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Monte San Simeone mt.1505

Venerdì 11 novembre 2005.

 

 

Quando sono lassù divento piccolo piccolo;

mi sento cullare la mente,

accarezzare l’anima

ed abbracciare il cuore.

Dorino Bon

 

LE IMMAGINI DELL’ESCURSIONE.

 

PUNTO DI PARTENZA:  Tre chilometri circa da Sella Interneppo . (mt.500)

COME CI SI ARRIVA:S.S. nr.13 direzione Gemona del Friuli. Arrivati a Campagnola al semaforo si gira a sinistra e si seguono le indicazioni per Trasaghis e Bordano.Dopo alcuni minuti, la strada curva bruscamente a destra e dopo superato il ponte di Braulins si gira a destra in direzione di Interneppo. Si passa per il paese di Bordano e si prosegue per Interneppo. Dopo circa un chilometro , sempre in direzione di Interneppo, sulla nostra destra,troviamo le indicazioni per il monte San Simeone e monte Festa. Dopo circa un chilometro troviamo a sinistra la deviazione per il monte Festa (vicino ad un cartello di divieto di transito). Noi proseguiamo dritti per il monte San Simeone. Si prosegue per circa due chilometri. Prima di un tunnel (il primo che incontreremo di una lunga serie) c’è un piccolo spazio sulla destra per parcheggiare. Se tale spazio è già occupato, proseguire per circa un chilometro e dopo una curva,  troveremo dello spazio per parcheggiare.

CARTA TOPOGRAFICA NECESSARIA:Carta Topografica “TABACCO” per escursionisti nr.20 1:25.000 Prealpi Carniche e Giulie del Gemonese.

PARCHEGGIO PER AUTO: si.

SENTIERI; carareccia e sentiero c.a.i. nr.839

DISLIVELLO: mt.1005

TEMPO IMPIEGATO:3h e 57’

TELEFONI UTILI: /

DIFFICOLTA’: E

 

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO.

Ore 06.51 parto dalla mia Basaldella. E’ già giorno e i “pupi” stanno ancora dormendo. Imbocco la tangenziale in direzione Tricesimo.

Ore 06.59 circa; Sosta caffè;

Ore 07.12; Riparto. Per un “pelo” un caro signore con la Golf mi voleva far fermare, contro la mia volontà;Non aveva ben chiari i segnali stradali. Oggi mi sono imposto: No Ansia! No fretta; No stress!! Accetto tutto!!

Ore 07.31, passo per Gemona del Friuli;

Al primo semaforo via dritti; Al 2° semaforo ancora via dritti;

Ore 07.35 arrivo a Campagnola;Al semaforo si gira a sinistra in direzione di Trasaghis;

Ore 7.38 , la strada curva bruscamente a destra. Si oltrepassa il ponte di Braulins e si gira a destra seguendo le indicazioni per Interneppo. Si passa per il paese di Bordano e dopo circa un chilometro, sempre con direzione Interneppo, sulla destra trovo le indicazioni per il monte San Simeone e monte Festa. Dopo circa un chilometro trovo a sinistra la deviazione per il monte Festa (vicino ad u cartello di divieto di transito). Io proseguo dritto per il monte San Simeone. Dopo due chilometri arrivo ad un “tunnel”. Poco prima del tunnel (il primo che si incontra di una lunga serie) parcheggio sulla destra dove c’è un piccolo spazio. Se quello spazio è occupato, basterà proseguire per circa un chilometro e dopo una curva troveremo un altro spazio dove parcheggiare Io parcheggio poco prima del “tunnel”. Nei pressi inizia anche il sentiero c.a.i. nr.839 (Cartelli che segnalano l’inizio). Il sentiero lo si può imboccare anche in altri numerosi punti posti sulla carrareccia, in quanto lo stesso, per la gran parte dell’escursione, taglia i tornanti della carrareccia. Con la carrareccia si può arrivare fino all’altopiano del monte San Simeone(Volendo fino a quel punto si può salire anche in auto).Durante i mesi estivi  è aperta anche la Baita del Monte San Simeone (ristoro).

