FanFiction - Nel bisogno

 "NEL BISOGNO"
tradotta da Taty

Riassunto: Liz Parker è una ingenua studentessa diplomata che non ha mai avuto un fidanzato. Le sue amiche cercano di farle un favore per il suo 23esimo compleanno ed affittano un accompagnatore come suo appuntamento per la serata. Il resto… dovete leggerlo da voi!

Traduttrice: Taty

Titolo originale: In need

Autrice: CarenicoleIQ

Fonte: www.roswellfanatics.net

Capitolo 6

Max era nervoso. Era già passato quasi un mese e doveva ancora fare i tre appuntamenti che aveva concordato con Sean. Liz sapeva che Max aveva le mani legate e che doveva tener fede a quell'obbligo, ma si sentiva strana a riguardo e ne parlò con Max. "Da quanto mi hai detto di Sean… non mi fido di lui. E mi fido ancora meno da quando Maria mi ha parlato di lui. Deve avere un asso nella manica, sicuramente!" disse Liz. Stavano cenando al bar dove lavorava Max, prima che lui cominciasse il suo turno. Ultimamente era l'unico modo che avevano per vedersi, Max doveva lavorare più ore possibili per potersela cavare dopo che aveva cambiato lavoro. "A me non piace più di quanto non piaccia a te, Liz. Ascolta, lo chiamerò se non lo sentirò entro domani. Vedrò quello che posso fare, nel frattempo… parliamo di qualcos'altro, per favore" suggerì Max. Non avevano avuto molto tempo da trascorrere insieme nelle ultime settimane e Max non voleva sprecarlo parlando di quel falso, e tra non molto, ex-capo. "Okay... Ti ho detto l'ultima novità sul matrimonio di Isabel? Domani dobbiamo andare per la prova finale dell'abito. Sono abbastanza eccitata perché i nostri vestiti da damigelle sono veramente belli, ma non quanto quello di Isabel." disse Liz con un sorriso. Max rise: "Beh, posso dirti sinceramente che quel giorno non guarderò assolutamente Isabel perché, anche se non lo dovresti essere, sarai sicuramente la donna più bella fra tutte." e si avvicinò per baciarle la guancia. Liz arrossì al suo complimento e Max dovette baciarla sulla bocca, questa volta, perché era semplicemente attraente. "Allora… siamo ancora d'accordo di uscire questo sabato, giusto?" chiese Liz, mettendosi in bocca una patatina. Max annuì. Liz era riuscita, in un qualche modo, ad avere i biglietti per l'ultimo musical che si sarebbe tenuto nel teatro locale. Max sapeva che Liz era eccitata di andare a vedere quel musical, e lui non riusciva più ad aspettare per portarla fuori. Dall'ultima volta che erano usciti era passato molto tempo. Ma la contentezza di Liz per quella serata era anche per altre ragioni. Liz stava mettendo a punto, nella sua testa e da diverse settimane, un piano di seduzione. Era pronta per il lato fisico della loro relazione; non si erano ancora spostati dalla seconda base (come diceva sempre Maria) e Liz voleva di più. Sapeva che Max la desiderava, ma quando raggiungevano un certo punto, lui si fermava. Non sapeva spiegarsi il perché lui cercasse sempre di trattenersi, ma Liz era determinata a mettere alla prova l'auto controllo di Max quel sabato sera, ed era sicura che, con un po' di fortuna, lui avrebbe ceduto. Un pensiero attraversò la mente di Liz... Sean avrebbe potuto rovinarle i piani con una semplice telefonata. Doveva pensare a qualcosa per far sì che questo non accadesse, o almeno prepararsi per il dispiacere che avrebbe provato se questo fosse successo.

