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Monte Brancot mt.1015

(Da Braulins)

Martedì 2 maggio 2006.

 

Testo e immagini :Dorino Bon.

 

LE IMMAGINI DELL’ESCURSIONE.

 

 

PUNTO DI PARTENZA: Dalla via Castello di Braulins. (in fondo)

COME CI SI ARRIVA:S.S. nr.13 direzione Gemona del Friuli. Arrivati in località Campagnola al semaforo si gira a sinistra .Dopo alcuni minuti, la strada curva bruscamente a destra . Si oltrepassa il Ponte di Braulins e si entra nel paese. Da qui si raggiunge la piazza della Chiesa . Con la Biblioteca sulla nostra destra si prosegue e si gira alla terza via a sinistra (via Castello). Si va fino in fondo alla stessa dove troveremo un parcheggio e due fontane. Sul Posto ci sono le indicazioni del SENTIERO BRANCOT (sentiero c.a.i. nr.837).

CARTA TOPOGRAFICA NECESSARIA:Carta Topografica “TABACCO” per escursionisti nr.20 1:25.000 Prealpi Carniche e Giulie del Gemonese.

PARCHEGGIO PER AUTO: si.

SENTIERI: Sentiero c.a.i. nr.837

DISLIVELLO: mt.815

TEMPO IMPIEGATO: ore 2

TELEFONI UTILI: /

DIFFICOLTA’: E

 

LA LEGGENDA  DELLA PIOGGIA DEL MONTE BRANCOT.

 (Racconto dal libro FANTAMONT di Dorino Bon)

 

Descrizione dell’escursione.

 

Ore 08.10. Ed eccomi qua a Braulins. Ogni escursione diventa sempre più bella ed attesa. Forse è proprio questa attesa a farmi amare questi momenti preziosi. Pochi minuti e sono già pronto. Zaino in spalla e scarponi ai piedi non mi resta che salire questi storici gradini in pietra che danno inizio al SENTIERO DEL MONTE BRANCOT (sentiero c.a.i. nr.837). Dopo alcuni minuti di cammino trovo le prime indicazioni (in ferro battuto rosso) che indicano la direzione da prendere per raggiungere il monte Brancot e per la chiesetta di san Michele. Sulla sinistra di queste indicazioni è posta anche la vecchia segnalazione del sentiero c.a.i. nr.837, dove è posto un cartello di divieto di transito e l’avvertimento che sul quel vecchio sentiero c’è il pericolo di frane. Quindi proseguo in direzione della Chiesa di San Michele, lasciando sulla sinistra il vecchio sentiero. Per chi volesse riempire la boraccia , prima di continuare, subito all’inizio del vecchio sentiero, c’è una vecchia fonte. (Una volta fatto rifornimento di acqua ritornare sul sentiero che porta alla chiesa). Pochi minuti ancora di camino e troviamo il secondo cartello con le indicazioni per la chiesa. Invece di proseguire verso la chiesa a sinistra( Ci andrò successivamente) continuo dritto sull’evidente traccia di sentiero. Dopo 15 minuti di cammino tra fantastici panorami che sbucano dalle fronde degli alberi, accompagnato dalla fantastica colonna sonora suonata da una miriade di uccellini, arrivo all’ennesimo segnale, questa volta in legno,che indica la direzione da prendere per raggiungere il monte Brancot ( e sono già le 08.35).

Ore 08.45. Arrivo, sempre camminando in mezzo al bosco, fra piante di castagno, fragoline di bosco e pungitopo, all’icona di una bellissima Madonnina che mi accompagnerà per tutta l’escursione. Pochi metri e i segnali mi indicano di girare a destra. Sul sentiero trovo in continuazione chiare indicazioni per il monte Brancot. I panorami si susseguono invogliandomi a scattare immagini in continuazione. Ogni escursione diventa sempre più bella. Dimentico il tempo e tutto quello che di brutto ho lasciato a “terra”. Ogni istante di “volo” diventa prezioso e mi fa dimenticare quello che è il nulla. Cammino tra le carezze del vento assaporando l’immensa gioia di avanzare nel prezioso silenzio della montagna. Passo dietro passo eccomi davanti al colore forte e fantastico della prima Genziana della stagione.

