Russell Crowe sulle riviste italiane... e non

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"Speak Up", febbraio 2002

RUSSELL CROWE

A BEAUTIFUL MIND

DA UN ESTREMO ALL'ALTRO: DALL'EROICO GLADIATORE TUTTO MUSCOLI AL MATEMATICO GENIALE E SCHIZOFRENICO. MA CHI È IL VERO RUSSELL CROWE? LO SCOPRIAMO IN QUESTA INTERVISTA REGISTRATA

 

Russel Crowe è principalmente conosciuto per il suo ritratto dell’eroico Maximus Decimus Meridius del film di Ridley Scott. Ritorna questo mese in una produzione ben differente: interpreta John F. Nash, il matematico professore di Princeton, nel film A BEAUTIFUL MIND, diretto da Ron Howard. E’ stato chiesto a Crowe di paragonare questo ruolo con il ritratto di un altro suo personaggio tratto dalla vita reale, il controverso dirigente dell’industria del tabacco, Jeffrey Wigand, del film del 1999 di Michael Mann, The Insider.

 

Russell Crowe: A posteriori, Wigand era stato così facile, perché il fatto era appena successo, alcuni anni prima, ed era successo in tempi moderni, c’era stata una notevole copertura mediatica, cosicchè tutto era molto ben documentato su nastro e poi , sapete, molti programmi di TV importanti si erano occupati di Wigand, lo avevano intervistato ed avevano materiale su di lui. Così avevo ore e ore di materiale da visionare, compreso 7 ore di deposizione a Pascagoula, che abbiamo mostrato nel film, così, sapete, proprio lo stesso tipo di ripresa, cosicchè avevo tutto come se fosse in uno specchio. La storia di INSIDER, Michael ( Michael Mann) praticamente insisteva che non avevo alcun bisogno di avvicinare il personaggio per dimostrargli che potevo interpretare Wigand nel film, ma naturalmente quando hai quella realtà proprio davanti a te, pensi “Come posso sentirmi bene nel recitare la parte di questo tizio, se non mi avvicino a ciò che è proprio davanti a me?”

E per Nash era una situazione differente perché, sebbene sia ancora vivo, cominciamo con la storia grosso modo cinquant’anni fa e nonostante egli fosse noto nei circoli accademici, principalmente per le sue stranezze, posso aggiungere, e per la sua mente super-analitica, non c’erano testimonianze filmate su di lui. E, sapete, non c’era un singolo pezzo di film di lui da giovane, che mostrasse come camminava, nessun nastro registrato che facesse sentire come parlava. Così c’era quest’uomo di più di settant’anni, con un vuoto nella sua vita di trentacinque anni di ospedalizzazione e cure. Avevo 17 fotografie di lui in bianco e nero ed erano molto contraddittorie.

A Crowe è poi stato chiesto come si sentiva nel recitare la parte di Nash, quando il pubblico tende di più ad associarlo a personaggi con caratteristiche da “macho”.

Russell Crowe: Se io cercassi di adeguarmi esclusivamente ai desideri ed alle aspettative del pubblico, non avrei un fottuto lavoro. Questo non centra col mio lavoro. Io racconto delle storie, sapete, questo, quando sono al meglio del mio lavoro, questo è quello che faccio. Così, non ho mai scelto la via più facile, per quello che riguarda la mia immagine pubblica. La reputazione di essere sessualmente sfrenato, o qualcosa di simile, è una semplice stronzata inventata dai media. Ho sempre affrontato il mio lavoro seriamente (sic) ma non mi sono mai preso molto sul serio. Bene, ora si aspettano che mi comporti secondo un canovaccio che è stato inventato dal primo momento? Che vadano a farsi fottere. Il discorso è questo, se il mio compenso cala e la mia situazione cambia semplicemente perché ho scelto di prendere seriamente il lavoro di attore, così sia. Chi se ne importa, sapete, perché se non trovo soddisfazione nel mio lavoro, allora non sarò felice con me stesso.

