FanFiction - Non partire

 "NON PARTIRE"
di Hitomi

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Riassunto: I ragazzi ricevono un nuovo messaggio dalla madre di Max ed Isabel, ma sarà questo un messaggio vero?! I ragazzi dovranno partire per Antar?

Data di stesura: 13 Marzo 2003 – 26 Marzo 2003

Nota dell'autore: Non cercate all’interno del racconto riferimenti precisi con la storia originale perché ho estrapolato alcuni momenti, alcuni riferimenti un pò a caso senza nemmeno un ordine cronologico. Insomma ho utilizzato solo ciò che mi serviva! I riferimenti al simbolo di cui parlo nel racconto sono veri ed estrapolati dal libro “Il segreto di Sirio” di Murry Hope.

“Caro diario,questa è una serata triste…Non so se riuscirò a non bagnare le pagine bianche con le lacrime, che probabilmente sono l’inchiostro più indicato!Max sta partendo,e con lui Michael,Isabel e Tess…Ho sempre creduto che sarebbero rimasti qui per sempre,con me,Maria e Alex…Invece stanno partendo,il loro destino li ha chiamati! 
Qualche giorno fa hanno ricevuto un nuovo messaggio dal loro pianeta,erano a casa di Michael….”


I ragazzi stavano chiacchierando tranquillamente, con loro c’era anche Maria! Liz era impegnata a scuola, per preparare un compito insieme a Kyle!   
<<Ragazzi guardate! I comunicatori si sono azionati…>>  <<Guardate Michael ha ragione!>> 
Improvvisamente sulla parete cominciò a formarsi un immagine, che i ragazzi riconobbero subito: era la madre di Max ed Isabel! 
<<Figli miei, non so se questo messaggio riuscirà ad arrivarvi per intero! Il pianeta è ormai assediato, e la popolazione è stremata dalla fame,e dalla guerra…Non abbiamo più risorse,i soldati sono quasi tutti caduti in battaglia combattendo fino allo stremo! Max, figlio mio,il pianeta ha bisogno di te,e di Michael…Il popolo ha bisogno della forza e l’amore della sua regina e di Isabel! Non resisteremo a lungo! Tramite spie sono venuta a sapere che siete in possesso del Granilite,vi prego tornate a casa ed aiutateci a difendere il nostro popolo! L’unica possibilità che avete per aiutarci dalla terra è….(la trasmissione incominciò a cedere….)….dovete trovarlo...la pace!>>

La trasmissione cadde del tutto,ma i ragazzi non erano riusciti a capire l’unica cosa che li avrebbe in parte sollevati: come salvare Antar rimanendo sulla terra!   
Rimasero in silenzio alcuni minuti,guardandosi negli occhi,finché finalmente Michael parlò: 
<<E se fosse un messaggio falso?! Se non fosse vero tutto quello che vostra madre ci ha riferito?! Se fosse solamente un inganno per portare il Granilite dai nostri nemici?!>> 
<<Michael non dire sciocchezze,non hai visto?! Era nostra madre! 
La riconoscerei dovunque,so che era lei!!!>> Isabel tremava,era visibilmente agitata! 
<<Isabel,stai calma…Michael potrebbe avere ragione,non possiamo permetterci decisioni affrettate…E poi,i comunicatori si sono attivati da soli,nessuno può dirci come questo sia accaduto e non siamo nemmeno nella stanza delle capsule,e poi lei ha detto di sapere che noi possediamo il Granilite,ma noi non l’abbiamo,non sappiamo nemmeno che forma abbia…>> <<Isabel,Max ha ragione,cerchiamo di non farci prendere dal panico,ok?!>> 
<<Comunque,se tutto ciò fosse vero,l’unica soluzione sarebbe trovare il Granilite e partire immediatamente…Il messaggio era disturbato proprio nel momento più importante…” Dicendo questo Michael guardò Maria che non aveva perso una parola di tutto il dialogo. Lei restituì lo sguardo a Michael,molto fiduciosa nel fatto che il messaggio potesse essere un solamente un trucco ben congeniato! <<Bene,dovremo cominciare subito le ricerche del Granilite,e scoprire se il messaggio è vero!>> 
<<Si,Tess ha ragione! Tess, Isabel,voi cercherete di collegarvi telepaticamente con nostra madre,lo so che è difficile,e forse che non sarete in grado di farlo,ma è necessario! Io cercherò River Dog,forse sa qualcosa,purtroppo non possiamo più contare su Nasedo…..>> <<E io?! Cosa devo fare Max?>> 
<<Michael,tu rimani qui,nel caso i comunicatori si attivassero nuovamente,non possiamo permettere che questo accada in pubblico,quindi lasciarli qui con te mi sembra la cosa più sensata! Maria avremo bisogno della tua macchina,so che te l’abbiamo chiesto già tante volte,ma spero potrai capire…>> <<Certo,non c’è problema Max,prendetela pure. Ecco le chiavi!>> Mentre Michael accompagnava Isabel,Tess e Max alla porta,Max lo prese da parte: 
<<Ascolta,non voglio che Maria vada da Liz dicendole quello che è successo. Prima di parlarle voglio sapere qualcosa di più,e comunque voglio dirglielo io! Quindi stai insieme a Maria,credo anche che lei ora abbia bisogno di te….Non deve essere facile nemmeno per lei!>> <<Ok,sta tranquillo!>> 
Quando i ragazzi uscirono Michael uscì in balcone dove Maria stava guardando il panorama pensierosa e triste. Michael le si avvicinò in silenzio, e l’abbracciò con una dolcezza che la ragazza non aveva mai sentito prima e capì che non solo lei aveva paura che il tempo da passare insieme forse non sarebbe stato più molto!   
Tess ed Isabel pensarono che per una maggiore facilità di contatto con il loro pianeta sarebbe stato bene dirigersi nella stanza delle capsule. 
Quando furono dentro Isabel ricominciò a tremare! 
<<Tess,ho freddo!>> 
<<Sta tranquilla Isabel,va tutto bene…non devi essere agitata,altrimenti sarà ancora più difficile il contatto…..Vieni,sediamoci qui!>>. Si sedettero a terra,sotto le quattro capsule. Tess prese le mani di Isabel e la sentì fredda,la sentiva tremare,così le fece avere una visione: dalla porta dell’astronave entrava Alex. <<Alex,cosa ci fai qui?>>. <<Sta tranquilla Isabel,voglio starti vicino,questo per te è un momento difficile,ma ricordati che qualsiasi cosa accada,non ti lascerò mai,sarai sempre con me!>>. “Alex visione” si sedette vicino ad Isabel e le prese la mano….Guardandola intensamente le accarezzò il viso,e nonostante fosse una visione Isabel riuscì a sentire tutto il calore e l’amore che il ragazzo provava per lei. Ma la visione terminò,dolcemente,e lei guardò Tess: 
<<Grazie Tess,non so come tu sia riuscita a capirlo,ma mi hai letto nel cuore,è quello di cui avevo bisogno…Ora sto meglio!>> Tess sorrise ad Isabel,compiaciuta del fatto che si fosse calmata,anche se non era sicura di aver fatto bene a fargli avere la visione di Alex. Sapeva che Isabel nutriva un forte interesse per lui,lo leggeva nel suo cuore,e nei suoi occhi,ed era sicura che se avesse dovuto lasciarlo ne avrebbe sofferto molto! 
Le ragazze si presero per mano…I loro pensieri si unirono in uno solo e cominciarono a viaggiare attraverso le galassie,i pianeti,le stelle! Si sentivano disorientate e impaurite da quello che avrebbero potuto trovare! Nessuna delle due aveva mai provato una cosa del genere, non avevano mai “viaggiato” in luoghi sconosciuti e vasti come l’universo,non potevano essere sicure che non fossero i loro pensieri a manipolare tutto, poteva essere tutto un gioco di immagini,ricordi,emozioni o semplicemente fantasia! Non potevano controllare la rotta che stavano seguendo, non erano in grado di modificare il loro percorso, speravano solamente che sarebbero atterrate sul pianeta giusto! 
  
Il viaggio durò qualche minuto, dopo di che si ritrovarono su un suolo arido, deserto! C’erano le stesse montagne delle loro visioni, quelle in cui riuscivano a riconoscere alcuni segni! E trovarono li la stessa montagna! Probabilmente si trovavano proprio su Antar! <<Isabel, stai bene?>> 
<<Si,è tutto a posto,tu come stai Tess?>> 
<<Bene, sto bene! Credi sia Antar?>> 
<<Si, credo di si! Riconosco quella montagna, e questo suolo arido e deserto…Ma qui intorno non c’è niente,come facciamo ora? Dove dobbiamo andare?>> <<Non lo so Isabel…Vieni, saliamo sulla montagna,forse da li riusciremo a vedere qualcosa!>> Le ragazze si incamminarono verso la montagna,tenendosi per mano e camminando velocemente! La montagna sembrava non avvicinarsi mai, e la temperatura cominciava a salire! Non c’era un posto sotto cui ripararsi dal sole! <<Forza Isabel, sono sicura che manca poco. Non dobbiamo mollare!>> 
<<Certo, sta tranquilla Tess. Ho solo un po’ caldo!>>. Le ragazze continuavano a sudare e camminare, utilizzando tutte le loro forze e tutta la loro forza di volontà per non fermarsi! 
  
