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2-12-2008

La storia del burattino tradotta in ladino
Spunta un Pinocchio versione ampezzana
Ne è autore Ernesto Majoni

Cortina - Ora Pinocchio parla anche il ladino ampezzano. Glielo ha insegnato Ernesto Majoni, direttore dell'Istituto ladin de la Dolomites, che ha tradotto la storia del burattino più famoso del mondo.

«Il lavoro si sviluppò quattro anni fa, in un mese, la sera, e così è rimasto, come lo scrissi allora. L'ho solamente ripreso e pubblicato» ha spiegato Majoni, durante la presentazione pubblica del volume, curata da Enrico Lacedelli.

«Per me è stata un'avventura, quella di riprendere in mano un libro dell'infanzia, ripercorrerlo, ricreare nel ladino ampezzano quelle situazioni, quelle atmosfere».

Contattata la fondazione Collodi, si è saputo che il libro vanta già un migliaio di traduzioni, in tutte le lingue del mondo e in moltissimi dialetti italiani. Ora c'è anche la versione in ladino ampezzano. Gli anni passati, soltanto nella nostra provincia, ce ne furono altre due: nel 2002 si pubblicò un'edizione breve, un riassunto, a Costalta , in Comelico, e in questo 2008 ne è uscita una versione integrale, nel ladino comeliano di Danta.

Questo testo in ampezzano è corredato ed arricchito da bei disegni, come si conviene alla storia del burattino: li hanno realizzati Loredana Dell'Antone e Paola Melon, madre e figlia. La grafica del libro è stata curata da Roberto Belli. Durante la presentazione, Enrico Lacedelli ha proposto alcune riflessioni sui messaggi e sull'attualità del libro, anche sotto l'aspetto educativo, prendendo lo spunto dalle regole, dal rispetto e dalla trasgressione delle norme, con la punizione come conseguenza.

Per Majoni, questo libro per l'infanzia, del tutto godibile anche dai grandi, non è un punto di arrivo, ma di partenza: infatti ha già pronta la versione ampezzana di numerose fiabe per bambini, una ventina abbondante, tutte quelle classiche, le più conosciute, e ha intenzione di stamparle e proporle quanto prima al pubblico. Ai bambini, innanzi tutto.

Marco Dibona


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