Le Fan Fiction di croweitalia

titolo:  Russell a Sanremo
autrice: Michela
e-mail: someone5@virgilio.it
data di edizione: 14 giugno 2001
argomento della storia: Conoscere Russell Crowe
riassunto breve: Un'esordiente a Sanremo incontra il divo Russell Crowe...
lettura vietata ai minori di anni: 18

 

RUSSELL A SANREMO

 

Dopo un singolo "estivo" che era andato abbastanza bene la mia casa discografica aveva deciso di lanciarmi nel panorama nazionale attraverso la partecipazione a Sanremo nella categoria "Giovani". Io ero al 'settimo cielo', mai mi sarei aspettata così tanta fortuna, Sanremo rappresentava per me un incredibile trampolino di lancio e per di più ... e per di più sapevo che fra gli ospiti internazionali ci sarebbe stato Russell Crowe, il magnifico, bellissimo protagonista de "Il gladiatore" e colui che per quella straordinaria interpretazione aveva avuto la nomination all'oscar come migliore attore protagonista. Insomma i presupposti c'erano tutti per poter passare una fantastica settimana. Noi 'giovani' avremmo iniziato la nostra kermesse a partire da Martedì ... ma dovevamo arrivare qualche giorno prima per le prove, acquistare familiarità con il palco ed il pubblico, scegliere gli abiti e le acconciature giuste. Io sono arrivata in quel di Sanremo venerdì  23 Febbraio.
Non vi dico la mia emozione, Sanremo, un luogo di culto per noi cantanti soprattutto per chi come me era alle prime armi. Mi toccarono prove su prove, io avevo una tale paura, vedevo tutti gli altri così sicuri di se stessi e poi c'era la Carrà. Non che io fossi una sua fan ma devo ammettere che con la sua imperiosa presenza metteva un po' di soggezione a noi tutti. E c'era anche il "Dopo festival", una trasmissione curata da Piero Chiambretti che era pronto a mettere in ridicolo tutto e tutti, a cominciare da noi novellini. L'unico aspetto positivo che derivava dal fatto di essere una perfetta sconosciuta era che i giornalisti e il pubblico non mi consideravano per nulla. A me non importava molto, io avevo preso quell'esperienza solo quello che era e cioè: lavoro, puro lavoro.
E naturalmente Russell. Avevo letto già da alcune settimane che gli organizzatori avevano intenzione di invitarlo e che lui probabilmente si sarebbe esibito assieme alla sua band, i TOFOG, ma il tutto era rimasto sospeso nel dubbio fino a poche sere prima della sua apparizione, che guarda un po' era prevista per Martedì 27 Febbraio Insomma proprio in occasione del mio debutto. Non vi dico: agitazione, insonnia e inappetenza mi avevano preso di mira, non riuscivo neppure a connettere. Quella fatidica sera lo avrei visto su qual palco dove anche io mi sarei esibita.
Quella sera tutto sembrava andare male, la camicia che avevo scelto accuratamente aveva un colore che sotto i riflettori aveva una tonalità che richiamava il viola. "Orrore !!!" ho pensato io, vabbè che non sono superstiziosa ma si sa che nel mondo dello spettacolo  vi sono certe regole che non devono essere MAI infrante. Così mi sono ritrovata a dover cambiare camicia e passare ad un colore più consono. La mia scelta è caduta su un giallo acceso che si intonava perfettamente con i capelli biondo-rame ma che era in contrasto con i jeans chiari che avo progettato di indossare e poi ho dovuto anche cambiare il fermaglio dei capelli ed infine mi sentivo mancare la voce. E voi non ci crederete ma in quell'incredibile frangente mi sono ritrovata a chiedermi: "Chissà come si vestirà Russell ?? !!".