Finalmente arrivarono alla montagna, l’unico punto che risultava diverso rispetto a tutto il resto del paesaggio completamente pianeggiante e vuoto!
<<Andiamo Isabel,riposiamoci un minuto sotto questa sporgenza,altrimenti senza recuperare un po’ le forze non riusciremo a salire!>> Si sedettero sotto una sporgenza che creava un spazio d’ombra abbastanza grande per poterci entrare entrambe! Come entrarono nella zona d’ombra la temperatura si abbassò notevolmente dando alle ragazze una sensazione come di un piacevole venticello fresco e ristoratore! <<Tess non è strano?>> 
<<Cosa?>> 
<<Bhè, come ci siamo sedute qui sotto la temperatura si è improvvisamente abbassata…>> <<Non importa Isabel, fra qualche minuto,appena ci cominceremo a sentire meglio,cominciamo a salire!>> 
<<Va bene…>>   
  
Max prese la Jeep, parcheggiata sotto casa di Michael,mentre Tess ed Isabel presero la macchina di Maria! 
Tess ed Isabel si diressero verso il luogo dell’impatto, mentre Max mise in moto e partì diretto verso la riserva indiana dove avevano incontrato l’ultima volta River Dog! Max entrò nella riserva e lasciò la macchina. Scese guardandosi intorno alla ricerca di qualcuno a cui chiedere dell’uomo! La riserva era deserta, fuori non c’era nessuno,e dalle case non arrivava nessun rumore! Max cominciò a chiamare, ma nessuno arrivava o si affacciava! Aspettò per una decina di minuti che qualcuno si facesse vivo,ma niente! Così decise di incamminarsi verso la caverna dove avevano salvato Michael! 
Attraversò il bosco, e arrivò alla grotta. Man mano che si avvicinava sentiva sempre più forte dei suoni, dei canti,che sembravano gli stessi usciti dalla bocca di Michael durante il suo delirio febbricitante! Superò la grotta e uscendo si trovò di fronte tutta la popolazione indiana della riserva che sedeva in circolo, a gambe incrociate cantando qualcosa,qualche rito suppose! Al centro, sempre in circolo, c’erano alcuni uomini,con dei costumi strani e delle maschere intenti in una danza malinconica e feroce. Max non capiva…Ma non si permise di interrompere quello che pensò fosse un rituale e nemmeno di avvicinarsi al circolo! Nessuno si girò a guardarlo, erano tutti concentrati nel guardare la danza e a pregare. Max vide che il circolo di uomini danzanti si muoveva intorno a quella che sembrava una collinetta di fiori,ma guardando meglio si accorse che quello era un corpo umano. Si rese conto allora che quello che stavano celebrando quegli uomini era un rito funebre,ed ebbe un brivido,più che di paura,di premonizione! Il corpo indossava lo stesso costume degli uomini danzanti, ed una maschera enorme che lo copriva fino alle spalle! Era cosparso di fiori profumatissimi e intorno c’erano diverse ciotole piene si spezie che bruciavano emanando un profumo intenso e coinvolgente,che catturò Max. Egli,affascinato dal quel profumo,chiuse gli occhi e la prima immagine che gli si formò nella mente fu il sorriso di Liz,così dolce e pieno di amore,così affascinante,mai forzato…Vide loro due nudi,completamente avvolti in una nebbiolina rossastra profumata. Sentì fra le mani la delicatezza dei suo capelli e il loro odore delicato! Quando si riebbe, si accorse che il corpo era stato calato in una fossa e che i fiori sparsi intorno erano stati messi in un cesto insieme a nuovi fiori e a quello che rimaneva delle spezie. 
Tutti gli abitanti della riserva si erano alzati e ora uno ad uno si avvicinavano al cesto e vi buttavano dentro diversi piccoli oggetti, come braccialetti e collane! 
  
Mentre Max era intento a guardare il rituale un uomo gli si avvicinò da dietro, e toccò Max su una spalla. Max si girò di scatto inciampando in una radice e cadendo a terra! Si accorse che l’uomo era lo stesso che aveva accompagnato Max e Liz da River Dog la prima volta che lo avevano incontrato! L’uomo parlò: <<Quello sotto terra è River Dog,ci ha lasciati! Ma sapeva che saresti tornato,con nuove domande…Purtroppo lui non sapeva le risposte che cerchi,ma sapeva che non ti avrebbe rivisto e mi ha lasciato qualcosa per te!>> Max era confuso e stordito, ancora non riusciva a distogliere il pensiero da quel profumo così simile a Liz! L’uomo tirò fuori dalla tasca del giacchetto un foglietto e lo porse a Max che lo prese senza guardarlo e lo mise subito in tasca! Poi l’uomo porse una mano a Max e lo aiutò a rialzarsi! <<Ascolta, mi ha lasciato anche un messaggio che per sicurezza non mi ha voluto scrivere. Mi ha detto: “ La chiave è nell’ amore umano…cerca nel cuore della tua felicità! “. Mi ha detto anche che queste parole gli furono lasciate da Nasedo poco prima della sua morte. Nasedo è venuto qui, era ferito,ma River Dog non ha potuto fare niente…Lui gli ha lasciato il suo messaggio e poi senza dire dove, se ne è andato! Ora devo andare, River Dog era mio padre,e nel rituale i figli devono coprire con la terra il corpo del padre.>> <<Grazie…..>> Max non seppe dire altro e rimase a guardare l’uomo che si allontanava. Non rimase a guardare la fine del rituale, pensò di essere piuttosto fuori luogo,e così tornò indietro. 
Quando arrivò alla Jeep prese dalla tasca il foglietto e guardò con interesse e confusione il simbolo disegnato sopra:

Sentiva che quel simbolo gli apparteneva, che era parte intima di lui,ma non riusciva a ricordare cosa significasse o dove l’avesse visto. E poi c’era quella frase: “La chiave è nell’ umano amore…cerca nel cuore della tua felicità! “…Ma cosa voleva dire Nasedo?   
Max riprese la jeep, continuando a pensare a quella frase,a quel profumo,a quel simbolo. Era molto confuso,non riusciva proprio a trovare una risposta,un perché! 
Con ancora l’odore speziato dei fiori nel naso guidò verso casa di Liz!   
  
Michael e Maria rimasero abbracciati per alcuni minuti, senza parlare,sentendo solamente il calore l’uno dell’altra! Non si erano mai sentiti così vicini…Maria cominciò a piangere. <<Non devi piangere, vedrai che non dovremo partire,sono sicuro che tutto si risolverà…Stai tranquilla!>> Michael continuava ad accarezzare i capelli di Maria tenendola stretta se. Lei fra le sue braccia poteva sentire il suo cuore battere. 
<<Lo so, sono sicura che andrà tutto bene,ma non voglio stare senza di te Michael,non potrei mai…So che stai cercando di tranquillizzarmi,ma non ci riuscirai,quindi abbracciami e basta.>> Michael strinse Maria ancora più forte sentendo un forte trasporto verso di lei, e in quel momento capì che non avrebbe mai potuto amare Isabel,che era destinata a stare con lui,come amava Maria! Ma il suo orgoglio, la sua timidezza gli impedirono di dirlo a Maria… Dopo qualche minuto Maria si calmò, smise di piangere e si sedettero sul divano. 
<<Michael, credo che dovrei andare a parlare con Liz, è giusto che anche lei sappia.>> 
<<No, aspetta. Max mi ha chiesto di non lasciarti andare da lei. Per ora non sappiamo niente di concreto,non abbiamo in mano niente. Max non vuole allarmarla e comunque vuole parlargliene lui!>>. 
<<D’accordo, non le dirò niente…ma devo andare comunque,ormai è tardi,mia madre si starà preoccupando!>> Con un enorme sforzo dettato solo dalla timidezza, e non perché Michael non volesse, chiese a Maria: 
<<Ti prego, resta qui con me…Non andare a casa!>> Michael la guardò negli occhi solo dopo aver finito di parlare,e nei suoi occhi c’era la soddisfazione di essere riuscito a dire a Maria che la sua presenza accanto a lui era necessaria ,era indispensabile e rassicurante. Maria non poté che guardarlo con dolcezza. <<Va bene Michael….Lasciami avvertire mia madre. Le dirò che rimango a dormire da Liz, lei mi terrà il gioco sicuramente.>>. <<Ricorda di non dirle niente del messaggio.>> 
Maria prese il cellulare e chiamò Liz chiedendole di coprirla perché rimaneva a dormire da Michael perché aveva avuto un’indigestione e non si sentiva troppo bene! <<Maria, guarda che a me non c’è bisogno di mentire,non sono tua madre!>> <<Cosa vuoi dire?>> 
<<Scusa, è normale che dopo tutto il tempo che tu e Michael state insieme vogliate “dormire” insieme,o no?!>> Maria terribilmente imbarazzata,più perché credeva che Liz l’avesse scoperta che per quello che invece aveva frainteso, le disse: <<Ehi, no,hai capito male! E’ vero che Michael non si sente bene...anche se in effetti ho voglia di rimanere un po’ sola con lui…>> Dicendo questo si intristì un po’,pensando che forse non sarebbero più state molte occasioni da passare sola con lui. Liz al telefono era tranquilla,stava per andare al letto. Maria la sentiva contenta del suo riavvicinamento con Max, e questo le fece quasi venire voglia di dirle tutto,ma girandosi verso Michael lo vide così pensieroso e turbato, che pensò fosse meglio tenere ancora il segreto e sperare che trovassero subito una soluzione indolore per tutti! Poi chiamò la madre, che non ebbe nulla da ridire. Mangiarono qualcosa, ovviamente cucinato da Maria,perché le uniche cose che Michael sapeva fare erano i panini del Crash Down e i cibi precotti!!! 
Si sentivano entrambi strani e un po’ imbarazzati, non avevano mai passato una serata a casa insieme,mangiando ciò che uno dei due aveva cucinato,insomma sembrando una vera coppia di fidanzati “normali”. Questo li riempiva di gioia, ma anche di paura,perché non sarebbero riusciti a dimenticare quella serata,quei giorni,quelle emozioni vissute insieme! <<Maria la cena è ottima,complimenti!>> 
<<Lo so,sono una brava cuoca! Ammettilo che non hai mai mangiato così bene in vita tua!>> 
<<E’ verissimo!>> Maria cancellò il sorriso che aveva sul viso un attimo prima e tornando triste disse a Michael: 
<<Non potrò venire con coi vero?!>> 
Michael smise di mangiare, posò la forchetta e si pulì la bocca. 
<<Maria…io….non so cosa dire,non sono abituato a fare certi discorsi,forse non ne sono nemmeno capace! Però, se potessi ti porterei dovunque io debba andare,ma non so nemmeno io se dovrò andare, se dovrò morire! Quello che ci aspetta ci è totalmente sconosciuto,e non vorrei mai mettere in pericolo la tua vita,capisci?! Non potrei accettare che per colpa mia ti succeda qualcosa!>> Maria non aveva smesso un attimo di guardarlo negli occhi,cercando di fotografarli nella sua mente,per non dimenticare mai il loro colore,la loro espressione mentre lui,anche se velatamente,le diceva di amarla. <<Michael…..grazie!>>.   
  