****

Max fu svegliato molto presto, il giorno seguente, dal suono del suo telefono. "Max... è da molto che non ci vediamo, eh?" disse la voce dall'altro capo. "Posso aiutarti in qualcosa, Sean?" disse Max stringendo i denti. "In effetti puoi. Vedi... Ho bisogno di farti uscire dal mio libro paga prima di assumere un nuovo accompagnatore, quindi stasera hai un appuntamento. Passerai a prendere Tess Harding alle otto in punto stasera e la porterai a cena da Chez Pierre. Poi andrai con lei al nuovo night club in cui Tess ha recentemente investito dei soldi." Max deglutì a fatica. Di tutti gli appuntamenti che poteva avere gli era capitata proprio la Harding. Sapeva che doveva dirlo a Liz prima possibile. "D'accordo." disse a Sean, serrando di più la mascella: "E' tutto?" "Veramente… no! Credo che potresti essere chiamato sabato; tutti gli altri ragazzi sono già impegnati, quindi tieniti libero, potrei chiamarti anche all'ultimo minuto. Ti farò sapere." "Sabato non va bene, ho già un altro appuntamento…" cominciò a dire Max, ma fu interrotto: "Cancellalo! Hai un obbligo verso di me prima. Qualsiasi cosa tu abbia progettato dovrà aspettare". Se solo avesse potuto, Max avrebbe raggiunto Sean dall'altra parte del telefono per picchiarlo, invece agganciò il telefono e immediatamente compose il numero di Liz. Riagganciò prima che il telefono potesse suonare, erano già passate le otto di mattina ed era giovedì; sicuramente Liz era già in laboratorio. Allora Max chiamò Tony, il ragazzo che lavorava al bar con lui, e gli chiese di scambiarsi i turni per la sera, in questo modo Max avrebbe lavorato il turno di Tony della domenica sera. Incapace di rimettersi a dormire, Max decise di alzarsi e di studiare per l'esame di Microbiologia, non poteva permettersi di mandare all'aria l'ultimo semestre. Doveva cercare di concentrarsi e sarebbe potuto andare al laboratorio di Liz dopo le lezioni. Avrebbero potuto pranzare insieme se Liz non fosse stata troppo arrabbiata dopo averle detto le sue novità.

La segretaria al tavolo delle informazioni, ormai diventata amica di Max, lo informò che Liz non era in ufficio. Così Max tornò nel suo appartamento e vide che la luce della segreteria telefonica lampeggiava. "Ciao Max, sono Liz. Maria ed Isabel mi hanno rapita dal laboratorio oggi. Stiamo andando a fare l'ultima prova degli abiti e poi passeremo il resto della giornata all'istituto di bellezza. Abbiamo una prenotazione per cena, stasera, mi chiedevo se potevi cambiare turno per venire con noi, altrimenti non riuscirò a vederti oggi. Okay... Devo andare. Isabel guarda in continuazione l'orologio e poi guarda me, credo che voglia dire che dobbiamo muoverci. Ciao." Il messaggio terminò e Max sorrise. Ma subito dopo il suo sorriso scomparve non appena pensò all'invito a cena di Liz. Prese in mano il telefono e compose il numero del suo cellulare. Non voleva sciuparle la giornata con le sue cattive notizie, ma era sicuro che Liz avrebbe capito, in fondo sapeva che prima o tardi sarebbe successo. Le lasciò un messaggio nella segreteria, spiegandole che avrebbe dovuto fare uno degli appuntamenti promessi e scusandosi profusamente, poi si lasciò cadere sul divano, sfregandosi gli occhi. Non era sicuro di cosa fare, non era certo dell'umore adatto per studiare o altro, ma doveva cercare di ingannare il tempo prima di essere in grado di vivere quella serata, che sicuramente, sarebbe stata una vera tortura.

