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Monte Cuarnan mt.1372 (T)

Chiesetta dedicata al Redentore

(Da Montenars)

(Prealpi Giulie)

 

“Ogni passo

posato su questi sentieri

è una nuova magia

da raccontare”

 

Dorino Bon.

 

 

Lunedì 10 ottobre 2005.

 

 

Testo e immagini di Dorino Bon.

 

LE IMMAGINI DELL’ESCURSIONE.

 

 

 

PUNTO DI PARTENZA: Borgo Jouf mt.598 (Montenars)

 

COME CI SI ARRIVA:Da Udine Strada Statale nr.13; Tricesimo, Cassacco, Artegna,Montenars, Sant’Elena, Borgo Jouf.

CARTA TOPOGRAFICA NECESSARIA: Tabacco nr.20- 1:25.000 Prealpi Carniche e Giulie del Gemonese.

PARCHEGGIO PER AUTO:si.

ACQUA:si.

SENTIERI;Sentiero c.a.i. nr.715

DISLIVELLO: mt.774

TEMPO NECESSARIO: ore 2.00

DIFFICOLTA’: T

PUNTO D’APPOGGIO: Ricovero Cuarnan dedicato a Elio PISCHIUTTI.

 

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO.

(lunedì,10 ottobre 2005)

 

Ore 6.30. Parto da Basaldella. La giornata si preannuncia bellissima. I suoi profumi e le sue luci mi rasserenano. Fa un po freddo, ma l’entusiamo di staccare i piedi verso il silenzio,verso la pace, verso il cielo, riscalda sia l’anima che il corpo.

Ore 7.15. Arrivo al parcheggio del Borgo Jouf (Montenars).(Ampio parcheggio)

Ore 7.30. Lo zaino e l’anima sono carichi. Si parte. Il sentiero parte vicinissimo dal Parcheggio ed è molto ben segnalato anche con molta storia. Alcuni cartelli descrivono la storia della Chiesa del Redentore che si trova in cima Al monte Cuarnan.Anche la meta di questa escursione è stata combattuta, ma alla fine con molta naturalezza e soprattutto senza ansie, ho scelto di ritornare sul monte Cuarnan. Questa volta si sale dal sentiero c.a.i. nr.715. Imbocchiamo il sentiero mentre si alza il sipario sul palcoscenico che ospita una giornata fantastica;

Ore 7.50 troviamo una fontanella ristrutturata. Pochi metri più avanti siamo di fronte ad un bivio. Noi saliamo a destra sempre sul sentiero c.a.i. nr.715 (Indicazioni per la Chiesa del Redentore). Si sale su di un affascinante sentiero che si immerge nei colori caldi dell’autunno, accompagnati dalla colonna sonora gentilmente offerta dalla natura. Il ritmico e casuale cadere delle castagne con i suoi ricci e delle foglie, creano delle musiche che mi accompagnano per gran parte dell’escursione. Vi consiglio di portavi appresso dei sacchetti in quanto la zona è ricca di castagne. L’importante è rispettare l’ambiente non arrecando danni.Di tanto in tanto, il bosco mi regala dei quadri stupendi con i suoi panorami sul Friuli,disegnati dai colori e dalla luce di un nuovo giorno;

Ore 8.10. Esco dal bosco sotto i riflettori di una magnifica giornata;

Ore 8.25 arrivo ad un incantevole pianoro panoramico attrezzato dove verso la pianura è posta una grande Croce; Mi concedo una breve pausa e dopo alcuni istanti arrivano a farmi compagnia dei magnifici cavalli;

Ore 8.30. Arrivo ad un bivio. Continuo a salire a destra sul sentiero c.a.i. nr.715;

Ore 8.40. Arrivo ad un altro bivio.  Salgo a sinistra sempre sul sentiero c.a.i. nr.715;

Ore 9.05 Sono quasi in cresta. Mi fermo un’attimo ad ammirare il panorama sulla pianura friulana. Stupendo! Anche questa volta la giornata è fantastica;

Ore 09.10. Arrivo ad una piccola cassettina in acciaio (contenente materiale per il pronto soccorso) e ad una bellissima croce in ferro. Nei pressi ci sono anche vari segnali che indicano la direzione da prendere per il ricovero Cuarnan dedicato a Elio PISCHIUTTI e per la cima e Chiesa del Redentore. Il mio sguardo viene rapito dal volteggiare magico di un grosso rapace sopra di me;Proseguo sempre sul sentiero c.a.i. nr.715 (Direzione ricovero Elio PISCHIUTTI);

Ore 9.18. Arrivo al bivio con il sentiero c.a.i. nr.715. Proseguo sempre sul sentiero c.a.i. nr.715;