La serata è iniziata con tutta calma, i "Campioni" erano già rodati della sera prima mentre noi "Giovani" ci saremmo esibiti per la prima volta, interposti fra un campione e l'altro Che paura !!! La mia esibizione era prevista a metà serata. Poi ad un certo punto qualcuno degli organizzatori mi chiese se ero disposta a fare cambio con un altro "giovane" e "slittare" alla fine della serata. Io ero impacciata e spaventata, non me la sono sentita di dire di no e ovviamente mi sono pentita subito di aver accettato lo scambio, significava restare lì ad aspettare per ore e tutto ciò a scapito della mia pazienza. Ma ormai la frittata era fatta e dovetti aspettare. Per cercare di rilassarmi un tantino invece di restare chiusa in camerino a rimuginare preferivo restare dietro le quinte, a camminare nervosamente ed a spiare quanto accadeva sul palco, e così mi sono ritrovata a vedere Ceccherini che insidiava Megan Gale in tutte le maniere, la Carrà che impacciata cercava di rimediare ai problemi derivanti dalla performance canora di Eminem che contrariamente alle aspettative aveva cantato fregandosene della censura, per non parlare dei tempi della trasmissione così accuratamente previsti che finivano col non essere rispettati.  E quel che peggio era che Russell non si vedeva ! Cominciavo a pensare che non sarebbe mai arrivato, che ci avesse ripensato o che avesse deciso di passare la serata altrove. "Beato lui !!" pensavo "Magari avessi io il coraggio di fare lo stesso". Le ore passavano e sembrava che il mio momento non arrivasse mai. Ad un certo punto uno degli organizzatori mi si avvicina e mi dice: dopo ... tocca a te !! Tieniti pronta !!! "Ah !!!!" gridai, certo che ero pronta ... ma a scappare. Ero talmente in preda all'emozione da non vedere che poco distante da me c'era un gruppo che fino a qualche minuto prima non c'era e che mi scrutava con un'aria strana. Probabilmente perché io, mentre camminavo nervosamente, parlavo a me stessa ad alta voce dando certamente una strana impressione. A quel punto uno di loro mi si avvicina e .. bè, ci misi un tantino a riconoscere che era proprio lui: RUSSELL !!!
Mi ci volle qualche secondo per mettere a fuoco la sua vicinanza, credevo di sognare, e qualche secondo in più per capire che stava parlando a me (a quel punto ringraziai le tante lezioni di inglese che avevo preso e i bravi insegnanti che avevo avuto a scuola e nei corsi privati). Era divertito dai miei modi così stravaganti e mi chiese quando sarebbe toccato a me di cantare. "NOW !!" urlai io quando vidi l'ultimo dei Campioni uscire dal palcoscenico e sentii la Carrà che invitava gli spettatori ad avere ancora un tantino di pazienza mentre passavano gli spot pubblicitari. Durante quei pochi minuti mi ritrovai a vivere le più incredibili sensazioni: da prima il desiderio di fuggire, proprio non ne volevo sapere di cantare davanti a tutta quella gente e poi la curiosità di vedere la performance canora di Russell che ovviamente non era per nulla intimorito dal dover cantare dal vivo davanti a così tanti sconosciuti !!! Beato lui !!
E poi una cosa che mai mai e MAI mi sarei aspettata che accadesse: Russell mi stava chiedendo se dopo la sua performance volevo accompagnarlo ad una festa, privata, che si sarebbe tenuta ad una discoteca poco distante dal Teatro. Io ovviamente ci ho messo un tantino a mettere a fuoco la situazione: Russell Crowe, il gladiatore, strafamoso, strafigo e . strabono chiedeva a me strasconosciuta, strabassa e per nulla bona, di accompagnarlo ad una festa ????? Bè, potete immaginare la mia risposta !!! Io dimenticando il fatto che lui era un MITO ed io una mezza cartuccia, dimenticando il fatto che avrei avuto l'onore o meglio l'onere di partecipare al "Dopo festival" (!!!) ... io dimenticando il fatto che probabilmente di lì' a poco sarei stramazzata al suolo per l'emozione (ma di certo sarei morta felice)  .. Insomma dimenticando tutte queste cose, mentre la diretta era ripresa e la Carrà mi annunciava .. Io gli ho risposto: "Of course !!!"
Salgo sul palco, probabilmente inciampo in qualche cavo elettrico, stringo in mano il microfono, sento l'orchestra che inizia a suonare e .. miracolosamente inizio a cantare. E sorpresa !! La voce esce dal mio diaframma come mai prima d'ora. Si vede che l'adrenalina che avevo in corpo aveva cominciato a fare effetto. Canto e mentre canto sbircio verso le quinte per vedere se Russell è lì, ed è lì. Per tutta la durata della mia esibizione rimane a guardarmi, segue il ritmo della canzone ed io sempre più scatenata (meno male che la canzone non era uno struggente lento, altrimenti . povera orchestra !!!) continuo a guardare verso di lui, il cameramen mi dà delle occhiatacce perché non riesce a starmi dietro: "E chi se ne frega della TV" penso io .. "Tra poco me ne vado via con il gladiatore" ..
Finito di cantare arriva la Carrà che mi guarda storta, dice il mio nome, la giuria dà i voti e ... è tutto finito, almeno per questa serata !!!