Isabel e Tess cominciarono a scalare la montagna, che da sotto sembrava meno ripida e meno frastagliata. Cominciavano ad essere molto stanche, nonostante la loro pausa all’ombra! Il collegamento celebrale le stava stancando più del previsto! La salita non fu affatto facile, si ferirono le mani, e le gambe,ma continuarono a salire finché non furono arrivate alla cima! <<Tess, ci siamo. Ce l’abbiamo fatta!>> <<Si, ora cerchiamo di mantenere saldo il collegamento, altrimenti dovremo ricominciare tutto daccapo.>> 
Si affacciarono dal picco più alto della montana, che non era poi così alta. Quello che videro fu uno spettacolo terribile. Videro morte,distruzione, terrore… <<O mio Dio Tess,guarda….è terribile….stanno morendo tutti….>> <<Si lo vedo Isabel, è uno spettacolo atroce….>> Ai loro occhi apparve una distesa di corpi ed in lontananza un palazzo altissimo di vetro. Un palazzo regale, ma che appariva terribilmente povero e devastato dai colpi delle armi. Si sentivano continuamente tuoni, schioppi ed urla. 
<<Tess, ma cosa succede,perché?>> 
<<Non lo so Isabel, ma credo che dovremmo arrivare a quel palazzo per saperne qualcosa…Pensi di farcela? Dovremo attraversare il campo di combattimento!>> <<Io non lo so…..posso provarci…..>> <<D’accordo allora scendiamo ed incamminiamoci verso la direzione del castello!>> Le ragazze scesero dalla montagna, dal lato inverso a quello da cui erano salite. La discesa si rivelò anche più difficile della salita. 
Come furono scese si ritrovarono sul campo di battaglia, in mezzo a qui corpi che avevano visto dalla cima della montagna. La sensazione che le assalì fu molto peggio di quella prima, e non riuscendo a trattenere le lacrime Isabel disse: 
<<Tess, ti prego…Non ce la faccio,non posso continuare>> Il loro collegamento si interruppe e si ritrovarono nuovamente sul pavimento dell’astronave, dal quale in realtà non si erano mai mosse. Ora entrambe piangevano, si abbracciarono a vicenda cercando il più possibile di farsi coraggio l’una con l’altra,ma tutto ciò che provavano era dolore e paura!   
  
Max continuò a guidare fin sotto casa di Liz, che dopo aver parlato al telefono con Maria si stava preparando per andare al letto. Max salì le scalette del terrazzo e si avvicinò alla finestra. Vide Liz seduta alla sua specchiera che si pettinava ai capelli, e ripensò alla visione che aveva avuto nella foresta, durante il rituale. Sentiva ancora quel profumo e i suoi capelli tra le dita, così soffici,così profumati. Quando Max vide che stava per spogliarsi per mettersi il pigiama, bussò alla finestra,non gli sembrava affatto corretto continuare a guardare! 
Liz si girò immediatamente e vedendo Max si affrettò ad andare ad aprire la finestra: 
<<Ciao Max!>> 
Max sentendo il suono della sua voce non poté resistere dal baciarla. Quando la baciava si sentiva come a casa,tranquillo,felice,come se non ci fosse mai stato niente di più familiare. 
<<Ehi, avevi tutta questa voglia di vedermi?>> 
<<Io, credo di si…Mi sei mancata!>> <<Max…ma ci siamo visti questa mattina a scuola!>>. Lei sorrise. Max lo ricordava perfettamente il suo sorriso, ma tutte le volte che lei sorrideva dedicando a lui la sua felicità, lui sentiva nascere qualcosa di nuovo nel suo cuore, e rinnovarsi ciò che credeva ormai certo! 
Max gli tese la mano e la aiutò ad uscire sul terrazzo. Lui la abbracciò di nuovo. 
<<Ehi, cos’hai stasera?>> <<Niente, sono solo felice di vederti…..bhè,veramente qualcosa c’è!>> Max fece sedere Liz sulla poltroncina del terrazzo e cominciò a raccontarle tutto, dal messaggio della madre a casa di Michael alla morte di River Dog,alla frase e al simbolo. Liz chiese a Max se poteva vedere che simbolo era. Lui glielo porse: 
<<Max, credo di aver già visto questo simbolo…non riesco a ricordare dove ora,ma sono sicura di averlo visto.>> <<E’ strano, anche io sono sicuro di averlo già visto,ma come te non ricordo dove!>> <<Invece per la frase di Nasedo, non so proprio come aiutarti….>> I ragazzi si guardarono intensamente negli occhi, senza parlare più…Max incominciò ad accarezzarle il viso e i capelli e ricominciò a sentire quel profumo. <<Liz, non senti un profumo di fiori speziati?!>> 
<<io…no, non sento niente>> Max cominciò a baciarla, e lei rispose al suo affetto. Liz era preoccupata per ciò che le sarebbe accaduto quando Max sarebbe partito, ma ora,tra le sue braccia pensava solo al presente,non riuscendo a smettere di amarlo,anche se forse presto avrebbe dovuto! 
Continuarono a scambiarsi gesti d’affetto, senza poter smettere di volersi bene e fecero l’amore. Mentre Max continuava ad amarla ebbe un flash,una visione. Vide il simbolo di Nasedo lo vide sulla parete delle capsule e poi vide una porta che si apriva ed un grande pentagono dalla forma simile all’oggetto misterioso che avevano trovato nell’ufficio di Brody…Vide di nuovo lui e Liz avvolti nella nebbiolina rossastra e il profumo di fiori speziati si fece più intenso e ancora più coinvolgente. Max sentì che Liz era l’unica persona che avrebbe potuto amare dovunque si sarebbe trovato. Quando ebbero finito,si sdraiarono uno accanto all’altro e si addormentarono abbracciati, senza smettere di tenersi per mano.   
  
Maria si alzò dal tavolo e cominciò a sparecchiare la tavola, mentre Michael le dava una mano. 
<<Chissà se Max ha trovato River Dog!>> 
<<Probabilmente no! Quel vecchio è troppo pauroso per farsi trovare!>> 
<<Michael, cerca di capirlo,non è facile trovarsi nella sua posizione,si sentirà continuamente seguito,spiato…Un po’ come noi!>> Maria non pensò a queste parole,le uscirono naturalmente. Michael però le comprese benissimo, capiva il suo stato d’animo, e quello degli altri,e anche lui si sentiva continuamente braccato,sicuramente più degli altri. <<Maria…mi dispiace, io non volevo che accadesse tutto questo,ma è stato inevitabile. Se non fosse successo Liz sarebbe morta.>> <<Lo so, non preoccuparti…non era un rimprovero. In fondo se non fosse successo io non ti avrei mai trovato…E questo sarebbe stato molto peggio>>. Maria si avvicino a Michael, lo guardò negli occhi e gli accarezzò il viso. Lui la baciò come mai aveva fatto prima. 
<<Qualsiasi cosa accada non mi lascerai mai vero?!>> Dicendo questo,Maria ebbe l’impressione che Michael fosse tornato un bambino,sentiva la sua paura di rimanere solo. Sentiva che non era importante che lui le dicesse tutte le solite smancerie che si dicevano i fidanzatini, non era importante che trasformarlo nel ragazzo perfetto sempre pieno di attenzioni e regali. Lui era così, un bambino impaurito che cercava almeno di non farsi spaventare dai suoi sentimenti e di non cancellarli,che combatteva ogni giorno col suo orgoglio per dimostrarle che poteva mare una persona nonostante non fosse umano. E anche se non glielo avrebbe mai detto che la amava,i suoi occhi parlavano al posto della bocca. <<Michael, piuttosto che lasciarti verrò a combattere con te sul tuo pianeta…Non ti libererai mai di me!>> Anche Michael e Maria quella stessa sera si dichiararono il loro amore attraverso sguardi,sospiri,baci,carezze…E come Max, Michael vide il simbolo,con la differenza che lui ne sapeva meno di Max non avendo avuto il messaggio di River Dog. Anche Michael e Maria quella notte dormirono insieme rimanendo abbracciati e tenendosi per mano.   
  