Ore 9.30 arrivo allo stupendo ricovero Cuarnan dedicato a Elio PISCHIUTTI. Il Ricovero è situato in una posizione fantastica e i colori che lo circondano lo rendono ancora più bello. Il ricovero è accogliente e ristrutturato da poco da persone veramente in gamba che hanno lavorato non bene , ma benissimo. Provvisto di stufa, tavoloni per dormire (tre) e tavoli per pranzare. Mi raccomando!!!! Ogni volta che usiamo questi TESORI, ricordiamoci di lasciarli puliti ed in ordine sempre meglio di come li abbiamo trovati. Rispettiamo le persone che hanno lavorato per renderli così accoglienti;

Ore 9.48 .Si riparte seguendo sempre il sentiero c.a.i. nr.715

Ore 9.50. Sono arrivato e ad accogliermi c’è un panorama da mozzafiato! Come ogni volta dimentico tutto e non faccio altro che girare su me stesso catturando ogni millimetro di quelle meraviglie che mi circondano, mentre diversi uccellini cinguettano creando una colonna sonora indescrivibile. Mi siedo vicino alla Chiesa del Redentore e dallo zaino estraggo l’indovinata trovata di Sportler: la fisarmonica. Una bella strimpellata. Una birra e un panino e anche questo segmento di vita diventa magico!
Buona Montagna a tutti e arrivederci alla prossima.


 

Il sentiero c.a.i. nr.715

Montenars-Ricovero Cuarnan-Monte Cuarnan.

 

L’inizio del sentiero si trova nel Borgo Jouf (Montenars) a metri 598. Raggiungibile in auto e con Ampi Parcheggio. All’inizio del sentiero c’è una fontana. Il sentiero ca.i. nr.715, tocca i seguenti luoghi: Zuc di Crous mt.858- Bivio sentiero c.a.i. nr.716 a mt.934-Bivio sentiero c.a.i. nr.717 a mt.1180-Ricovero Cuarnan dedicato ad Elio PISCHIUTTI a mt.1336- Monte Cuarnan a mt.1373 e bivio con sentiero c.a.o nr.714.

Tempo di percorrenza da Montenars al Ricovero Cuarnan ore 2

Da Montenars al monte Cuarnan mt.2.15

 

Il Monte Cuarnan e la Chiesetta dedicata al Redentore.

(Alcune notizie presenti sul posto)

 

“Il monte Cuarnan (mt.1372), che appartiene alla catena delle Prealpi Giulie, è una larga piramide erbosa dalla quale lo sguardo può spaziare sull’intero Friuli. Il monte si eleva per quasi 300 metri sopra sella Foredor, che lo divide dal monte Chiampon. Sul versante meridionale la località denominata Lis Presis e caratterizzata dalla presenza di acque di risorgiva che favoriscono una rigogliosa vegetazione. Dal punto di vista flogistico, la sua salita offre una vasta panoramica dei vari ambienti prealpini e la progressiva e talvolta rapida successione di elementi termofili e di quelli delle quote superiori.

Tra le specie endemiche troviamo Aurina petraia, Spiraea decumbens, Knautia ressmannii,Euphorbia kerneri e Medicago pirone, quest’ultima dedicata al più grande ed eclettico fra i naturalisti friulani, Giulio Andrea Pirona (1822-1895) nato a Degnano e autore del primo catalogo della flora regionale (1855). Sul monte sono presenti anche specie rare come Rhaponticum lyratum,Polygonum bistorta, Asphodelus albus, Euphorbia carniolica, Pedicularis boernmanniana, Omphalodes verna, Salix reticolata, Genziana lutea subsp, symphandra, Grafia golaka, Narcissu radiiflorus, Lilium carniolicum, Lilium mortagon e Lilium bulbiferum.

La fauna è presente con caprioli, galli forcelli e coturnici.

Lungo la salita (a quota 1310 metri s.l.m.) si può ammirare una scultura nella roccia, raffigurante un volto di donna rivolto verso la pianura, e firmata “Il Cavalier dei Monti”.

Sulla cima del monte è situata la cappella del Cristo Redentore. Costruita nei primi anni del secolo, la chiesetta fu danneggiata nel 1928 da un fulmine e ripristinata l’anno successivo. Nel 1985 è stata ricostruita dopo che il terremoto del 1976 l’aveva completamente distrutta.”

 

 

LA STORIA DELLA CHIESETTA-MONUMENTO AL REDENTORE.