****

Liz si stava divertendo molto insieme a Maria ed a Isabel. Era passato molto tempo da quando erano riuscite a fare qualcosa tutte insieme, e il centro estetico stava dando loro l'opportunità di stare unite. In quel momento si trovavano nella stanza adibita ai fanghi, il loro corpi e i loro volti erano completamente ricoperti di fango miracoloso. Ora era il turno di Maria e la ragazza stava raccontando una delle storie di Michael. Maria e il suo fidanzato di lunga data Michael Guerin, che era il fratello più grande di Isabel, avevano una relazione tipo "tira e molla". Si erano lasciati nell'ultimo mese, ma ora sembrava fossero tornati di nuovo insieme; era difficile stare al passo con loro due. "Maria... perché te la prendi ancora?" chiese Isabel. "Michael non cambierà mai. Lui sarà sempre... Michael." Isabel voleva bene a suo fratello, ma Michael era un po' incostante e non del tutto affidabile. Non riusciva a capire come Michael potesse essere così irrequieto e indipendente. "Questo lo so... ed è anche per questo che lo amo. Lui non ha paura di essere sé stesso… e di lasciarsi andare al suo istinto. E poi combatte con me... è grande!" disse Maria con un sospiro di contentezza. Liz rise, non potè farne a meno. Solo Maria poteva apprezzare un uomo con la personalità di Michael. "Io non riderei, Liz. Tu sei stata definitivamente colpita dalla freccia di Cupido. E aggiungerei, anche, che sarai tu la prossima a far suonare la marcia nuziale." la stuzzicò Maria; risciuva ad immaginarsi persino il rossore del viso di Liz sotto le maschera di fango. Liz protestò che era troppo presto per quello, ma dentro di sé, segretamente, stava sperando che fosse vero. "Max... beh, lui è fantastico. Sta andando tutto a meraviglia, per ora. Anche se, con tutta quella storia del lavoro, finanziariamente non va molto bene. Sta lavorando come un pazzo per cercare di venirne fuori ed ha anche accennato al fatto di volersi cercare un compagno di stanza. Dice che potrebbe aiutarlo e… io stavo pensando di… di chiedergli… di vivere con lui." disse Liz. Isabel gridò: "Questo significa che voi due… siete passati alla parte fisica?" Liz si lamentò: "No, non ancora. Siamo ancora… come dire… in attesa." "In attesa di che? Del permesso scritto? Qual è l'impedimento?" Chiese Maria "L'impedimento non ha nulla a che fare con lo scopo delle mie cose. E comunque questo è una parte del problema. Anch'io sono disponibile nei suoi confronti, ma Max… lui vuole prendere le cose lentamente, va a passo di lumaca…" disse Liz "…e sebbene io creda che questo sia molto carino da parte sua, dall'altra parte è anche frustrante." "Ci credo! Stai reprimendo i tuoi istinti animali da 23 anni. Ormai sei pronta a perdere la testa, ma lui sembra che non sia pronto a fartela perdere." Maria smise di parlare e rimase pensierosa, poi riprese "Questo significa se dovrai essere tu a far perdere la testa a lui… lascia che la tua tigre nascosta venga allo scoperto." finì Maria. Liz arrossì alla frase dell'amica: "Sì... è per questo che sto progettando tutto! Sabato sera, dopo che saremmo andati a vedere il musical, ho prenotato una camera in un bell'hotel. Ho già pensato a tutto… candele, champagne, lenzuola di seta… tutto!" "Dio ci aiuti, Liz Parker ha in mente di sedurlo. Non avrei mai pensato di riuscire a vedere quel giorno!" la stuzzicò Maria. "Sì… beh... Non aspettate di vedermi sabato!" disse Liz ridacchiando. Scoppiarono tutte e tre a ridere. Liz era decisamente cambiata da quando aveva conosciuto Max, e lui di certo non sapeva quello che lo avrebbe aspettato quel sabato.