Isabel e Tess lasciarono la stanza delle capsule, presero la macchina di Maria e si riavviarono verso casa. 
Erano stanche,affaticate…Isabel tremava ancora ricordando quei corpi. Non sarebbe riuscita a guidare così diede le chiavi a Tess. <<Isabel sdraiati dietro e cerca di dormire, non preoccuparti per me,ce la faccio a guidare.>> 
Isabel si mise di dietro, si sdraiò sul sedile cercando di dormire,ma nonostante fosse così stanca il sonno non la avvolse. Ma rimase li,pensando alla sua vita,ai suoi amici,al suo futuro… Arrivarono a casa di Isabel,ma lei vide che Max non era in camera sua e non volle rimanere sola. Così Tess rimase a dormire con lei cercando di farla stare tranquilla. Le fece bere della camomilla e le fece prendere un sonnifero. Così la notte passò tranquilla, anche se Tess per vegliare su Isabel dormì poco, perché lei continuava ad agitarsi. 
  
Il cielo si era appena colorato col sorgere del sole Max la trovò un’alba bellissima, forse perché la sua luce dava al corpo di liz un calore e un colore che non aveva mai visto prima. Rimase a guardare Liz che dormiva accanto a lui. Sapeva di aver compromesso il futuro di entrambi. Un alieno e un umano, era una cosa impensabile anche per lui, invece era successo, e la prova era li accanto a lui: la sua adorata Liz, con il profumo dei suoi capelli e la morbidezza del suo corpo! Mai Max aveva provato tanta confusione, paura e amore tutto insieme! Non sapeva se andarsene e lasciarla dormire ancora un po’, o continuare a guardarla finché lei non avesse aperto gli occhi e l’avesse trovato li. Non ebbe il tempo di decidere però, perché Liz aprì gli occhi: <<Max…Ciao!>> <<Buongiorno Liz>> 
Lui le accarezzò il viso, poi i capelli e le diede un bacio. 
<<Sai Liz, credo proprio che tu stanotte mi abbia aiutato a comprendere la frase di Nasedo…>> <<Io?! Ma come?!>> 
Max ora vedeva tutto chiaro, aveva capito cosa voleva dire Nasedo con quel messaggio: la sua felicità era Liz, lei era la sua parte umana, ciò che lo completava. 
<< La chiave è nell’ amore umano…cerca nel cuore della tua felicità! Forse voleva dire che dovevo amare come un umano per vedere la chiave e dovevo cercarla nel cuore della mia felicità…Liz, la mia felicità sei tu,e stanotte mi hai aperto il tuo cuore così io ho potuto vedere la chiave. Capisci?! Tu sei la parte umana di me, sei la mia parte mancante, io ho bisogno di te, in te è racchiuso il mio passato,il mio presente e il mio futuro.>> Liz rimase senza parole, non sapeva cosa dire. Era solo un mezzo di “comunicazione” tra gli alieni sulla terra e il resto nell’universo?! Era solo un contenitore di informazioni?! Max non stava affatto pensando questo. Lui era certo che liz le sarebbe dovuta restare accanto per sempre, come elemento indispensabile della sua vita, e non perché poteva aiutarlo a rivelargli la sua realtà, ma perché la amava e non l’avrebbe lasciata comunque. <<Max…con questo vuoi dire che sono solo il mezzo di comunicazione fra voi sulla terra e la tua gente, sul tuo pianeta?>> Max rimase allibito, non aveva compreso che Liz potesse sentirsi usata, e lui non lo pensava affatto. 
<<Liz, ma cosa dici?! Io…..Liz…..>> Liz raccolse i vestiti da terra, si rivestì ed entrò in casa. Max prese i suoi vestiti e la seguì nella sua camera, cercano di spiegasi,di tranquillizzarla! 
<<Liz, ma non capisci?! Tu sei parte di me,non sei il mio tramite. Io ti vorrei comunque accanto a me,anche se fossi un normalissimo essere umano…Solo che non lo sei,perché mai nessuno mi aveva fatto sentire così…Liz,io ti amo.>> Liz si voltò a guardarlo, e vedendolo così disperato per la sua affermazione capì che lui non poteva mentirle, che la amava davvero. Si rese conto che forse se lui avrebbe amato un’altra, l’altra sarebbe stata la chiave, pensò che forse tutto dipendeva dall’amore di Max e non dal suo. <<Max, hai ragione scusami, sono solo nervosa, cerca di capire! Ma questa cosa succede solo a te, o anche Michael, Isabel e Tess, potrebbero vedere la chiave attraverso la persona che amano?>> 
<<Io questo non lo so…>> <<Va bene, allora vestiti. Andremo da Michael, Maria ha dormito li. Credo che avranno qualcosa da dirci…>> <<Ok, lasciami chiamare Isabel, e poi dovrei passare a casa, prima che i miei genitori si accorgano che non sono rientrato! Ci vediamo fra un’ora a casa di Michael, chiama al cellula di Maria, Michael non ha telefono!>> <<Ok, tra un’ora da Michael, perfetto,ci vediamo li!>> Max stava uscendo dalla finestra quando Liz lo bloccò per il braccio. 
<<Max…aspetta!>> Gli si avvicinò e lo baciò con una nuova sensazione nel cuore, adesso credeva, sperava,che più nulla li avrebbe divisi!   
Il cellulare di Maria squillava, Michael dormiva ancora, ma lei si era voluta alzare prima per preparargli la colazione. 
<<Pronto?!>> 
<<Maria, sono Liz! Dobbiamo vederci, stanotte è successo qualcosa!>> 
<<Oh si che è successo!!!>> 
<<No, ascolta,la cosa è un po’ più articolata dei semplici fatti, c’è qualcosa di cui dovremo parlare tutti insieme!>> <<Ehi, un attimo,è una cosa un po’ personale,non credo di volerla dividere con tutto lo squadrone alieno!!!>> <<Maria…per favore! E’ importante parlarne con tutti, è qualcosa che coinvolge tutti noi, anche io vorrei tenere questa cosa per me, ma riguarda il nostro futuro e anche il loro! Ci vediamo tra un’ora li a casa di Michael. Sveglialo! Maria…ti voglio bene!>> <<Anche io ti voglio bene Liz,ci vediamo tra un’ora!>>   
  
Max scese in fretta le scalette del terrazzo di Liz, salì sulla Jeep e partì verso casa. Passò dalla finestra per non farsi vedere dai genitori! Andò subito in camera della sorella, e vide Isabel e Tess che ancora dormivano! 
<<Isabel, Isabel!>> 
<<Ah, Max…finalmente sei qui! E’ stato terribile! Ho visto delle cose orribili! Finalmente sei qui>> parlarono sottovoce per non svegliare la povera Tess, che in realtà era ben poco tempo che dormiva! Isabel abbracciò Max fortissimo,non era mai stata così felice di averlo vicino! Aveva passato una notte orribile, perseguitata dagli incubi, aveva continuato a vedere quei corpi e quei volti straziati per molto tempo dopo che si era addormentata! 
<<Isabel, mi racconterai tutto in macchina, dobbiamo andare da Michael, stanotte sono successe un po’ di cose…>> Max per ora non volle dirle altro, ne su Rever Dog, ne sul simbolo, ne sulla chiave! 
<<Svelta sveglia Tess, fra un’ora dobbiamo essere a casa di Michael!>> <<Max, hai trovato Rever Dog?>> 
<<Si….ma ne parliamo dopo da Michael!>> Isabel svegliò Tess a malincuore, immaginava che per anche per lei non doveva essere stata una notte semplice! Con quei suoi riccioli, mentre dormiva sembra una bambina. Ma il suo viso non sorrideva, non era tranquillo…Probabilmente anche lei vedeva ancora la montagna e l paesaggio straziato! <<Tess…Tess, svegliati,dobbiamo andare!>> <<Eh?! Cosa?! Isabel…che succede? Max è tornato?>> <<Si, Max è di la,ma credo che stanotte sia successo qualcosa, dobbiamo andare a casa di Michael! Svelta.>> 
Le ragazze si cambiarono, si diedero una sciacquata mentre Max scriveva un biglietto per i genitori dicendo loro che lui ed Isabel erano andati a fare una gita in montagna, ed erano partiti molto presto perché volevano vedere l’alba dalla montagna. Tornato su Max diede le disposizioni: 
<<Isabel, tu verrai con me con Jeep,così mi racconterai quello che è successo. Tess, tu prenderai la macchina di Maria, potrà servirci! >> 
<<Ma io…Max…>> Tess non fece in tempo a finire la frase che Max ed Isabel erano già usciti dalla finestra. Quando erano insieme, Tess si sentiva continuamente esclusa, non riusciva ad inserirsi nei loro rapporti nonostante il suo destino era quello di sposare Max. Sapeva che lui non l’avrebbe mai amata, ma lei doveva stare al suo fianco, quello era il loro destino e lui non avrebbe potuto farci niente! Però sentiva che Max si era ulteriormente distaccato, se prima fra loro qualcosa sarebbe potuto esserci, adesso non sentiva più nessun tipo di vibrazione provenire da lui! I ragazzi uscirono presero le macchine e si avviarono verso casa di Michael. 
  