 

La Cristianità voleva celebrare l’inizio del XX° secolo della Redenzione, innalzando 20 croci sui punti più alti d’Italia. Il Cappellano di Montenars, Don Franceso Badini, ebbe l’idea di collocare il segno della Redenzione sulla cima del monte Cuarnan che sovrasta il paese a 1372 metri. La popolazione accolse con entusiasmo la sfida e volle fare di più. Anziché una Croce in ferro, una chiesetta monumento sormontata dalla croce. Anima di tutto fu il cappellano Badini, protagoniste principali le donne che per mesi si alzarono alle due di notte ogni domenica per partecipare alla Santa Messa e poi arrampicarsi con il, loro carico sulla montagna. Nel settembre 1901 fu benedetta la prima pietra da Monsignor Francesco Isola, nativo di Montenars , Vescovo di Concordia, con predica in friulano. I lavori durarono un anno con oltre 7000 giornate lavorative. L’inaugurazione della chiesetta-monumento,presieduta dal Vescovo Isola, avvenne il 22 settembre 1902, alla presenza di oltre 8000 persone, convenute da tutto il Friuli.La chiesetta a Tronco di piramide quadrangolare con 5 metri di lato e 12 metri di altezza, sostenne la croce in ferro alta 5 metri. Nel 1964-65, si procedette ad una ampia riparazione, a seguito di un fulmine che aveva daneggaiato l’intera struttura, in quell’occasione Don Francesco Placereani, attorniato dai partecipanti celebrò la Messa in friulano autentica primizia. Il 6 maggio 1976 anche la Chiesetta del Caurnan fu distrutta dal terremoto che seminò di morte e di rovine questo cuore del Friuli.

Si decise di ricostruirla con la solidarietà dei volontari, perché quel simbolo che aveva aperto il secolo ed accompagnato i giorni lieti e tristi della gente, segnasse l’inizio del nuovo secolo e millennio, come segno di speranza nella forza misteriosa dell’amore e del dolore.

Nell’anno 1982 il parroco Don Bruno Buzzulini,Lindo Isola e Gianalberti Seravalli, si attivarono per costruire legalmente” il comitato della ricostruzione della Chiesetta-Monumento al Redentore”. Al Comitato aderirono persone di Montenars, Artegna e Gemona del Friuli.

L’impegno di tutti fu pari alle difficoltà da superare:

sistemazione delle macerie del vecchio monumento e recupero delle pietre da riproporre nel nuovo, studio geologico dell’area e progettazione dell’opera.

La realizzazione della stessa impiegò oltre 500 volontari, unitamente ai mezzi tecnici e di trasporto messi a disposizione da enti privati e pubblici, dal Comando Alpini di Gemona del Friuli, e dal Comando Ale-Rigel di Casarsa della Delizia.

L’inaugurazione della Chiesetta ricostruita, avvenne il 22 settembre 1985 con la partecipazione dell’Arcivescovo, Monsignor Alfredo Battisti, di numerose Autorità civili e militari e di oltre 3000 fedeli convenuti da numerose località vicine e lontane.

E’ tradizione festeggiare il Redentore la terza Domenica di settembre con la celebrazione della Santa Messa a cura del Parroco di Montenars.

(Dalla Parrocchia di Montenars) 

 

 

ALTRE RISORSE SU INTERNET.

http://www.sentierinatura.it/showdoc.asp?pageID=242

http://www.sentierinatura.it/EasyNET/Frameset.asp?Code=sentierinatura&Page=FormDOC&IDD=247&FROMSTART=TRUE

http://www.provincia.udine.it/p2k/Home/Territorio/Turismo/Itinerario%20n.2/index.asp

http://www.cicloweb.net/iti1gemonese.htm

http://www.centrofriulanoparapendio.it/paolo/voli/gemona.html

http://www.rifugi-bivacchi.com/rifugio.cfm?id=1227

http://proxy.provincia.ra.it/cailugo/asp/dati.asp?n=0612&back=PrealpiGiulie&language=&ricerca=regione

http://www.cicloweb.net/nstarvisio.htm

http://www.comune.artegna.ud.it/index.php?page=ambiente.home

http://www.provincia.udine.it/p2k/Home/Comuni/MONTENARS/index.asp

http://www.comune.montenars.ud.it/

http://www.gemonahomepage.it/territorio/escursioni.htm

http://lnx.snowfriends.it/modules.php?name=Stories_Archive&sa=show_all

 

 

L’ELENCO DELLE CARTINE TOPOGRAFICHE “TABACCO” DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. (per escursionisti scala 1:25.000)

 

01    Sappada-S.Stefano-Forni Avoltri

02    Forni di Sopra-Ampezzo-Sauris-Alta Val Tagliamento

09    Alpi Carniche-Carnia centrale

13  Prealpi Carniche-Val Tagliamento

18  Alpi Carniche Orientali-Canal del ferro

19  Alpi Giulie Occidentali-Tarvisiano

20  Prealpi Carniche e Giulie del Gemonese

21  Dolomiti di Sinistra Piave

26  Prealpi Giulie-Valli del Torre

27  Canin-Valli di Resia e Raccolana

28  Val Tramontina-Val Cosa-Val D’Arzino

41  Valli del Natisone-Cividale del Friuli

47  Carso Triestino e Isontino.

 

 

 

LA MIA MONTAGNA.

