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[Notizie Economia]
Degiovanni va in borsa

Yahoo! - Martedì 19 Ottobre 1999, 11h28
Ha debuttato da neppure un mese e già punta alla borsa. Freedomland-Itn, la prima Internet tv italiana che conta già 27 mila abbonati, ha annunciato che a gennaio inizierà l'iter per richiedere la quotazione al Nuovo Mercato, in modo da far partire il collocamento in primavera. L'obiettivo per il 2001 è di 500 mila clienti, che la società, controllata al 90% da Virgilio Degiovanni, conta di conquistare aggiungendo ai numeri dell'Italia, quelli di Spagna, Inghilterra, Germania e Francia. Con un investimento di 250 miliardi di lire nel biennio '99-2000, Freedomland-Itn raggiungerà il break even nel 2001, su un fatturato di 426 miliardi. Freedomland-Itn, per 50 mila lire al mese e dopo 30 giorni di prova gratuiti, fornisce un decoder che trasforma la normale tv di casa in un terminale Internet capace non solo della normale navigazione sulla Rete, ma anche di accedere a dei contenuti specifici, interamente in italiano, commerciali e di servizio. Il decoder funziona più o meno su tutti gli apparecchi televisivi. "Su tutti quelli che hanno la presa Scart. - precisa a Cww Degiovanni - E negli ultimi 5 anni credo che tutti i televisori siano stati fabbricati in questo modo". Il decoder consente di navigare normalmente per l'intera Rete senza alcuna limitazione? Assolutamente sì. Voi offrite però una sorta di navigazione edulcorata, esclusivamente in italiano, una specie di vostra selezione Noi costruiamo proprio dei siti per ogni singola area di interesse. Abbiamo circa 300 persone che si occupano della realizzazione di 17 siti: dallo sport al meteo, dalla cronaca all'economia e alla politica, dalla borsa al lavoro, dal turismo alla salute. Ma secondo lei questo è il futuro o soltanto un modo per avvicinare gradualmente le persone alle nuove tecnologie? Io direi soprattutto per facilitare l'ingresso in Internet. Le persone che oggi non hanno un pc non sanno assolutamente come muoversi all'interno del mare magnum della Rete. Non si rischia di ghettizzarli facendo rinunciare loro a qualsiasi tentativo di esplorazione autonoma della Rete? Non credo, magari in un secondo momento avranno anche voglia di scoprire cosa si può fare con un computer. Si tratta solo di un'introduzione alla tecnologia. Anche perché la tendenza in generale è ad andare verso il wireless: oggetti sempre più piccoli e senza fili che consentono di connettersi ovunque. Voi invece lanciate un concetto opposto: casa, stabilità... Secondo me le persone accederanno a Internet in diversi momenti della giornata con diversi mezzi: sul lavoro col pc, in macchina dal telefonino, a casa dal televisore. Io trovo che navigare dal televisore quando sono a casa è più comodo. Sono già partiti i vostri progetti di e-commerce? Sì, siamo già partiti. Abbiamo diverse partnership: dallo sport con Cisalfa a Biblioservice per i libri scolastici. Abbiamo poi dei partner statunitensi in diverse categorie, che ci riforniscono di prodotti particolari, tipo Memorabilia. Avete progetti di home banking e di trading online? Sì. Nel trading online siamo già presenti con Piazza Affari Sim, che opera sul mercato tradizionale dal '75 e ora è partita con le transazioni in Rete. Ha appena iniziato ma ha già riscontrato un grande interesse. Per quanto riguarda l'home banking ci stiamo attrezzando: il nostro servizio sarà lanciato all'inizio dell'anno prossimo. Al momento siete presenti solo in Italia? Stiamo aprendo gli uffici in queste settimane in Portogallo, Spagna, Inghilterra e Germania. In questo momento, in particolare, siamo impegnati nella definizione degli accordi con varie società di telecomunicazioni, dalla compagnia elettrica del Portogallo che sta per lanciare la sua "Wind", a uno dei primi tre operatori spagnoli di telecomunicazioni. Contiamo di partire a novembre. Chi sono i vostri competitor? Al momento siamo gli unici fornitori globali di Internet television sul mercato internazionale ad offrire una soluzione completa che va dal set top box al portal. Abbiamo solo dei concorrenti che vendono il decoder senza nessun portale dietro, cioé ciò che avviene in America. Prima o poi però avremo una concorrenza su tutto il fronte. I grandi gruppi, inoltre, sono sempre un pò lenti a muoversi. E noi ne abbiamo approfittato. Nei vostri progetti c'è la quotazione in borsa: Nuovo Mercato e Nasdaq? Di certo c'è solo il Nuovo Mercato, con l'avviamento delle procedure all'inizio dell'anno per arrivare al collocamento in primavera. Per il Nasdaq si vedrà.


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