Crowe ha poi parlato di quello che lo ha ispirato di più in A Beautiful Mind

Russell Crowe: L’intera storia per me era speciale. Ci sono un sacco di cose in essa che non sono nel copione, che non sono nel film, che mi hanno galvanizzato e cioè che tutti questi tipi che venivano dall’Europa dell’Est andavano effettivamente prima ad Harvard. Intendo dire, Einstein, tutti questi tizi, venivano in America, e volevano andare ad Harvard perché Harvard era la grande università, ma c’era un anti-semita a capo di Harvard a quei tempi ed egli diceva che non avrebbe accettato (ed imita l’accento del sud degli Stati Uniti) “nessuno di quegli ebrei..” Così Princeton si trovò improvvisamente ad avere un Dipartimento di Matematica che poteva rivaleggiare qualunque altro nel mondo, tutto per la miopia di un solo uomo.

Tuttavia l’esperienza di filmare nella Princeton di oggi sembra essere stata meno idilliaca.

Russell Crowe: Il fatto che eravamo circondati da così tanti studenti che si considerano l’élite della cultura di questo paese era sicuramente una grossa rottura di balle, perchè non gliene poteva fregare di meno che lì stessimo facendo un film o no e questa era la loro suprema arroganza. Ora, quando ho cominciato a parlare con qualcuno di questi studenti, sapete, ho stretto veramente alcune amicizie positive, ma la maggioranza di questi studenti erano…effettivamente stavano nei piedi. Scattavano fotografie durante le riprese: stiamo parlando di 50-60 flash in funzione subito dopo il grido “Azione!”. E’ come dire “Ehi gente, chi cazzo vi credete di essere?” Mi stava facendo diventare matto perché avevamo appena buttato via un sacco di roba e ogni volta che dicevamo “Azione!” e cominciavamo a girare, sentivi “Pht! Pht!Pht!” provenienti dalle finestre dei dormitori. Questi erano proprio soldi gettati via nonostante lo avessimo ripetutamente richiesto, ma l’atteggiamento della scuola è “I nostri studenti sono così maturi e così favolosi e così intellettualmente superiori che non abbiamo bisogno di dar loro delle regole e comunque violiamo il loro diritti facendo girare un film qui”. “Per la miseria! Sono studenti universitari. Non avrai sempre tutto su un vassoio d’argento nella tua vita. Pensi che sarà così, ma non è così che funziona.

by Tim Jennings/FAMOUS

 

Matematica & Pazzia

Il film A Beautiful Mind rappresenta un nuovo avvio per Crowe, che tende in genere ad intepretare il ruolo del “duro”, sia sullo schermo che nella vita. A Beautiful Mind racconta la storia di John F. Nash Jr., il Matematico Professore di Princeton che, nonostante fosse stato ricoverato per schizofrenia paranoide, vinse il premio Nobel per la Scienza Economica nel 1994 per la sua cosiddetta Teoria dei Giochi. Il copione di A Beautiful Mind, di Akiva Goldsman, è basato sull’omonimo libro di Sylvia Nasar. Crowe ha fatto da solo le sue ricerche, ma ammette che “c’erano grandi quantità di cose su cui non abbiamo potuto avere informazioni” o che Nash stesso non ricordava. “Disse che non aveva mai fumato, ma avevamo foto di lui con la sigaretta in mano, disse che non aveva mai portato la barba, ma avevamo foto di lui con la barba: è stato un viaggio da paura….

Crowe Credits

Russell Crowe, che è nato a Wellington in Nuova Zelanda il 7 aprile, 1964, ma è cresciuto in Australia, è diventato una star con il film di Speak-up di questo mese, GLADIATOR (2000). Come per Kylie Minogue, la sua carriera di attore cominciò con la sopa “Vicini di Casa”. Altri suoi film sono L.A. CONFIDENTIAL (1997) e THE INSIDER (1997) con Michael Mann. E’ anche apparso nel documentario , TEXAS (2001), sul concerta della sua rock-band “30 Odd foot of Grunts”.

