Il mio capolavoro
Sono stata al giorno dell'Immacolata, l'8 dicembre 2006 all'inaugurazione di questa cappella che si trova a Genova, nell'Istituto Fassicomo, dove è sacerdote mio cugino Dario Dall'Era.

 

L'accoglienza dei Padri Pavoniani è stata così calorosa, affettuosa e gentile, in quell'occasione che per "sdebitarmi" ho fatto la tovaglia per l'altare della loro nuova chiesetta.

 

 

Fratel Bruno, che ha disegnato la cappella, me l'ha chiesta tonda, che riprendesse il resto della chiesa e il tabernacolo ma che non coprisse completamente l'altare. Doveva misurare circa 140 cm di diametro.

 

 

 

Ecco una vista della cappella da destra e da sinistra. Ho fatto quasi tutto senza usare le tecniche avanzate, archi e cerchi e basta, una navetta e gomitolo, senza riempire la seconda, al massimo incrociando i fili con un nodo semplice. Unica eccezione per l'uva dove ho fatto qualche split ring.

 

La prima cosa che ho fatto è stata l'uva, (alla fine la si vede poco, a sinistra guardando la croce, accanto alle spighe) l'ultimo dell'anno del 2006, ero in gita sulla costiera Amalfitana, e, tanto per cambiare (mi han detto che succede spesso) eravamo fermi.... naturalmente in un punto in cui non si vedeva il panorama... l'uva è fatta tutta a intervalli di 4 nodi. anche la foglia dietro. Non ho preparato uno schema prima, solo un disegno di massima con un po' di passaggi per il grappolo...sono andata un po' a botto. Come vedete dall'immagine il grappolo è fatto in 3 pezzi, la foglia dietro in un giro unico, anche quella a botto per ottenere quello che volevo rispetto a dove dovevo attaccarmi.

 

Poi la croce: ho trovato sui vecchi libri pubblicati su internet (www.antiquepatternlibrary.org) uno schema di M.lle Riego che mi è piaciuto, come al solito, ho guardato solo l'immagine, senza seguire alla lettera lo schema, quindi il disegno è diventato un "tutto 3" a 2 giri con tutti gli anelli di 3n x 7 p. e gli archi di 3n, 3n x 3p e 3n x 5p. e ho ripreso il secondo giro, quello esterno, ancora una volta per ispessire la croce. Un attimino di difficoltà per studiare le punte e l'incrocio, ma tutto sommato uno schema regolare lo si gestisce sempre senza troppe difficoltà.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo stesso schema della croce è servito per il giro esterno della tovaglia, di 185 motivi.

Il Calice è come quello di Don Paolo, solo un po' più grande, un "tutto 5", con un passaggio di archi esterno alla base e un piccolo giro interno in "tutto 4" per non lasciare un buco eccessivo. L'Ostia è tutto 3, con un trifoglio centrale (di 3 n x 7p) per simboleggiare la SS. Trinità (anche i numeri hanno un loro significato: ho usato il 3 per le cose "divine" croce, ostia e la "luce" che si irradia dall'Ostia, 4 e 5 per calice, uva e spighe) secondo giro di anelli e archi di 3n x 5 p. Mi sono accorta, dopo aver attaccato e cominciato il centro finale, quello a giri che abbraccia tutto partendo dall'Ostia, che si notava poco, così ho raddoppiato il giro a archi di 3n x 5 p intorno all'Ostia attaccandomi agli altri 2 pippiolini liberi assieme. (Un casino farlo con i giri successivi già attaccati!!!)

 

Le spighe, che sembrano la cosa più semplice sono state quelle che mi han fatto tribolare di più: non stava a posto niente!!! E alla fine ne ho dovuta fare un'altra per poterle posizionare dove volevo io!!! gli anelli sono di 6-4-2-8 all'andata e 8-2-4-6 al ritorno, un po' più piccoli i 3 (4-3-1-6, 4-3-3-4, 6-1-3-4 ) sulla sommità. Gli steli e le foglie a intervalli di 4(nella spiga e nella foglia) e 8 nello stelo. Difficile dosare la tensione del filo della navetta perchè resti curvato al contrario nelle foglie.

I giri finali che attaccano assieme tutto sono con tutti gli anelli di 8-8 e gli archi a intervalli di 3, (3nx3p, 3xx5p, 3nx7p) . alla fine ho inserito tutto con il punto festone (intaglio, punto occhiello o guipure... chiamatelo come vi pare!!!)

 

 

 

Ed eccomi qui il giorno di Pasqua 2007, con mio cugino, P. Dario (che con la camicia fuori non ha molto del sacerdote....)

Per informazioni tel. 030/8900132
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