FanFiction - Nel bisogno

 "NEL BISOGNO"
tradotta da Taty

Riassunto: Liz Parker è una ingenua studentessa diplomata che non ha mai avuto un fidanzato. Le sue amiche cercano di farle un favore per il suo 23esimo compleanno ed affittano un accompagnatore come suo appuntamento per la serata. Il resto… dovete leggerlo da voi!

Traduttrice: Taty

Titolo originale: In need

Autrice: CarenicoleIQ

Fonte: www.roswellfanatics.net

Capitolo 8

C'erano candele ovunque. La stanza ne era completamente piena. Sembrava non ci fosse un solo spazio che non fosse illuminato dalla luce tenue delle candele. E a dispetto della vista spettacolare che creavano, quella non era la ragione per la quale Max se ne stava immobile cercando di ricordarsi di respirare.  Nell'istante in cui aveva aperto la porta, il suo intero corpo aveva reagito e non solo visivamente. Poteva sentire il profumo delle candele.... e sentiva il profumo di lei. E il suo corpo aveva reagito nell'innata conoscenza della sua presenza prima ancora che i suoi occhi potessero vederla. Fu il vederla che lo fece fermare, che lo lasciò immobile aggrappato a così tante emozioni che non era in grado né di muoversi né di parlare. Mentre Max continuava a combattere per respirare, i suoi occhi si incantarono a guardarla. I suoi capelli color cioccolato appoggiavano sulle spalle. I suoi capelli sembravano setolosi come la vestaglia rosa chiaro che indossava. Lo sguardo di Max era elogiativo quando abbracciò l'intera visione; dai suoi capelli ai suoi occhi espressivi; dalle sue morbide labbra rosa fino all'elegante collo, e le sue curve gentili del suo corpo fino alle gambe e ai piedi nudi. Max pensò che non sarebbe mai più stato capace di respirare di nuovo. "Liz..." sospirò. Se lo sguardo divoratore di Max non le avesse già inviato onde di desiderio, certamente il suono rauco della sua voce lo fece. Tutti i pensieri su ciò che Liz stava per dire e tutto quello che aveva pianificato scivolarono dalla sua mente non appena i loro occhi si incontrarono. Lui era incredibile... come poteva mai volere proprio lei? Come poteva lui provare quello che lei provava per lui? Dubbi attraversarono brevemente la sua mente prima che la determinazione li respinse. Lei lo amava... lei lo voleva. Non c'era spazio per i dubbi. "Ciao" finalmente Liz parlò. La sua soffice voce sembrava echeggiare nel silenzio una volta che Liz ebbe trovato la forza di parlare. "Ciao" fu la roca risposta di Max. "Spero non ti dispiaccia... Sono venuta qui per parlarti e..." Liz combatteva con le parole che aveva studiato di dire, ma la sua mente era troppo confusa ora che Max le stava di fronte. Max vide la sua battaglia e pensò che lei era lì per parlare di quanto fosse sconvolta. Il suo cervello sembrava non riconoscere quanto ridicolo fosse questo discorso considerando l'aria di seduzione davanti a lui. "Liz, mi dispiace così tanto. Per tutto. Tu lo devi sapere. Ma... le cose con Sean... ora sono finite. Sono libero. Non ci saranno più appuntamenti con nessuna che non sia tu. Tu sei... tu sei quella su cui mi focalizzerò d'ora in avanti." promise, la sua voce implorante per il perdono e l'accettazione. Liz sorrise. "Lo so." disse semplicemente. "Tu... tu lo sai?" "Uh uh." "Come?" "Max, non sono venuta qui stasera per parlare del tuo lavoro o di qualsiasi altra cosa. Infatti, parlare è l'ultima cosa che ho in mente." Prima che Max potesse dire qualsiasi cosa, Liz si mosse in avanti, abbattendo la distanza fra i loro corpi e lo baciò. Fu un bacio affamato e pieno di passione che finalmente gli rivelò il vero motivo per cui Liz se ne stava di fronte a lui. Liz interruppe il bacio prima che potesse perdere sè stessa in lui. Dopo