 

"Speak Up", febbraio 2002, grazie a Cecilia per la traduzione!

 

RUSSELL CROWE

A BEAUTIFUL MIND

DA UN ESTREMO ALL'ALTRO: DALL'EROICO GLADIATORE TUTTO MUSCOLI AL MATEMATICO GENIALE E SCHIZOFRENICO. MA CHI È IL VERO RUSSELL CROWE? LO SCOPRIAMO IN QUESTA INTERVISTA REGISTRATA

 

Russell Crowe is best known for his portrayal of the heroic Maximus Decimus Meridius in Ridley Scott's film, GLADIATOR. This month he is back in a rather different production: he plays John F. Nash, the schizophrenic Princeton Mathematics professor, in A BEAUTIFUL MIND, directed by Ron Howard. Crowe was asked to compare this role with hjs portrayal of another real-Iife character, the controversial tobacco industry employee, Jeffrey Wigand, in Michael Mann's 1999 movie, THE INSIDER:

In retrospect, Wigand was so easy because the situation had only just happened, a few years before, and it had happened in modern times, and it had been a media circus, so it was very well documented on tape and a lot or, you know; major TV shows had talked to Wigand and they had footageO of him. So I had hour upon hour of stuff to sit down and view, including his seven-hour deposition in Pascagoula, which we featured in the movie, so, you know, in the same type of shot, so I had ali of that like as a mirror., The story with THE INSIDER, of Michael (Mann - ed) sort of basically insisting I didn 't need to go anywhere near the character in order to satisfy him that I could play Wigand in the film, but of course when you've got ali that evidence staring you right in the face, it's like "How can I be comfortable playing this guy, if I don 't lean towards what is right in front of me?" And Nash was a different situation because, even though he's stili alive, we start the story roughly 50 years previous and even though he was noted in aca- demic circles, mainly for his eccentricities, 1 may add, and his over-analytical mind, there was no footage of him. I And, you know, not a single piece I of film showing him as a young man, showing how he walked, no audio so 1 could hear how he talked. So you've got this 70-plus-year-old man, with a gap in his life of 35 years of hospitalisation and medication. I had 17 black- and-white photographs of what he looked like and they were vastly contradictory.

Crowe was then asked how he felt about playing Nash, when cinema-goers tended to associate him with more macho characters:

Russell Crowe: If I pandered to an audience and an audience's expectations and desires, I wouldn 't have a fucking job. That's not what it's about. I'm a story-teller, you know, that's, at the best end of my job, that's what I do. So, I've never taken the easy option, in terms of having a celebrity personaf that I put on. Any kind of reputation of being the wild sexual beast, or whatever, is a pure media-manufactured piece of bullshit. I 've always approached my job with a level of serious (sic), but not taken myself seriously. Well, now I'm expected to play to something that was manufac- tured in the first pIace? Fuck that! Now the thing is, if my salary tumbles and my life situation changes, because I simply choose to take the job of acting seriously, so be it. Who cares, you know, because if I don 't have satisfaction in my work life, then I'm not going to be happy within myself.

Crowe then talked about what had inspired him most about A BEAUTIFUL MIND:

Russell Crowe: The whole story for me was special. There's a whole lot of stuff in it that's not in the script, that's not in the movie, that galvanised me that the research that showed you that alI of these guys from Eastern Europe actually went to Harvard first. I mean, Einstein, alI these dudes, they came to America, they wanted to go to Harvard because Harvard was the big university, but there was an anti-semite in charge at Harvard at the time and he wouldn 't take (imitates redneck accent) "any of them Jews... " So Princeton suddenly had a Mathematics Department to rival any in the world and it was based on one man's short-sightedness .

