FanFiction - Nel bisogno

 "NEL BISOGNO"
tradotta da Taty

Riassunto: Liz Parker è una ingenua studentessa diplomata che non ha mai avuto un fidanzato. Le sue amiche cercano di farle un favore per il suo 23esimo compleanno ed affittano un accompagnatore come suo appuntamento per la serata. Il resto… dovete leggerlo da voi!

Traduttrice: Taty

Titolo originale: In need

Autrice: CarenicoleIQ

Fonte: www.roswellfanatics.net

Capitolo 5

Più tardi, quel mattino, Max e Liz furono forzati a lasciarsi; Max doveva andare in classe e Liz al lavoro, ma Liz gli promise che sarebbe tornata più tardi portando la cena. Avevano ancora molto di cui parlare. Nonostante fossero stanchi e preoccupati dai pensieri l'uno per l'altra, la coppia riuscì a destreggiarsi durante la giornata, e alle 6 in punto Liz si presentò con la pizza per cena. Si misero comodi sul divano e cominciarono a parlare, Liz aveva bisogno che Max le chiarisse ancora alcuni punti. "Allora queste… donne che tu accompagni fuori… come sono?" gli chiese. Max si sorprese un po' alla sua prima domanda e sembrava esitante: "Vuoi davvero parlare di questo?". Poteva vedere quanto Liz fosse a disagio e sapeva che questa stava per diventare una conversazione difficile. "Sì. Credo veramente che dovremmo farlo. Ho bisogno di sapere ogni cosa; devo sapere se ci sono cose che io credo che siano vere e invece non lo sono. Mi darebbe fastidio non conoscere tutta la verità. Altrimenti, poi, dovrò cercare di nasconderti il fatto che mi dia fastidio, ma tu lo noteresti perché riesci a leggermi così bene… poi dovrei mentirti dicendoti che non c'è niente… e andremo avanti così, tu che sai che c'è qualcosa che non va e io che continuo a dirti che è tutto a posto fino a che il tutto non guasterà la nostra relazione. E' per questo che ho bisogno di parlarne." Liz sapeva che stava balbettando; stava cercando di convincere sé stessa dicendo quelle cose, pur sapendo che alcuni dettagli non li avrebbe mai voluti sentire, ma aveva bisogno di sapere. "Okay! Allora… la maggior parte delle donne sono più vecchie di me, sia vedove che sposate con uomini che lavorano tutto il tempo. Come loro accompagnatori noi… le accompagniamo a cene di società, eventi caritativi… giochi… e cose di questo tipo. Solitamente le donne ci presentano come loro parenti o qualcosa di simile, non è propriamente accettabile socialmente dovere assumere qualcuno per essere accompagnate. Per la maggior parte sono donne sole. C'è una donna, la Signora Jenkins, che mi assume per andare da lei a… a giocare a carte; mi tratta come se fossi suo nipote. Ma… è difficile per me prendere il suo denaro; se non dovessi dare una percentuale all'agenzia probabilmente andrei da lei gratis. Liz sorrise a questo, era un'altra ragione per amare Max. Sapeva che doveva essere imbarazzante per lui fare quello che faceva. "Allora, da questo, devo dedurre che le ragazze di 23 anni non chiamano spesso per avere appuntamenti, eh?" lo stuzzicò lei. Max scosse la testa. "Le ragazze di 23 anni, come te, sono capaci da sole di procurarsi un appuntamento." Il sorriso di Liz svanì ed improvvisamente diventò triste. "Che c'è tesoro? Ho detto qualcosa di sbagliato?" chiese Max immediatamente dispiaciuto e turbato. "No… è che stavo pensando… a quando mi hai detto che Maria ti aveva assunto. Ero dispiaciuta perché l'unico modo per riuscire a farmi avere un appuntamento era stato quello di pagare qualcuno. Non avrei mai pensato che sarebbe andata così e mi sono