Lectio divina di Mt 22,15-21 – domenica 17.10.1999

 

[15]Allora i farisei, andati via, tennero consiglio per farlo inciampare nella Parola. [16] Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio in verità e non ti curi di nessuno perché non guardi in faccia agli uomini. [17] Dicci dunque il tuo parere: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?". [18] Ma Gesù, conoscendo la loro malvagità, rispose: "Ipocriti, perché mi tentate? [19] Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro. [20] Egli domandò loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". [21] Gli risposero: "Di Cesare". Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio".

 

*Le parole sottolineate sono parole-chiave per la meditatio

 

In principio era o logos. Così comincia il Vangelo di Giovanni. Quello stesso logos, che ha posto la sua tenda in mezzo a noi (Gv 1,14), dovrebbe, secondo i farisei, “inciampare in se stesso” (vedi la traduzione aderente al greco del v.15). Com’è possibile? Ponendogli una di quelle questioni tipicamente farisaiche: è lecito o no far questo e quest’altro? La via di Dio (v.16), secondo loro, consiste nel definire chiaramente cosa si può fare e cosa non si può fare. Ma la loro malvagità (v.18) va ben oltre, perché il loro scopo non è la ricerca di Dio: è l’affermazione della propria autorità (siamo sempre nello stesso contesto di 21,23) attraverso lo screditamento di Gesù.  Come può essere incastrato Gesù?

Due parole di chiarimento storico. Le popolazioni soggette al dominio romano, esclusi vecchi e bambini, dovevano pagare un tributo a Roma. Tra gli ebrei, gli zeloti ritenevano questo un segno insopportabile di sottomissione e perciò si ribellavano (cf. Lc 23,2), mentre i farisei accettavano di pagarlo pur di esser lasciati liberi sul piano religioso.  Gli erodiani, invece, erano “favorevoli ai romani e quindi oppositori degli zeloti” (TOB , nota L). Qualsiasi fosse stata la risposta di Gesù, essa dunque si sarebbe attirata dei nemici: o gli zeloti o i Romani e chi li fiancheggiava.

Gesù si fa dare una moneta. In essa, c’era l’immagine di Tiberio e questa iscrizione: TIBERIUS CAESAR DIVI AUGUSTI FILIUS AUGUSTUS PONTIFEX MAXIMUS (Tiberio Cesare, augusto figlio del divino Augusto, sommo sacerdote). L’iscrizione contiene due elementi interessanti: l’essere Tiberio figlio di un essere divino e l’essere egli stesso il più grande dei sacerdoti. Due attributi che forse avranno fatto sorridere Gesù dentro di sè, ma non ci è dato saperlo….. Gesù considera la moneta in quanto tale: appunto, una moneta. E in quanto tale, non trova nulla di sconveniente a restituirla al legittimo proprietario sotto forma di tassa. Non c’è implicazione teologica, a meno che non si consideri vera quell’iscrizione. Ma un fariseo non si sarebbe mai sognato di considerarla vera. Un fariseo sa bene che Tiberio Cesare non è Dio. Per cui Gesù rimanda i Farisei alla propria fede: se per voi Dio è ancora Dio, è evidente che il pagamento del tributo non è atto idolatrico; si può tranquillamente restituire l’immagine di Cesare a Cesare e l’immagine di Dio (noi stessi? Il Gesù che è in noi?) a Dio. Solo il vero Figlio di Dio e il vero Sommo Sacerdote poteva avere l’autorità per chiarire che la via che porta a Dio non passa attraverso le prescrizioni (lecito/non lecito) e neppure attraverso gli idoli (cf. Es 20,4). Nella misura in cui le realtà di questo mondo non divengono idoli, non c’è nulla di male a viverle. Ma il piano di Dio è un altro. E’ la relazione con Lui il criterio misuratore del nostro rapporto con il mondo.

La Parola non inciampa su se stessa. Vi inciampano gli uomini, quando il loro cuore non La riconosce.

 

Brani di riferimento:

 

Ø    Per il rapporto di Gesù col potere: Mt 4,10; Mt 17,24-27; Gv 19,11;

Ø    Per il rapporto di Gesù con la Legge: Mt 12,1-8;

Ø    Per il rapporto degli ebrei con le autorità temporali: Prv 8,15-16;

Ø    Per il rapporto dei cristiani con le autorità temporali: Rm 3,1-7.