tutto questa era la seduzione di Max. Non gli avrebbe permesso di girare le carte in tavola prima ancora che lei avesse cominciato. Guardandolo negli occhi, Liz vide la sua espressione sbalordita. "Vuoi veramente rimanere qui a parlare? O vorresti... seguirmi?" Non c'erano domande. La scelta venne da sola quando Max seguì Liz, il suo caldo sguardo continuava nel suo esame accurato mentre camminavano. Il cuore di Max batteva rapidamente in petto. Sapeva cosa voleva Liz e sapeva che non gliel'avrebbe negato. Non poteva ora che la verità era venuta fuori. Lui la voleva così ardentemente che soffriva. Ora che non c'erano più segreti o sbagli del passato tra di loro, non c'era bisogno di protestare per "l'andare oltre" nella loro relazione. Max esitò leggermente quando raggiunsero la camera da letto. Guardò Liz entrare... il modo in cui si muoveva, così a suo agio, ed era incredibile e, buon Dio, non riusciva nemmeno più a pensare. Fu leggermente intimorito dal livello di fiducia che sentì provenire da Liz. Finalmente entrò nella stanza, camminando rapidamente e fermandosi dietro a Liz. "Liz... io... io..." si fermò quando lei si girò e lo guardò, i suoi bellissimi occhi lo interrogavano. Il cuore di Max batteva irregolarmente nel suo petto. "Ti amo" disse, praticamente lasciandosi scappare le parole. Non era stato capace di contenersi. Le parole erano lì, sulla punta della lingua, pulsando nella sua testa al ritmo del suo cuore. Erano le parole più facili e più vere che aveva mai detto in tutta la sua vita. Il sorriso di Liz era brillante e dai suoi occhi cominciarono a sgorgare lacrime di gioia. "Oh... Max, anch'io ti amo" sospirò in risposta. Max l'abbracciò forte, aveva il bisogno di sentirla vicina, di sentirla nel suo abbraccio. Era un'emozione completamente nuova; le emozioni che venivano dallo scambio di tre parole. Tre parole che erano sempre state implicite ma mai dette ad alta voce. Fino ad ora. Entrambe sentirono la contentezza che proveniva dall'essere l'uno nella braccia dell'altra, per il momento questo era tutto quello di cui avevano bisogno. Non ci volle molto, comunque, al corpo di Max per reagire nel sentire la sua ragazza praticamente nuda. E quando il suo cervello si ricollegò al suo corpo, Max diventò pienamente consapevole di quanto poco mancasse al prossimo grande passo. Silenziosamente si scostarono, entrambe sentendo il desiderio dell'altro e sapevano che in quel momento.... avrebbero trovato il loro completamento.Per Max significava la completa accettazione di Liz ed accettazione del futuro. Non guardava più al passato o ai precedenti errori. Tutto quello a cui pensava era al suo futuro con Liz. Per Liz questa era una celebrazione... un rito di passaggio. Aveva aspettato molto tempo prima di incontrare qualcuno con cui potesse condividere ogni cosa e sapeva che Max era quella persona. Gli occhi ambrati di lui incontrarono quelli scuri e soffici di lei, silenziosamente chiedendo se fosse sicura che quello era ciò che voleva. Liz annuì e sentì le mani di Max scivolare dalle sue spalle fino alla vita. Le sue mani si sistemarono lì e rimasero ferme. Come per incoraggiarlo, Liz si alzò in punta di piedi e baciò Max. La lingua di lei premette sulle labbra di lui per avere accesso e quando lui glielo concesse, la lingua di Liz cercò immediatamente quella di Max per accoppiarsi alla sua. Momenti di baci mozzafiato passarono e presto Liz si ritrovò a dibattere con la giacca di Max... poi le sue mani stavano slacciando la sua cravatta. Le dita di Liz lavorarono frettolosamente per sbottonare la camicia di Max fino a che non fu sul pavimento insieme alle altre cose. Si fermarono per un momento, entrambe