chiesta cosa ci fosse in me di così sbagliato e perchè tu volevi stare con me." Le lacrime scivolarono dagli occhi di Liz prima che lei potesse trattenerle. Max la prese subito tra le sue braccia: "Liz, non c'è assolutamente niente di sbagliato in te. Niente. Tu sei così sorprendente che, quando mi sveglio al mattino, mi chiedo cosa tu abbia visto in me. Tu sei intelligente e divertente e bellissima e… perfetta. Tu sorridi e mi sembra che il giorno sia migliore. Non riesco a pensare ad una sola ragione perché tu non sia mai uscita prima con un ragazzo, ma sono contento di essere stato io a fare questo cambiamento. Lo so, è egoista dire così… ma sono felice che nessun altro sappia quanto sei speciale, perché qualcuno potrebbe cercare di portarti via da me e io non posso permettermi che accada. Tu significhi tutto per me, non avevo mai amato nel modo in cui amo te." le disse, la sua voce fioca piena di emozione. Liz stava piangendo ora. "Oh, Max…" avvolse le sue braccia attorno alla vita del ragazzo, sistemandosi più saldamente nel suo abbraccio. Le dita di Max si muovevano accarezzando i capelli di Liz, mentre l'altra mano scivolava su e giù sulla sua schiena cercando di calmarla. Max le baciò la testa: "Hai ancora qualche altra domanda?" chiese dolcemente, sapeva che Liz aveva bisogno di risposte, e lui le avrebbe detto tutto, non voleva più nasconderle niente. Nel modo in cui si sentivano ora, era sicuro che lei non lo avrebbe lasciato. Liz annuì e si allontanò un po' da lui per guardarlo in viso, poi volse lo sguardo in basso mentre, timidamente, gli poneva la prossima domanda. "Tu non hai… tu non hai mai… uhm… 'fatto' niente con quelle donne… non è vero?" chiese. Liz era imbarazzata nel fare quella domanda e anche quando l'ebbe formulata, continuò a tenere lo sguardo sul tavolino vicino al divano. Max le accarezzò una guancia e poi sospinse il suo viso in alto fino a guardarlo "No. Non l'ho mai fatto. A qualcuno dei miei colleghi è successo anche più di una volta, ed hanno ricevuto grosse mancie, ma io non potrei mai farlo con qualcuna che non amo. Per quanto possa essere finanziariamente disperato, non l'ho mai fatto." Liz sorrise: "E ora? Continuerai a lavorare per Sean? Perché devi sapere che sarebbe molto dura per me saperti con un'altra. Non m'importa quanto siano vecchie, sarei comunque gelosa perché tu sei con loro e non con me. E io… io ti voglio tutto per me…" Max la interruppe. "Ho chiuso. L'altra sera, quando Sean era qui, gli ho detto che me ne andavo. Non l'ha presa molto bene… devo fare ancora tre uscite. Ma quando le avrò fatte, avrò chiuso definitivamente. Mi lascerò tutto dietro le spalle, mi metterò a cercare un nuovo lavoro e probabilmente anche un compagno di stanza per aiutarmi a pagare questo posto. Ci metterò più tempo a finire di pagare i conti, ma ce la farò."
"Forse potrei aiutarti a trovare un lavoro" disse Liz. "Certo!" Liz stava facendo fatica a ricordare se avesse altre domande. Era molto più interessata a quanto Max la stesse tenendo stretta e a come i suoi occhi sembravano ancora più incredibili guardandoli dal punto in cui era seduta. Era più concentrata al pensiero di quanto volesse baciarlo in quel momento. "Max… hai ancora fame?" chiese dolcemente, riferendosi alla pizza ormai fredda appoggiata sul tavolino. Max diede una breve occhiata alla scatola della pizza: "No… forse più tardi." Liz sorrise e poi premette le sue labbra su quelle di Max, i suoi baci erano molto meglio del cibo.

