. Inoltre si possono percorrere senza problemi i nevai anche nel tardo inverno. Anche il materiale di partenza è stato migliorato: i vecchi cerchi di legno e cuoio divennero racchette da neve, prodotte con materiali particolarmente leggeri e decisamente adatti ai movimenti dell’uomo. Ora grazie a materiali antistrappo, leghe al titanio e altre novità i progressi sono stati notevoli.

Per i percorsi semplici, adatti a tutte le età, non sono richiesti particolari preparazioni o specifici allenamenti. Per gli altri percorsi, come per il trekking estivo, è indispensabile un minimo di allenamento. E necessario, in entrambi i casi, prestare qualche attenzione a dove si mettono i piedi...
Per indossare le ciaspole sono ideali delle pedule o delle scarpe da trekking, un adeguato abbigliamento da neve e i bastoncini per aiutarsi a camminare.

Come si indossano le racchette da neve.
Innanzitutto le ciaspole si differenziano in sinistra e destra dalla fibbia di chiusura che deve sempre essere esterna. Lo scarpone va inserito in modo tale da che la punta del piede sia sopra il puntale, quindi va fissato stringendo la cinghia anteriore. Il tacco dello scarpone deve collocarsi al centro della racchetta e poi fissato con le cinghie posteriori.

 

Uso delle racchette da neve.

Dal sito ROCCARASO.NET

 

In generale, le racchette da neve si scelgono in relazione del peso dell' individuo e il tipo di rilievo in cui si usano.
Le prime erano di legno e possedevano un telaio in pelle di vacca.
Attualmente le racchette con il bordo alzato sono le più idonee per essere adoperate sulla neve-polvere ; invece i terreni piani permettono l' uso delle racchette più grandi . La loro funzione principale consiste nel distribuire il
peso del corpo sulla maggior superficie possibile. Con un corretto uso si arriva a rimpiazzare gli sci ,le racchette risultano utili per trainare carichi pesanti.
Inoltre, consentono di tenere le mani libere e di camminare in zone impervie. Le racchette hanno il vantaggio di essere molto leggere e facili da maneggiare . Molte sono dotate di un tipo di attacco,semplice da sganciare.
Dopo averle usate è bene asciugarle in una zona ventilata ,l'eccessiva umidità le può rovinare irrimediabilmente se poi si spezza una corda bisogna ripararla immediatamente, altrimenti anche il resto si allenterà.

 

 

Le racchette da neve

(Descrizione, aspetti costruttivi, istruzioni per l’uso, immagini, materiali , attacchi, indirizzi utili, pro e contro dei vari modelli, considerazioni. Dal sito di PLANETMOUNTAIN.COM)

 

Scoprire l’inverno con le racchette da neve.

(Dal sito www.vapn.ch)

 

Interessantissimo articolo sulle racchette da neve.

Origini,l’evoluzione,come si usano le racchette da neve,ciaspe o ciaspole,gli accessori, le tecniche di movimento con le racchette e tanti altri consigli per chi ama andare in montagna con le racchette da neve.

 

http://www.vapn.ch/Downloads/Dossier%20racchette.pdf

 

 

Alcuni Produttori.

BALDAS

 

IMPORTANTE!!

La descrizione di questa escursione è in linea di massima completa nei suoi dati, ma spesso, a causa di eventi naturali, da un giorno all’altro può subire delle variazioni o interruzioni anche importanti. Invitiamo quindi gli escursionisti che si apprestano ad effettuare un escursione ad informarsi, dove ciò è possibile, sulle condizioni dei sentieri e dell’itinerario, contattando i punti d’appoggio o gli Enti presenti in zona.

Sono gradite segnalazioni su sentieri interrotti o inagibili. Sarà nostra premura pubblicarle su queste pagine a disposizione di tutte le persone che amano la nostra Montagna. (segnalazioni)

 

Grazie e Buona Montagna.

 

OFFICIAL SPONSOR

FuarceXtremE

EXTREME TESTERS FOR THE MOUNTAIN

ALTO FRIULI - ITALY

PATAGONIA

 

Nonostante la descrizione delle escursioni riportate in questo sito siano abbastanza dettagliate e consigliabile sempre munirsi di carta topografica prima di iniziare qualsiasi escursione.

 

 

Grazie per aver visitato questo umile sito sulla nostra montagna.

Questo non è un sito costruito con mega effetti speciali o fantastiche grafiche, ma è creato con tanta umiltà, passione e cuore. Il mio sogno è quello di pubblicare tutte le descrizioni e immagini delle escursioni della nostra Montagna, descrivendo tutti i sentieri che la attraversano.

 

Dorino Bon.

 

 

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