Per salire sul monte San Simeone scelgo di usare la carrareccia carica di panorami. Si proprio così; Non userò il sentiero che sale ripido e sfiancante, ma la carrareccia lunga e dolce;
ore 07.56 parcheggio l’auto. Non riuscirò a girarmi dopo. Non mi importa; Ci penserò dopo! Ora mi voglio godere questa giornata che ho tanto desiderato. Metto le “ali” ai piedi, carico lo zaino e sono pronto a partire. Lo zaino pesa, ma i problemi che mi porto dietro oggi pesano molto di più;

Ore 08.00. Si parte! Finalmente si “vola”. Evviva via dal nulla!! Ehh si , me ne vado lontano dai “SUPER SO TUTTO IO”, dagli arroganti, dagli incoerenti che parlano bene e poi fanno tutto male, ma soprattutto “rompono i C…..”. Io ho una vita e non posso far star male coloro che mi vogliono bene e che mi stanno accanto e quindi adotto il mio sistema personale “non esistete più! Vi ignoro!”. L’importante è il giudizio della mia coscienza. Quello è la cosa più importante;

Ore 08.08, sulla nostra sinistra, su dei comodi gradini, sale il ripido sentiero. Il sentiero può essere imboccato anche nelle vicinanze del primo tunnel che troviamo salendo. (chiare indicazioni);

Ore 08.40. Arrivo ad un tornante e da pochi metri sotto, parte una “flotta” di grifoni;

Ore 08.57 incontro sulla mia destra, uno dei tanti punti dove riagganciare il sentiero che entra nel bosco. Continuo a salire in compagnia della musica ritmica dei bastoncini e dei passi sulle foglie che sembrano il tappeto di una favola. Salendo purtroppo, si sentono distintamente i rumori fastidiosi della pianura. Auto, industrie, caos. Rumori che mi fanno apprezzare il paradiso in cui mi trovo;Continuo a salire in compagnia del cinguetti di alcuni uccellini e alla magia di alcune foglie che giocano con il vento. La Giornata è stupenda. Il sole riscalda anche l’anima.

Ore 09.12. Il bosco mi racchiude lentamente, quasi a proteggermi;

Ore 09.28. Arrivo al monumento in onore a San Simeone. Il monumento è pieno di magnifiche croci in legno, la maggior parte costruite sul momento;

Ore 10.28. Arrivo allo stupendo e panoramico Altopiano che precede il monte San Simeone. Sull’altopiano sono collocate diverse aree attrezzate. L’altopiano è anche usato per lanci con il parapendio.

Proseguo sempre sulla bellissima carrareccia e alle 11 circa arrivo ad un bivio. Proseguo a sinistra verso la Chiesa di San Simeone posizionata in un luogo incantevole. (Ancora area attrezzata). Ritorno sui miei passi e proseguo sulla carrareccia verso il monte San Simeone (chiare indicazioni per il sentiero c.a.i. nr.839)

Ore 11.14. Imbocco il sentiero c.a.i. nr.839 (Indicazioni chiare) che sale tra stupendi faggi;

Ore 11.57. Sono in Cima. A parte le numerose antenne, il panorama è bellissimo. Come al solito mentre contemplo lo spettacolo gentilmente offertomi da Dio e cerco di scrollarmi di dosso pensieri inutili, mi godo la mia birretta e il mio panino. Salute a tutti e Buona Montagna!

 

 

ALTRE RISORSE SU INTERNET.

http://www.google.it/search?hl=it&q=monte+san+simeone&meta=

http://www.google.it/search?q=monte+san+simeone&hl=it&lr=&start=10&sa=N

http://www.google.it/search?q=monte+san+simeone&hl=it&lr=&start=20&sa=N

http://www.google.it/search?q=monte+san+simeone&hl=it&lr=&start=30&sa=N

 

Altre interessanti notizie sul monte San Simeone.

“Il monte San Simeone, noto come l’epicentro del terremoto che colpì il Friuli nel 1976, è facilmente individuabile dalla pianura per la sua posizione isolata tra il letto del Tagliamento e il lago di Cavazzo è citato fin dal secolo XIII e riportato nelle prime carte geografiche del Friuli; per la sua forma a tronco di piramide con spigoli rotondeggianti veniva originariamente chiamato CUEL TARONT. L’attuale nome trae origine da quello del Santo a cui è dedicata la chiesetta (secoli XIV-XV) posta sul pianoro (a quota 1.215 metri s.l.m).

I versanti del monte sono ripidi e solcati da canaloni percorsi da faglie; in presenza di forti piogge , tra Pioverno e bordano e tra il monte Festa e la Cima d’Agar del San Simeone, oltre la strada che da Pioverno porta a gavazzo, si possono ammirare due belle cascate: La Pisane dai Fraris e la Pisane di Triulis. Poco sotto la cima si estendono due pianori posti a differenti quote, denominati Plan dai Mans e Plan dai Pucei. Quello superiore, i cui pascoli sfumano nela faggeta che circonda la cima, presenta una sorgente in corrispondenza di una conca argillosa sul ciglio ovest. Dal punto di vista floristico i pendii più ripidi sono ricchi di specie xero-termofile: Quercus ilex, Cotynus coggygria,Cuscus Aculeatus,Frangula rupestris, Dictamnus albus, Inula Spiraefolia,Stachys labiosa,Euphorbia kerneri, Knautia ressmannii, Erysimum silvestre, Daphne alpina, Aurina petraia, Iris pallida e molte liliacee e crassulacee. Nella faggeta sono presenti molti cerambicidi tra cui la non comune Rosalia alpina. La fauna è costituita da coturnice, francolino di monte e capriolo, mentre solo occasionalmente compare il cervo; i rettili sono presenti anche con ramarri, lucertole, coronelle austriache, biacchi neri, saettoni e soprattutto vipere dal corno (vipera ammodytes). Sui