Quando arrivarono erano già tutti li. Isabel vide Alex e gli si avvicinò. Anche se lui non lo sapeva, lei quella notte lo aveva sentito vicino. Il loro rapporto non era mai stato così pieno e reale come quello fra Liz e Max, o Michael e Maria, ma lei provava qualcosa di molto speciale per lui, nonostante non volesse ammetterlo, doveva mantenere un certo orgoglio, un certo distacco, quel distacco che invece Michael era finalmente riuscito a superare! Lei forse era addirittura più timida e fragile di Michael, per questo non voleva sbilanciarsi nel giudicare i suoi sentimenti. Ma vedere li Alex, che la guardava come fosse l’unica persona nella stanza, la fece sentire stranamente forte, capace di poter fare qualsiasi cosa, se lui avesse continuato a guardarla così. Lui le andò incontro e gli tese le braccia, lei lo abbracciò fortissimo, quasi come prima aveva abbracciato il fratello! 
<<Ehi,piccola,che ti succede?>> 
<<Oh, Alex. Grazie per essermi stato vicino, senza di te sarebbe andata molto peggio>> 
<<Non so cosa ho fatto, ma se questo ti ha aiutata sono felice di averlo fatto…Ma stai tremando Isabel,raccontami subito ciò che è successo!>> Isabel staccandosi da Alex, ma senza lasciargli la mano, si rivolse a tutti: 
<<Lo racconterò a tutti. Tess, aiutami a spiegare ciò che è successo>> 
Le ragazze cominciarono a raccontare come era andato il loro viaggio e ciò che avevano visto. Nessuno le interruppe mai, erano tutti attenti al loro racconto. Isabel parlò poco in realtà, stava ancora tremando, e Alex la abbracciò sperando di riuscire a darle la forza che le serviva! 
Terminato il racconto nessuno ebbe il coraggio di fare domande alle due ragazze, visibilmente tese e ancora scosse! 
<<Bene,ora credo che Max debba dirvi qualcosa,vero?!>> 
Max guardò Liz, capiva che per lei la cosa non doveva essere piacevole, e nemmeno facile, per questo apprezzava il suo coraggio e il suo modo di esporsi per aiutarlo. 
Max raccontò di Rever Dog, della sua morte, del messaggio di Nasedo e mostrò il pezzo di carta dove era disegnato il simbolo…Raccontò anche che attraverso l’amore di Liz era riuscito a vedere dove quel simbolo era situato. Non spiegò in che modo era riuscito a farlo, non voleva esporre così Liz, e poi nella stanza c’era anche Tess, che sicuramente non avrebbe reagito bene. Anche se in fondo la ragazza qualcosa sospettava, sentiva che qualcosa di profondo era accaduto! <<Anche io…..grazie a Maria….ho visto quel simbolo….Max,cos’è?>> <<Michael, io non lo so…So che è qualcosa di importante, ma non so cosa voglia dire>>. Liz e Maria erano in un angolo della stanza e si tenevano per mano. Tess era dall’altra parte della stanza e continuava a fissare Liz, come se volesse cercare in lei la risposta ai suoi dubbi, ma Liz se ne era accorta e si sforzò il più possibile per impedirle di leggere i suoi pensieri e soprattutto il suo cuore! Maria invece non se ne accorse e così Tess fu in grado di capire che lei e Michael avevano fatto l’amore. Ma a lei non importava di loro…importava di Max! <<Max, dobbiamo andare nella stanza delle capsule, cercare quel simbolo e trovare il modo per attivarlo, credo di aver visto una porta che si apriva nella mia visione! E’ l’unica soluzione!>> <<No Michael! Non partire per la tangente come al tuo solito. Non sappiamo se questo simbolo attiva qualcosa che potrebbe esserci utile o che potrebbe solamente attirare qui i nostri nemici. Prima di tutto dobbiamo svolgere delle ricerche. Dobbiamo capire a cosa serve, cosa significa!>> 
Alex avvicinando si a Max gli chiese di fargli vedere bene il foglietto con il simbolo: 
<<Io credo di sapere dove trovare qualcosa su questo simbolo! Una volta, per il compito di storia, stavo studiando la civiltà egiziana, e ricordo di aver trovato una specie di “glossario” egiziano, un elenco di simboli insomma, col loro nome e significato vicino…>> Isabel tornò vicino ad Alex: 
<<Alex, sei sicuro?! Potresti recuperare quel libro?>> 
<<Era nella biblioteca della scuola, un libro molto vecchio…>> <<Bene, Alex torna in biblioteca e cerca quel libro. Isabel, andrai con lui!>> 
<<Va bene, andiamo Alex!>> 
Isabel ed Alex andarono verso la scuola, sperando di trovarci qualcuno anche se era un giorno festivo. 
  
Tess continuava ad osservare Liz, che ora le restituiva lo sguardo con una piena fierezza dei suoi sentimenti verso Max, e senza nessuna paura nascosta! Tess sentiva la forza di Liz crescere ogni istante di più, e più questa cresceva più il suo orgoglio fermentava diventando gelosia. 
Max andò verso Liz e l’abbracciò, anche lui sentiva la sua forza e poi si accorse degli sguardi poco carini di Tess, che era rimasta in silenzio in un angolo della stanza.
<<Max, scusa…posso parlarti?>> Tess parlò con ferma decisione, sicura di non voler cedere alla sua rabbia. <<Tess parla pure, siamo tra amici>> 
<<No, voglio parlare con te. In privato!>> 
<<Va bene, andiamo fuori>>. Poi rivolgendosi a Liz. 
<<Torno subito>> 
Appena fuori Tess non esitò a fare domande per chiarire i suoi dubbi, che sapeva sarebbero diventate certezze! 
<<Tu e Liz, avete fatto l’amore,non è vero?!>> <<Non è una cosa che ti riguarda Tess>> 
<<E invece mi riguarda eccome, lo sai benissimo che il nostro destino è quello di stare insieme, non puoi opporti a questa realtà!>> 
Tess stava alzando la voce, voleva che Liz la sentisse! 
<<Non importa se non mi ami. Dobbiamo stare insieme per salvare il nostro popolo. Tu non c’eri quando io ed Isabel ci siamo trovate in mezzo a quel deserto di corpi!>> <<Mi dispiace non essere stato li con voi, ma come ho già detto anche agli altri è stato l’amore di Liz a farmi vedere la chiave
. Non capisci?! Forse è sul nostro pianeta che io e te dovremo stare insieme, ma qui sulla terra abbiamo bisogno dell’amore umano per comprendere ciò che siamo! Io ho bisogno della mia parte umana per poter avere la certezza di quello che sono e di quello che invece non sarò mai. E la mia parte umana è Liz! Come per Michael è Maria! Non puoi farci niente Tess!>> <<No, non ci credo….Tu….non puoi stare con lei…..non puoi!>> Ormai Tess non sentiva più la forza di prima, non riusciva più a sostenere le sue certezze, Max era stato più che chiaro. Lei non poteva farci niente! Forse l’unica cosa che avrebbe potuto fare sarebbe stata trovare la sua parte umana, ovvero un ragazzo terrestre che la completasse, che fosse la sua chiave! Max lasciò Tess li fuori e rientrò nell’appartamento. L’aria era diventata pesante. Michael era esagitato, continuava a camminare avanti e indietro, voleva andare a tutti i costi nella stanza delle capsule. <<Michael, puoi smettere di fare avanti e indietro?!>> Maria si era seduta sul divano e Michael continuava a passarle davanti sempre più isterico. 
<<No, non posso, se smetto scoppio!>> 
<<Michael, datti una calmata e siediti qui!>> Quando Maria era nervosa diventa più categorica e autoritaria del normale!!! 
Michael si fermò e si sedette vicino a lei! 
<<Ok, ora facciamo così, scusa Max,ma prendo io il controllo almeno per ora. Voi tre siete troppo coinvolti per essere lucidi!>> Nel frattempo Tess era rientrata. 
<<Andremo tutti nell’ufficio di Brody, voi cercherete l’oggetto misterioso che Max ha visto nella sua visione, mentre io e Liz cercheremo di scoprire qualcosa sul Granilite, se magari è citato in qualche libro, o negli archivi del Centro UFO!>> <<Va bene,mi sembra una buona idea.>>. 
Così i ragazzi uscirono e si diressero verso il Centro UFO. 
  