Ore 10.05. Sono arrivato sul monte Brancot. 360° di felicità tra Grifoni e un’infinità di rondini che volano tra panorami appaganti. Una birretta ed un panino ed anche queste emozioni vanno a scolpire il fantastico libro della mia vita, dedicato a queste fantastiche Montagne.

Un po’ di Storia.

La Chiesetta di San Michele.

“L’edificio risale probabilmente al XIII secolo ma, secondo la tradizione locale, la chiesetta sorge sul luogo di un tempio pagano di epoca longobarda. Dopo un lungo periodo di abbandono venne ripristinata nel 1929, in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale. L’aula trapezoidale è parzialmente incassata nella roccia. L’edificio risulta quindi privo di facciata. Sono visibili l’absidiola semicircolare e la monofora campanaria posta sopra lo spiovente meridionale della parete di fondo. Sulle pareti laterali si aprono le due entrate.

All’interno si conservano due affreschi: nel catino dell’abside vi è raffigurata una Trinità risalente alla fine del XVI secolo e opera di un pittore modesto appartenente alla cerchia di Giulio Urbano pittore di San Daniele operante nella econda metà del cinquecento. Sulla parete orientale, a fianco dell’abside, vi è un affresco raffigurante l’Arcangelo Michele dal volto giovanile che regge la bilancia del giudizio con due anime. La pittura , dai modi bizantineggianti e dall’iconografia piuttosto insolita in Friuli, risale alla fine del XIII secolo.

 

IL Castello di Bragolino.

Il Castello detto di Bragolino sorgeva  presso la chiesetta di san Michele dei pagani. Il complesso era sorto sulle strutture di un preesistente insediamento fortificato tardoantico-altomedioevale, documentato da alcuni resti e dalla chiesetta che porta una titolazione tipicamente longobarda. La postazione sopra il colle di Braulins controllava la strada che da Braulins, passando per Trasaghis e Alesso, raggiungeva i fortilizi di gavazzo e della carnia.

Il castello è documentato dal 1254, ne era feudatario il Boulonis o Buvulinum, da cui deriva il nome Bragolino trasformato poi in Braulins, imparentato ai nobili di Aviano e fedele al patriarca. Il figlio leonardo sposò Scamera di osoppo e poi Clarina, figlia di Ermanno di Illegio. Nel 1307 Almerico e Giovanni di Bragolino si schierarono con i conti di Gorizia e nel 1321 finirono uccisi da sicari patriarcali estinguendo il csato. Il castello divenne proprietà di Corrado di Liajo di Carnia e poi di Enrico di Maul di Traburg e dei conti di Gorizia. Nel 1336 il patriarca Bertrando, occupato il maniero, ne ordinò la completa distruzione.

Al castello si accede tramite l’antica scaletta scavata nella roccia che conduce ad un edificio diroccato, di destinazione sconosciuta, a pianta rettangolare , ove sono visibili una porta d’ingresso e alcune aperture sulle pareti. Lungo il sentiero verso la chiesetta di San Michele dei Pagani, vi sono resti di muri e di una soglia, forse pertinente ad una torre-porta, vi si intravedono anche terrazzamenti e bastionature sparsi nel bosco.”

 

 

 

L’ELENCO DELLE CARTINE TOPOGRAFICHE “TABACCO” DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. (per escursionisti scala 1:25.000)

 

01    Sappada-S.Stefano-Forni Avoltri

02    Forni di Sopra-Ampezzo-Sauris-Alta Val Tagliamento

09    Alpi Carniche-Carnia centrale

13  Prealpi Carniche-Val Tagliamento

18  Alpi Carniche Orientali-Canal del ferro

19  Alpi Giulie Occidentali-Tarvisiano

20  Prealpi Carniche e Giulie del Gemonese

21  Dolomiti di Sinistra Piave

26  Prealpi Giulie-Valli del Torre

27  Canin-Valli di Resia e Raccolana

28  Val Tramontina-Val Cosa-Val D’Arzino

41  Valli del Natisone-Cividale del Friuli

47  Carso Triestino e Isontino.

 

 

 

Grazie per aver visitato questo umile sito sulla nostra montagna.

Questo non è un sito costruito con “mega” effetti speciali o fantastiche grafiche, ma è creato con tanta umiltà, passione e cuore. Il mio sogno è quello di pubblicare tutte le descrizioni e immagini delle escursioni della nostra Montagna, descrivendo tutti i sentieri che l’ attraversano.

Dorino Bon.

 

 

 

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