La mia montagna è la montagna “dei più”. Lontana dalle grandi imprese “alla moda”  di richiamo mediatico e consumistico.La mia montagna è quella che appare sempre più dimenticata dal giornalismo del settore. La montagna fatta di sentieri disegnati tra i boschi e le rocce . La montagna che è ancora capace di regalare orizzonti carichi di emozioni. La montagna impregnata di fatica e umiltà, lontano dal chiasso. Quella fatta di piccoli passi scanditi dal ritmo del silenzio che diventa tesoro. E’ questa la mia montagna! Una montagna sempre più dimenticata ed è proprio questo il motivo che mi lega a lei , in questo modo quasi estremo. La montagna che ti stringe forte quasi a farti male. La montagna che ti fa soffrire se gli stai troppo lontano. E’ questa la montagna che deve vivere, quella che tutti dovrebbero conoscere! L’unica vera montagna, quella “dei più”, di tutte quelle persone che la amano per queste sue umili caratteristiche, ricordando sempre, che i punti più alti tra il cielo e la terra, quei punti magici che ci fanno vivere sensazioni indescrivibili, li possiamo raggiungere solamente grazie a lei!

Questa è la mia Grande Montagna! La montagna del Friuli Venezia Giulia, fatta di quadri della natura, capaci con le loro tinte di abbracciarti forte, regalando un calore insostituibile, quasi magico. Una montagna colma di incantevoli ed affascinanti sentieri che si immergono in ambienti da favola, ricchi di storia, cultura e tradizioni. Itinerari capaci di accarezzare dolcemente con i suoi paesaggi le nostre anime, imprimendo emozioni forti e preziose nella nostra mente, capaci di creare un legame insostituibile tra uomo e montagna.

Dorino Bon.

 

 

 

N.B.:

Nonostante le descrizioni delle escursioni riportate in questo sito siano abbastanza dettagliate e consigliabile sempre munirsi di carta topografica prima di iniziare qualsiasi escursione.

 

L’escursionismo è in qualche caso pericoloso e chi lo pratica lo fa a proprio rischio. Il WEB MASTER declina ogni responsabilità in seguito a incidenti dovuti a cattive interpretazioni o comportamenti imprudenti usando i contenuti di questo sito.

 

Grazie per aver visitato questo umile sito sulla nostra montagna.

Questo non è un sito costruito con “mega” effetti speciali o fantastiche grafiche, ma è creato con tanta umiltà, passione e cuore. Il mio sogno è quello di pubblicare tutte le descrizioni e immagini delle escursioni della nostra Montagna, descrivendo tutti i sentieri che l’ attraversano.

Dorino Bon.

 

 

IMPORTANTE!!

La descrizione di questa escursione è in linea di massima completa nei suoi dati, ma spesso, a causa di eventi naturali, da un giorno all’altro può subire delle variazioni o interruzioni anche importanti. Invitiamo quindi gli escursionisti che si apprestano ad effettuare un escursione ad informarsi, dove ciò è possibile, sulle condizioni dei sentieri e dell’itinerario, contattando i punti d’appoggio o gli Enti presenti in zona.

Sono gradite segnalazioni su sentieri interrotti o inagibili. Sarà nostra premura pubblicarle su queste pagine a disposizione di tutte le persone che amano la nostra Montagna. (segnalazioni)

 

Grazie e Buona Montagna.

 

UNA MONTAGNA DI EMOZIONI.
Il Libro scritto dagli appassionati di Montagna.

 

E’ il titolo del libro che scriverete voi stessi. Il libro raccoglierà tutti vostri pensieri sull’andar per monti. Le vostre emozioni, le vostre sensazioni. Raccoglierà ogni vostra poesia sulla montagna, ogni vostra riflessione dettata dalla magia che la montagna con i suo preziosi silenzi ci regala. Raccoglierà tutte quelle frasi scritte con l’anima nella mente, mentre saliamo sui sentieri di questo nostro stupendo amore, di questa insostituibile passione. Racconteremo quello che ci regala l’anima quando la portiamo lassù a farsi accarezzare dal cielo azzurro, ai confini tra cielo e terra. Racconterà tutte le musiche suonate dal silenzio. Scriveremo un libro, con l’unico vero inchiostro della passione per la montagna.

Il Libro raccoglierà tutti i messaggi pervenuti al FORUM “UNA MONTAGNA DI EMOZIONI” fino alla data del 1° ottobre 2006.

 

Inviate i vostri pensieri al seguente FORUM.

http://digilander.iol.it/dorino1/forummontagna.htm

oppure al seguente indirizzo di posta elettronica:

doroma@libero.it

 

 

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