  
<<Alex, credi di ricordare qual è il libro?>> 
<<Credo di si, mi sembra fosse su questo scaffale…..>> Alex stava cercando tra gli scaffali e i tantissimi libri quello che aveva utilizzato per la sua ricerca di storia. La scuola era vuota, c’era il solo il custode al quale avevano detto di aver lasciato dentro alcuni libri e che era necessario andassero a prendere perché dovevano preparare un compito, così il custode, non senza polemiche, li aveva lasciati entrare. Approfittando di un momento di distrazione del custode e grazie ai poteri di Isabel, che aveva aperto la porta altrimenti chiusa a chiave, si erano intrufolati silenziosamente in biblioteca. <<Guarda è questo, l’ho trovato,sono sicuro che è lui!>> <<Ok, ma fai in fretta. Se il custode non ci vede riuscire in poco tempo verrà a cercarci!>> 
Alex sfogliò il libro cercando di ricordare verso che pagina aveva visto il simbolo! 
<<Veloce Alex….dai!>> <<Eccolo,eccolo! L’ho trovato! Vieni facciamo una fotocopia della pagina!>> Mentre alex andava alla macchina fotocopiatrice Isabel lo fermò. 
<<Fermo,cosa fai….farai solo rumore! Dammi qua!>> Isabel prese il libro e lo poggiò sul tavolo e accanto stese un foglietto che aveva in tasca. Passò una mano sulla pagina del libro e contemporaneamente passò l’altra sul foglietto. Venne una fotocopia perfetta! <<Sai Isabel, ormai ti conosco so quali sono i tuoi poteri,ma non credo che riuscirò mai ad abituarmici!>> 
<<Shhh….sta arrivando qualcuno,vieni!>> Isabel trascinò Alex nella famosa stanza dei cancellini! Rimasero li dentro in ascolto per qualche minuto, aspettando che tutto fosse tornato silenzioso! 
<<wow! La stanza dei cancellini…Sai,è la prima volta che una ragazza mi trascina di sua spontanea volontà qua dentro!!!>> <<Alex….smettila!>> <<Si certo….scusa!>> <<Non c’è bisogno che tu mi chieda scusa! Ti capisco sai?! Non deve essere per niente facile vivere accanto a me…..>> <<Ma cosa dici Isabel?! Non è affatto vero…Lo sai che ti voglio bene!>> <<Grazie Alex!>> I due ragazzi si guardarono a lungo, come se cercassero di dirsi qualcosa, ma non riuscivano a trovare le parole. 
<<Allora?! Vediamo cosa significa questo simbolo?!>> Alex sentì il bisogno di spezzare l’atmosfera un po’ tesa. <<Si,ma sarebbe meglio tornare in macchina,andiamo!>> 
Una volta in macchina Isabel tirò fuori il foglietto cominciò a leggere ciò che c’era scritto: <<Dice che è un geroglifico facente parte di una categoria speciale, riferito specificatamente a questioni spirituali o transpersonali. Poi dice che per gli antichi egizi, l’economia spirituale costituiva un complesso dove entravano svariati “veicoli” essenziali per il raggiungimento dei piani più sottili dello spirito, e questo simbolo è uno di quei veicoli. Questo simbolo e “Il Sekhem” che vuol dire “potere”!>> <<Credo voglia dire che faccia parte di un percorso spirituale che porta all’astrazione del corpo…Mi pare di ricordare qualcosa di simile…>> I ragazzi erano confusi! A cosa poteva servire quel “potere”, che tipo di potere era?   
  
I ragazzi entrarono nel Centro UFO,cercando di farsi notare il meno possibile! L’ufficio era vuoto. Evidentemente Brody non era ancora arrivato, o non sarebbe arrivato affatto. Lasciarono Tess di guardia sulle scale! Max e Michael si diressero verso l’ufficio, Maria e Liz verso l’archivio! <<Liz, sei preoccupata?>> 
<<Un po’,ma mi sento forte…So che Max non mi lascerà qui…>> <<Anche io mi sento così…>> <<Vedrai Maria, andrà tutto bene…E non è detto poi che debbano partire!>> <<Si,hai ragione! Io cerco da questa parte. Tu guarda di la!>> 
  
<<Michael,tu e Maria avete…..?!>> <<Si…e sono sicuro che anche tu e Liz…>> <<Si…sai,durante la cerimonia funebre di Rever Dog, stavano bruciando dei fiori particolari, sembravano immersi in alcune spezie profumatissime…Quell’odore mi è rimasto impresso nel naso e continuo a sentirlo ogni volta che guardo Liz, che le tocco i capelli, che la bacio. E’come…una droga!>> <<Ti capisco Max, ma dobbiamo sempre ricordarci che la nostra vita non è qui…Loro saranno anche la nostra metà umana, ma noi non siamo umani! Io amo Maria e non vorrei mai lasciarla qui…..ma non voglio nemmeno portarla sul nostro pianeta, oltretutto se quello che Isabel e Tess hanno visto è reale, non voglio che Maria metta in pericolo la sua vita per stare con me! E poi non credo che lei lascerebbe la terra….>>. I ragazzi cominciarono a guardare in tutti i cassetti, scaffali, scatole varie mettendo tutto a soqquadro! 
Intanto Tess stanca di rimanere sulle scale a controllare l’arrivo di “ospiti” indesiderati stava facendo un giro per le sale commentando tutte le cavolate che trovava in giro: <<Se questa gente sapesse che gli alieni non sono affatto gli omini verdi che si immaginano cadrebbero in un mondo di disillusioni!!! Ma come si fa?!>> 
Tess era scettica sugli atteggiamenti, sui sentimenti umani, e comunque era sicuramente scettica sui rapporti sentimentali uomini-alieni! Per questo era sicura che l’amore tra Max e Liz sarebbe presto finito. La sua infondo non era vera e propria gelosia, ma era “autodifesa”, era consapevolezza, voleva salvare Max da qualcosa che lui non conosceva affatto, che probabilmente l’avrebbe fatto soffrire! La sua indisponenza verso Liz non era dettata da nessun sentimento particolare, ma da una sensazione che era insita in lei e che non riusciva a farla andare d’accordo con la povera Liz che invece si sforzava per farlo e ce la metteva proprio tutto! Tess, se pensava a Liz singolarmente, lontana da Max e quando non l’aveva di fronte non provava altro che indifferenza verso di lei, non le interessava cosa facesse, cosa pensasse, ma se le era di fronte, se la guardava, sentiva di doverle stare lontano, sentiva che Liz avrebbe sconvolto la sua vita in qualche modo e per questo voleva che stesse lontano da Max. Mentre guardava un filmato, per lei anche poco interessante, sul ritrovamento di materiale alieno sentì sbattere la porta del Centro UFO e dei passi veloci giù dalle scale, la sentirono anche i ragazzi: 
<<Ehi?! Cos’è stato?>> <<Non lo so, credo la porta…Ma non c’era Tess a guardia delle scale?>> <<Si, avrebbe dovuto controllare che non entrasse nessuno! Vieni Michael, andiamo a vedere, facciamo piano!>>. 
Max e Michael andarono verso la porta, così come Tess, e le ragazze. 
<<Guarda Max, è Brody! Ora cosa facciamo?>>


<<Non lo so, aspetta qui!>> 
Max uscì dal suo nascondiglio, dietro delle casse con dentro alcuni libri! 
<<Ehi Brody!>> 
<<Sei Max vero?>> 
<<Certo, non mi riconosci Brody?>> 
<<Non sono Brody, ho preso il suo corpo per comunicare con voi. Ho un messaggio importante da darvi!>> 
<<Va bene! Ragazzi uscite, è tutto a posto!>> 
I ragazzi uscirono dai loro “posti di osservazione”. Si sentì di nuovo lo sbattere della porta! <<Adesso chi sarà?>> Mi raccomando, fate attenzione!>> 
Ma il pericolo era inesistente perché dalle scale stavano scendendo Alex ed Isabel di ritorno dalla biblioteca! 
Max li rassicurò subito sull’identità assunta in quel momento da Brody. <<Bene, ora ci siamo tutti: dovete stare attenti, Nicholas vi sta cercando, vuole il Granilite, gli serve per la sopravvivenza del suo popolo e per tornare sul suo pianeta, ma non deve averlo, nelle mani sbagliate può diventare un arma di distruzione planetaria!>> 
<<Ma il Granilite…Noi non l’abbiamo,non sappiamo dove sia, ne che forma abbia!>> <<Lo so, ma Nicholas non lo crede e sarebbe disposto a tutto pur di averlo, dovete stare molto attenti!>> 
Isabel si avvicinò a Brody, con la fotocopia e il foglietto con il simbolo! 
<<Sai niente di questo? Sai cos’è?>> <<Questo simbolo…Si lo conosco…E’ il Sekhem il simbolo del potere, tutte le famiglie reali ne hanno uno, e questo è il simbolo del potere della vostra famiglia, del vostro regno! Serve per aprire le Porte del Potere dietro le quali è situata la struttura per il teletrasporto dalla terra al vostro palazzo reale! Ma funziona solo con un oggetto speciale: il “Pentagono di Damir”, è fondamentale per dare le coordinate esatte, che sono i 5 simboli sulla sua superficie. Ora devo lasciarvi, o non riuscirò a riportare indietro questo corpo, potrebbe essere pericoloso per la sua sopravvivenza. >> <<Aspetta, ancora una cosa…>> Isabel raccontò del messaggio di sua madre a Brody, e gli chiese se ne sapeva qualcosa. <<Mi spiace, ma non ne so niente, io sono qui solo per individuare altri come noi sulla terra. Non posso aiutarvi, non sono in contatto con il vostro pianeta!>> 
Brody uscì dal Centro UFO, lasciando i ragazzi confusi, si guardavano l’uno con l’altro, senza riuscire a muovere un dito! <<Dobbiamo continuare a cercare il Damir…Deve essere qua dentro!>> <<Si…Michael ha ragione. Brody ha detto che dobbiamo trovarlo se vogliamo tornare sul nostro pianeta!>> I ragazzi continuarono a frugare ovunque…L’unica che non riusciva a muoversi era Liz, che era rimasta al centro dell’atrio incapace persino di alzare lo sguardo…Il suo Max sarebbe partito, ormai sapevano come fare per tornare a casa e l’avrebbero fatto, sarebbero partiti, tutti! Non capiva come Maria e Alex riuscissero ad essere così tranquilli, e aiutarli a cercare l’oggetto che li avrebbe portati via da loro, dalla terra…Aveva paura, cominciò a tremare, sentiva freddo! Non poteva pensare di perdere Max! Si lasciò andare, si inginocchiò sul pavimento del dell’ UFO Center e cominciò a piangere. Era la prima volta che si lasciava prendere così dallo sconforto, aveva sempre saputo che questo momento sarebbe arrivato ed era sicura che sarebbe stata forte, che avrebbe capito. Invece ora sentiva che la sua forza veniva a mancare, non ne aveva più un briciolo… Nessuno si rese conto che Liz non c’era più quando trovarono il Damir. Lo trovò Michael che toccando un cassetto chiuso a chiave aveva avuto un flash e l’aveva visto proprio li dentro: 