senza fiato mentre si guardavano negli occhi. "Hai paura?" le chiese Max dolcemente. Liz sorrise lentamente e scosse la testa: "No... e tu?" "Non ho paura... sono nervoso" ammise. Per qualche ragione Max si sentiva come se avesse di nuovo 17 anni, incapace di controllare le reazioni del suo corpo. Era nervoso perchè... mentre per lui non era la prima volta, questa era la prima volta con Liz... e voleva che tutto fosse perfetto per lei. "Perchè?" chiese Liz, facendo un passo verso di lui per il bisogno di toccare la pelle nuda esposta di fronte a lei. Max trattenne il fiato quando le dita di Liz toccarono il suo petto. "Perchè... voglio che tutto sia perfetto per te e ti desidero così tanto che non credo di poter durare a lungo" le disse onestamente. Liz ridacchiò dolcemente, il suo caldo fiato contro la pelle di lui. "Non importa quanto tu mi faccia tua. Avremo centinaia di notti per diventare esperti e per compiacerci e..." le sue parole furono interrotte improvvisamente da Max che la tirò completamente a sè e fuse le sue labbra con le quelle di Liz. Per un momento Liz si lasciò trasportare dalla parte aggressiva di Max, alleviando il suo urgente bisogno di baciarla. Ma un pensiero si fece avanti nella sua mente. Pensò che aveva lavorato tanto per tutto questo, ma era bastato che Max entrasse dalla porta per farle perdere il controllo. Controllo... questo era quello su cui doveva concentrarsi. Far perdere il controllo a Max e fare l'amore con lei. Anche se fin qui... non aveva nulla da dire. Liz si scostò, terminando il bollente bacio con il disappunto di Max. "Lo sai?" disse Liz senza fiato, "Ho progettato tutto questo piano di seduzione. Ero abbastanza sicura che tu avresti messo in piedi chissà quale protesta ed io avrei dovuto fare del mio meglio per convincerti... perfino pregarti per fare l'amore con me." Max deglutì a fatica e guardò negli occhi scherzosi di Liz. Lei stava cercando di calmare i nervi di entrambe con il suo modo giocoso, e lui decise di stare al gioco "Stai dicendo che ho ceduto troppo in fretta?" le chiese con il divertimento negl'occhi. Liz sorrise soddisfatta "Forse" e si fermò prima di riprendere a parlare "Non sei nemmeno un po' curioso di vedere cosa avrei fatto per convincerti?" Max era più curioso di vedere quello che avrebbe trovato sotto la vestaglia di seta di Liz... ma pensò che questa notte doveva essere tutto ciò che Liz aveva immaginato. Così decise di fare tutto quello che lei voleva. "Bene... per prima cosa avevo pensato di gettarmi ai tuoi piedi e dirti che ero la tua fedele schiava d'amore, ma ho cancellato questa idea. Ho pensato che sarebbe sembrata troppo disperata" spiegò. Mentre parlava, Liz si era scostata da lui ed aveva cominciato a camminare attorno alla stanza, una mano giocava con i laccetti della vestaglia, mentre l'altra scorreva pigramente sui mobili. "Così il piano successivo era quello di sedurti. Per questo ci sono candele ovunque... volevo creare l'atmosfera giusta." Max annuì. "Danno un tocco molto carino" disse distrattamente, la sua mente stava pensando ad un altro tipo di tocco, uno nel quale fosse coinvolto attivamente. "Poi avrei messo qualche canzone romantica e ti avrei fatto ballare con me. E mentre danzavamo ti avrei baciato e toccato fino a farti impazzire. E se tu non fossi stato ancora convinto... ti avrei avrei detto che avevi un regalo da scartare." Liz si voltò verso Max e sorrise nel vedere il divertimento nei suoi occhi. "E pensi che questo avrebbe funzionato?" le chiese. L'espressione di Liz tornò seria mentre si avvicinava nuovamente a Max. "E' un regalo speciale. Non è mai stato dato a nessuno prima d'ora. Voglio che lo abbia tu." disse