Torno dietro le quinte, la Carrà sta presentando l'ospite internazionale, vengono trasmesse alcune sequenze de "Il gladiatore" e intanto io lo guardo mentre lui si complimenta con me, per la voce e per la canzone ... mi dà una pacca sulla spalla ma poi deve entrare in scena: ora è il suo momento. Canta la prima canzone (bellissima !!), lui ha una voce straordinaria, un fascino incredibile, un carisma che pochi hanno. La Carrà lo intervista ("Io avrei fatto di meglio" penso io) e poi lui attacca con la seconda canzone. Un motivo accattivante che con il suo ritmo coinvolge tutto il pubblico, compresi i più "composti ed educati" che fino a quel momento avevano dormicchiato sulla comode poltrone. E' un tripudio. Entra ancora in gioco la Carrà, gli fa altre domande, ma lui riesce a concludere in fretta l'intervista e uscire di scena. Io sono lì, in un angolo e lo vedo arrivare verso di me. E penso "Adesso se ne va !! Se ne va senza di me . mi sono immaginata tutto . Non può essere vero !!!" E invece, incredibile,  lui viene verso di me, mi prende per mano ed usciamo assieme al resto del gruppo da un'uscita secondaria. Siamo scortati da delle enormi guardie del corpo che ci conducono "in salvo" fino alla macchina. Intanto si sentono le urla delle fan (chissà che cosa avranno pensato vedendomi con lui !! Ma in fondo chi se ne frega .. io intanto sto con il gladiatore !!!).
Saliamo in macchina, io e lui sul sedile posteriore, e davanti assieme all'autista prende posto una delle guardie del corpo. Iniziamo a parlare, del più e del meno, o meglio io inizio a parlare. Gli faccio i complimenti per le canzoni e per la voce, per il ritmo . insomma non sto zitta un momento. Lui mi guarda divertito, probabilmente si è già pentito di avermi invitata (penso io) e invece mi dice che gli sono piaciuta, che la mia canzone era bella e che io canto davvero bene. Mi chiede come mi chiamo (già è vero non glielo avevo detto), mi chiede quanti anni ho (e va bene che dimostro meno della mia età ma i diciotto anni li ho superati da qualche anno), di dove sono, che cosa faccio nella vita, a parte la cantante, io rispondo cercando di restare calma. Ehi, non è da tutti trovarsi in auto con Russell Crowe. Uno degli uomini più ambiti dalle donne di tutto il mondo. Mi dice che la festa l'ha organizzata in suo onore un tipo che ha conosciuto a Milano durante il concerto benefico che era stato organizzato da Giorgio Armani, niente di impegnativo una cosa tra 'pochi amici'. Io lo guardo avidamente, lo osservo mentre si prepara e accende una sigaretta, mi chiede se ne voglio una anche io ed io (che sono una accanita anti fumatrice) gli rispondo che in quel momento non mi va. Magari dopo. Intanto siamo arrivati a destinazione. La discoteca è illuminata a festa, entriamo e .. alla faccia dei pochi amici, ci saranno almeno un centinaio di persone lì dentro e per lo più strafamose. Per fortuna nessuno è vestito elegante, è una festa estremamente casual, dunque il mio abbigliamento non sfigura. Lui saluta un po' tutti, stringe mani, dà pacche sulle spalle, io vedo passare davanti a me le persone più famose del jet set nazionale ed internazionale. Tutte quelle facce che solitamente vedo sulle riviste di gossip e nelle trasmissioni di tendenza come "Verissimo" e "Celebrità". Mi sento come un pesce fuor d'acqua (e boccheggio, per giunta). Lui se ne accorge, mi prende per mano e poi mi stringe a sé, come se volesse confortarmi e farmi capire che non c'è da avere paura. Ci sediamo in un angolo appartato, un divanetto per noi due soli .. o quasi, una delle guardie del corpo è a  pochi metri da noi, pronto ad intervenire in caso di pericolo.