****

Erano le 7:58 di sera e Max era appena giunto davanti a casa Harding. Non era di certo un castello, ma era sufficientemente impressionante. Parcheggiò l'auto di servizio e con riluttanza ne uscì. Era impaziente di entrare tanto quanto era impaziente di gettarsi in un canale, e comunque questo non era doloroso quanto il pensiero di Tess Harding che cercava scuse per intavolare un discorso intelligente. Per non menzionare a come si atteggiava per cercare di sedurlo. Ma Max stava già pensando a come liberarsi di lei… avrebbe avuto un doloroso mal di testa entro la fine della prima ora insieme. Si avvicinò alla porta per suonare il campanello, ma non appena mosse la mano, la porta si aprì rivelando... Tess. Max dovette combattere contro l'impulso di ridere; avrebbe dovuto sentirsi dispiaciuto per lei. Tess se ne stava lì… tutta in ghingeri, cercando disperatamente di sembrare più giovane, il suo abito era troppo attillato e il suo trucco troppo pesante. Tutto quello a cui Max riusciva a pensare era che se quella sera fosse stato con Liz, la serata sarebbe certamente stata differente, bastava che Liz sorridesse per essere la ragazza più bella. E le piaceva ancora di più appena sveglia la mattina, senza trucco e con i capelli arruffati dal sonno. Questo era per Max la cosa più sexy.
Tess Harding era come un'auto usata, che il proprietario aveva cercato di sistemare senza ottenere grossi risultati, era ovvio cosa ci fosse sotto il trucco pesante. Il contrasto tra la donna con cui Max avrebbe voluto trascorrere la serata e la donna che stava di fronte a lui era a dir poco impressionante. "Max... sei arrivato giusto in tempo!" esclamò Tess con la sua voce fastidiosa.m"Sì... è pronta Sig.ra Harding?" e Max le offrì il braccio molto gentilmente. Non appena Tess afferrò il suo braccio si lanciò in una delle sue solite storie ridicole… sarebbe stata una lunga serata.

**** 

Dopo il loro pomeriggio rilassante al centro estetico, le ragazze tornarono al loro appartamento a cambiarsi per la sera. Alex e Michael si sarebbero incontrati lì con loro e poi sarebbero andati, tutti insieme, al ristorante. Liz cercò diverse volte di sentire Max, ma senza successo. Immaginò fosse al lavoro. Stava per ascoltare i messaggi della segreteria, quando il campanello della porta suonò. Liz era l'unica già pronta, quindi andò ad aprire. Con sua grande sorpresa, trovò Sean Deluca. "Sean, cosa ci fai qui?" chiese Liz cercando di essere gentile. "Oh... Maria non te l'ha detto? Sono stato io a suggerire questa cena. Voglio portarvi tutti fuori per… festeggiare." "Oh... beh, è carino da parte tua. Maria ed Isabel sono quasi pronte e Michael ed Alex saranno qui a momenti" disse Liz, lasciandolo entrare nell'appartamento. "Cosa mi dici di te, non hai un appuntamento per stasera?" chiese Sean. "No... non stasera" fu l'unica risposta che gli diede "E tu? Ti vedo sempre con una donna diversa sotto il braccio, Sean." Sean alzò le spalle: "No... i miei piani precedenti sono stati cancellati." "Oh... vedo. Vado a vedere se le ragazze sono pronte." Liz lasciò solo Sean nel soggiorno e si precipitò nella camera da letto di Maria, chiudendo la porta." "Okay... dimmi perché Sean è qui!" disse Liz. "Sean è qui?" chiese Maria mostrandosi confusa. Liz annuì: "Dice che ci porterà tutti fuori a cena." Maria alzò le spalle: "Pagherà lui?" "Non lo so, perché? E' importante?" chiese Liz seccata. "Perché se pagasse, credo che dovremmo andare. Ho intenzione di approfittare di questa sua rara generosità." "Credo sia una cattiva idea!" disse Liz. "Liz, tesoro, sai che sono completamente d'accordo del dire che Sean è un rifiuto della società e probabilmente ha anche altri motivi per portarci fuori, ma… è una cena gratis." Liz non era ancora convinta, ma decise di lasciar perdere. Cos'altro poteva fare? Non voleva perdere l'occasione di passare del tempo con i suoi amici. Avrebbe potuto tollerare Sean per un po'. Michael ed Alex arrivarono e tutti insieme seguirono Sean al ristorante.