***

Avevano chiarito le cose. Liz sapeva tutto quello che Max le aveva tenuto nascosto ed ora erano liberi di aprirsi completamente l'un l'altra. Dal canto suo, Max era definitivamente più rilassato, ora che aveva detto a Liz la verità. Ora non aveva paura che la loro relazione andasse avanti perché non aveva più segreti da nascondere. Era passata già una settimana senza problemi. Avevano trascorso praticamente tutto il loro tempo libero insieme nell'appartamento di Max. Liz andava a leggere un libro mentre Max studiava, o guardavano la TV o semplicemente parlavano. Qualche volta si addormentavano sul divano, l'importante era che fossero insieme. Tuttavia, Max si sentiva male per non riuscire a portarla fuori come faceva prima. Quando lo disse a Liz lei rise: "Non ho bisogno di essere portata fuori. Stare con te è più che sufficiente. Piuttosto… risparmia i tuoi soldi per il mio regalo di Natale" lo stuzzicò lei e poi riprese: "Mi piace passare il tempo da sola con te, senza nessuno che ci interrompa. Questo significa che posso baciarti quanto e quando voglio." "Beh… quando la metti così…" Max sorrise e la baciò per mostrarle che era d'accordo con lei.

Erano quasi le undici di sera e se ne stavano sdraiati sul divano a guardare David Letterman, quasi dormendo. Liz sbadigliò e sollevò la testa dal torace di Max: "Forse sarebbe meglio che andassimo a letto. Sono stanca e tu sembra che debba addormentarti da un momento all'altro" gli disse mentre la sua mano gli accarezza una spalla. Max acconsentì svogliatamente, fino a che non si rese conto di quello che Liz aveva detto. Gli ci volle un po', ma alla fine capì che Liz non intendeva andare a casa sua, nel suo letto, mentre lui rimaneva nel suo appartamento e nel suo letto. Lei intendeva dormine insieme a lui, nel suo letto. La cosa non avrebbe dovuto stupirlo più di tanto, in fondo avevano passato le ultime notti a dormire insieme sul divano. Dormire nel suo letto non sarebbe stato molto diverso, se non per il fatto che sarebbero stati sicuramente più comodi. Gli piaceva il fatto che Liz non se ne andasse. I suoi occhi si aprirono del tutto e guardarono quelli di Liz: "Sei sicura?" le chiese mentre con la mano destra le accarezzava i capelli. Lei annuì, mordicchiandosi il labbro inferiore. "Okay, allora. Andiamo a letto" le disse. Si alzarono dal divano e si avviarono verso la camera da letto "Hai una maglietta da prestarmi?" chiese Liz. "Non lo so… l'ultima che ti ho prestato non è mai più tornata indietro." le disse con un sorriso scherzoso. "Quella la tengo io. Ti prometto che quella che mi darai stasera la lascerò qui per la prossima volta." Il sorriso di lei fece battere più forte il cuore di Max. O forse erano state le sue parole… Liz avrebbe trascorso altre notti con lui e l'aveva affermato come se fosse una cosa convenuta. Vide Liz arrossire e si ricordò come tutto questo fosse nuovo per lei. E questo era alquanto nuovo anche per lui; a parte l'esperienza durante il primo anno di college che riusciva a malapena a ricordare, non era mai stato così vicino ad una donna. Veramente, non aveva mai voluto essere così vicino ad una donna. "Vado in bagno." disse Liz e lui la guardò mentre, con i piedi nudi, si allontanava da lui per andare in bagno. Con un sospiro, diede un'occhiata alla sua stanza e si mise in moto. Doveva raccogliere un po' di cose, non aveva previsto che la serata sarebbe finita nella sua camera da letto ed aveva vestiti sparsi ovunque. Non voleva che Liz pensasse che era disordinato. Mentre rimetteva gli abiti nell'armadio, si ricordò della maglietta per Liz, così ne prese una dal cassetto e si avvicinò alla porta bagno, bussò e disse: "Liz, ho la maglietta!". Sentì provenire dall'interno un tenero grazie, poi la porta si aprì e Liz gli sorrise: "Uhm… Max credi che potrei usare il tuo spazzolino da denti?" Max sorrise: "Beh, puoi farlo se vuoi, ma ne ho comprato uno l'altro giorno, in negozio. E' nell'armadietto. Ho pensato che, visto che ti trovavi qui le ultime mattine, ti sarebbe piaciuto averne uno." Max fu premiato con un altro bellissimo sorriso di Liz. "Ti bacerò per ringraziarti dopo che mi sarò lavata i denti" gli disse. Max tornò in camera da letto e finì di raccogliere le sue cose. Dopo aver riposto anche gli abiti sporchi lontano dalla vista, mise a posto le lenzuola nel letto e prese poi un'altra coperta nel caso Liz avesse freddo. Quando ebbe finito, si tolse gli abiti ad eccezione dei boxer e della maglietta, ma dopo averci pensato, prese dal cassetto un paio di boxer e una maglietta puliti. Aveva appena finito di infilarsi la maglietta, quando sentì aprirsi la porta del bagno. Un momento dopo apparve Liz sulla porta della camera da letto. I suoi abiti erano piegati e li appoggiò sulla scrivania di Max, mentre gli occhi di lui la guardavano dall'alto al