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In onore dell'antifascista

VINCENZO DE WAURE

 

[Intervento incontro pubblico] [Dibattito Pubblico 1 Marzo 2001] [Intervento al presidio]

 

INTERVENTO DI MAURO BUONO, PORTAVOCE DEL COMITATO ANTIFASCISTA "VINCENZO DE WAURE", AL PRESIDIO DI FRONTE ALLA FACOLTA' DI INGEGNERIA NEL QUARTIERE FUORIGROTTA - NAPOLI, 1 DICEMBRE 2000, ORE 11.

 

Studentesse e studenti, antifascisti e antifasciste, forze politiche, democratiche e progressiste presenti questa mattina, siamo qui oggi a manifestare con questo presidio antifascista per Vincenzo De Waure, lo studente di Ingegneria che 28 anni fa, nella notte tra il 20 e 21 gennaio 1972, intorno alle 3, veniva vigliaccamente e barbaramente ucciso in circostanze misteriose nei pressi di questo piazzale, dalle parti delle torrette. Dopo una colluttazione con i suoi assassini, Vincenzo stramazzava al suolo colpito da un fendente all'altezza del fianco; non contenti questi vigliacchi attentatori lo davano alle fiamme, dileguandosi senza lasciare alcuna traccia. Questo omicidio politico (e non suicidio, come si disse in quegli anni per depistare le indagini) non è un assassinio qualunque: il giovane Vincenzo De Waure era uno dei leader napoletani della rivolta studentesca del '68 e un antifascista convinto, tanto da aver subito più volte aggressioni dai vari mazzieri squadristi dell'epoca. Un importante esempio di combattente che si ispirava agli ideali del sessantotto e un integerrimo difensore delle rivendicazioni studentesche, troppo scomodo per la reazione, troppo scomodo per essere tenuto ancora in vita. Sulla morte di Vincenzo si celano diversi misteri, come quello dell'aggressione accaduta al fratello Antonio De Waure che il 21 febbraio dello stesso anno, mentre rincasava al quartiere "La Loggetta", veniva assalito da un individuo che gli vibrava improvvisamente un colpo di mazza in direzione della testa; Antonio riuscì a schivare il colpo che ricevette su di una gamba. Non ci ha convinto, e sembra non aver convinto nemmeno la famiglia, l'iter giudiziario condotto dai magistrati della Procura di Napoli che ad oggi non sono riusciti ancora ad individuare chi furono colpevoli e mandanti dell'assassinio di Vincenzo De Waure e che non hanno fatto nulla per proseguire le indagini: il caso, infatti, è tutt'ora ancora aperto. Studenti e studentesse, antifascisti e antifasciste, oggi venerdì 1 dicembre 2000 il Comitato Antifascista "Vincenzo De Waure", costituitosi lo scorso 7 novembre, ha organizzato questo presidio per ricordare Vincenzo; questo non è la prima iniziativa organizzata a suo favore. Già il circolo di Fuorigrotta del Partito della Rifondazione Comunista dedicò due anni fa la sua sede a Enzo e il 15 giugno scorso è stata occupata da parte del Collettivo "Studenti di Giurisprudenza in Lotta" una bacheca nell'Università Centrale, nei pressi del Cortile delle Statue, per dedicarla a Vincenzo. Oggi stiamo qui davanti alla facoltà cui Vincenzo si era iscritto e frequentava in quegli anni, per dare un chiaro e forte segnale ai giovani e alla società civile. Noi consideriamo, infatti, Vincenzo De Waure un simbolo dell'antifascismo da contrapporre al pensiero unico di stampo neofascista, che impone il revisionismo della storia di quegli anni; siamo contrari, inoltre, a qualsiasi tentativo di pacificazione tra fascisti e antifascisti. E' di questi giorni l'infame decisione dei gerarchi-governatori del Lazio e della Lombardia, Storace e Formigoni, di chiedere alle rispettive Giunte regionali l'istituzione di una "Commissione di esperti" per epurare i testi di sinistra faziosi e per favorire la loro sostituzione con libri meno "faziosi", vale a dire più allineati con la sempre più dilagante storiografia revisionistica che intende riabilitare il fascismo. È di questi ultimi giorni la proposta di altri consigli regionali, come quelli di Piemonte, Veneto e Sicilia di presentare analoghe mozioni, in qualche caso identiche parola per parola a quella adottata dalla regione Lazio. Anche a Napoli, città Medaglia d'Oro alla Resistenza, lo scorso aprile vi è stato un vergognoso comunicato di "Forza Italia - Giovani" contro la lapide che ricordava alcuni intellettuali ebrei vittime delle leggi razziali del 1938. Il coordinatore provinciale dei giovani forzisti e rappresentante del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza, il fascista Mario Gaudieri, definiva quella lapide "da ritardati", rivendicando la primogenitura del comunicato. Durante la distribuzione e l'affissione dei manifesti che annunciavano questo presidio, inoltre, nella facoltà di Giurisprudenza, vi sono state alcune vili e basse provocazioni degli squadristi di "Azione Universitaria", che, non contenti, strappavano addirittura un nostro manifesto. A questa gente va la condanna unanime e il più profondo disprezzo del Comitato Antifascista. Studenti e studentesse, antifascisti e antifasciste, forze politiche, democratiche e progressiste, il presidio di oggi non deve essere un fatto episodico; Vincenzo De Waure non deve morire una seconda volta. Ciò che ha fatto Vincenzo non è andato perduto. È proprio per questo che il Comitato si propone di dedicare piazzale Tecchio a Vincenzo De Waure, affinché la memoria di chi ha combattuto contro la barbarie fascista non sia andata persa. Chiediamo alla Procura di Napoli che ripartano a pieno ritmo le indagini sull'omicidio di Vincenzo, ossia sia fatta luce finalmente su mandanti e colpevoli di questo vigliacco e barbaro assassinio perpetrato nella notte tra il 20 e 21 gennaio 1972. I promotori di questa iniziativa, il Collettivo "Studenti di Giurisprudenza in Lotta" di Napoli, il circolo "Enzo De Waure" del Partito della Rifondazione Comunista, la Cellula "Vesuvio Rosso" di Napoli del Partito marxista-leninista Italiano e la Sezione "Ho Chi Minh" di Bagnoli del PdCI invitano tutti i sinceri democratici, progressisti e antifascisti ad aderire al Comitato, firmando la petizione per dedicare questo piazzale a Vincenzo De Waure e a prendere contatto con gli aderenti al Comitato per organizzare a Napoli una grande manifestazione antifascista per il giorno della Liberazione dal nazifascismo, il 25 aprile 2001. Studenti e studentesse, antifascisti e antifasciste,

ONORE AL GIOVANE MARTIRE ANTIFASCISTA VINCENZO DE WAURE!

LOTTIAMO AFFINCHE' QUESTA PIAZZA SIA DEDICATA A VINCENZO DE WAURE!

NO ALLA PACIFICAZIONE TRA FASCISTI E ANTIFASCISTI!

NO ALLA RISCRITTURA DELLA STORIA DA PARTE DEI FASCISTI!

 

Napoli, 1 DICEMBRE 2000

 

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