SERVIZIO DI CONSULTAZIONE MODULI

Comune di Surbo

Autocertificazione


AUTOCERTIFICAZIONE di DOCUMENTI della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Molti cittadini non conoscono l'esistenza di una legge che permette loro di fare meno code agli sportelli comunali per le richieste di certificati. Si tratta della Legge n. 15 del 1968, che comprende norme sull'autocertificazione, per molti anni inapplicata da gran parte della Pubblica Amministrazione, e attualmente modificata dalla Legge n. 127 del 1997. Il cittadino può autocertificare presso gli Uffici della Pubblica Amministrazione la propria condizione, i propri requisiti oppure fatti di sua diretta conoscenza. Al fine di favorire l'accesso a questo diritto, l'Amministrazione Comunale della Comune di Surbo rende disponibile i modelli per l'autocertificazione delle dichiarazioni consentite dalla legge presso gli uffici municipali competenti. Tali dichiarazioni sostitutive di certificazione possono essere prodotte anche in modo cumulativo. L'art. 4 della Legge 4-1-1968 permette inoltre al cittadino interessato di dichiarare, al funzionario competente, situazioni, fatti e qualità personali di sua diretta conoscenza, con una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. È bene ricordare che ogni cittadino si può avvalere dell'autocertificazione o nel rapporto con le Amministrazioni dello Stato (siano esse centrali che periferiche), con le Regioni, le Provincie, i Comuni, gli altri Enti Pubblici (comprese le ASL e quelli economici), e con le imprese che gestiscono servizi pubblici (ENEL, ITALGAS, INPS, eccetera). L'autocertificazione non è invece consentita per presentare atti e documenti all'Autorità Giudiziaria nei rapporti con e tra privati. In quali casi l'autocertificazione non è utilizzabile? L'autocertificazione non è ammessa per gli stati di servizio e per i fogli matricolari militari. Non è ammessa neanche per gli estratti di nascita e di stato civile, nei casi in cui, secondo precise norme, occorra accertare l'esistenza di eventuali annotazioni. Cosa fare se allo sportello l'impiegato si rifiuta di accettare l'autocertificazione? Dopo aver chiesto ed ottenuto le generalità e la qualifica dell'impiegato, il cittadino può chiedere allo stesso e per iscritto il motivo del rifiuto. Nel contempo, il cittadino segnalerà quanto accaduto al Dirigente dell'Ente. Si ricorda che l'addetto allo sportello va incontro alle sanzioni previste dall'art. 328 del Codice penale per "omissioni" o rifiuto di atti d'ufficio, nel caso in cui il rifiuto non sia motivato e la motivazione non venga fornita entro 30 giorni dalla richiesta. Si ricorda anche che la Legge (art. 26) prevede severe sanzioni penali (anche la reclusione) per chi dichiara il falso, in quanto errate autocertificazioni possono causare gravi danni o abusi. Le dichiarazioni vanno presentate sempre in carta da bollo? Tutti i certificati da produrre alla Pubblica Amministrazione di norma vanno redatti in bollo. Fanno eccezione i casi espressamente previsti dalla legge e in particolare quelli elencati nella tabella allegata al DPR n. 649 del 26-10-1972 e da altre leggi speciali.

In particolare sono esenti da bollo le dichiarazioni riguardanti:

concorsi - assicurazioni sociali e obbligatorie - iscrizioni scolastiche - denuncia di successione - richiesta di attribuzione del Codice Fiscale - istanze di rimborso in materia tributaria - mutui agevolati - problematiche connesse con il lavoro - rilascio libretto di lavoro - iscrizione liste di collocamento

Ora questi DOCUMENTI si possono STAMPARE dalla RETE INTERNET e utilizzare IMMEDIATAMENTE, facendo a meno delle code negli Uffici dell'Amministrazione Comunale.

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