Chez Pierre. Isabel e Maria erano eccitatissime, mentre Liz stava sperando di divertirsi almeno un po'. Il loro gruppo fu fatto entrare nel ristorante, e dopo che Sean ebbe parlato con il direttore, furono accompagnati al loro tavolo. Si erano appena seduti quando Maria, con la coda dell'occhio, notò qualcosa. Se non si era sbagliata, quel qualcosa era Max seduto ad un tavolo dall'altra parte del ristorante… e non sedeva da solo. Tutto questo non prometteva niente di buono. Maria sapeva che doveva avvisare Liz prima che che si accorgesse da sola di Max. "Ehm... Liz verresti con me in bagno?" chiese Maria. Liz la guardò confusa ma accettò. Sean guardava sua cugina che lasciava il tavolo insieme a Liz. La repentina decisione di andare in bagno gli diede una buona scusa per guardarsi attorno. Sperava di divertirsi un po' quella sera e di causare qualche guaio a spese di Max Evans. Guai che avrebbero coinvolto Sean nel confortare una sconvolta Liz Parker. Continuò a guardarsi in giro quando vide Max e Tess seduti dall'altra parte del ristorante; Max sembrava abbastanza attento mentre Tess blaterava qualcosa. Doveva pensare al modo migliore di orchestrare le cose a suo vantaggio. Alex ed Isabel erano completamente presi l'uno dall'altra senza prestare molta attenzione a quello che succedeva intorno. Michael stava diventando impaziente; Maria aveva già trascinato via Liz per una chiacchierata tra donne ed ora lui si ritrovava con nessuno con cui parlare, tranne quella serpe di Sean. Non gli importava che fosse il cugino di Maria, Sean era un verme. Mentre Michael continuava a stare seduto aspettando il ritorno di Maria, notò che Sean stava osservando qualcosa. Allora si girò per guardare nella direzione in cui Sean stava guardando e rimase sorpreso nel vedere Max seduto ad un tavolo con una donna bionda più vecchia di lui. Gli fu subito chiaro che quello era stato il motivo per cui Maria aveva trascinato Liz nel bagno… erano cattive notizie. Michael, intuendo che c'era qualcosa sotto, decise di provare a scoprire cosa stesse succedendo "Hai visto qualcosa di interessante, Deluca?" chiese. A quella domanda, sia Alex che Isabel uscirono dal loro torpore romantico per vedere cosa stava succedendo. Sean alzò le spalle e fece un sorriso al ragazzo di sua cugina. "Solo qualcuno che conosco. Andrò a salutarlo più tardi."
Michael si limitò ad annuire. Sean aveva decisamente qualcosa in mente.

****

Velocemente Maria spinse Liz nel bagno: "Max è qui!" disse, non volendo sprecare tempo. "Cosa? E dov'è? Non ho nemmeno avuto modo di dirgli dove saremmo andati." disse Liz. "No... voglio dire... lui è qui seduto ad un altro tavolo con qualcuno. Hai detto che deve ancora fare tre appuntamenti, vero? Beh, credo che questo sia il motivo per cui non sei riuscita a sentirlo." Tutto fu subito chiaro per Liz. "Beh, dov'era seduto?" chiese mentre la curiosità prendeva il sopravvento. Voleva vedere il tipo di donne che Max accompagnava. "Erano seduti dall'altra parte del ristorante. Forse potremmo andare a dare un'occhiata di nascosto." suggerì Maria. In un primo momento Liz fu esitante, ma il suo desiderio di vedere cosa stava succedendo ebbe la meglio. Lasciarono la toilette, sperando di non essere viste da nessuno del loro gruppo, ma dovevano fare in fretta. Maria trovò il posto perfetto, abbastanza lontano da dove Max era seduto, e nascoste da un grande albero da vaso. Liz poteva solo immaginare quanto potessero sembrare stupide rannicchiate dietro a quest'albero, mentre le altre persone sedute ai tavoli le guardavano confuse. "Guarda." disse Maria, facendo focalizzare l'attenzione di Liz nuovamente su Max invece che sull'imbarazzo di tutta la loro operazione. Liz trattenne il fiato quando finalmente lo vide. Era bello, veramente bello. Indossava lo stesso abito che aveva per il loro primo appuntamento. Riusciva quasi a sentire il profumo del dopo barba che probabilmente aveva messo. Amava il suo profumo. "Sembra annoiato." commentò Maria. Liz studiò i lineamenti di Max; aveva imparato a riconoscere molte delle sue espressioni abbastanza intimamente e Maria aveva ragione. Sembrava quasi che stesse per addormentarsi. Una parte di lei fu orgogliosa perché Max non si era mai annoiato con lei e lasciò che il suo sguardo si appoggiasse sulla bionda che sedeva di fronte a lui. Il momentaneo aumento di orgoglio cedette, lasciando il posto alla gelosia, fino a che Liz non guardò attentamente la donna; era ovviamente più grande di Max di circa 10 o forse 15 anni. Improvvisamente Maria ansimò. "Cosa? Cosa c'è?" chiese Liz, volgendo lo sguardo all'amica. "Lei sta cercando di fargli piedino… si è appena tolta la scarpa." Gli occhi di Liz focalizzarono il punto dove Maria stava guardando. Non c'era dubbio... la scarpa della donna era appena stata tolta ed ora cercava di far scivolare il piede sulla gamba di Max.