Riprendiamo a parlare, io gli chiedo dell'Australia, dei canguri . lui è divertito !! Di certo è contento di non sentirsi fare le solite pallose domande. Penso che tutto sommato nonostante sia uno uomo in vista, celebre e famoso in tutto il mondo, sia rimasto il ragazzo semplice che era prima di diventare quello che è e che sa apprezzare la semplicità dei gesti e dei momenti. Ci facciamo portare da bere: un'aranciata per me (sono astemia) e un whisky per lui (che non è astemio). Mi dice quanto gli piacciono i mie capelli, li accarezza, si avvicina ancora un po' di più a me e mi dà un bacio sulla guancia. Io sento il cuore che batte all'impazzata (meno male che non soffro di aritmia cardiaca altrimenti sarei già morta  !!!), mi sfiora la guancia con un dito, disegna dolcemente la forma del mio viso, mi bacia il lobo dell'orecchio e scende lungo il mio collo e  a questo punto il mio cuore a furia di correre all'impazzata è già arrivato alla sede delle prossime olimpiadi. Lui mi bacia ancora e, questa volta, sulle labbra .. Il mio cuore si sta iscrivendo alla gara dei 100 metri piani .. Io ricambio il suo bacio, la sua lingua si insinua tra le mie labbra dischiuse, fino ad arrivare alla mia. E' un'estasi !! Il mio cuore in questo momento ha vinto e si trova sul podio a ritirare la medaglia d'oro !!
Continuiamo a baciarci, dimenticando dove siamo e indifferenti della folla che ci circonda. Sono baci appassionati, coinvolgenti, non siamo però abbracciati, io sono comodamente adagiata alla spalliera del divanetto e lui è appoggiato a me con delicatezza. Ad un certo punto sento una sua mano sul mio seno (ed io mentalmente ringrazio Madre Natura di avermene fornito uno così procace e sodo e  quindi assolutamente naturale), siamo entrambi eccitatissimi, inutile negarlo,  e ... "Non siamo neppure in camera da letto" - penso io !!. Ci fermiamo un attimo per riprendere fiato, soprattutto io che non sono abituata a performance di questo tipo. Ci guardiamo attorno, la musica è incessante, il ritmo coinvolgente ma tutto ciò, compresa la gente che ci circonda, non ci interessa, siamo presi l'uno dall'altra. Russell mi chiede se voglio uscire da lì, per andare in un posto tranquillo, il suo albergo, naturalmente. Lo dice con estrema naturalezza, non cerca di nascondere secondi fini. E' molto esplicito nella sua proposta.  Io rispondo che per me va bene (figuriamoci se mi faccio venire degli scrupoli in un frangente simile, se mi lascio sfuggire l'occasione della mia vita !!). Usciamo dalla discoteca, sempre accompagnati dai gorilla, risaliamo in macchina e raggiungiamo il suo albergo. Saliamo nella sua camera (che poi è un appartamento) e questo punto (sia ringraziato il cielo) le guardie del corpo rimangono fuori. Lui si toglie la giacca, la butta su una poltrona e poi si versa da bere, io invece "passo" (sono astemia !!!). Mi guarda fisso negli occhi, io mi sento un tantino a disagio, comincio a guardarmi attorno, fingendo indifferenza, vado sul balcone e mi affaccio (che panorama !!), lui mi raggiunge, mi abbraccia, mi bacia appassionatamente. Io sono completamente in tilt. Mi prende in braccio (meno male che sono leggera, penso io e penso anche .. ma che razza di pensieri mi vengono in mente ?? Sono qui con l'uomo più bello e prestante dell'universo e mi vengo in mente le cose più assurde !!) mi porta in camera e mi adagia gentilmente su un fantastico letto (naturalmente le lenzuola sono di seta). Mi bacia con trasporto, poi si alza ed inizia a spogliarsi. Wow !!! Che fisico !! Io non so che fare. Mi sento a disagio. Non mi ero mai trovata in una simile circostanza. Con i ragazzi che avevo avuto fino a quel momento (pochi peraltro) era finito tutto prima di arrivare al dunque (o forse era per questo che era finita !! Io avevo le mie idee ed ero convinta che 'la prima volta' dovesse essere con un uomo che contasse davvero qualcosa per me) ed ora ero ad una svolta della mia vita: Russell mi piaceva da morire ma sapevo anche che dopo quella notte di passione tutto sarebbe finito, non ci sarebbe stato un seguito, non avrebbe potuto esserci un seguito. Lui era il tipo da "una botta e via", gli piacevano troppo le donne (TUTTE le donne !!!) perché si potesse dedicare completamente, anima e corpo, ad una sola. Questo io lo sapevo ma in quel preciso momento, sopraffatta dalla passione e dal desiderio proprio non potevo, non volevo tirarmi indietro. Era troppo tardi. Fu lui a prendere ancora una volta l'iniziativa: iniziò a spogliarmi e mentre lo faceva mi baciava, sentivo la sua bocca avida sul mio corpo e mi sentivo leggera, come trasportata su una nuvola, la passione stava prendendo il sopravvento e quando fui completamente nuda trovai il coraggio di dirgli che per me era la prima volta .. A dire la verità temevo che a quel punto mi buttasse fuori, pensavo che un tipo come lui preferisse donne giovani si ma anche esperte. E invece devo dire che contrariamente ai miei pensieri lui fu incredibilmente tenero. I suoi baci mi avevano completamente sciolta, non desideravo altro che essere sua e lui se n'era reso conto. Lo sentii entrare in me ed istintivamente graffiai il sua schiena aggrappandomi a lui con passione. Ero sopraffatta dalla sua decisione ma anche della sua tenerezza e, a quel ponto, mi resi conto che ero pazzamente innamorata di lui. Furono momenti inebrianti, eravamo entrambi instancabili, sempre più presi dalla passione dell'uno per l'altra, così coinvolti, così eccitati. Non ricordo quante volte lo facemmo ma tutte le volte fu fantastico.
