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down.gif (90 byte) Strage nel cuore di Roma Esplode un palazzo: 5 morti, decine di feriti

 


Strage nel cuore di Roma
Esplode un palazzo:
5 morti, decine di feriti


ROMA, 28 NOVEMBRE 2001 - Si sono susseguite per tutta la giornata notizie discordanti sul numero di morti provocati dall' esplosione di stamani in via Ventotene a Roma. Ma, a 24 ore dallo scoppio, il bilancio è di cinque morti e un ferito gravissimo.

Ilquintocadavere è stato trovato intorno alle 23.45. Il corpo, che non è stato ancora estratto dalle macerie, sarebbe carbonizzato. Secondo quanto si è appreso non si esclude che nei pressi del luogo dove è stato trovato questo corpo possa essercene anche un altro.


ORE 9,40, E' L'APOCALISSE
Un boato assordante, auto e motorini scaraventati in aria, pezzi di marciapiedi che volano da tutte le parti, urla disperate di gente che non capisce cosa sia successo. Ore 9:40 in via Ventotene 32 a Roma, è l'apocalisse. Una fuga di gas provoca un'esplosione. Cinque persone muoiono, i feriti sono 36 ma il bilancio è contenuto solo perchè il palazzo coinvolto dallo scoppio è stato appena sgomberato.

Forse è una tragedia annunciata: ieri, per più volte, gli inquilini avevano chiamato l'Italgas per un forte odore acre che era stato risolto infine portando via un'auto a Gpl. Dunque, come ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Luigi Abate, «è andata male ma poteva andare peggio». Stamattina, i tecnici dell'Italgas erano tornati nella strada nel quartiere Montesacro e avevano chiesto anche l'intervento dei vigili del fuoco. La squadra 6A del distaccamento Nomentano ha avuto il tempo di far evacuare il palazzo, poi l'esplosione.

GLI EROI ITALIANI
Tre pompieri sono rimasti uccisi: Fabio Di Lorenzo, 30 anni, vigile permanente in prova dopo un corso di 20 mesi, è stato travolto da un'auto scaraventata in aria dall'onda d'urto; il caposquadra Danilo Di Veglia, 39 anni e Alessandro Corona, di 27, poco dopo i soccorsi. In ospedale è morta anche Fabiana Perrone, 22 anni, figlia della parrucchiera il cui negozio sotto il palazzo è sparito come un deposito di frutta e verdura, una sala giochi e il portone dell' edificio. Il vigile del fuoco Alessandro Manuelli, 37 anni, è in coma, in condizioni disperate Si parla di alcuni dispersi e ancora in serata, si scava nelle macerie per cercarli. Si andrà avanti fino a domani.

L'esplosione sventra il palazzo: trenta metri di lunghezza per almeno quindici di profondità, su due piani. Fiamme nel palazzo e per strada dove un'autobotte dei pompieri prende fuoco, salta una tubatura dell'acqua mentre auto e motorini finiscono anche su una terrazza al primo piano del palazzo di fronte. Abate, che coordina i soccorsi, dice che lo scoppio si è verificato nel tunnel in cui passano le condotte del gas, sotto il marciapiede proprio davanti al negozio di parrucchiera.
Via Ventotene è completamente isolata: i soccorsi sono frenetici, con mezzi speciali dei vigili del fuoco, ruspe ed escavatori, una unità cinofila della protezione civile, agenti di polizia, carabinieri, guardia di finanza e ambulanze del 118.
Arrivano anche il ministro dell'Interno, Claudio Scajola, il prefetto e il questore di Roma, Emilio Del Mese e Giovanni Finazzo, il comandante provinciale dei carabinieri Baldassare Favara e durante la giornata anche esponenti istituzionali come il presidente della Regione Lazio, Francesco Storace il vice sindaco Enrico Gasbarra e in serata il cardinale vicario di Roma, Camillo Ruini.
È un via vai di ambulanze e numerosi feriti vengono accompagnati in ospedale. I danni portano allo sgombero di altri sei palazzi (400 nuclei familiari, complessivamente 800 persone) per i quali il Comune dispone una sorveglianza contro eventuali episodi di sciacallaggio. Nella vicina parrocchia del Santissimo Redentore è allestita una mensa di emergenza e un centro di accoglienza dove nel pomeriggio il prefetto riunisce il comitato per l'ordine pubblico.

LE INDAGINI
La magistratura indaga per disastro colposo e omicidio colposo: ha già disposto una serie di consulenze, nominando anche un esperto esplosivistico e avviato la raccolta di testimonianze. «Se ci sono responsabili, pagheranno» ha detto il vice sindaco Gasbarra. Il IV municipio, nel quale si trova via Ventotene, ha aperto un conto corrente per chiunque voglia offrire un contributo.

 

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