Yet the experience of filming at contemporary Princeton appears to have been rather less inspirational:

Russell Crowe: The fact that you were surrounded by so many students who really do consider themselves in the milk and honey elitee of this country was actually a bit of a pain in the butt because they couldn 't care less if you were making a film there or not and that was their ultimate arrogance. Now, when l got to talk to quite a few of these students, you know I did spark up some sort of positive relationships and everything, but the majority of the students were... actually got in the way. Flash photography during scenes: you're talking 50, 60 flash- es going off after "Action " It's like "Who the fuck do you people think you are?" It was driving me nuts because we'd just trashed a whole bunch of stuff and every time we say "Action" and we're rolling, and you've got "Pht! Pht! Pht! Pht! Pht!" coming out from the windows of the dorm rooms. That's money just being wasted and it's like "We've asked you over and over again, " but the actual attitude of the school is that "Our students are so mature and so fabulous and so intellectually superior that we don 't need to apply any rules to them, you know, and we're infringing on their rights by having the feature film there anyway. " It's Iike, "For fuck's sake!They're university kids. You're not just going to get everything fucking handed to you in life. You might think you are going to, but that's not the way it's going to work out.

by Tim Jennings/FAMOUS

 

Maths & Madness

A BEAUTIFUL MIND marks a new departure for Crowe. who tends to play the "hard ass", both onscreen and off. A BEAUTIFUL MIND tells the story of John F. Nash. Jr., the Princeton Maths professor who, in spite of being hospitalised as a paranoid schizophrenic, won the 1994 "Nobel Memorial Prize in Economic Science" for his work on game theory. The screenplay for A BEAUTIFUL MIND, by Akiva Goldsman, is based on Sylvia Nasar's book of the same name. Crowe did his own research, but admits "there were whole patches of stuff we couldn't get information on" as Nash himself couldn't remember: "He said he'd never smoked, but we had photos of him smoking, he said he'd never worn a beard, but we had photos of him wearing a beard: it was a scary journey...

 

Crowe Credits

Russell Crowe, who was born in Wellington, New Zealand on 7 April 1964, but grew up in Australia, became a star with this month's SPEAK UP movie, GLADIATOR (2000). As with Kylie Minogue, his acting career began with the Australian soap opera, NEIGHBOURS. Crowe's other credits include L.A. CONFIDENTIAL (1997) and THE INSIDER (1997). He has also appeared in the documentary, TEXAS (2001), which is about a concert given by his rock band, 30 Odd Foot of Grunts.

Glossary

1. employlee -impiegato

2. footage - filmati.

3. stuff - roba.

4. shot:ripresa.

5. I didn't need... character - non c'era bisogno che io assomigliassi al personaggio...

6. staring you right in the tace - dritto di fronte a te.

7. if I don't lean towards... - se non mi awicino...

8. roughly - circa.

9. medication - cure.

10. if I pandered - se mi piegassi

11. at the best end of my job -s econdo la definizione più posi tiva del mio lavoro.

12.  persona - personaggio.

13. bullshit - stronzata

14. tumbles - precipita

15. script - sceneggiatura.

16. dudes (slang) tipi.

17. in charge -a capo

18. redneck accent -la parlata del sud degli Stati Uniti.

19. short-sightedness - miopia.

20. in the milk and honey elite -nell'elite più prestigiosa.

21. a bit of a pain in the butt- un po' una rottura di scatole.

22. ultimate -suprema

23. I did spark up- sono riuscito a stringere...

24. got in the way -stavano fra i piedi.

25. action- "ciak".

26. it was drlving me nuts -mi faceva imbestialire.

27. we'd just trashed a whole bunch of stuff -avevamo appena buttato via un sacco di roba.

28. we're rolling -stiamo girando.

29. dorm rooms -dorm tori.

30. we're infringing on their rights -siamo noi a violare i loro diritti.

31. for fuck's sake! - per la miseria, vaffanculo!

32. You're not just going... handed to you in life - non vi sarà sempre servito tutto su un piatto d'argento.

33.  that's not the way it's going to work out - non è così che funzionerà.

MATHS AND MADNESS

.1 the "hard ass" -il duro.

2. screenplay- sceneggiatura.

3. whole patches of stuff- interi periodi.

4. a scary journey -un viaggio da paura.

 

"Speak Up", febbraio 2002
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