1994

1995

1996

Links

in Piazza Padre Giacomo Viale - Bordighera Alta (iM) 

Arte in Piazza

a cura di Seila Covezzi & David Maria Marani

Agorà: Piazza in cui aveva luogo il mercato

e si tenevano pubbliche assemblee. 

Il nuovo Zingarelli - Zanichelli,

Vocabolario della Lingua italiana.

Agorà 

     Prima Edizione - 1994

    a cura di 

    Seila Covezzi & David Maria Marani

L'intento che ci ha spinti a varare la prima di Agorà è sicuramente il voler interagire creativamente in uno dei molteplici spazi a disposizione della vita quotidiana.

La piazza (o Agorà) è uno dei luoghi più importanti all'interno del percorso urbano, quindi rivalutarla, viverla e "consumarla" in un breve ma intenso rapporto, quale l'incontro con le arti, é una giusta e doverosa scelta.

Grazie agli assessorati alla Cultura e Turismo e all'amministrazione tutta del comune di Bordighera, tutto questo oggi ha un senso e il Circolo Culturale Confine ha colto con entusiasmo questa opportunità, sviluppandola e allargandola attraverso l'apertura ad artisti di differente nazionalità e espressione artistica.

Ma all'interno del continuo costruire situazioni comunicative giunge forte, anche attraverso le molteplici opere esposte, quello che é un messaggio di intenso rinnovamento e di nuove pulsioni artistiche.

Pulsioni atte a risvegliare inusitati slanci creativi, sintomatici delle nuove tendenze, tese storicamente ad aprire varchi e frontiere negli affaticati sentieri dell'arte.

Dunque non correnti all'inseguimento di chi sa quale avveniristico o futuribile messaggio, ma gruppi "liberi" di artisti, che sanno finalmente proporsi e confrontarsi tra loro nella continua, e non vacua, ricerca del come e del dopo.

Ed anche per questo, astrattismo, minimalismo, installazioni e altri termini pomposamente segnalati dai "critici" appaiono oggi anacronistici, perchè discriminatori e protesi a disunire ciò che in realtà è una sola e potente forza creatrice, l'Arte . 

E quindi Arte sia.

David Maria Marani

Agorà 

     Prima Edizione - 1995

    a cura di 

    Seila Covezzi & David Maria Marani

Da sempre l'uomo si confronta con le grandi presenze del mondo. 

Fin da epoche remote, infatti, i fenomeni naturali sono stati il termine di paragone e di verifica dell'umana dimensione.

Uomo ha quindi cercato di riprodurre, e di superare, i propri confini attraverso grandi interventi, anche artistici, usando ogni mezzo a sua disposizione per rappresentare o trasformare ciò che lo circonda o di cui intuisce la presenza.

In questa tensione all'operare gli artisti hanno avuto un ruolo preponderante: ricordiamo, ad esempio, i giganti pietrificati dell'isola di Pasqua, i megalití di Stonehenge, o il David di Michelangelo, epica sfida dell'artista alla "grande dimensione".

Scopo diverso era invece quello della committenza dell'opera, dove il "grande" doveva, e in alcuni casi ancora deve, rappresentare potere e magnificenza.

Ma torniamo all'artista, coinvolto creativamente in un gioco molto simile alle scatole cinesi, dove il grande diventa piccolo mantenendo il suo status originario, dove spazi e dimensioni variano, aumentano o diminuiscono lanciando segnali diversi, diversamente recepiti, sovente enigmatici, che stravolgono i comuni rapporti tra l'uomo e le cose.

E' con questa consapevolezza che in questa esposizione abbiamo optato per il "grande formato": amplificazione degli stímolí e sfida agli spazi vuoti, alle difficoltà tecniche, alle esigenze degli standard espositivi e di mercato.

Il numero volutamente limitato delle opere esposte è mirato al rispetto dell'identità originaria del luogo ospitante: la piazza, il cui ampio respiro ci è così prezioso negli spazi angusti della città moderna. 

La piazza qui protagonista di un'operazione di arredo urbano, seppure temporaneo, per la reciproca valorizzazione del contenuto e del contenente, senza prevaricazioni. 

La piazza che consente all'arte di aprirsi un varco nella quotidianità, per favorire l'incontro, e magari il dialogo, tra l'opera, il suo creatore, l'appassionato ed il curioso.

Ringraziamo quanti hanno accolto il nostro invito, alcuni creando un'opera appositamente per Agorà, condividendo con noi il gusto della creazione non fine a se stessa, ma armoniosamente organizzata e pensata per un tempo ed uno spazio precisi e definiti.

Seila Covezzi  - David Maria Marani

Agorà 

     Prima Edizione - 1996

    a cura di 

    David Maria Marani

Agorà ritorna nella sua terza edizione legata ai grandi formati aprendo alle piazze circostanti e riconfermando, anche quest'anno, il magico connubio legato all'incontro di opere e artisti.

Un nuovo percorso, un collegamento con altri siti di Bordighera Alta, che permetterà così al visitatore di immergersi in un insieme di situazione espressive interdipendenti.

Quest'anno abbiamo iniziato un processo che comporterà in futuro nuove e decisive innovazioni, un processo che prevede in ogni piazza un settore artistico differente ma inevitabilmente col legato dal filo significativo del momento espressivo.

Questa manifestazione, che ho il piacere di curare per la Città di Bordighera in compagnia di uno staff comunale di alto livello tecnico e creativo, ospita anche quest'anno, come in precedenza, una folta rappresentanza di artisti locali e nazionali di notevole livello, che ci daranno la possibilità di fruire nuove realtà artistiche e di conoscere o scoprire nuove tendenze in atto.

Comunque, Agorà saprà ogni anno assumere una nuova veste e sarà in grado di estendersi verso altri tipi di espressione e di rinnovare la propria funzione di spazio utile al proponimento ed al riconoscimento (vedi l'omaggio a Cammi della passata edizione e quello riservato a Gian Antonio Porcheddu in questa) di grandi artisti locali scomparsi.

Vi invito quindi a vivere e scandagliare questa piccola porzione di anima che l'arte, attraverso queste opere, ci propone e suggerisce in Agorà, considerando che l'incontro non avviene solo attraverso la presenza fisica degli interlocutori, ma spesso attraverso i segni che questi lasciano, consapevolmente o involontariamente, lungo il proprio percorso, sia esso artistico o semplicemente legato al proprio contesto di vita e di comunicazione.

David Maria Marani

PER MOSTRE ED EVENTI D'ARTE E MUSICA

Scultore Sculptor

Restauri

 restoRE

MOstra Internazionale d'arte

link's 

incontri con l'arte in dolceacqua

RASSEGNA D'ARTE

VENTIMIGLIA

MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE

 FIRENZE  

 Performance 

 pittrice 

agorà

 edizioni 1997/2000

 bordighera