Isabel coi suoi poteri aveva aperto il cassetto e come lo aveva toccato questo si era illuminato emettendo uno strano suono e i simboli disegnati sopra si erano illuminati di luce propria. A quel punto Max si rese conto di non vedere Liz da una decina di minuti, così cominciò a chiamarla, ma lei non rispondeva! 
La cercò in tutto L’UFO center, ma liz se ne era andata! I ragazzi tornarono a casa, era arrivato il momento della partenza…Nessuno parlava, nessuno aveva voglia di farlo. Maria stringeva forte Michael mentre tornavano a casa in macchina. Isabel stringeva la mano di Alex che le accarezzava i capelli col suo solito sorriso benevole, che la rassicurava tanto. Passarono prima a casa di Michael che prese le poche cose che aveva e le infilò in uno zaino. Poi fu la volta di Max ed Isabel. Entrarono in casa silenziosamente, per non farsi sentire dai loro genitori. Preso anch’essi poche cose, Max prese una foto di Liz e mentre la guardava una lacrima scivolò sul viso. Quando furono pronti passarono a casa Valenti per prendere le poche cose di Tess. Si avviarono verso la stanza delle capsule. Ma Max fece fermare la macchina a due isolati da casa di Liz: <<Scusate io ho una cosa da fare…Devo andare da Liz, ci vediamo alla stanza delle capsule tra poco, prenderò la Jeep. Aspettatemi li!>> Max scese dall’auto senza dare a nessuno il tempo di protestare, fare commenti o fermarlo! Corse velocemente verso casa di Liz, quasi volando…Salì in fretta le scale del terrazzo, e la trovò li, come sempre, che scriveva sul suo diario. Ma questa volta non lo accolse col suo solito splendido sorriso:

“Caro diario, questa è una serata triste…Non so se riuscirò a non bagnare le pagine bianche con le lacrime, che probabilmente sono l’inchiostro più indicato! Max sta partendo, e con lui Michael,Isabel e Tess…Ho sempre creduto che sarebbero rimasti qui per sempre,con me,Maria e Alex…Invece stanno partendo,il loro destino li ha chiamati! Ieri hanno ricevuto un nuovo messaggio dal loro pianeta,erano a casa di Michael….” 