Versanti meridionali ci sono numerosi lepidotteri e coleotteri tra cui il raro Molops stolzi. Accessibilità: Dalla Sella Interneppo (metri 315 s.l.m.) si prende la strada che risale, con numerosi tornanti, il versante sud-est e giunge al pianoro inferiore, dove si trova la chiesetta di San Simeone, e quindi a quello superiore. Da qui un sentiero che attraversa la faggeta conduce alla cima.”

 

Altre notizie sulla Chiesa di San Simeone.

La chiesetta, consacrata nel 1330, venne sottoposta a parziali e successive ricostruzioni. Un generale ripristino è stato effettuato nel 1912-1913; In parte distrutta dal terremoto del 1976 è stata ristrutturata; secondo le sue lnee originarie, nel 1986. Ha un’ala rettangolare con travatura a vista e abside semicircolare:sul colmo della facciata è posta una monofora campanaria. Il Marinelli nel 1877 rileva l’esistenza di un’iscrizione a caratteri gotici e di alcuni affreschi posti sulla parete sinistra dell’aula che attribuisce alla scuola di Gianfrancesco da Tolmezzo. Nell’abside vi erano affreschi raffiguranti i Dodici Apostoli sormontati dalla figura di un Padre Eterno. Sempre il Marinelli dice che tradizionalmente si riteneva che attorno alla chiesa esistessero alcune abitazioni e forse un romitorio. Sono state infatti rinvenute tracce di un forno e di una vecchia strada carreggiabile. Gli affreschi e l’iscrizione sono andati distrutti durante i lavori di restauro eseguiti in occasione della riconsacrazione della chiesa avvenuta nel 1913

 

 

Sentiero c.a.i. nr.838

Interneppo-Malga Baita San Simeone.

L’inizio del sentiero c.a.i. nr.838 si trova ad Interneppo mt.257-R.Livinat mt. 800 e arriva alla malga-baita del San Simeone a metri 1200 (nei pressi si trova il bivio con il sentiero c.a.i. nr.839 che porta alla cima del monte San Simeone a metri 1505). Dalla baita alla cima ore :1;

Tempo necessario per raggiungere La baita San Simeone sa Interneppo: ore 3.30.

(La malga-baita San Simeone  nei mesi estivi funziona come posto di ristoro)

 

Sentiero c.a.i nr.839

Pioverno-monte Festa-monte San Simeone.

Il sentiero c.a.i. nr.839 inizia sulla rotabile Pioverno-cavazzo a metri 249. Sale toccando i stavoli Triulis a mt.373. Sale ancora toccando la Sella del monte Festa a mt.975, quindi tocca la sella de la Val a mt.1310, Malga Baita San Simeone a mt.1200. Nei pressi della malga-Baita San Simeone si trova il bivio con il sentiero c.a.i. nr.838.

Tempo necessario da Pioverno alla Sella Val ore:3.15

Tempo necessario da Pioverno alla Malga-Baita San Simeone ore:4.30

Tempo necessario da Pioverno al monte San Simeone ore:5.30

 

L’ELENCO DELLE CARTINE TOPOGRAFICHE “TABACCO” DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. (per escursionisti scala 1:25.000)

 

01    Sappada-S.Stefano-Forni Avoltri

02    Forni di Sopra-Ampezzo-Sauris-Alta Val Tagliamento

09    Alpi Carniche-Carnia centrale

13  Prealpi Carniche-Val Tagliamento

18  Alpi Carniche Orientali-Canal del ferro

19  Alpi Giulie Occidentali-Tarvisiano

20  Prealpi Carniche e Giulie del Gemonese

21  Dolomiti di Sinistra Piave

26  Prealpi Giulie-Valli del Torre

27  Canin-Valli di Resia e Raccolana

28  Val Tramontina-Val Cosa-Val D’Arzino

41  Valli del Natisone-Cividale del Friuli

47  Carso Triestino e Isontino.

 

 

LA MIA MONTAGNA.

