MOBILITAZIONE CONTRO LA CONDANNA DI AMINA ALLA LAPIDAZIONE IN NIGERIA
Grazie alla notevole mobilitazione internazionale e all'interessamento
di Amnesty International, in Italia, in sinergia con la trasmissione di
RadioRai "Zapping", Safiya, la giovane donna nigeriana condannata alla
lapidazione per aver concepito un figlio fuori dal legame matrimoniale,
č stata assolta . Ma "Zapping", che tanto ha contribuito a questo
risultato, non getta la spugna, e noi ci facciamo partecipanti attivi di
quest' ennesima lotta. E' iniziata una nuova
campagna per salvare la vita di Amina Lawal Kurami, un'altra giovane
donna nigeriana condannata a morte - come lo era stata Safiya - per
aver concepito una figlia fuori dal matrimonio. La condanna alla
lapidazione per adulterio č stata decisa da una corte islamica dello
stato di Katsina, uno dei dodici stati musulmani della Nigeria.
L'esecuzione č stata rinviata di otto mesi per consentire alla donna,
35enne e divorziata, l'allattamento della bambina.
Come fu per la campagna per Safiya a cui aderirono oltre 250mila
cittadini con e-mail, fax e lettere. Anche le istituzioni democratiche del
nostro Paese parteciparono alla lotta:
diedero la loro adesione circa 250 parlamentari di tutte le forze politiche,
i
presidenti delle regioni, delle province e oltre 500 sindaci di grandi
e piccole cittā. Ora la mobilitazione riprende con un nuovo nome
simbolo della condizione delle donne musulmane, delle donne africane:
quello di Amina.
Le lettere , le e-mail e i fax vanno inviate a: Ambasciata della
Nigeria (via Orazio 18, 00193 Roma, fax 06 6832528, e-mail:
nigerian.rome@iol.it). Credeteci, e ce la faremo!
|