****

La prima reazione di Max, quando sentì il piede di Tess sulla sua gamba, fu quella di cercare di fermarla e tossì. Lei sussultò ed allontanò il piede. "Stai bene?" chiese Tess preoccupata e con gli occhi spalancati. "Sì… sì, sto bene. Io..." fu a malapena in grado di dire che stava bene, che sentì nuovamente il piede di Tess contro il suo stinco. Max, messo a disagio, si mosse sulla sedia muovendo la gamba facendo finta di non capire quello che lei stava facendo. Ma Tess continuava imperterrita e Max stava per dirle di smetterla, quando si sentì della confusione provenire a circa tre tavoli dal loro. Riusciva a malapena a vedere cosa stesse succedendo a causa di un grosso albero che gli bloccava la visuale. Tess volse la sua attenzione dalla gamba di Max alle voci provenienti qualche tavolo più in là, e Max ringraziò il cielo per quella piccola tregua.

****

Liz stava per andare verso la donna che era con Max per schiaffeggiarla quando tutto accadde. Un cameriere stava portando un vassoio di dolci e Maria si era alzata proprio nel momento esatto in cui lui stava passando. Il ragazzo rimase talmente meravigliato nel vederla apparire dal nulla, che lasciò cadere il vassoio che atterrò su di un tavolo rovesciando del vino su di una donna. Maria si scusò immediatamente, mentre il direttore si precipitò per vedere cos'era successo. Liz non era sicura di come potessero sfuggire a quella situazione senza essere viste, praticamente tutto il locale stava guardando nella loro direzione e non guardò nemmeno verso il tavolo di Max. Ma prima che le cose potessero peggiorare, Liz si alzò velocemente in piedi, afferrò Maria e la trascinò verso il loro tavolo.

****

Max udì la monotona risata di Tess che era divertita da quello che avevo visto succedere nell'altro tavolo, mentre il suo interesse per quella confusione diminuì velocemente. Con la coda dell'occhio, aveva visto due ragazze fuggire da là con molta fretta. Maria e Liz. Liz era lì, in quel ristorante. Oh Dio, l'aveva visto? Non aveva nemmeno avuto la possibilità di parlarle di quell'appuntamento. Che fosse arrabbiata per il messaggio che le aveva lasciato? Non voleva che lei fosse turbata, ma come poteva non esserlo?