dolcemente. Liz si trovava proprio di fronte a lui ora e il cuore di Max batteva all'impazzata nel suo petto. Il desidero che vedeva negli occhi di Liz non lo faceva respirare. "Allora Max... perchè non fai un favore ad entrambe e... scarti il tuo regalo?" gli disse, prendendo le mani di lui e mettendole sui laccetti della sua vestaglia. Per un momento Max potè solo stare a guardare la vestaglia di seta di fronte a lui. Gli occhi di Liz si fusero ai suoi con aria di attesa. Lentamente, Max tirò i laccetti e li slacciò, lasciando che il tessuto della vestaglia si aprisse e fece un profondo respiro quando vide la pelle nuda di lei. Liz guardava le espressioni di Max mentre rimaneva immobile davanti a lei, guardando la pelle nuda appena apparsa davanti a lui, le sue mani ancora aggrappate ai laccetti della vestaglia. Prima che Max potesse registrare quello che stava succedendo, le mani di Liz afferrarono le sue e le spostarono al colletto della vestaglia. Max guardò con crescente desiderio e fascino le mani piccole e perfette di lei che guidavano le sue, più grandi e ruvide e poi le fece scivolare la vestaglia dal suo corpo. Lei era la perfezione. E sapeva, solo guardandola, che era fatta apposta per lui. Le mani di Liz lasciarono andare le sue e Max cominciò un tentativo di esplorazione della nudità appena rivelata. Prima toccò le sue spalle, muovendo lentamente le sue dita verso il collo. Ora era Liz ad essersi dimenticata come si respira. Le mani di Max continuavano a muoversi verso il basso. Tracciò il pendio di ogni seno mentre i suoi occhi si ubriacavano alla vista dei perfetti boccioli rosa che si indurivano sotto il suo sguardo. Presto si rese conto che non era abbastanza guardare, doveva toccare. Le prese i seni tra le mani e quando sentì Liz gemere al suo tocco, sentì la sua virilità indurirsi ancora di più. Istintivamente Max si mosse all'indietro, portando Liz con sè, fino a quando non fu seduto sull'orlo del letto con lei in piedi davanti a lui tra le sue gambe. Le mani di Max si posarono sui fianchi di Liz ed i suoi seni erano proprio davanti a lui; li accarezzò col naso prima di portarseli alla bocca e provocare in Liz un altro gemito. Liz si sentiva morire dal piacere che stava provando ed avevano appena cominciato. Non era sicura di essere in grado di affrontare il loro accoppiamento visto che lui la stava già facendo morire a quel modo. Dopo un momento, le braccia di Max abbracciarono la vita di Liz e la sua bocca lasciò i seni mentre si girarsi per appoggiarla sul letto. Per un secondo si limitò a guardarla, pensando a quante volte aveva immaginato quel preciso momento. Cominciò ad unirsi a lei sul letto quando Liz cominciò a protestare perchè lo voleva nudo come lo era lei. Max non si fece pregare e la raggiunse sulle morbide lenzuola. Liz lo tirò a sè, portando le sue labbra sulle sue. Mentre si baciavano, le mani di Max cominciarono una lenta e dolce esplorazione dell'intero corpo di Liz. I suoi polpastrelli sfiorarono la sua pelle calda provocando un altro gemito mentre tracciavano un percorso verso il basso, attraverso il ventre fino ad arrivare al caldo centro. Max le allargò leggermente le gambe, volendo toccare il suo calore. Aveva bisogno di sentire quanto Liz lo voleva... quanto fosse eccitata. Non appena entrò in contatto, Max gemette. Era così bagnata che le sue dita scivolarono attraverso le pieghe e trattenne il fiato per l'eccitazione. "Oh... Dio" mormorò contro le labbra di Liz, mentre le sue dita continuavano la sua tenera esplorazione. Mentre le sue mani la esploravano, Liz si strinse ancora di più a Max. Questo era un territorio completamente nuovo per lei. Non aveva mai provato niente di