basso. La maglietta che gli aveva dato era troppo grande per lei, sembrava che ci nuotasse dentro. Era così… sexy quando indossava le sue magliette. E Max stava cercando invano di fingere che la vista di Liz, con nient'altro addosso che una sua maglietta, non gli stesse causando una certa tensione nei boxer. Schiarendosi la voce, tornò a guardare il viso di Liz. Lei gli sorrise timidamente e questo non fece altro che accrescere la sua eccitazione. Aveva bisogno di calmarsi. "Uh… vai avanti e scegli da che parte preferisci dormire. Io vado a lavarmi i denti." E velocemente si avviò in bagno. Aveva bisogno di spostare l'attenzione su qualcos'altro oltre al fatto che Liz lo stava aspettando… nel suo letto. Raggiunse il suo spazzolino ma dovette fermarsi alla vista di un altro spazzolino posto vicino al suo. Quella vista gli piaceva, e sentì il suo nervosismo scomparire. Il fatto di sapere che i loro spazzolini dividevano lo stesso spazio era sufficiente per ricordare a Max che era nel giusto, stare con Liz era la cosa migliore. Fece più in fretta che potè, voleva tornare da Liz. Quando arrivò in camera, la trovò seduta al margine del letto che lo aspettava. "Non riuscivo a decidermi da che parte stare…" gli disse, sorridendo timidamente "…io di solito dormo nel mezzo." Max ridacchiò: "Credo che abbiamo un bel problema, perché è dove dormo anch'io. Dovremo trovare un compromesso." Liz arrossì alle sue parole perché le vennero in mente molte posizioni compromettenti. Scosse la testa e si alzò, non notando quanto Max si fosse avvicinato. La sua vicinanza la fece sussultare e stava per cadere. Max l'afferrò mettendole una mano sui fianchi e l'altra sulla spalla. Ogni imbarazzo che provavano volò fuori dalla finestra, quando i profondi occhi scuri di lei incontrarono quelli splendenti ambrati di lui. Le loro bocche si incontrarono e le loro mani si muovevano per esplorare. Ormai non era più un problema chi avrebbe dormito da una parte e chi dall'altra, ma piuttosto, dove sarebbero finiti quando una massa di membra aggrovigliate caddè sul letto. I loro baci erano appassionati e profondi, stimolati dall'improvvisa intimità che stavano sperimentando. Le mani di Max si spostarono dalle spalle di Liz fino alla vita quando si posizionarono per mettersi più comodi sul letto. Le labbra di Max lasciarono quelle di Liz tracciando una linea di baci giù per la guancia fino alla base del collo, poi leccò e mordicchiò la pelle che rimaneva esposta dal colletto della maglietta troppo grande per Liz. Le mani di Liz erano altrettanto impegnate al di sotto della T-shirt di Max. Voleva sentire il modo in cui i muscoli di lui rispondevano al suo tocco e come la sua pelle liscia scivolava sotto le sue dita. Quando le mani di Liz vagarono verso il davanti, Max perse momentaneamente la sua concentrazione e lasciò che una mano scivolasse in basso, approdando sulla pelle nuda delle coscie di Liz. Max era talmente inebriato da lei, da ogni suo gemito e sospiro che aveva quasi dimenticato che non erano pronti per andare dove tutto questo li stava velocemente conducendo. Come se Liz avesse sentito i suoi pensieri e la sua seguente esitazione, si allontanò da lui respirando faticosamente. Voleva disperatamente arrendersi al desiderio che stava provando, ma sapeva che era troppo presto. Se questa relazione stava funzionando… avevano bisogno di prendersi il loro tempo e non lasciarsi dominare dagli ormoni. "Dovremmo cercare di dormire… solo dormire" riuscì finalmente a dire Liz con un sussurro, attendendo ancora che il suo respiro si calmasse. "Sì… mi dispiace. Non so cosa mi è preso…" Liz portò le sue dita sulle labbra di Max per zittirlo: "Mi sono lasciata prendere anch'io. Io… quando mi hai baciato, ho perso la testa." ammise. Max chiuse gli occhi… doveva recuperare un po' di controllo, altrimenti avrebbe ricominciato da capo. Doveva cercare di non baciarla e di non toccarla perché se avesse ceduto non sarebbe più stato capace di fermarsi. Fece un respiro profondo e riaprì gli occhi. Poi si sciolse da Liz e si alzò per spegnere la luce della stanza. Tornò verso il letto e scivolò sotto le coperte, tirando Liz accanto a sè. "Divideremo il centro del letto" le disse dolcemente. Liz fece un risolino e si accomodò più vicino a lui, usando la curva del suo braccio come cuscino. Poi appoggiò il suo braccio sul torace di lui, intrecciando le gambe di Max con le proprie. Aveva bisogno di stargli il più vicino possibile. Con un sospiro di contentezza sussurrò: "Buona notte Max." Lui la strinse di più e le diede un bacio sulla testa: "Notte Liz".



Continua…


Torna alla pagine delle FanFiction

Tutte le notizie su questo sito sono proprietà dei rispettivi proprietari.
Questo sito non è collegato a, nè supportato da The WB, UPN, Rai e collegati.
Per altre informazioni visita la Sezione FAQ.