****

Maria e Liz si sedettero velocemente al loro tavolo, cercando entrambe di controllare il respiro irregolare, e si ritrovarono quattro paia di occhi che le fissavano interrogativamente. "Cos'è successo?" chiese Michael. "Siete cadute?"
Maria lanciò un'occhiataccia a Michael: "No, Spaceboy, non siamo cadute." e decise che era meglio non dare spiegazioni e cambiò subito argomento: "Allora, cosa c'è di buono da mangiare qui?" Qualche minuto più tardi fecero la loro ordinazione e, mentre aspettavano, fecero due chiacchiere. Isabel ed Alex parlarono del loro imminente matrimonio, Michael parlò della galleria d'arte in cui lavorava e Maria parlò solo per riempire il silenzio. Liz era troppo impegnata a pensare a Max e alla sgualdrinetta che era con lui per notare altro, ed anche Sean era abbastanza taciturno. Ma Micheal notò che Sean si guardava ancora attorno. Cercando di essere discreto, Michael si avvicinò a Maria e le sussurrò che pensava che Sean stesse macchinando qualcosa. Dopo un'occhiata furtiva al cugino, Maria convenì con lui. Sean continuava a guardarsi attorno...e precisamente nella direzione di Max, quasi volesse attirare l'attenzione su quello che stava facendo. Maria diede un calcio a Liz sotto al tavolo. "Ouch…" Liz stava per reagire alla pungente sensazione della scarpa di Maria sulla sua gamba, ma si fermò non appena vide lo sguardo dell'amica, che le faceva cenno di guardare Sean. Capendo al volo, Liz guardò esattamente quello che Sean stava facendo. Continuava a guardare nella direzione in cui Max era seduto. Dopo aver rivolto "casualmente" lo sguardo per la quarta volta verso il tavolo di Max, Liz mise insieme le due cose. Naturalmente Sean sapeva che Max sarebbe stato lì e per "coincidenza" anche loro erano nello stesso ristorante. L'unica spiegazione era che Sean aveva progettato tutto per mettere Max nei guai. Mentre aspettavano le loro pietanze, Liz cercò di decidere come avrebbe gestito quella situazione. Si rifiutava di lasciarsi trasportare dal comportamento di Sean, non voleva causare nessun problema a Max. Le servì tutto il suo autocontrollo per non girarsi a guardare quello che stava succedendo al tavolo di Max, doveva solo ricordarsi che si fidava di lui e non le importava delle espressioni stupite che Sean faceva ogni volta che guardava in quella direzione, non gliel'avrebbe data vinta. Dopo l'arrivo delle portate, Sean si rianimò e cominciò a raccontare storie che, per la maggior parte, non erano per niente divertenti, così Liz cercò di non ascoltarlo. Ma la quinta volta che si sentì urtare da lui, decise che ne aveva abbastanza. Fingendo un po' di goffaggine, si rovesciò addosso un po' d'acqua, pensando che era un piccolo prezzo da pagare per potersi allontanare. "Oh... Santo Cielo... che stupida!" esclamò mentre si alzava per andarsi a pulire. Poteva vedere i suoi amici ridere al suo sforzo di allontanarsi da Sean.