simile prima d'ora. Con questo pensiero nella testa, Liz trattenne il fiato quando sentì un dito Max penetrarla gentilmente. Max si alzò leggermente da lei per poterle vedere il viso "Stai bene? Ti ho fatto male? Dio Liz, mi dispiace..." e cominciò a ritirare la mano ma Liz chiuse velocemente le gambe, intrappolando. "No. Non fermarti. Mi piace... è così bello... ti prego" gli disse dolcemente. Max poteva vedere lo sguardo di piacere che la stava sopraffacendo e sapeva che Liz stava dicendo la verità. Così lasciò che le sue dita continuassero ad esplorare il passaggio mentre il suo pollice accarezzava il piccolo bocciolo. I gemiti di Liz cominciarono sospiratamente e presto divennero rauchi mentre i suoi fianchi cominciarono ad animarsi con il piacere dovuto alle attenzioni di Max. "Oh... mio Dio... Max! Cosa sta succedendo?" Liz sembrava stordita ed insicura che Max pensò di fermarsi, ma non poteva. Continuava a guardarla mentre Liz teneva gli occhi chiusi ed il suo corpo si inarcava per l'estasi. Max sapeva che voleva darle quell'estasi... in quel modo. "Va tutto bene... lasciati andare. Io sono qui" le sussurrò e si abbassò per baciarle il collo. Il pollice di Max continuava ad eccitare il piccolo bocciolo con rapidi cerchi mentre il corpo di Liz si irrigidiva, i suoi muscoli interni si stringevano attorno al dito di Max fino a quando non gridò la sua liberazione. Max la guardava affascinato mentre il piacere si diffondeva in tutto il corpo di lei. Non aveva mai visto niente di più bello. Liz aprì gli occhi un momento più tardi e lui dovette riprendersi. Liz... con le gote arrossate, il suo corpo tremante ed i suoi occhi pieni d'amore e di passione... questa era la cosa più bella che avesse mai visto. 
Si abbassò verso di lei e la baciò amorevolmente. In poco tempo il bacio si approfondì e Liz si tirò Max ancora più vicino. Ora aveva bisogno di qualcosa di più da lui. Aveva bisogno di sentirlo dentro di lei. "Max... ti prego... entra in me ora" gli disse tra i baci. Max si spostò velocemente, posizionandosi tra le gambe di lei; voleva essere dentro di lei tanto quanto lo voleva lei. Continuò a baciarla e a toccarla fino a che le sue mani raggiunsero quelle di lei, legandole alle sue sopra alla testa di Liz. Lasciò che la sua erezione esplorasse lo stretto passaggio prima di spingersi gentilmente oltre. Max gemette per il piacere di essere circondato da lei. Interruppe il bacio per il bisogno di guardarla, per valutare le emozioni di Liz. Non appena spinse più in profondità, vide gli occhi di lei aprirsi. "Oh... mio Dio... mi sento così completa..." sospirò anche se aveva il bisogno di sentirlo più in profondità. Quando Max spinse ancora sentì la barriera di Liz e questo lo fece esitare leggermente. Gli occhi di lei lo esortavano ad andare avanti, volendo che lui completasse il possesso sul suo corpo. E Max lo fece, spingendo velocemente e rimanendo, subito dopo, completamente fermo. Liz fu incapace di trattenersi dal piangere nel sentire l'acuto dolore quando lui attraversò la sua verginità. Sapeva che sarebbe stato doloroso, ma anche sentendo il dolore, non importava. Tutto ciò significava che lei e Max erano finalmente una cosa sola. Avevano finalmente dato tutto l'uno all'altra. Gli occhi di Liz incontrarono quelli di Max e lei sentì la mano di lui asciugarle le lacrime che erano sfuggite dai suoi bellissimi occhi scuri. "Ti amo" le sussurrò Max, baciandola dolcemente sulle labbra. Un momento più tardi si muoveva dentro di lei. Liz si perse presto nel ritmo che stavano creando insieme. Max si perdeva sempre più nel sentire Liz, nell'avere il suo corpo fuso completamente a quello di lei. Era il paradiso, era pura