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ABBATTERE IL REAZIONARIO E NEOFASCISTA GOVERNO BERLUSCONI RILANCIANDO LA PARTECIPAZIONE POPOLARE DI MASSA! Un morto, il giovane
Carlo Giuliani, 560 feriti, 288 arresti: questo è il bilancio
ufficiale della feroce repressione orchestrata dal Presidente
del Consiglio Berlusconi e dal Ministro dell'Interno Scajola
durante i tre giorni del G8 di Genova per tentare invano di distruggere
l'imponente movimento antiglobalizzazione. Non è bastato
al Governo imporre la blindatura militare alla città di
Genova, la chiusura di stazioni e aeroporti, la sospensione della
libera circolazione delle persone e l'innalzamento di spaventose
grate d'acciaio alte 5 metri, stile campo di concentramento,
per delimitare la "zona rossa" ed isolare gli 8 "grandi"
riuniti per spartirsi le risorse e decidere le sorti dei popoli
del mondo. Non è bastato seminare nel paese una strategia
del terrore per criminalizzare l'intero movimento anti-G8. Centinaia
di migliaia di manifestanti hanno raggiunto il capoluogo ligure
che tra il 20 e il 21 luglio è stato messo a ferro e fuoco
dalle "forze dell'ordine" con cariche indiscriminate,
pestaggi, rastrellamenti da aperta dittatura fascista raggiungendo
il culmine con l'irruzione notturna nelle scuole Diaz e Pertini.
Con la brutale repressione scatenata Genova il governo ha sancito
la evidente e palese sospensione dello stato di diritto democratico
borghese e ha mostrato innegabilmente il suo vero volto neofascista.
Ma questa realtà non è una scoperta dato che il
programma e la composizione di questo governo ci avevano già
rivelato la sciagura cui andavamo incontro. L'esecutivo di Berlusconi
è infatti pieno zeppo di fascisti, piduisti, pregiudicati,
razzisti e secessionisti ed ha un programma che spazia sui classici
temi che ci riportano per molti aspetti ai giorni del fascismo:
dal presidenzialismo diretto ad accentrare sempre più
i poteri nelle mani del Presidente del Consiglio alla riscrittura
della Costituzione e della storia delle dure lotte della Resistenza,
dalla politica estera interventista e militarista con il rafforzamento
dell'esercito professionale alla politica interna incentrata
sulla repressione e discriminazione razziale, sociale, sessuale
ed ideologica, dalla politica familista che intende rinchiudere
le donne in casa a fare figli e a cancellare definitivamente
le grandi conquiste del '68 come l'aborto al progetto di smantellare
quel che resta dello "stato sociale" tramite il federalismo
e le privatizzazioni, dall'assoggettamento della magistratura
intervenendo sull'obbligatorietà dell'azione penale e
separando le carriere dei magistrati al controllo sui mass-media
che sono già quasi interamente nella mani di Berlusconi.
Un governo che è addirittura più forte di quello
del '94 perché ha l'appoggio esplicito della Confindustria,
della Confcommercio, dei grandi agricoltori, del governatore
di Bankitalia Antonio Fazio, dei banchieri e persino di grandi
e potenti industriali come Agnelli e Marzotto, senza contare
l'appoggio di Bush e di papa Wojtyla. Con il nuovo governo dunque
si affacciano seri pericoli di restaurazione di un regime di
stampo neofascista. Tutto ciò con la corresponsabilità
dei precedenti governi di "centro-sinistra", che, con
le loro politiche liberiste e con la feroce repressione di piazza
del 17 marzo a Piazza Municipio a Napoli, non ha fatto altro
che spianare la strada al nuovo esecutivo. e-mail: comitatoantifascista@virgilio.it |