La mia montagna è la montagna “dei più”.Lontana dalle grandi imprese “alla moda”  di richiamo mediatico e consumistico.La mia montagna è quella che appare sempre più dimenticata dal giornalismo del settore. La montagna fatta di sentieri disegnati tra i boschi e le rocce . La montagna che è ancora capace di regalare orizzonti carichi di emozioni. La montagna impregnata di fatica e umiltà, lontano dal chiasso. Quella fatta di piccoli passi scanditi dal ritmo del silenzio che diventa tesoro. E’ questa la mia montagna! Una montagna sempre più dimenticata ed è proprio questo il motivo che mi lega a lei , in questo modo quasi estremo. La montagna che ti stringe forte quasi a farti male. La montagna che ti fa soffrire se gli stai troppo lontano. E’ questa la montagna che deve vivere, quella che tutti dovrebbero conoscere! L’unica vera montagna, quella “dei più”, di tutte quelle persone che la amano per queste sue umili caratteristiche, ricordando sempre, che i punti più alti tra il cielo e la terra, quei punti magici che ci fanno vivere sensazioni indescrivibili, li possiamo raggiungere solamente grazie a lei!

Questa è la mia Grande Montagna! La montagna del Friuli Venezia Giulia, fatta di quadri della natura, capaci con le loro tinte di abbracciarti forte, regalando un calore insostituibile, quasi magico. Una montagna colma di incantevoli ed affascinanti sentieri che si immergono in ambienti da favola, ricchi di storia,cultura e tradizioni. Itinerari capaci di accarezzare dolcemente con i suoi paesaggi le nostre anime, imprimendo emozioni forti e preziose nella nostra mente, capaci di creare un legame insostituibile tra uomo e montagna.

Dorino Bon.

 

UNA MONTAGNA DI EMOZIONI.
Il Libro scritto dagli appassionati di Montagna.

 

E’ il titolo del libro che scriverete voi stessi. Il libro raccoglierà tutti vostri pensieri sull’andar per monti. Le vostre emozioni, le vostre sensazioni. Raccoglierà ogni vostra poesia sulla montagna, ogni vostra riflessione dettata dalla magia che la montagna con i suo preziosi silenzi ci regala. Raccoglierà tutte quelle frasi scritte con l’anima nella mente, mentre saliamo sui sentieri di questo nostro stupendo amore, di questa insostituibile passione. Racconteremo quello che ci regala l’anima quando la portiamo lassù a farsi accarezzare dal cielo azzurro, ai confini tra cielo e terra. Racconterà tutte le musiche suonate dal silenzio. Scriveremo un libro, con l’unico vero inchiostro della passione per la montagna.

Il Libro raccoglierà tutti i messaggi pervenuti al FORUM “UNA MONTAGNA DI EMOZIONI” fino alla data del 1° ottobre 2006.

 

Inviate i vostri pensieri al seguente FORUM.

http://digilander.iol.it/dorino1/forummontagna.htm

oppure al seguente indirizzo di posta elettronica:

doroma@libero.it

 

 

N.B.:

Nonostante le descrizioni delle escursioni riportate in questo sito siano abbastanza dettagliate e consigliabile sempre munirsi di carta topografica prima di iniziare qualsiasi escursione.

 

L’escursionismo è in qualche caso pericoloso e chi lo pratica lo fa a proprio rischio. Il WEB MASTER declina ogni responsabilità in seguito a incidenti dovuti a cattive interpretazioni o comportamenti imprudenti usando i contenuti di questo sito.

 

Grazie per aver visitato questo umile sito sulla nostra montagna.

Questo non è un sito costruito con “mega” effetti speciali o fantastiche grafiche, ma è creato con tanta umiltà, passione e cuore. Il mio sogno è quello di pubblicare tutte le descrizioni e immagini delle escursioni della nostra Montagna, descrivendo tutti i sentieri che l’ attraversano.

Dorino Bon.

 

 

IMPORTANTE!!

La descrizione di questa escursione è in linea di massima completa nei suoi dati, ma spesso, a causa di eventi naturali, da un giorno all’altro può subire delle variazioni o interruzioni anche importanti. Invitiamo quindi gli escursionisti che si apprestano ad effettuare un escursione ad informarsi, dove ciò è possibile, sulle condizioni dei sentieri e dell’itinerario, contattando i punti d’appoggio o gli Enti presenti in zona.

Sono gradite segnalazioni su sentieri interrotti o inagibili. Sarà nostra premura pubblicarle su queste pagine a disposizione di tutte le persone che amano la nostra Montagna. (segnalazioni)

 

Grazie e Buona Montagna.

 

 

 

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