Insomma quella notte io ebbi l'esperienza più straordinaria della mia vita e lui, bè, non lo so .. Non gli ho certo fatto domande in merito.
Il mattino dopo quando mi svegliai, tra le sue braccia, ero ancora in preda all'estasi. Non riuscivo a credere che tutto quello che era successo fosse ... REALMENTE successo. Lui dormiva ed il suo viso aveva un'espressione bellissima, dolce e malinconica al tempo stesso. Non potei fare a meno di baciarlo e quando lui si svegliò ricambiò il mio bacio, sebbene la passione non si era ancora spenta sapevamo entrambi che quella bellissima storia era, ahimè, finita.
Io feci una doccia tonificante, mi vestii e, mentre era lui sotto la doccia, scesi nella hall dell'albergo. Volevo evitare che uno squallido, insignificante addio vanificasse ciò che di bello era accaduto quella notte. Chiamai un taxi e tornai al mio albergo.
Ma neppure lì vi fu pace. Seppi da un mio discografico che la Carrà si era molto indispettita, anzi no, era decisamente infuriata per la mia "fuga" della sera prima e poiché non avevo voluto partecipare al "Dopo festival" era intenzione dell'organizzazione di escludermi dal resto della Manifestazione. Io andai su tutte le furie. In totale disaccordo con i responsabili della mia Casa Discografica convocai una conferenza stampa per il pomeriggio durante la quale non giustificai (poiché sarebbe stata considerata una sorta di ammissione di colpevolezza) bensì spiegai i motivi che mi avevano portato a quel comportamento. Io avevo portato a termine la mia parte, il mio compito, cantando il mio brano, quel che facevo nei miei momenti di libertà riguardavano solo me stessa. Affermai anche il mio totale disinteresse verso le cosiddette "trasmissioni di contorno" che con il Festival avevano ben poco a che fare. E poi ... finii con il dichiarare: "Quale donna di fronte alla prospettiva di passare una serata con un uomo fantastico avrebbe rinunciato per partecipare al "Dopo festival" con Chiambretti?" A quel punto vi fu un applauso da parte delle giornaliste e da parte del pubblico, soprattutto femminile, che si era assiepato fuori dalla sala per poter assistere alla conferenza-stampa.
Seppi che la mia canzone era piaciuta sia alla giuria che al pubblico, ero al primo posto della classifica provvisoria, se anche mi avessero squalificata io avrei comunque raggiunto il mio intento: fare conoscere me stessa e la mia canzone a livello nazionale. Il resto non contava.
Di lì a poco seppi che la mia partecipazione era ancora in atto, non ero stata squalificata. L'organizzazione voleva evitare di sollevare un polverone inutile.
Quella sera mi trovavo in camera mia, sopraffatta da mille pensieri, riflettevo sul fatto che solo poche ore prima ero stata la donna più felice del mondo. Sapevo che quell'avvenimento sarebbe rimasto impresso in maniera indelebile nella mia memoria e che l'eco di quelle sensazioni che avevo provato mi avrebbe accompagnata per il resto della mia vita.
Bussarono alla porta, quando aprii mi apparve davanti un fattorino che mi consegnò un immenso mazzo di rose gialle, un pacchetto ed una busta. Scartai il pacchetto e con sorpresa vi trovai un piccolo registratore. Lo accesi ed una voce a me molto cara iniziò a canticchiare un motivo che non conoscevo. Alla fine della canzone la voce straordinaria di Russell  mi diceva che stava per tornare a casa sua, mi invitava ad aprire la busta, cosa che feci. Lì dentro, con mia grande sorpresa, vi era un biglietto aereo, di sola andata, per .. Sydney, Australia !!!


 

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