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Gli elementi base della tecnica
Il metodo della Comunicazione Facilitata non può essere applicato in maniera identica i tutti i casi sempre e comunque, né può essere replicato all'infinito per i soggetti per i quali si ritiene che sia utile. Nonostante questo, esso consta di alcuni elementi base, così come li chiama Biklen. L'autore ne individua 25, che sintetizziamo in questo modo:
Presentazione - Introduzione
Spiegare il metodo al facilitato in maniera semplice, senza nervosismo e, soprattutto, senza trattare il facilitato come un bambino o una persona eccessivamente familiare. Ritenersi ragionevolmente modesti e vulnerabili. Essere in grado di portare avanti una conversazione a due, piuttosto che imporre una relazione egoistica dominante. Chiedere scusa per il processo di valutazione che necessariamente va di continuo messo in atto mediante soprattutto numerose domande semplici e scontate. Non usare etichette disqualificative come "ritardo mentale", ma parlare in termini "personali" di individui con un certo tipo di disabilità.
Presupposti - Convinzioni
Dimostrarsi fiduciosi nella competenza del facilitato. Riconoscere che ogni persona ha il desiderio di comunicare ed essere compresa.
Supporto fisico
Aiutare la persona a posizionarsi con i corpo in maniera corretta dinanzi allo strumento per la Comunicazione Facilitata. Mentre il facilitato indica accertarsi di quale e quanto sia il bisogno di supporto fisico, in vista di una graduale sua indipendenza. Chiedere al facilitato di tirare indietro il dito o la mano dopo ogni selezione, per avere il tempo di pensare alla selezione successiva e per evitare le ripetizioni ossessive sullo stesso tasto.
Essere positivi
Iniziare l'attività con qualcosa che permetta di sperimentare un certo successo. Incoraggiare dinanzi agli sbagli e non dire "sbagliato!" o "errore!". Ricordare sempre alla persona l'importanza della concentrazione e impegno richiesti dalla Comunicazione Facilitata.
Monitoraggio
Insistere perché il facilitato guardi sempre l'obiettivo. Fornire supporto fisico e incoraggiamento dinanzi alle molteplici attività che il facilitato deve compiere simultaneamente nella Comunicazione Facilitata.
Ultimazione della comunicazione - Soluzione dei problemi
Enfatizzare l'importanza del fare tanta pratica. Alla fine di ogni sezione di lavoro provare a far comunicare qualcosa al facilitato in maniera del tutto indipendente. Se il facilitato comunica cose senza senso o fa troppi errori, ricorrere ad esercizi più semplici e strutturati (ad esempio di matematica o di riempimento di spazi vuoti). Tenere sempre sotto controllo l'instabilità radio-ulnare del facilitato e l'eventuale abituale ripetizione di certe lettere, parole o frasi. Ignorare i comportamenti ossessivi (sbattimento delle mani, scricchiolii di denti…).
Curriculum
Evitare di comunicare alla persona attraverso la sola modalità di domande tipo quiz (es.: questa è una tazza o un libro?). Dare al facilitato la possibilità di scegliere l'ambito del lavoro da fare (es.: notizie dei giornali, films, libri…). Nella fase iniziale usare materiale interessante (es.: parole incrociate, musica…). Non iniziare focalizzandosi su espressioni di sentimenti personali, questi verranno col tempo. Permettere al facilitato di incontrarsi e comunicare mediante la Comunicazione Facilitata anche con altri facilitati.
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