****

Max stava facendo del suo meglio per fingere che la storiella, appena raccontata da Tess, fosse divertente. Veramente l'unica parte divertente era stato il modo in cui lei aveva seriamente massacrato la frase più importante della barzelletta. "Mi scusi, Sig. Evans,…" disse il cameriere avvicinandosi al tavolo "…c'è una telefonata per lei." Max era confuso, ma si alzò velocemente dal tavolo. Ogni scusa era buona per allontanarsi da Tess e questa gli avrebbe dato modo di vedere se Liz era ancora nel ristorante. Durante il tragitto, diede un'occhiata veloce ai tavoli e alle persone ma non la vide. Un po' deluso, continuò la sua strada verso l'atrio del ristorante e, una volta arrivato, cercò il direttore, ma non vide nessuno. Stava per voltarsi e tornare indietro quando un braccio lo raggiunse e lo spinse all'interno di un piccolo guardaroba vicino all'entrata. Per la sorpresa, Max inciampò e cadde a terra trascinando con lui la persona che lo aveva afferrato, che gli finì proprio sopra. Sentendo un corpo snello sopra di lui, immaginava che quella persona fosse una donna, ma aveva paura di aprire gli occhi non sapendo quello che avrebbe trovato, fino a che non udì una risata familiare. Aprì immediatamente gli occhi e si ritrovò a guardare il viso di un angelo. "Liz..." disse. "Ciao Max" sussurrò. Prima che lui potesse dire qualcos'altro, Liz decise di prendersi il vantaggio della posizione in cui si trovavano. Abbassò il viso e catturò le labbra di Max con le sue. Lui ricambiò il bacio con desiderio, le sue mani si appoggiarono sui fianchi di lei e, mentre una mano si soffermava lì, l'altra accarezzò il corpo di lei fino a raggiungere i suoi capelli. Il baciò durò fino a che i due non furono costretti a prendere fiato. "Cosa ci fai qui?" chiese Max mentre le sue labbra sfioravano quelle di Liz. "Potrei chiederti la stessa cosa" precisò Liz. L'espressione di Max divenne colpevole: "Già... Mi dispiace per questo, ma non ho proprio avuto scelta." Liz appoggiò un dito sulle sue labbra. "Capisco. Ascolta... Ho mandato io il cameriere da te perché avevo bisogno di parlarti. Credo che siamo stati raggirati da Sean. E' lui che ci ha portato qui stasera. Doveva essere una cosa per coppie e quando non sono riuscita a rintracciarti… indovina chi altro non aveva nessun impegno? E' stato strano tutta la sera, continuava a guardare te e la donna seduta al tuo tavolo." spiegò Liz. Immediatamente Max si arrabbiò, ma Liz lo baciò di nuovo per trattenerlo dal fare qualcosa di avventato, beh… non solo per questo. "Calmati, dobbiamo essere prudenti." gli disse quando lui si fu calmato un po' "Sto facendo questo per evitare scenate e… perché voglio baciarti ancora" gli disse, incapace di resistere alle sue stupende labbra. La situazione si stava scaldando ed entrambe si stavano dimenticando dove si trovassero. Solo le voci all'esterno del guardaroba furono in grado di riportarli alla realtà. Si alzarono in piedi e, mentre si sistemavano gli abiti, Max notò la macchia di sul vestito di Liz. "C'è una ragione perché sei tutta bagnata?" le chiese con uno sguardo divertito. Liz sorrise: "Avevo bisogno di una scusa per allontanarmi dal tavolo e trovarti" gli disse. Si baciarono di nuovo e furono entrambe riluttanti a staccarsi. "Devo tornare di là e anche tu devi. Ma voglio vederti più tardi, stanotte... pensi sia possibile?" chiese Liz. "Sarà tardi. Devo portare Tess ad un night club, il Ricocco Theater. Ha investito dei soldi lì o qualcosa del genere." disse Max pieno di rammarico. "Credo che ti vedrò, dopo tutto. Vuoi fare una scommessa su dove ci porterà Sean dopo cena?" "Dunque… potrebbe essere... il Ricocco Theater?" chiese Max con sarcasmo. "Fammi un favore, tesoro, stai più lontana che puoi da Sean." "Non è un problema." promise Liz. Dopo avergli rubato un ultimo bacio, Liz sparì lasciando Max là in piedi con il sorriso sulle labbra. Non poteva dire che la serata era stata un totale fallimento. Dopo tutto, era riuscito a baciare la sua ragazza sul pavimento di un guardaroba. Cercando di ricomporre il suo auto controllo, Max tornò da Tess. Quando la vide, potè solo pensare alla bellissima brunetta con cui avrebbe potuto trascorrere quella sera. Sperò che la serata finisse presto. Prima finiva e prima avrebbe potuto avere Liz tra le sue braccia e prima avrebbe smesso di preoccuparsi per quello che Sean aveva ancora in serbo.



Continua…


Torna alla pagine delle FanFiction

Tutte le notizie su questo sito sono proprietà dei rispettivi proprietari.
Questo sito non è collegato a, nè supportato da The WB, UPN, Rai e collegati.
Per altre informazioni visita la Sezione FAQ.