Gli elementi base della tecnica

   Il metodo della Comunicazione Facilitata non può essere applicato in maniera identica i tutti i casi sempre e comunque, né può essere replicato all'infinito per i soggetti per i quali si ritiene che sia utile. Nonostante questo, esso consta di alcuni
elementi base, così come li chiama Biklen. L'autore ne individua 25, che sintetizziamo in questo modo:

Presentazione - Introduzione

  1. Spiegare il metodo al facilitato in maniera semplice, senza nervosismo e, soprattutto, senza trattare il facilitato come un bambino o una persona eccessivamente familiare.
  2. Ritenersi ragionevolmente modesti e vulnerabili.
  3. Essere in grado di portare avanti una conversazione a due, piuttosto che imporre una relazione egoistica dominante.
  4. Chiedere scusa per il processo di valutazione che necessariamente va di continuo messo in atto mediante soprattutto numerose domande semplici e scontate.
  5. Non usare etichette disqualificative come "ritardo mentale", ma parlare in termini "personali" di individui con un certo tipo di disabilità.
Presupposti - Convinzioni
  1. Dimostrarsi fiduciosi nella competenza del facilitato.
  2. Riconoscere che ogni persona ha il desiderio di comunicare ed essere compresa.
Supporto fisico
  1. Aiutare la persona a posizionarsi con i corpo in maniera corretta dinanzi allo strumento per la Comunicazione Facilitata.
  2. Mentre il facilitato indica accertarsi di quale e quanto sia il bisogno di supporto fisico, in vista di una graduale sua indipendenza.
  3. Chiedere al facilitato di tirare indietro il dito o la mano dopo ogni selezione, per avere il tempo di pensare alla selezione successiva e per evitare le ripetizioni ossessive sullo stesso tasto.
Essere positivi
  1. Iniziare l'attività con qualcosa che permetta di sperimentare un certo successo.
  2. Incoraggiare dinanzi agli sbagli e non dire "sbagliato!" o "errore!".
  3. Ricordare sempre alla persona l'importanza della concentrazione e impegno richiesti dalla Comunicazione Facilitata.
Monitoraggio
  1. Insistere perché il facilitato guardi sempre l'obiettivo.
  2. Fornire supporto fisico e incoraggiamento dinanzi alle molteplici attività che il facilitato deve compiere simultaneamente nella Comunicazione Facilitata.
Ultimazione della comunicazione - Soluzione dei problemi
  1. Enfatizzare l'importanza del fare tanta pratica.
  2. Alla fine di ogni sezione di lavoro provare a far comunicare qualcosa al facilitato in maniera del tutto indipendente.
  3. Se il facilitato comunica cose senza senso o fa troppi errori, ricorrere ad esercizi più semplici e strutturati (ad esempio di matematica o di riempimento di spazi vuoti).
  4. Tenere sempre sotto controllo l'instabilità radio-ulnare del facilitato e l'eventuale abituale ripetizione di certe lettere, parole o frasi.
  5. Ignorare i comportamenti ossessivi (sbattimento delle mani, scricchiolii di denti…).
Curriculum
  1. Evitare di comunicare alla persona attraverso la sola modalità di domande tipo quiz (es.: questa è una tazza o un libro?).
  2. Dare al facilitato la possibilità di scegliere l'ambito del lavoro da fare (es.: notizie dei giornali, films, libri…).
  3. Nella fase iniziale usare materiale interessante (es.: parole incrociate, musica…).
  4. Non iniziare focalizzandosi su espressioni di sentimenti personali, questi verranno col tempo.
  5. Permettere al facilitato di incontrarsi e comunicare mediante la Comunicazione Facilitata anche con altri facilitati.


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