VARIEGAZIONI
(di Arturo Guidoni, tratto dal libro "Piante grasse" di Giancarlo Sleiter, 1990)

 

Si sono fin qui esaminati (NdW - vedi pagine precedenti) fenomeni che modificano il normale portamento delle succulente facendo loro assumere forme tanto bizzarre quanto attrattive. Questi non sono da considerarsi alla stregua delle malattie, in quanto non pregiudicano la crescita delle piante che ne sono interessate. Ne esistono però altri che possono farlo. Fra questi quello di gran lunga più frequente è la variegazione.

Quando una succulenta perde il suo naturale colore verde, completamente o in parte, per assumerne altri che vanno dal giallo al rosso, si dice che è variegata. Le parti della pianta interessate da questo fenomeno non producono clorofilla, quindi non espletano il vitale processo della fotosintesi. E’ chiaro che se un esemplare è completamente variegato, non può vivere a lungo sulle proprie radici, e per assicurarne la sopravvivenza bisognerà provvedere all'innesto su un soggetto verde.

Le specie che più comunemente sono interessate dalla variegazione sono Gymnocalicium mihanovichii e Chamaecereus silvestri che spesso ornano, innestate su Hylocereus sp., le vetrine dei fiorai. Al contrario di quanto accade per le deformazioni, una pianta può essere indotta a variegarsi attraverso esposizione ai raggi ultravioletti. Le specie precedentemente citate sono in assoluto le più reattive a tali trattamenti, tanto che in Giappone se ne producono molti milioni di esemplari l'anno.

Spesso piante parzialmente variegate possono essere ottenute naturalmente con la semina. Generalmente si tratta di esemplari poco vigorosi che crescono più stentatamente di quelli normali; anche qui è consigliabile l'innesto sebbene il fenomeno interessi una piccola parte del fusto. In questi casi la variegatura può essere dovuta anche alla carenza di qualche microelemento nel terreno o all'impossibilità della pianta di assorbirne quantità sufficienti.

Un esempio interessante riguarda un esemplare di Coryphantha elephantidens che ha emesso un pollone laterale completamente giallo. Al contrario di quanto avviene solitamente, questo si dimostrò estremamente vigoroso, tanto che la sua riproduzione, praticata per innesto, ha dato risultati sorprendenti. E possibile che ben presto qualcuno di noi avrà la fortuna di ottenerne un esemplare.

Le piante variegate non sono riluttanti a fiorire come accade per quelle interessate da fenomeni di alterazione del portamento. E’ inoltre possibile incontrare esemplari contemporaneamente variegati e crestati. Personalmente ho potuto osservare solo tre specie "colpite" da questa doppia affezione: Gymnocalicium mihanovichii, Euphorbia suzannae ed Euphorbia mammillaris.

 

 

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