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8-4-2006

Costalta, missive anonime
con un modulo da spedire al prefetto
per protestare contro i seggi elettorali
Nuove lettere contro la Giunta
L’amarezza dell’assessore Pontil Scala:
«Tentato di lasciare, ma il paese non è solo questo»

A distanza di pochi giorni, i cittadini della frazione più alta del comune di San Pietro hanno ricevuto una seconda lettera firmata dal "Comitato per la sopravvivenza di Costalta", con l'obiettivo di completare l'informazione diffusa in precedenza e di ribadire la «necessità di resistere contro» quella che viene definita «la banda di Villa Poli, che ha dichiarato guerra a Costalta ». Nella prima parte del foglio, partendo dall'ormai nota scritta sul monumento di piazza Casanova, ci si sofferma su chi siano i "vandali" e sulla speranza che l'Amministrazione comunale faccia ancora meno per il paese, che potrebbe così vivere in pace. Allegato alla lettera i costaltesi hanno poi trovato un modulo di protesta da inviare al Prefetto di Belluno, contro il sindaco «che ha deciso di far votare gli elettori nei gabinetti-spogliatoi del polisportivo» e con la richiesta di valutare «le azioni più opportune per ridare la possibilità di votare in un luogo di maggior decoro fisico e simbolico».

E se la prima lettera era stata presa «un po' così», per esempio dall'assessore esterno al Bilancio, «come tante altre di un gioco, pur brutto», la seconda ha suscitato tanta rabbia, perché la si ritiene uno strumento «per ricercare la guerra a tutti i costi»: «La prima reazione sarebbe stata quella di abbandonare - afferma il referente all'Economia, Renzi Pontil Scala, che parla di triplice delusione e di «demenziale produzione del pensatoio che fa capo al fantomatico comitato». A trattenere il referente dell'Economia dal gettare la spugna è stata, però, la convinzione che ciò rappresenterebbe «una vigliaccata nei confronti dell'amministrazione e della gente che la pensa diversamente».

«Sto impiegando il mio tempo per un Comune che, peraltro, non è nemmeno il mio - continua - Mi si contestino le scelte, ma lo si faccia democraticamente, in maniera corretta, allo scoperto, con nome e cognome. Così, invece, alla fine emergono solo la cattiveria e la violenza e si personalizza lo scontro, attribuendo le decisioni a tre persone e facendo finta di non sapere che tante scelte sono obbligate o che sono la sintesi della maggioranza, rimasta compatta malgrado gli attacchi indegni subiti in queste circostanze. Ciò che nessuno deve tollerare è l'imbarbarimento della contesa per supposte persecuzioni alla frazione. Il mio ruolo è e sarà, poi, quello di esprimermi nelle questioni che hanno rilevanza per il bilancio, senza sconfinare in quelle prettamente politiche che competono agli eletti». Renzi Pontil Scala è comunque certo che «Costalta , nei cui confronti nutro da sempre grande stima per ciò che ha saputo fare e produrre negli ultimi cinquant'anni, non è sicuramente quella che rappresentano gli anonimi membri del sedicente Comitato».

Per quanto concerne il seggio elettorale, sostiene che «i locali sono luminosi, salubri e riscaldati per l'occasione; inoltre, non avendo barriere architettoniche, sono accessibili anche agli handicappati, cosa che potranno accertare e giudicare gli elettori stessi nell'imminente tornata elettorale».

Yvonne Toscani


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"ACCADE A COSTALTA..."

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