<<Max…cosa ci fai qui?>> <<Sei scappata…non potevo partire senza vederti l’ultima volta…Ho guardato una tua foto, ma avevo bisogno di sentire l’odore dei tuoi capelli, della tua pelle…Liz…>> <<Mi dispiace ma….non ce la faccio Max….>>. Liz lasciò cadere il suo diario e corse tra le braccia di Max piangendo. Per la prima volta si rese conto che le lacrime erano amare… <<Liz…lo sai, non posso restare, ma sai che lo farei…>> <<Max…dimmi che tornerai, che penserai a me per sempre, che salverai in fretta il tuo pianeta, così potrai tornare da me…>> <<Liz, vorrei tanto poterti dire tutto questo e tanto altro, ma non voglio mentirti proprio adesso che sei così fragile…>> <<Lo so…Ora vai o non ti lascerò andare mai più…>> Max accarezzò un’ultima le sue guance, le asciugò le lacrime inutilmente, perché continuavano a scorrere copiose sul viso di entrambi. Poi si staccò dall’abbraccio di Liz e prima di scendere le scalette si girò verso di lei: <<Liz…Ti amo!>>. Liz rimase li, seduta a terra, incapace di muoversi, se si fosse alzata gli sarebbe corsa dietro, ma non poteva farlo e rimase li Fin quando non lo vide allontanarsi di corsa. Quando capì che era tardi per corrergli dietro, si alzò scese dal terrazzo e cominciò a correre.   
Max prese la Jeep e andò alla stanza delle capsule…I ragazzi erano tutti li che lo aspettavano. Maria piangeva tra le braccia Michael e così Isabel tra quelle di Alex. Appena Tess vide arrivare Max esortò i ragazzi a fare i saluti. Isabel guardò intensamente Alex che la baciò dolcemente, come fosse un bacio di arrivederci. A lei bastava guardarlo negli occhi per sapere quanto la amava, e così lui. Non dissero niente, non avrebbero rovinato quello scambio di pensieri così forti da sembrare pagine stampate. Alex non smise mai di sorriderle, come per rassicurarla, o forse come per rassicurare lui, come se si volesse autoconvincere che presto lei sarebbe tornata da lui. Isabel si allontanò ed entrò nell’astronave seguita da Max e Tess che prima salutarono Maria e Alex che si avviò verso la macchina lasciando Michael e Maria da soli. Michael accarezzò i capelli di Maria: 
<<Sono cresciuti molto da quando ti ho conosciuta…ma sei sempre stata bellissima!>>. Maria con la voce che le tremava, e che non nascondeva affatto le lacrime abbozzò un sorriso: <<ti sembra il momento per fare lo spiritoso?!>> che però non le evitò di ricominciare a piangere. 
<< Vieni qui…>> Michael l’abbracciò, gridandole tutto il suo amore semplicemente stringendola a se. Maria riuscì finalmente a vedere tutto ciò che Michael aveva nel cuore, proprio come era successo a Liz. <<Maria…Ti amo troppo per portarti con me, altrimenti sai che l’avrei fatto.>> <<Si lo so…e io ti amo troppo per non lasciarti andare. Infondo quella è la tua casa, non potrei mai impedirti di andare…>> <<Ora devo andare, ma lo sai che non ti dimenticherò mai….>> <<Lo so Michael Guerin…Ciao!>>. Maria diede un ultimo a Michael, che non le era mai sembrato così dolce e poi corse verso la macchina, lanciando le chiavi ad Alex. Salirono in macchina, ma Maria si buttò tra le sue braccia dando ormai libero sfogo alle sue emozioni!   
Liz stava correndo per la strada, da sola! Continuava a piangere, non riusciva a fermare le lacrima. Sentiva che se le avesse fermate non sarebbe stata in grado di respirare. Non sapeva dove stava andando, non sapeva per quanto ancora sarebbe riuscita a correre, ma non le importava, voleva andare lontano, voleva volarsene via! 
Correndo arrivò fino alla riserva indiana. Tutto sembrava tranquillo. Andò verso la caverna dei simboli, non sapeva perché, ma voleva andarci, c’era qualcosa che la guidava, un profumo che le era familiare! Arrivò nella caverna e quell’odore di fece molto più intenso: era lo stesso odore che Max continuava a sentire ogni volta che le era vicino! Quell’aroma la pervase, la avvolse completamente e la calmò…Aveva smesso di piangere e si era seduta sul terreno sabbioso, davanti alla parete con la mappa, la stessa dove Michael aveva inserito le pietre il giorno che gli avevano salvato la vita! Rimase li per un po’, guardando quella parete, pensando a Max. Rilassata da quell’odore gradevole non si accorse che dietro di lei c’era qualcuno. Era il figlio di River Dog: <<Tu sei Liz vero?!>> Liz si girò di scatto, non si era accorta di lui e sobbalzò per lo spavento…Aveva gli occhi gonfi e arrossati, era tremendamente triste e assuefatta dal profumo che le ricordava tanto Max. <<Si, sono Liz!>> 
<<Sei la ragazza che era con quell’alieno giusto?!>> <<si, sono io…Ho saputo di tuo padre,mi dispiace! Era un uomo gentile!>> <<Ascolta…Sono qui proprio per darti un suo messaggio. Si ricordava perfettamente di te, di ciò che era accudito qui il giorno che avete salvato quel ragazzo. Ricorda la tua paura che una cosa del genere potesse succedere anche al ragazzo moro che è stato qui ieri ed è per questo che è certo della tua fedeltà verso di lui. C’è una cosa che non ho dato a Max, perché mio padre voleva affidarla a te.>> Il figlio di River Dog tirò fuori da una sacchetta di pelle uno strano oggetto e lo porse a Liz…Sembrava un prisma, di una decina di centimetri almeno. Era luminescente e freddissimo, sembrava ghiaccio, ma al contatto con il calore della pelle non si scioglieva. Liz lo prese e guardò l’uomo con aria interrogativa…Non capiva cosa fosse e perché proprio lei doveva averlo! <<Credo si chiami Granilite…>> Liz ebbe un sussultò e lo lasciò cadere quasi fosse diventato improvvisamente bollente. <<Granilite hai detto?>> L’uomo lo raccolse da per terra, lo rimise nella sacchetta di pelle e lo ridiede a Liz, che dubitò un po’ nel riprenderlo. <<Si, è il Granilite. Mio padre si è estremamente raccomandato di farlo avere a te e a nessun altro, nemmeno ad uno di loro. Sentiva che in te c’era qualcosa di speciale, un forte sentimento che sicuramente ti avrebbe indicato come utilizzare questo oggetto.>> <<Ma io…Non so come si usi. Non so nemmeno a cosa serve…>> <<Questo io non posso saperlo, River Dog mi ha solo detto di dirti di seguire il tuo cuore. Ora devo andare!>> L’uomo uscì dalla grotta, senza altre spiegazioni, lasciando Liz da sola col Granilite. Era pesante, e lei sentiva tutto il suo peso, sia nelle mani che sul cuore! Rimase ancora un po’ li, poi si decise a tornare da Max.   
I ragazzi aspettarono che Michael salutasse Maria e poi cominciarono a cercare il Sekhem. Il simbolo era disegnato sulla parete di fondo della sacca da cui era uscito Max, I ragazzi misero la mano sul simbolo che si illuminò a giorno, la parete su cui erano appoggiate le capsule si divise in due come fosse una porta scorrevole e così svelò un’altra stanza. Le pareti erano completamente bianche, un bianco talmente puro che quasi accecava. Al centro c’era un grande pentagono fatto di una strana pietra nera, lo stesso materiale di cui era fatto il Damir, simile ad un altare. In cima a questo, al centro, un foro pentagonale della stessa misura del Damir. Sulla parete di fronte alla porta c’era un disegno: la mappa che Nasedo aveva disegnato nella grotta, ma c’era un foro in più nel mezzo. Michael prese le pietre che aveva messo nello zainetto quando si era preparato per partire e le inserì nei fori. Queste si accesero illuminando il centro del pentagono. Il Damir come richiamato da quella luce riprese a brillare. Max prese il Damir e lo infilò nel centro dell’altare…Un fascio di luce fortissima uscì da questo e i ragazzi dovettero coprirsi gli occhi. Subito dopo la luce divenne meno intensa e ragazzi si accorsero che il fasci di luce era in realtà formato da tantissimi piccoli punti: erano stelle! <<Guardate…queste sono stelle…>> <<Tess….>> Isabel si girò verso Tess. Quel paesaggio le ricordava l’inizio del loro viaggio “virtuale” verso il loro pianeta. <<Si Isabel…anche a me ricorda ciò che abbiamo visto…>> <<Va bene….è giunto il momento…Andrò prima io, essendo il re…>> <<Aspetta Max…non è meglio che vada uno di noi? Se fosse una trappola? Qui, o su Antar, tu servi vivo comunque…>> <<Sta tranquillo Michael, sarò prudente, ma non voglio che vi accada qualcosa…Loro cercano me, e se mi avranno sarà tutto finito e potrete vivere in pace la vostra esistenza sulla terra>>. Max stava per entrare nel paesaggio di stelle, ma Tess lo tirò per un braccio facendolo ricadere all’indietro e senza dire niente fu lei a “tuffarcisi”. Il cono luminoso la avvolse e poi si spense. <<Tess…….>>. I ragazzi non potevano credere a ciò che era successo…Tess si era sacrificata al posto di Max…Era andata lei, lasciandoli li, senza una spiegazione… <<No Tess….>> Isabel non sapeva se piangere, se essere preoccupata…non sapeva come reagire. <<Dobbiamo andare anche a noi, presto….Come si riattiva questo coso?>> Michael stava maneggiando il Damir, cercando di riattivarlo, ma non voleva saperne di riaccendersi! 
Mentre cercavano un modo per farlo funzionare sentirono sbattere la porta della navicella e una figura femminile entrò dalla porta del Potere: era Liz! 
<<Liz cosa ci fai qui?>> Max era incredulo… <<Oh Max! Maria mi ha detto che eravate già partiti, ho avuto paura di non vederti più, poi ho visto una luce uscire da qui e ho pensato che forse avevate scoperto il simbolo, così sono entrata sperando di trovarvi e fortunatamente ci siete ancora….Ehi,ma dov’è Tess?>>. Max le spiegò come erano andate le cose. Liz in parte ne fu contenta, e ringrazio Tess per averle lasciato il suo amato Max. Ma infondo le dispiaceva non essere arrivata in tempo per dare a tutti il Granilite e probabilmente evitargli la partenza! <<Max, ho incontrato il figlio di River Dog, alla riserva, mi ha dato questo, ha detto che dovevo averlo io, e che per farlo funzionare dovevo usare il mio cuore.>> Liz tirò fuori dal sacchetto il Granilite. 
<<Max….Questo è il Granilite….>>. Liz si avvicinò alla parete con la mappa, e infilò il Granilite nel foro che era nel mezzo. Un fumo rossastro cominciò a spargersi per la stanza e a Max ricordò che era la stessa nebbiolina che avvolgeva lui e Liz nudi nella sua visione. Anche l’aria nella stanza cambiò, l’odore era quello dei fiori speziati che Max sentiva ogni volta che era con Liz e che Liz aveva sentito nella grotta alla riserva indiana. Ci fu una scossa, le luci nella stanza delle capsule si accesero ed evidentemente anche quelle fuori della navicella perché Alex e Maria entrarono di corsa: 
<<Liz, che succede? Abbiamo visto delle luci>> 
<<Ma allora non siete partiti, siete qui….ma cosa succede?>> <<Max…Il Granilite è la chiave per azionare i comandi della navicella. E’ anche questo che Nasedo probabilmente intendeva per chiave. Seguendo il mio cuore ho capito che dovevo lasciarti andare, perché quello è il tuo pianeta, la tua gente è li, non potevo impedirti di conoscere la tua famiglia…Ma evidentemente River Dog si è fidato solamente di me, e mi ha lasciato il Granilite….Ora potrete partire e andare a salvare Tess!>>. Max abbracciò forte Liz, ringraziandola per tutto ciò che aveva fatto e che stava facendo. Ma come si toccarono i comunicatori nello zaino di Max si illuminarono ancora più delle altre volte. Michael li tirò fuori dallo zaino e li diresse verso la parete, era un messaggio di Tess: 

“Ciao ragazzi, vi starete chiedendo cosa sia successo…Bhè, Max non ti ho lasciato partire perché ho capito quanto tu ami Liz, i tuoi amici, la terra…Io non ho amici, non ho nessun motivo per vivere li, così se anche mi fosse successo qualcosa non avrei lasciato nessuno a piangere per me. Però è andato tutto bene, sono atterrata su Antar, nel nostro palazzo…Le immagini che io ed Isabel abbiamo visto erano la proiezione del futuro, di ciò che potrebbe accadere se Nicholas venisse in possesso del Granilite, e il messaggio era un suo trucco! Il Damir funziona una volta sola, è solo la chiave d’emergenza…Per far funzionare la navicella c’è bisogno del Granilite! Ma non è prudente che voi partiate, è più importante tenere il Granilite lontano da qui, dai nemici e proteggerlo dagli attacchi di Nicholas. Io non credo che tornerò, almeno per ora. Ora vi saluto, e ricordate che ogni volta che vorrete comunicare con me basterà azionare i comunicatori. Vi voglio bene….Ah! Liz, proteggi tu il Granilite, nessuno verrà a cercarlo da te!” 

<<Presto Liz, disattiva la navicella, togli il Granilite da li!>>. Liz estrasse il Granilite dal foro e tutto tornò come prima. 
Max guardò Liz, non era mai stato così felice, il suo pianeta era salvo, e non doveva più lasciare Liz. La strinse forte a se ricordandole quanto le voleva bene e che non l’avrebbe lasciata mai. Michael baciò Maria che ancora era un po’ stordita da tutto quello che era successo. Isabel si avvicinò ad Alex che la abbracciò: <<Ero sicuro che saresti rimasta con me!>> Isabel lo guardò negli occhi e gli sorrise, il sorriso più bello che Alex avesse mai visto, e poi lo baciò lasciandosi finalmente andare ai suoi sentimenti. 
I ragazzi tornarono alle macchine, stanchi, ma felici! 
  
<<E’ successo qualcosa…Ho visto delle luci provenire dalla navicella…Sono sicuro che hanno il Granilite…>>. Ma purtroppo qualcuno si era accorto della scampata partenza..


 

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