beatitudine. Il loro ritmo si perse nel momento in cui i loro movimenti divennero frenetici per il bisogno di completarsi. Liz fu la prima, perdendo sè stessa nuovamente nel precipizio. Con un forte gemito Max la seguì subito dopo. Entrambe faticavano a respirare, Max riusciva a malapena a muoversi; era così preso dall'intensità di questo primo accoppiamento con Liz che ora aveva bisogno di averla vicinissima. Le braccia di Liz si strinsero attorno al corpo di Max per tenerlo fermo su di lei; non voleva che si muovesse dalla sua posizione, non voleva sentire la perdita della sua presenza in lei; voleva che quel momento durasse ancora un po'. E gemette in protesta quando Max uscì da lei. Lui temeva di diventare troppo pesante per lei. Si appoggiò sul letto, tirando a sè Liz non volendosi separare da lei. Liz sospirò di contentezza quando si posò tra le braccia di Max. Non credeva che la loro prima volta insieme fosse così bella. Maria l'aveva messa in guardia dicendole che probabilmente avrebbe provato più dolore che piacere, ma questa esperienza le aveva provato che Maria aveva torto. Liz credeva che non si sarebbe più ripresa. La sua presa su Max si saldò ancora di più quando pensò che non voleva più stare lontano da lui, a quanto voleva sentirlo vicino a lei. "Tutto bene?" chiese Max dolcemente quando Liz si rannicchiò più vicino a lui, premendo i loro corpi nudi sempre più vicini. "Mmm, molto di più" lo rassicurò. "Ti amo" le disse, facendo scorrere le sue dita tra i capelli morbidi e lungo il braccio. "Anch'io ti amo, Max." Rimasero in silenzio per un momento, giusto il tempo di godersi quell'instante insieme, godendosi l'intimità di quell'attimo. Liz fu la prima ad allontanarsi, guardando Max con fare interrogativo. "Stai ancora cercando un compagno di appartamento?" "Si. Credo che debba farlo per tagliare un po' le spese. Perchè me lo chiedi?" era un po' sorpreso dalla domanda di Liz. "Beh, credo di conoscere qualcuno veramente interessato" spiegò. "Dici sul serio? Chi?" "Io" disse lei dolcemente. Max rimase a guardarla, scioccato e sorpreso e... completamente estasiato. "Tu vuoi venire a vivere con me?" le chiese, sperando di aver capito bene quello che lei aveva detto. Liz si mordicchiò il labbro inferiore, insicura di come interpretare lo sguardo sorpreso di Max. Annuì e decise di dirgli tutto... le sue ragioni e i suoi sentimenti. "Si. Voglio venire a vivere con te. Non solo perchè sarebbe pratico, perchè posso assicurarti che ci saranno molte altre ripetizioni di questa notte, ma anche perchè... voglio svegliarmi al tuo fianco e sapere che mi trovo dove so di appartenere. Voglio dividere con te ogni secondo libero che ho. Non voglio perdere tempo andando avanti e indietro tra due appartamenti. E... in fondo alla lista c'è... che ti amo, Max, e non mi piace stare senza di te. Voglio passare la mia vita con te e avere dei bambini e..." "Mi stai chiedendo di sposarti?" la interruppe Max con un sorriso. "No. Questo è lavoro tuo" gli disse seriamente. Max rimase a guardare Liz con stupore. Faticava a credere che quella incredibile ragazza tra le sue braccia l'amasse così tanto. Il solo pensiero lo fece perdere. "Max... dì qualcosa" disse Liz dolcemente. Fu allora che Max potè vedere l'insicurezza negli occhi di Liz. "Si! Si... voglio che tu venga a vivere con me e... si, ti chiederò di sposarmi e di avere dei bambini con me e..." la sua voce era attenuata da un improvviso assalto di baci. Presto quei baci divennero bollenti e Liz trascinò Max sopra di lei. "Alleniamoci ora ad essere sposati e a fare dei bambini" gli disse tra i baci. E così fecero. 




Continua…


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